Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Apertura di un ristorante (Fante, op.cit.)

da Bob il 21 gen 2008 14:08


Apro questo, per non far deviare dall'argomento il topic aperto da Fante, che mi incuriosisce moltissimo. Come per molti altri, anche il mio piccolo sogno è un ristorante tutto mio, ma, dato che non sono del tutto pazzo, ho troppo rispetto per una professione che reputo complessa, per buttarmici a pesce senza le opportune basi. Quello però che mi stupisce è che il ristoratore sia la seconda scelta di molti, moltissimi italiani ( e forse non solo italiani). Io stesso ne conosco qualcuno che ha aperto, a suo tempo, un ristorante, chiudendolo dopo poco, CVD.
Come ve lo spiegate?
A proposito, se qualcuno con le conoscenze adatte ci fosse, si potrebbe anche parlarne...... :lol: :lol:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da caneciccio il 21 gen 2008 14:12


Semplice.

E' beata incoscienza.


La stessa che porta neolaureati che non sanno manco UNA parola di inglese (=mai studiato) a scrivere "inglese fluente" sul curriculum, e poi ad accorreree da me perchè 48 ore dopo hanno un colloquio in lingua e devono "imparare a dire qualche frase".
Siamo un popolo con tanti cialtroni. Non ci rendiamo conto.
Simpatici, a volte, ma cialtroni. 8)

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da Bob il 21 gen 2008 14:15


No: mi rispiego. Il ristorante è e rimane, il più delle volte, un sogno nel cassetto. Qualcuno ci prova, ma non sono poi molti. E' che l'ambizione sia così diffusa, che mi stupisce. perchè il ristoratore e no, che so, il pilota spaziale?

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da caneciccio il 21 gen 2008 14:21


Perchè siamo italiani e cmq la cultura del mangiare, a tutti i livelli c'è (o siamo convinti di averla);
per di più siamo "creativi" ...
e la cucina in sè sembra sommare in sè il rassicurante calore della tradizione e il venticello frizzante del tocco di creatività...
E poi c'è l'idea che con un risto si guadagnino chissà che cifre, lo sento quando parlo in giro con i "profani".
Quindi tanti che ai fornelli se la cavicchiano a livello casalingo, ogni tanto hanno la splendida idea, magari supportati dal coretto di amici&familiari: Siccome cucino na cifra bene, apro un ristorante, così guadagno 'na cifra e do sfogo alla mia passione!
Non rendendosi con ciò conto che di talenti naturali ce ne sono pochissimi: mentre la gran parte di chi lavora nella ristorazione con buon esito, ha anni di studio e tirocinio alle spalle...

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da grasderost il 21 gen 2008 14:24


Non rendendosi con ciò conto che di talenti naturali ce ne sono pochissimi: mentre la gran parte di chi lavora nella ristorazione con buon esito, ha anni di studio e tirocinio alle spalle...


Mah !!!

da caneciccio il 21 gen 2008 14:29


Mah su cosa, scusa? :?:
Io conosco tanta gente che a Roma pensa di aprirsi un ristorante dove stare dietro ai fornelli senza aver mai dico mai aver "studiato" niente di ristorazione: tecniche &co. L'idea è: la carbonara come la faccio io non la fa nessuno, idem per matriciana abbaccio e tiramisù.
Ovviamente le cose non sono così semplici e infatti dopo poco vanno a schifìo.
Mentre se vai a vedere chi c'è dietro ai fornelli di ristoranti anche semplici ma curati e buoni, sono sempre persone che si sono date TANTO da fare per imparare il loro lavoro.
Emblematica la suocera di un mio amico, aprirono un ristorante con chissà che idee, poi a vedere come andavano gli affari si andarono contraendo su qualità dei materia etc, e tutto fino a fallire...

Poi se si vuole fare solo i manager del ristorante, è altra cosa.

Cave (ciccium)canem...
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da adem il 21 gen 2008 15:13


Quoto Caneciccio, da tempo mi sono rassegnato all'idea che per aprire il MIO ristorante la prima cosa da fare é trovare uno chef giovane e preparato, la seconda metterlo in condizione di lavorare al meglio (attrezzatura, materie prime, personale ecc.)

Sul perchè aprire un ristorante sia un sogno cosi' popolare non mi esprimo, dico solo che a 18 anni volevo aprire un pub, poi sono passato all'enoteca con qualche piatto freddo e ora mi sto orientando verso il bistrot gourmet...

da Fante il 21 gen 2008 15:29


Perchè aprire un ristorante? Forse affascina l'idea di un hobby che diventa fonte di guadagno.

Io piglierei uno chef giovane ma con molta esperienza, sopratutto all'estero. Per l'ambiente preferirei un design molto moderno, in tutto, dalle luci alla posateria. Anche a me piace l'idea di un giardino estivo. Menù stagionale ovviamente, variabile.

da grasderost il 21 gen 2008 16:21


Mah su cosa, scusa?
Io conosco tanta gente che a Roma pensa di aprirsi un ristorante dove stare dietro ai fornelli senza aver mai dico mai aver "studiato" niente di ristorazione: tecniche &co. L'idea è: la carbonara come la faccio io non la fa nessuno, idem per matriciana abbaccio e tiramisù.
Ovviamente le cose non sono così semplici e infatti dopo poco vanno a schifìo.
Mentre se vai a vedere chi c'è dietro ai fornelli di ristoranti anche semplici ma curati e buoni, sono sempre persone che si sono date TANTO da fare per imparare il loro lavoro.
Emblematica la suocera di un mio amico, aprirono un ristorante con chissà che idee, poi a vedere come andavano gli affari si andarono contraendo su qualità dei materia etc, e tutto fino a fallire...

Poi se si vuole fare solo i manager del ristorante, è altra cosa.


Non ti adirare. :wink:
Quello che dici è in gran parte vero ma non è la regola:
forse falliscono in tanti ma certamente non falliscono tutti.
Banale ma vero.

Le persone che si sono date tanto da fare per imparare il loro lavoro, avranno pure iniziato !?!
In tutta questa grigia visione fai anche penetrare un raggio di luce. :)

da Fante il 21 gen 2008 16:30


caneciccio ha scrittopoi a vedere come andavano gli affari si andarono contraendo su qualità dei materia etc, e tutto fino a fallire...


Questo penso sia il classico errore fatale. Risparmiare sulla qualità, se le cose stanno andando male, è il colpo di grazia....

da keywest68 il 21 gen 2008 16:39


grasderost ha scritto
Le persone che si sono date tanto da fare per imparare il loro lavoro, avranno pure iniziato !?!


questo lo trovo verissimo.

Io sono 25 anni che bazzico in cucine di vario genere, in Italia e all'estero.
Personalmente l'ultima cosa che farei è investire in un ristorante.
qualche conoscenza in materia in tanti anni l'ho maturata ed è appunto per questo che preferisco lasciar perdere.
partire da zero solo armati della passione, lo trovo quasi da suicidio.
non parliamo poi della legislazione in materia, anche se immagino che tutti sappiate quanto sia diventato difficile, realizzare i sogni in questo paese.

da chefalfio il 21 gen 2008 16:41


Infatti purtroppo la metà della ristorazione è gestita da gente che non ha mai fatto questo lavoro e crede che sia una macchina da soldi ...... SBAGLIATISSIMO

Questo lavoro è tutto tranne che una macchina da soldi se poi se si sceglie una linea dove la materia prima è di alta gamma vai sicuro che campi ma di soldi in tasca veramente pochi .

In più chi apre nella maggior parte delle volte si affidano a un direttore che glielo manda avanti a uno chef con relativa brigata al personale di sala e poi...................BOOM :lol: scoppiano

Magari poi hanno anche il coraggio di chiedersi perchè

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

da caneciccio il 21 gen 2008 16:43


grasderost ha scrittoNon ti adirare. :wink:
Quello che dici è in gran parte vero ma non è la regola:
forse falliscono in tanti ma certamente non falliscono tutti.
Banale ma vero.

Le persone che si sono date tanto da fare per imparare il loro lavoro, avranno pure iniziato !?!


Non mi adiro :wink: , ma ripeto;
secondo me, non si può iniziare dall'aprire un PROPRIO ristorante, se non si sa nulla di ristorazione e fino a quel momento ci si limitava a tirare le tagliatelle alla bolognese a casa per la famiglia.
Si vuol aprire un ristorante proprio?
si vada a lavorare presso altri più esperti, per un po', a vedere come funziona una cucina etc etc etc, e passo passo si imparerà come di fare un buon lavoro da soli.
Non ci si improvvisa.

Cave (ciccium)canem...
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da grasderost il 21 gen 2008 17:12


Caneciccio, sono con te quasi totalmente: io però lascio anche un po' di spazio all'improvvisazione, nel senso positivo del termine. :wink:

Sarebbe bello leggere le testimonianze dei ristoratori che scrivono sul forum come Chefalfio, Tano, Primus, Fulvia, Aliceristo......
I loro inizi e che difficoltà hanno trovato, magari sapere se anche loro hanno lasciato che la loro passione dicesse la sua, o dove hanno maturato la loro esperienza.....

da chefalfio il 21 gen 2008 17:33


grasderost ha scrittoCaneciccio, sono con te quasi totalmente: io però lascio anche un po' di spazio all'improvvisazione, nel senso positivo del termine. :wink:

Sarebbe bello leggere le testimonianze dei ristoratori che scrivono sul forum come Chefalfio, Tano, Primus, Fulvia, Aliceristo......
I loro inizi e che difficoltà hanno trovato, magari sapere se anche loro hanno lasciato che la loro passione dicesse la sua, o dove hanno maturato la loro esperienza.....


Allora per quanto mi riguarda la mia avventura in proprio è iniziata un anno fa dopo 15 anni di lavoro come dipendente di cui gli ultimi 8 come executive chef prima del ristorante yar di milano e poi di un banqueting .

E la scelta di mettermi in proprio è stata maturata dopo un lungo periodo di fermo perchè non trovavo nessuno che avesse bisogno di un executive.

L 'inizio è stato duro perchè nessuno ti conosceva il locale prima era un wine bar e quindi chi veniva si trovava tutta un altra roba e di conseguenza non tornava più.

Poi pian piano si è movimentato un pò il lavoro ma è comunque dura perchè i costi di affitto di gestione e sopratutto della materia prima ,che continua ad aumentare , incidono non poco sul fatturato .

Io molte volte mi chiedo chi me l abbia fatto fare, stavo come dipendente e buonanotte ai suonatori.

Invece la passione e la voglia ti fanno andare avanti . A Milano se sopravvivi nei primi tre anni vuol dire che inizi a vedere qualche entrata

Certo non direi mai a uno che non ha mai fatto questo mestiere di aprirsi un ristorante a mano che lo dia in mano a un professionista

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

Re: Apertura di un ristorante (Fante, op.cit.)

da Yoda il 21 gen 2008 17:50


Bob ha scritto Io stesso ne conosco qualcuno che ha aperto, a suo tempo, un ristorante, chiudendolo dopo poco, CVD.
Come ve lo spiegate?
:


1) Il personale!! Come in qualsiasi altro posto di lavoro che non abbia un numero spropositato di dipendenti , hai sempre a che fare con qualcuno che la sera prima e' stato male, con la sindrome premestruale di un'altra e cosi' via..e lo chef si ritrova in braghe di tela :twisted:

2) Ogni volta che sento uno chef parlare, inevitabilmente fa riferimento alle sue 14/16 ore di lavoro giornaliero :shock: :shock:

3) Quando gli altri sono fuori a divertirsi ( il sabato e la domenica)...tu stai in cucina o in sala :roll:

4) L'investimento, che in termini assoluti farebbe tremare i polsi a qualcuno.

ecc ecc

Io , quelle poche volte che cucino mi diverto...se lo facessi come lavoro , dopo un po' mi peserebbe senz'altro

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

Re: Apertura di un ristorante (Fante, op.cit.)

da chefalfio il 21 gen 2008 18:38


Yoda ha scritto
Bob ha scritto Io stesso ne conosco qualcuno che ha aperto, a suo tempo, un ristorante, chiudendolo dopo poco, CVD.
Come ve lo spiegate?
:



Io , quelle poche volte che cucino mi diverto...se lo facessi come lavoro , dopo un po' mi peserebbe senz'altro


Non ti peserebbe vai tranquillo questo lavoro o lo fai sempre con la passione o appena ti accorgi che inizia a pesarti è meglio mollare il colpo

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

Re: Apertura di un ristorante (Fante, op.cit.)

da butter_fly il 21 gen 2008 19:28


Yoda ha scritto
Io , quelle poche volte che cucino mi diverto...se lo facessi come lavoro , dopo un po' mi peserebbe senz'altro


è quel che temo anch'io, anche se credo (ottimisticamente? troppo?) che una vera passione non possa scemare, né rendere pesante un lavoro :roll: ho detto 'na min**ata?


da Bob il 21 gen 2008 19:32


Butter, non è proprio una min..ata, ma, dopo trent'anni cha fai un lavoro con passione, e ti prendi legnate da clienti che non paganio e roba simile, anche il più bel lavpro del mondo ti viene a noia. :evil:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

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