Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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CINTA SENESE

da Oby il 07 ott 2005 11:47


I suoi prosciutti, salami, spalle, salsicce, lardo, sono tutti prodotti dal sapore eccelso e delicato allo stesso tempo, dalla gradevole caratteristica di scioglievolezza e, adesso più che mai, valgono un occhio della testa.

Senza toglier niente all'artigiana lavorazione delle sue carni, la cinta senese vanta una materia prima di ottima qualità, risultato di un allevamento calibrato sulle naturali e centenarie caratteristiche fisiologiche dell'animale. Allevata da famiglie di contadini senesi e chiantigiani prima che l'istituzione della mezzadria finisse, ha in seguito rischiato la definitiva estinzione della sua specie.

Stiamo parlando del più toscano fra i maiali: adatto alla vita campestre e a proprio agio solo se lasciato nella libertà del suo unico stato di sopravvivenza, quello brado o semibrado.

Origini: La Cinta Senese ha origini antichissime ma ancora incerte. Una delle prime testimonianze della sua esistenza è l'immagine effigiata nell’affresco del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo Comunale di Siena, risalente al 1338. Fatto è che introdotta nell'aerare Senese, ebbe subito una buona diffusione per le sue caratteristiche di robustezza e di facile adattabilità ad essere allevata allo stato brado. Fino agli anni ’50, quasi tutte le famiglie contadine allevavano qualche Cinta per poi lavorarne le carni e fare scorta di salumi.
Negli anni ’50, iniziò l’introduzione delle razze suine "Bianche" – con predominanza dei "Large White". Fu una grande rivoluzione, in quanto, quest’ultima razza, anche se non idonea all’allevamento brado, era più prolifica della Cinta, e l'animale era pronto per la macellazione dopo solo 6 mesi di vita, mentre lo sviluppo della Cinta richiede un periodo superiore ad un anno. Venne poi di moda l’incrocio tra verro Large White e scrofa di Cinta Senese, con la produzione di maiali detti "Grigi". Questi conservavano l’attitudine al pascolo brado, ma erano precoci nello sviluppo. Questa pratica di incroci permane tutt’oggi, e si può ben dire che è la principale ragione della sopravvivenza della razza "Cinta". Infatti, la ragione per cui alcuni rari allevatori hanno mantenuto Cinte Senesi in relativa purezza, era proprio per poterle incrociare con le razze bianche.

L’interesse per il ripristino in purezza della Cinta Senese è di questi ultimi anni. Una serie di allevatori hanno deciso di partecipare alla reintroduzione di questa razza autoctona e quasi estinta. La Regione Toscana, La Provincia di Siena, L’Associazione degli Allevatori Senesi ed altri Enti preposti hanno fatto un notevole sforzo, incentivando anche con contributi, l’acquisto ed il mantenimento dei riproduttori, al fine di raggiungere un numero sufficiente di animali atto a togliere la Cinta Senese dalla lista delle specie in estinzione. La battaglia per salvaguardare la razza è tuttora in corso, ma le speranze di salvare questi splendidi animali migliorano ogni giorno.

Descrizione: La Cinta è un maiale di taglia media, con cute nera, setole nere poco folte, ed una caratteristica fascia bianco rosata (una sorta di cintura, per l’appunto) che cinge torace, spalle, garrese e arti anteriori.
Il grifo si presenta più allungato e stretto rispetto alle altre razze di maiali, un adattamento ad uno stile di vita più rustico. coda con pennacchio di setole in fondo è quasi sempre portata senza ricciolatura.
L'alimentazione è costituita prevalentemente di tuberi, radici e materiale organico del tappeto erboso, per trovare questi alimenti è attrezzato con un organo dell'olfatto molto sviluppato, ma nello stesso tempo anche adatto alla ricerca in zone melmose ed al rimescolamento della terra. Le orecchie sono di piccola dimensione, dirette in avanti e un po’ in basso, a coprire gli occhi dai rovi e dalle sterpaglie.
l'apparato scheletrico :la dimensione delle ossa è, in proporzione, quasi il doppio di quella dei allevati in granquantità, testimonianza di un adattamento ad una vita movimentata e selvatica. Le strutture muscolari si presentano toniche, asciutte e molto irrorate.

da montefollonico il 07 ott 2005 11:58


Mettere sempre la fonte..... :D
A prescindere da questo, il prodotto ha un grosso sostegno di marketing!!Non aggiungo e non aggiungerò altro. Non basterebbe il Forum.Cordiali saluti. Montefollonico

da Oby il 07 ott 2005 12:19


montefollonico ha scrittoMettere sempre la fonte..... :D
A prescindere da questo, il prodotto ha un grosso sostegno di marketing!!Non aggiungo e non aggiungerò altro. Non basterebbe il Forum.Cordiali saluti. Montefollonico


Non hho messo la fonte perchè ho selezionato pezzi in giro da diverse fonti.
Però non hho capito il tuo discorso, cosa vuoi dire?
Ultima modifica di Oby il 07 ott 2005 14:30, modificato 4 volte in totale.

da montefollonico il 07 ott 2005 12:34


ops scusa credevo che avessi fatto un copia incolla....visto che c'è un articolo uguale da un altra parte...forse lo hai scritto te,ma la fonte in questi casi sempre va messa.Il messaggio è sibillino forse, ma la cinta senese non ha regolamentazioni......ancora sibillino...., altro non posso aggiungere se non istituzionalmente e non voglio/posso farlo. Cordialmente Montefollonico

da primus il 07 ott 2005 14:26


montefollonico ha scrittoops scusa credevo che avessi fatto un copia incolla....visto che c'è un articolo uguale da un altra parte...forse lo hai scritto te,ma la fonte in questi casi sempre va messa.Il messaggio è sibillino forse, ma la cinta senese non ha regolamentazioni......ancora sibillino...., altro non posso aggiungere se non istituzionalmente e non voglio/posso farlo. Cordialmente Montefollonico




Ammappa che fiducia :wink:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Rinaldo il 07 ott 2005 14:35


Secondo me Montefollonico (mangione)non esiste,o dietro di lui si cela tipo Beppe Bigazzi o Riccardo Schicchi....
Indagheremo....

Rinaldo

da primus il 07 ott 2005 17:00


Rinaldo ha scrittoSecondo me Montefollonico (mangione)non esiste,o dietro di lui si cela tipo Beppe Bigazzi o Riccardo Schicchi....
Indagheremo....

Rinaldo




Riccardo Schicchi???? :shock: :shock: e come ti e' venuta in mente?? eheheh

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da montefollonico il 08 ott 2005 12:52


ora riccardo schicchi che c'entra?? :shock: forse perche non sai da che parte cominciare :) comunque fai leggere in pvt la nostra CHEF Fulvia.....saluti Monty

da Rinaldo il 08 ott 2005 19:26


Non era un offesa Monte;era solo una considerazione mia un po' ad alta voce. Ti ho paragonato a Bigazzi e Schicchi perchè entrambi riesco a seguirli poco nei loro discorsi,ma sicuramente sono io che sono troppo dozzinale per cogliere le sfumature.

Comunque...Schicchi/Henger.... Vuoi mettere?(io siiii!!)

Dai non è una comparazione offensiva. :D :D

Rinaldo

da montefollonico il 08 ott 2005 21:32


Ciao Rinaldo..... lo so che non volevi offendere..mai pensato..è che come cappero ti è venuto in mente lo Schicchi???!! :D Comunqiue Beppe Bigazzi... è molto chiaro nei suoi ragionamenti :) , forse troppo schietto,ma molto, molto saggio.Bene la cara cinta senese allo stato attuale è un bel prodotto di marketing. Senza regolamentazioni e nessun protocollo di controllo. Dobbiamo solo fare un atto di fede per osannare la cinta senese.....come per i vini biodinamici...ed io occupandomene un pò.... non posso e non volgio farlo. Nel salutarti ribadisco che non avevo immaginato nemmeno un sentore di offesa da parte tua, non occorreva che tu me lo dicessi.....Ancora saluti Monty

RINALDO

da montefollonico il 31 mag 2008 15:33


Eccoti Rinaldo come ti ricordo :D


Non ci siamo mai conosciuti fisicamente. Dovevamo farlo sotto "vari "Natale o all' inaugurazione del tuo nuovo locale, ma vari miei problemi lo hanno impedito.
Dicevo non conosciuti di persona , ma molto tramite gli scritti sul forum, ed i messaggi in privato ,mediati da tua sorella Fulvia.
Questo fa sì che per me , il ricordo tuo, più difficilmente potrà essere sfocato dal tempo.
I miei primi post sul forum iniziaro 4 anni fa propio con te, ricordo benissimo che parlavamo di vino novello e tappi di silicone......
Tanto confronto e scambio di informazioni.
tanti sorrisi nei post.
diversi i "tuoi" vini da assaggiare.

Poi l'amarezza nell'apprendere l'inizio della tua malattia, coincidente anche con la mia.
Anche se non ce lo siamo detto, sapevo della tua sofferenza, non tanto fisica, quanto psicologica.
Quest'ultima tremenda, che è difficile da conoscere, perchè non evidente. Ma sicuramente la più atroce. Pensare al figlio, alla moglie da forse lasciare, dalle cose non fatte con loro e per loro,dai progetti che forse non si potranno vedere realizzati: questo ti ha fatto stare tanto male. E per questo ti pensavo.
Speravo in una tua guarigione, come tutti, invece mi arrivavano le notizie del tuo aggravamento.

Non è giusto, ovviamente, ma è successo, sicuramente un motivo ci sarà.
Difficile accettarlo dai familiari.
Io ti ricordo per la tua passione e preparazione, per la schiettezza.
Per questo non voglio dimenticarti.


Un forte abbraccio

Gabriele

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