....a quale "prezzo"??!!
Ricomincia il can can delle feste paesane, e il tam tam da piazza a piazza che richiama flotte di più o meno sprevveduti assaltatori....i locali si svuotano e ne capisco la motivazione principale: dopo tanti mesi "rinchiusi" nei "soliti" posti la voglia di stare all'aperto prevale su tutto. Punto.
Perchè, se fino a qualche anno fa la sagra, la festa del paese era un modo diverso e anche economico per passare le lunghe serate estive, magari gustando i prodotti tipici del territorio cucinati dalle massaie del posto che per l'occasione abbandonavano il focolare domestico e diventavano le protagoniste della settimana mettendo a disposizione la propria esperienza in cucina, ora le stesse manifestazioni non offrono più neanche quello.
Mi chiedo: ma possibile che ci sia ancora tanta gente disposta a fare un'interminabile numero di file - una per ordinare, una per prendersi il pasto ( tutte le portate insieme....), una per il vino - per poi mangiare su chilometrici tavoli incelofanati, conquistati a gomitate e in piatti di plastica contenenti, spesso, bizzarre e scadenti preparazioni, pagate come al ristorante?
E la tipicità che fine ha fatto?
Qui siamo arrivati alla sagra della nutella.....