Non puoi dirlo sul forum ma all'autorità competente sì.
http://www.consumatori.it/turismo/turic.htm
Ristoranti
Tutti gli esercizi pubblici, come si è detto, devono tenere esposto o consegnare al pubblico un listino prezzi. Il listino deve contenere tutte le voci di spesa, quindi nel caso dei ristoranti nonchè l'eventuale "coperto" e "servizio". Qualora il ristoratore non tenesse esposto il listino o non consegnasse il menu con i prezzi, sarebbe soggetto a una multa di 600.000 lire. L'eventuale denuncia va fatta alla Polizia, poichè l'obbligo di esposizione dei prezzi e previsto dal Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza. La Polizia deve inviare poi il rapporto all'UPICA (Ufficio provinciale industria, commercio e artigianato) che applica la multa. Va precisato che nessuna norma vieta ai ristoranti di includere nel listino il coperto e/o il servizio, anche se si tratta di voci esistenti solo in Italia. Il sindaco, però, può emanare "ordinanze" che stabiliscano tale divieto e la relativa multa, come è successo a Roma e in qualche altra città. In tal caso, la denuncia per eventuali infrazioni va fatta ai Vigili urbani. Il sindaco può anche vietare che nei listini siano usate espressioni e sigle ambigue come "s.q." (sccondo quantità), "s.p." (secondo porzione), eccetera, che pure non sono proibite da alcuna norma, ma che spesso riservano spiacevoli sorprese nel conto finale. E' invece vietata dall'articolo 515 del Codice penale, perchè considerata frode in commercio I'omissione nel menù di prodotti congelati e surgelati al posto di quelli freschi, come capita frequentemente con il pesce. Ma molti ristoratori se la cavano con un'avvertenza generica in fondo al menu det tipo "in questo locale posssono essere prodotti surgelati", senza specificare quali e in che piatti. Sarà opportuno informarsi prima di scegliere. Attenzione anche al conto finale, che può contenere errori di addizione, forse involontari. Talvolta, poi a chi chiede la fattura anzichè la ricevuta fiscale, viene addebitata in aggiunta l' I V A. Ciò e illegale. L' IVA, infatti, deve essere semplicemente scorporata ed evidenziata a parte, perchè la legge sulla ricevuta fiscale ha stabilito che tutti i prezzi esposti si intendono comprensivi di IVA. Per quanto riguarda i prezzi, sono completamente liberi e non c'e possibilità legale di reclamare "dopo", se sono esposti. II consumatore può solo alzarsi da tavola andarsene prima di aver fatto l'ordinazione, che giuridicamente costituisce il vincolo contrattuale che obbliga al pagamento. C'è anche qualche locale che carica con un sovrapprezzo i primi piatti eventualmente ordinati una seconda volta (dai clienti che vogliono risparmiare); altri locali fanno pagare invece un sovrapprezzo in giorni festivi particolari, per esempio Ferragosto. Non è vietato, purchè i sovrapprezzi siano chiaramente esposti nel listino o menù.