Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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da ilForchetta il 18 giu 2008 12:52


Mi intrometto.

La scelta di marchesi mi pare poco modesta e molto egocentrica. Se le cose stanno come effettivamente raccontate. E un commento di Bonilli mi pare, sinceramente, abbastanza corretto.

Lo riporto: "La strada che apre Marchesi - lui dice che solo chi sa cucinare da cuoco professionista può parlare - è quella che afferma che un critico musicale deve essere prima di tutto un musicista, un cronista di calcio deve avere fatto il calciatore, di tennis il tennista e così via. Non mi sembra una posizione intelligente ...

Grande cuoco, grande scuola quella di Marchesi ma anche una certa sufficienza verso gli altri colleghi, sempre liquidati con una battuta, mai lodati, come se ci fosse solo lui in Italia, la qual cosa si commenta da sola. Io l'ho sempre criticato per questo suo egocentrismo e per l'aver messo tutti i giornalisti in un sol mucchio.
Facile comunque dire di non voler più voti oggi: mi chiedo perché non l'abbia fatto venti anni fa non essendo da allora cambiato in nulla il suo giudizio su giornalisti, critici gastronomici e guide.
"

Ho però il sospetto che ci sia dell'altro sotto e che non sia altro che una vendetta verso le sempre poco gradite guide, consumata al termine di una gloriosa carriera.

Per la serie: "Adesso che sono arrivato e non me ne frega più nulla, li bastono tutti".

N'est pas?

da Fante il 18 giu 2008 13:43


ilForchetta ha scritto...


Non condivido molto.

Mi sembra che troppo spesso la critica voglia rendersi più importante dell'artista
Lui ha fatto una scelta. Chiaro che lui può. Te lo vedi Chefalfio che rifiuta la stella Michelin?

Ma mi sembra che sia anche un pretesto per qualcuno di riaffermare il proprio potere. Bonilli trema all'idea che altri nomi arrivino a tanto. Perderebbe il suo potere.

Poi. Molte cose sono vere. E' anziano. Adesso può. Non è più "competitivo".

Ma è un po' come dire che Cristoforo Colombo era un coglione perchè lo sanno tutti adesso dov'è l'America

il_verza ha scrittoSei crudele: certo che non ce la fa più, certo che è anziano. Perché non gli mostri un po' più di rispetto?!


Io porto la giustizia laddove manca. IO SONO RATMAN!


Il crimine non paga. Offre Ratman

da ilForchetta il 18 giu 2008 13:56


Ah, sì. Sicuro. La critica vuole sempre essere più importante dell'artista.

Però mi pare un po' tristarella l'alzata di cresta in fine di carriera. Siamo tutti capaci di fare la voce grossa quando oramai siamo inattaccabili e dopo avere innegabilmente giovato di ciò che ora sdegnosamente si rinnega.

Chiedere ai curatori delle guide di essere rimosso dalle pubblicazioni senza conferenze stampa e dichiarazioni roboanti sarebbe stato molto più elegante. Seppur altrettanto poco modesto.

La scelta intrapresa, invece, evidenzia ulteriormente il desiderio di ribadire la superiorità dello chef rispetto alle guide, argomento a mio parere ovvio che non necessità di clamore o conferma.

Infine, qualcuno crede veramente che le guide risentiranno di questo evento? O che frotte di ristoratori si allineeranno? :roll:

da il_verza il 18 giu 2008 14:17


Sei crudele: certo che non ce la fa più, certo che è anziano. Perché non gli mostri un po' più di rispetto?!



Io porto la giustizia laddove manca. IO SONO RATMAN!


Il crimine non paga. Offre Ratman


:!:
Ma che replica del c*cchio...

E su, tra amici?! Se non sei in forma, o sei finito, bastava dirlo: ti avrei senz'altro
riconosciuto di essere una Colonna del Forum mangionesco... e tu ti saresti, cito

Fante ha scrittoritirato dalle scene con la dignità e l'eleganza di un grande uomo di cultura, non solo gastronomica


8)
Cedimi lo passo: sennò mi toccherà far opera di

Fante ha scrittosciacallaggio...



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Fante ha scrittoMolte cose sono vere. E' anziano. Adesso può. Non è più "competitivo".

Ma è un po' come dire che Cristoforo Colombo era un coglione perchè lo sanno tutti adesso dov'è l'America


Immagine
Questa invece non era affatto male. Benintesonotabene, nessuno ha dato del coglione a Marchesi... men
che meno gliel'ha dato il buon Bonilli; al solito, enfatizzi delle faccenduole pur di tirare l'acqua al tuo mulino.



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ilForchetta ha scrittoInfine, qualcuno crede veramente che le guide risentiranno di questo evento? O che frotte di ristoratori si allineeranno?

:twisted:
Se ne parlava giusto ieri in mp: cosa faranno i suoi allievi/fedeli/discepoli?! Faranno più o meno così...

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da Fante il 18 giu 2008 14:42


il_verza ha scrittoCedimi lo passo


Cedete lo passo tu


il_verza ha scrittopur di tirare l'acqua al tuo mulino.


E a quale dovrei tirarlo? 8)

Bonilli dice Marchesi invecchia male...è o non è un modo elegante per dire s'è rincoglionito? L'unica cosa sensata l'ha detta in chiusura

Quanto alla storia di Marchesi cuoco, alla sua importanza, alla sua cultura ecc... penso sia fargli un grande torto accogliere acriticamente le sue prese di posizione solo in virtù del suo passato

Questo ha un senso.

da tpt il 18 giu 2008 14:59


Scusate ma da quanto ho letto Marchesi ha rinunciato alle stelle, alle guide ma non ha chiesto a nessuno (tantomeno ai cuochi emergenti) di seguirlo a ruota in questa sua decisione.

Il "troppo comodo farlo adesso" mi pare sbagliato.

Ovvio che fosse stato alle prime armi ed avesse conquistato una stella ne sarebbe stato fiero.

Lui ha preso una decisione e l'ha comunicata, non si sente il Messia e non si aspetta di certo che fiumane di adepti lo seguano in questa scelta.

Ha chiesto ai giovani cuochi di cucinare per loro stessi e per i loro clienti e non per le guide: possibile mai che lui lo abbia fatto tutta una vita?

Io credo che si.

Questo dargli un po' del montato, del presuntuoso e di colui che sputa nel piatto dove precedentemente ha mangiato (o cucinato) è più di chi le guide le scrive.

Non mi pare davvero abbia detto .... "cari colleghi, seguite il mio esempio!"

da silbusin il 18 giu 2008 18:25


Questo è quanto scrive il Maestro Marchesi sulla sua newsletter che io ricevo:
Cari amici,
da un mese ho aperto il Ristorante Teatro Alla Scala Il Marchesino e la domanda che più insistentemente mi è stata rivolta dai giornalisti è se punto a una stella. La frase, sempre uguale, ossessiva, sembra quasi sottolineare che chi apre un ristorante lo fa solo per quel motivo. Io ho aperto il Marchesino soprattutto per me stesso, per Milano e perché Milano e l’Italia nel mondo sono La Scala.
Trovo ingiusto pensare che un giovane cuoco metta in gioco se stesso e il suo futuro per accondiscendere un giudizio e non, semplicemente, tentare di esprimere ciò che ha dentro. Se si fa qualcosa per lusingare e farsi riconoscere dalle guide si finisce per raggiungere uno scopo che ti allontana dalla professione e dalla libertà. Solo chi sta nel mestiere ne conosce tutte le implicazioni e solo chi resta libero può interpretare la cucina in modo personale.
Per questo, dopo quello che ho fatto e dato in sessant’anni, e in difesa di chi inizia questo lavoro, non accetto più l’altalena dei punteggi. Libere le guide di citare i miei ristoranti, libero Gualtiero Marchesi di non riconoscere l’ineluttabilità dei loro giudizi. L’unico a cui tengo è quello di chi si siede a tavola senza preconcetti, per gustare un piatto. Al cliente si può e si deve una totale dedizione non alle guide.
Ad Erbusco, da più di due anni chiedo ai miei clienti di scrivere su un libro il loro giudizio e la stessa cosa faccio a Milano. Sono pieni di complimenti. Conosco ristoranti che hanno ricevuto l’ambito riconoscimento e che restano misteriosamente vuoti o semivuoti. Forse la continua pressione a inventare qualcosa di nuovo, di inedito, di eccezionale ha offuscato la vera prospettiva che è quella di fare una cucina dove la bravura si sposi con la finezza intellettuale, ma soprattutto con la conoscenza profonda delle materie prime. L’armonia non dissacra, non stupisce, riempie e sazia.
La cucina è paragonabile all’arte? Se, si, allora nessun arte può essere valutata con un punteggio, pena l’atrofia e la morte della stessa. E chi è, in fondo, un artista? Un artigiano che a volte crea dei capolavori. Giudicatemi da questa prospettiva, per uno che studia e ama la cucina da sessant’anni e che a volte è riuscito ad andare oltre, verso l’arte.
Cari amici, sono contento, perché continuo a fare quello che mi piace e mi diverte.
Con stima,
Gualtiero Marchesi


D’ORA IN POI ACCETTERO’ SOLO COMMENTI NON PIÚ PUNTEGGI
Nel giudicare prevale sempre il gusto personale

«Dal momento che si viene giudicati soprattutto in base a quello che piace, mi accontenterò di un giudizio del genere a condizione però che non sia accompagnato da un punteggio, rendendo oggettivo ciò che non è tale. In effetti, è impossibile esprimere un parere senza applicare in qualche misura il proprio gusto personale. Pensate alla musica, quando ascoltiamo dei grandi pianisti, grandi come Artur Schnabel o Maurizio Pollini… la domanda da porsi è in che misura si sono avvicinati alla mente e al cuore del compositore, perché in fin dei conti è a lui che si deve fare riferimento.
«Deve prevalere la sensibilità personale o la verità del testo, la personalità del messaggio? Sono convintissimo che nel giudicare bisogna per prima cosa conoscere e prestare la massima attenzione a chi ha composto il pezzo.
Mi torna in mente un’intervista ad un grande pianista, non ricordo più chi fosse, ma ricordo che raccontava di aver conosciuto il compositore e che da quel momento cambiò completamente interpretazione.
«Ancora nell’ambito della musica, che sento vicina, fraterna, vorrei citare il caso di Arthur Rubistein che ha continuato a suonare e fare concerti fino all’età di novant’anni. Una volta disse che non capiva più la musica di oggi, parlando naturalmente sempre di musica classica. Forse a me sta capitando una cosa del genere. Io sono del 1930 e credo d’essere stato un uomo d’avanguardia e di rottura. Vivendo a Milano, ho sempre frequentato un ambiente ricco di intelligenze artistiche. Ho vissuto gli artisti del mio tempo: Mirò, Kandisky, Klee, per la pittura, Stravinsky, Bartok per la musica.
«Sono cresciuto con loro, quel passato mi appartiene, perché è anche la mia storia.
Forse per questo non accetto più di essere messo ai voti in funzione del gusto attuale che, in questo momento, non è più il mio. D’ora in poi accetterò solo commenti e non punteggi.
«Quello che faccio ora è il frutto di un lungo percorso. E se siamo un po’ in ritardo nella realizzazione delle nuove idee per il ristorante di Erbusco – il menù meno cucina e M’Arte - dipende dal fatto che il Marchesino mi ha molto preso e mi sta tuttora impegnando. La ritengo una grande sfida con me stesso. Il Ristorante Il Teatro Alla Scala mi dà la possibilità di interpretare ogni momento della giornata. Per farlo posso contare su una brigata di cucina magnifica, nonostante io sia per natura perennemente insoddisfatto dei risultati. Guai accontentarsi. Come diceva Arnaldo Momigliano: è a causa del mutamento che la nostra conoscenza del mutamento non sarà mai definitiva. È il movimento stesso della cucina che mi interessa, il suo farsi quotidiano e imprevedibile.

«Ho ammirato la grinta di Mondavi, nel lanciarsi, ultraottantenne, in imprese ambiziose.
Per quanto mi riguarda, penso alla scuola di Colorno, che vedo come una sorta di conservatorio della cucina, dove si fa cultura e ci si prepara professionalmente. Dove si imparano a suonare tutti gli strumenti e a diffondere nel mondo lo stile italiano. Cultura e tecnica sono due aspetti indissolubili, che vanno coltivati insieme. Non è poco e soprattutto si ricollega all’esperienza di una vita, alle decine di ragazzi cresciuti con me in cucina».

G.M.

da primus il 19 giu 2008 09:08


silbusin ha scrittoQuesto è quanto scrive il Maestro Marchesi sulla sua newsletter che io ricevo:



Anche l'Alpino la riceve :lol: :lol:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da acidrave il 19 giu 2008 11:11


ilForchetta ha scrittoLo riporto: "[i]La strada che apre Marchesi - lui dice che solo chi sa cucinare da cuoco professionista può parlare - è quella che afferma che un critico musicale deve essere prima di tutto un musicista, un cronista di calcio deve avere fatto il calciatore, di tennis il tennista e così via. Non mi sembra una posizione intelligente ...


questo è il punto chiave, questo è il perno su cui ruota tutto il carrozzone gastronomico-critico e anche innumerevoli forum di cucina tra cui questo.

Fino a poco tempo fa, ero assolutamente d'accordo con Marchesi: di ippica ne possono parlare solo i Fantini.
Poi ho cambiato idea, e adesso penso che anche una persona con lunga esperienza e competenza di corse di cavalli abbia titolo per esprimere giudizi.
Ritengo quindi che le altre persone farebbero meglio a limitarsi ad esprimere sensazioni provate, piuttosto che dare giudizi. E' chiaro che davanti a ciò si apre il mondo del giudizio sulla competenza e su chi ne abbia titolo, ma non ho ancora trovato una risposta.

p.s. comunque io considero un genio assoluto la persona che, a 75 anni, ha inventato il dripping di pesce.

da il_verza il 19 giu 2008 11:40


acidrave ha scrittola persona che, a 75 anni, ha inventato il dripping di pesce


:arrow: Fatti non foste per viver come bvuti...

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da balcone il 19 giu 2008 11:48


Io non voglio discutere sulle qualità di Marchesi, su ciò che ha fatto, su come si è comportato in passato nei confronti di colleghi e/o guide e sul suo grado di lucidità ma mi limito semplicemente ad osservare che si è preso la libertà di restituire una cosa che non possiede. Le stelle equivalgono ad una valutazione critica, ebbene uno è liberissimo di fregarsene, di affermare la propria indifferenza a questo tipo di valutazione, ma non si può sottrarre al giudizio. Equivarrebbe a rifiutare il giudizio dei propri clienti o meglio, ad accettare i vari :" Ma bravo, come ho mangiato bene stasera, che squisitezze Maestro..... " ma a rispedire al mittente i " Mmmm, buono è, ma mi sono trovato meglio l'altra volta, la tartare di topogigio non era granchè.... " . Che poi 2 stelle sono un'eccelenza e non certo un giudizio negativo, ma semplicemente un giudizio.

Mi sono capito ?

da fulvia il 19 giu 2008 18:07


...A una certa età e dopo aver conseguito certi traguardi..... certe soddisfazioni te le puoi pure prendere...... :P

....Io ho parlato col Maestro a Colorno....con lui non si discute solo di cucina o tecniche di cottura...o di sottovuoto...o di cotture a bassa temperatura....con lui si discute di Arte, di Musica, di Geometria applicate ad una preparazione che, nel suo caso, solo per una casualità diventano una cosa banale come riempire uno stomaco..... :P :P Marchesi è il vero Maestro di una bottega artgiana che usa gli attrezzi di una cucina....... :P :P
In pochi altri ho trovato questa "allure" magica di sapienza e capacità di condivisione......
Fulvia

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

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