Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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da maxbor il 25 ott 2007 11:43


Non vorrei sbagliare ma il menu "scritto" da mettere a disposizione del cliente è obbligatorio, per legge, non facoltativo.
Se vado in posto di cui non ho alcuna notizia (recensioni, segnalazioni, ecc.) lo pretendo, altrimenti mi alzo e me ne vado.
Se poi mi chiedo o mi propongono particolari pietanze mi informo contestualmente del costo. Questo non perchè tema "fregature" (i ristoratori onesti, e sono la maggioranza, non hanno alcun interesse a propinarle, sanno che avrebbero un effetto boomerang) bensì perchè i prezzi di certi prodotti hanno ampie oscillazioni di mercato.
Non è quindi necessario chiedere "tutti" i prezzi al cameriere ma solo quelli di prodotti mirati.

da tpt il 25 ott 2007 12:07


Infatti, per principio non amo i ristoranti dove non viene consegnato il menù.
Ultimamente mi è accaduta una cosa ancor più "curiosa" .... in una bacheca protetta da un vetro all'esterno di un locale, era affisso il menù del mese. Cose decisamente allettanti.
Una volta entrati il menù proposto non era quello affisso.
Mi ha dato parecchio sui nervi.

da silbusin il 25 ott 2007 12:10


maxbor ha scrittoNon vorrei sbagliare ma il menu "scritto" da mettere a disposizione del cliente è obbligatorio, per legge, non facoltativo..

Mi pare di no. Esiste l'obbligo dell' "esposizione" del menu il che significa che questo può essere in una tabella sul muro e non necessariamente in un foglio da dare in mano al cliente.
Al contrario in certi ristoranti per svips "non fa figo" esporlo e quindi non è esposto (far parte della Michelin fa diventare noblesse oblige): in questi casi viene dato ovviamente in mano.
Se sbaglio mi corrigerete,..ete, ...ete...

http://www.consumatori.it/turismo/turic.htm
Ristoranti
Tutti gli esercizi pubblici, come si è detto, devono tenere esposto o consegnare al pubblico un listino prezzi. Il listino deve contenere tutte le voci di spesa, quindi nel caso dei ristoranti nonchè l'eventuale "coperto" e "servizio". Qualora il ristoratore non tenesse esposto il listino o non consegnasse il menu con i prezzi, sarebbe soggetto a una multa di 600.000 lire. L'eventuale denuncia va fatta alla Polizia, poichè l'obbligo di esposizione dei prezzi e previsto dal Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza. La Polizia deve inviare poi il rapporto all'UPICA (Ufficio provinciale industria, commercio e artigianato) che applica la multa. Va precisato che nessuna norma vieta ai ristoranti di includere nel listino il coperto e/o il servizio, anche se si tratta di voci esistenti solo in Italia. Il sindaco, però, può emanare "ordinanze" che stabiliscano tale divieto e la relativa multa, come è successo a Roma e in qualche altra città. In tal caso, la denuncia per eventuali infrazioni va fatta ai Vigili urbani. Il sindaco può anche vietare che nei listini siano usate espressioni e sigle ambigue come "s.q." (sccondo quantità), "s.p." (secondo porzione), eccetera, che pure non sono proibite da alcuna norma, ma che spesso riservano spiacevoli sorprese nel conto finale. E' invece vietata dall'articolo 515 del Codice penale, perchè considerata frode in commercio I'omissione nel menù di prodotti congelati e surgelati al posto di quelli freschi, come capita frequentemente con il pesce. Ma molti ristoratori se la cavano con un'avvertenza generica in fondo al menu det tipo "in questo locale posssono essere prodotti surgelati", senza specificare quali e in che piatti. Sarà opportuno informarsi prima di scegliere. Attenzione anche al conto finale, che può contenere errori di addizione, forse involontari. Talvolta, poi a chi chiede la fattura anzichè la ricevuta fiscale, viene addebitata in aggiunta l' I V A. Ciò e illegale. L' IVA, infatti, deve essere semplicemente scorporata ed evidenziata a parte, perchè la legge sulla ricevuta fiscale ha stabilito che tutti i prezzi esposti si intendono comprensivi di IVA. Per quanto riguarda i prezzi, sono completamente liberi e non c'e possibilità legale di reclamare "dopo", se sono esposti. II consumatore può solo alzarsi da tavola andarsene prima di aver fatto l'ordinazione, che giuridicamente costituisce il vincolo contrattuale che obbliga al pagamento. C'è anche qualche locale che carica con un sovrapprezzo i primi piatti eventualmente ordinati una seconda volta (dai clienti che vogliono risparmiare); altri locali fanno pagare invece un sovrapprezzo in giorni festivi particolari, per esempio Ferragosto. Non è vietato, purchè i sovrapprezzi siano chiaramente esposti nel listino o menù.
Ultima modifica di silbusin il 25 ott 2007 12:13, modificato 3 volte in totale.

da edoalb il 25 ott 2007 12:12


Il "problema" Menu a voce invece che scritto, a me è capitato recentemente al ristorante "il doretto" di Cecina (di cui ho fatto una rece lamentando il fatto)
http://www.ilmangione.it/recensione.php ... ione=18929
Io non amo il menu a voce perchè voglio riflettere sui prezzi e scegliere quello che il mio portafogli e la mia golosità può osare in quella serata. Devo dire che in tale occasione il prezzo era in linea con quanto avrei potuto aspettarmi sulla base alla qualità offertami. Non amo però pagare 100 euro in più su 200 iniziali per un'aggiunta senza preavviso. Io potrei essere ignorante in materia e non pensare che del tartufo incida COSI' TANTO!!! Se io fossi ristoratore avviserei che tale aggiunta comporta circa X euro di incremento dato che ... e così via. Non amerei le discussioni alla cassa, e dove fosse possibile farei di tutto per evitarle. Poi, eviteri di fare ribassi di tale misura, perchè, o dico che ho stupidamente sbagliato a fare la somma, oppure o tentato e "se (come si dice) andava, aveva le gambe" :)

da maxbor il 25 ott 2007 12:32


silbusin ha scritto
maxbor ha scrittoNon vorrei sbagliare ma il menu "scritto" da mettere a disposizione del cliente è obbligatorio, per legge, non facoltativo..

Mi pare di no. Esiste l'obbligo dell' "esposizione" del menu il che significa che questo può essere in una tabella sul muro e non necessariamente in un foglio da dare in mano al cliente.
Al contrario in certi ristoranti per svips "non fa figo" esporlo e quindi non è esposto (far parte della Michelin fa diventare noblesse oblige): in questi casi viene dato ovviamente in mano.
Se sbaglio mi corrigerete,..ete, ...ete...

http://www.consumatori.it/turismo/turic.htm
Ristoranti
Tutti gli esercizi pubblici, come si è detto, devono tenere esposto o consegnare al pubblico un listino prezzi. Il listino deve contenere tutte le voci di spesa, quindi nel caso dei ristoranti nonchè l'eventuale "coperto" e "servizio".


Ricordavo bene di aver letto che da qualche parte ci DEVE essere il menu scritto. :D
Sul coperto, bizzarria ormai solo italiana da qualche ristoratore sostituita furbescamente dalla voce "pane", ci sarebbe da scrivere a parte, infatti aprirò un apposito topic chiedendo aiuto ai "legali" del forum. 8)

da silbusin il 25 ott 2007 13:34


Ricordavo bene di aver letto che da qualche parte ci DEVE essere il menu scritto.

Ma non obbligatoriamente un foglio da consegnare al cliente....
Io ero convinto che esistesse l'obbligo "comunque" di esporre il menu, invece o l'uno o l'altro o tutti e due, a scelta.
Quindi quando espongono il menu a voce, basta che questo sia esposto (es. fuori del locale) il ristoratore è in regola. E quindi protestare si rischia di fare anche brutta figura... :evil: :evil: :evil:

da stefano66m il 25 ott 2007 13:46


Io apprezzo il menu scritto perchè ho la tendenza a distrarmi e non mi ricordo mai i piatti che mi hanno elencato.. :oops:

da tpt il 25 ott 2007 13:53


Penso che sia a discrezione del ristoratore come dice Sill, in ogni caso penso che il menù scritto, se portato al tavolo o messo in bella evidenza in un punto del locale sia apprezzato dalla gran parte degli avventori. Evita inoltre appunto discussioni e scene imbarazzanti che penso siano spiacevoli sia per la proprietà che per il cliente.
Inoltre spesso, quando il locale è particolarmente rumoroso, fai davvero fatica a comprendere quel che il cameriere propone. E' insomma un'usanza antipatica e poco professionale a mio avviso.

da silbusin il 25 ott 2007 14:10


quoto al 100%. Ma secondo quanto riportato in internet non è un obbligo (una volta che il menu sia esposto) ma una gentilezza o, meglio, un atto di professionalità.
Il che mi fa un po' girare...le orecchie. 8)

da fulvia il 25 ott 2007 14:47


Ricordo ancora con somma vergogna ... :oops: .in una pizzeria a Fiesso D'Artico in Veneto, esponevano il menù su di una lavagna imponente sorretta da un cavalletto da pittore, i camerieri se la caricavano in spalla da un tavolo all'altro...... :shock: :shock: eravamo in compagnia......una bella anima della compagnia non ha resistito a farsela portare al tavolo per ben 3 volte adducendo una scarsissima memoria visiva..... :roll: :roll: :roll:

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da Bob il 25 ott 2007 16:42


fulvia ha scrittoRicordo ancora con somma vergogna ... :oops: .in una pizzeria a Fiesso D'Artico in Veneto, esponevano il menù su di una lavagna imponente sorretta da un cavalletto da pittore, i camerieri se la caricavano in spalla da un tavolo all'altro...... :shock: :shock: eravamo in compagnia......una bella anima della compagnia non ha resistito a farsela portare al tavolo per ben 3 volte adducendo una scarsissima memoria visiva..... :roll: :roll: :roll:

Da quel giorno, menù su carta velina...... :lol: :lol:
Il menù scritto al tavolo, oltre ad essere un obbligo legale, dovrebbe essere un obbligo morale: non ho nessuna voglia di fare sforzi mnemonici o interpretativi per capire e/o ricordare quello che mi viene detto a voce, magari prezzi compresi. E farmi fare i conti a mente col contenuto delle mie tasche mi sembra di una scortesia unica. Posso accettare un menù a lavagna solo in due casi: quando contemporaneamente il menù è ristretto e il locale piccolo, e, in0oltre, quando il menù sulla lavagna è l'unica cosa che cambia in un menù per altri versi fisso. Faccio l'esempio del Pavillon, una pizzeria dove il menù base è stampato sulle tovagliette, mentre i piatti del giorno (che sono una minima parte dell'offerta) sono indicati su quattro o cinque lavagne ben visibili nel locale.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da tello-77 il 26 ott 2007 11:24


sul menù non saprei, credo però che la carta vini sia obbligatoria :roll:

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