Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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PREZZI DEI RISTORANTI DI CULTO

da MASSIMO FRANCINI il 07 giu 2004 15:48


Leggo la recensione dell'amico Becks riguardo all'Enoteca Pinchiorri e non mi sorprendo. Anni fa provai la medesima sensazione visitando la famosa OSTERIA DEL PONTE DI Cassinetta di Lugagnano. Abito a 5 Km.
Ci vollero 2 mesi per poter avere un tavolo. Come altri che recentemente l'hanno recensito, anch'io trovai questo ambiente freddo, di una freddezza volutamente discriminatoria. Mi accorsi subito che da dietro le finestre i clienti venivano spiati per capire con quale auto erano giunti fin li. Una sensazione brutta, che emerse nella sua interezza una volta entrati.La proprietaria ed i camerieri tutti vestiti di nero, imperturbabili, immobili. Dava più l'idea di un' impresa di Pompe Funebri.
Mangiai in modo banale e forse l'unica cosa che mi piacque fu il dessert.
Inoltre detestai il patron che venne al tavolo per chiedere: come è andata?-tutto bene? Mentre io rispondevo lui era già al tavolo successivo.
Dico questo perchè secondo me, questi locali culto, hanno la puzza sotto il naso. Si credono sempre degli esseri superiori e poi fanno delle figure barbine. A certi livelli (di prezzo) non si possono concedere imperfezioni.
Il cuoco superstar alla Vissani & co. non ci può proporre tutti gli abbinamenti(abbinazioni per dirla alla JANFRANCO) perchè Lui è Lui ed il parto della sua fantasia è incontestabile.
Ve lo dico chiaro e tondo. Per me il miglior cuoco italiano era-è-e resterà GUALTIERO MARCHESI. Le sue opere (libri-videoenciclopedia) sono fatti in modo che anche il profano, il neofita, possa avvicinarsi alla cucina senza grandi patemi d'animo. Ho anche la videoenciclopedia (3 vcr) di Vissani e mi diverto un mondo a rivedere con quale goffaggine si muove e soprattutto quali castronerie riesce a dire. Un bravo mestierante, uno che sa lavorare bene con le mani, ma lasciatemelo dire, in fatto di cucina è solo stato capace di cavalcare una moda.
Recentemente sono stato al PINOCCHIO e ho dovuto faticare non poco per sopprimere l'istinto di tornare indietro a rompere qualcosa sul cranio dello chef patron. All'ANGIULLI fu un disastro-Al SORISO, dove mangiai divinamente agli inizi, dovetti desistere per l'incostanza. Al SOLE Di Ranco
analogo discorso. Devo invece ricordare positivamente GUIDO di Costigliole-PIERINO PENATI di VIGANO' B.- e di recente VILLA CRESPI.
Vorrei aprire una discussione finalizzata a stabilire dei criteri di valutazione. Ma a voi par normale che il vino debba essere appesantito da ricarichi che vanno tranquillamente dal 100-al 150° %?
E poi ci prendono per i fondelli con la storia del COPERTO o con lo STUZZICHINO.
Aspetto vostri piccanti commenti.
Ciao
LA MAX 61°

Re: PREZZI DEI RISTORANTI DI CULTO

da Greedy il 21 giu 2004 15:03


MASSIMO FRANCINI ha scrittoE poi ci prendono per i fondelli con la storia del COPERTO o con lo STUZZICHINO.


eheh lo stuzzichino .... sabato scorso sono tornato all'OSAKA, risto.bar giapponese a Milano, zona Moscova.
Il locale che una volta ERA effettivamente un risto-bar è stato trasformato in un ristorante trappola ....tavolini separati da veli di stoffa per la privacy e sofisticherie del genere mi fanno solo venire i brividi al portafogli..... insomma, prima di ordinare arriva un assaggino (microscopico) passabile. Poi all'arrivo del conto ho realizzato - 4Eur di coperto a testa ....
PS: ho ordinato il tonno con ventresca .... ovvero 4 pezzi di tonno 'normale' e 2 (DUE) pezzi di ventresca - roba che alche nel terzo mondo avrebbero da ridire sulla quantità - prezzo: 25Eur - era buona ma onestamente mi sembra ESAGERATO.

da superdoc il 24 lug 2004 14:35


Il problema dei prezzi nei cult-ristoranti è legato al tipo di clientela che li frequenta. Casualmente ho mangiato in quasi tutti i ristoranti citati da la Max 61 e condivido le sue perplessità. Su Gualtiero Marchesi però, dopo la triste epserienza della Rinascnte, direi che ormai vive di gloria riflessa. L'emergente è sicuramente Cracco-Peck.
Il fatto è che con 100-150 euro qualsiasi, ripeto, qualsiasi chef di buon livello è in grado di comporre una cena superba. Se poi ci mettiamo vini da 40€ a bottiglia non ce n'è per nessuno.
Sono stato altresì in alcuni ristoranti (a Falconara Marittima, a Villafranca, a Lucca) dove con 55-60€ si è mangiato in modo sublime. I vini pregiati non superavano i 25 euro.
Il problema si risolve non andandoci, puntualizzando con cortesia ma con fermezza i vari tipi di stortura e ribadendo che ancora una volta il cambio 1000lire-uneuro è stato cavalcato dai ristoratori che a tutt'oggi versano lacrime di coccodrillo per la contrazione dei clienti.

prezzi ristoranti di culto

da Ospite il 29 lug 2004 15:48


Centrato! A 100- 150 € qualsiasi cuoco dovrebbe (uso il condizionale perchè anche qui riescono a sbagliare) saper comporre un menù perfetto. Ci mancherebbe pure altro!
E' la fascia di prezzo che va dai 35 ai 50 euro che cavalca la NON RISTORAZIONE. Proposte spesso banali. Selvaggio uso di microonde e surgelati. Preconfezionamento dei piatti a mezzo sottovuoto. Massiccio uso di preparati industriali e via di seguito.
Delle pizzerie ho già detto tutto. Oggi con meno di 15-20 € non te la cavi per una fetente ed anoressica pizza, una birra ed un caffè.
Costo delle materie prime impiegate 5 euro a dir tanto. Fatevi voi i conti.
E' inutile che ce lo nascondiamo. Vale in tutti i settori dell'economia e quindi anche nell'ambito della ristorazione. IL CAROEURO ce lo dobbiamo beccare interamente. Contento di sapere che si viaggia sulla stessa lunghezza d'onda.
Saluti
LA MAX 61°

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