da Belpi il 05 giu 2005 00:12
Salve a tutti voi del forum. Bob devo dire che sono d’accordo con te e Piglet, che la porzione "corretta", nel senso di saziarti senza abbuffarti, non deve dipendere dal “prezzo relativo alla tipologia dell’esercizio”. Il prezzo come già detto da altri forumisti, può dipendere dal tipo di ristorante, trattoria, osteria o altre tipologie di locali. Quindi a prescindere se vado in un’osteria da 20 €, locanda da 40 €, trattoria da 60 €, ristorante super-mega-chic da 150 €, eccetera, comunque devo avere porzioni “corrette” che mi sazino, appunto perché scelgo di andare in un “ristorante”. Personalmente, a prescindere dal tipo di locale, tra i citati, gradisco terminare il pasto sazio, con almeno tre portate e bevande (vino e/o acqua), e preferisco, con soddisfazione, allentare la cinghia di 2¸3 buchi (dopo avere mangiato è una questione di fisica; si introduce del cibo nello stomaco), piuttosto che tirarla di 2 buchi. Che ci sarei andato a fare al “ristorante”? Avrei potuto benissimo andare a contemplare le meravigliose bellezze del creato e cosi ristorarmi l’animo a gratis.
Alcuni locali pretendono di praticare “alta cucina” non cucinando piatti di qualità (materie prime scelte e curate, cucina innovativa, accuratezza nell’esecuzione dei piatti, eccetera), ma propinando, tirchiescamente, porzioni ridotte ai minimi termini e mi fanno sempre venire in mente il film con Montessano/Pozzetto “Sette chili in 7 giorni”, dove si rifilavano a dei gonzi dei piatti vuoti facendogli credere (invitati ad usare immaginazione e senso artistico) che fossero delle delizie da gourmet, facendoglieli pagare un capitale. Questi si mostravano pure soddisfatti ed intenditori, salvo poi alzarsi di notte e di nascosto per andare in credenza e sgobbarsi quello che trovavano.
E’ anche vero che le porzioni ridotte aumentano il conto (sempre nell’ambito del “prezzo relativo alla tipologia dell’esercizio”). Se ad esempio mi si porta un primo con "buoni i ravioli peccato che erano 4" (per citare Primus) e chiaro che per saziarmi (visto che il ristoratore non serve porzioni “corrette”) dovrò ordinare una portata extra per integrare e quindi spendere di più. A tale proposito riporto le osservazioni di un’opinionista de LA STAMPA
«LA STAMPA, 24 Aprile 2005
PANE AL PANE, di Lorenzo Mondo.
Siamo il Bengodi solo nelle tavole che si vedono in tv
NON ho niente, anzi, contro il mangiar bene, e apprezzo la difesa dei genuini, collaudati sapori, perfino il recupero quasi archeologico di specie alimentari in via di estinzione (anche per quel tanto di storia del costume, della cultura, dell'ambiente, che portano con sé). Proprio per questo non sopporto l'interesse spasmodico e indifferenziato per il cibo, l'abuso che si esercita sui piaceri della tavola. (omissis) C'è qualcosa di assurdo, in questa ostentata dovizia, una sfasatura rispetto alla realtà, cui non sfuggono uomini responsabili delle istituzioni. Girolamo Sirchia, il ministro appena rimosso, è certo un galantuomo, il suo impegno per la salute degli italiani è stato apprezzabile e anche ammirevole. Ma c'è da sperare che almeno una delle sue intenzioni sia disattesa dal successore. Preoccupato per la cattiva alimentazione degli italiani, per il maleficio dell'obesità, non soltanto si è battuto in favore della dieta bilanciata, contro il cibo spazzatura servito in troppi fast-food, ma si proponeva di indurre i ristoratori a dimezzare le porzioni. In un eccesso di rigore salutistico, per dimagrire gli italiani pretendeva di dimagrire il loro portafoglio, di raddoppiare praticamente il costo di un pranzo (con le dovute eccezioni, già normalmente esoso). Anche per i nostri concittadini che non possono frequentare con assiduità il ristorante e che non hanno bisogno di dimagrire. Vedi giudizio uman come spess'erra, come il meglio può diventare nemico del bene».
Penso che i ristoratori sanno esattamente qual’è lo standard delle porzioni “corrette” anche se molti non le applicano per meri motivi di “bottega”. Io come standard suggerisco (signora Fulvia mi perdoni se la cito, la conosco solamente attraverso il forum) le razioni de La zia Fulvia (non riviste dall’inappetente Massimiliano de La Corte) cosi almeno io , the Dude, Noemi, e moltissimi altri quando vanno al “ristorante” si ristorano.
Scusate la lunghezza e saluti a voi.