maxbor ha scrittoHo letto dell'applicazione sui prezzi di una percentuale di servizio di cui, tra l'altro, si tratta nel diritto di replica.
Per quanto di mia conoscenza cerco di fare chiarezza dal punto di vista legale.
La percentuale di servizio viene, o meglio dire "veniva", applicata per i camerieri utilizzati "a giornata".
In pratica al termine del lavoro ogni cameriere ritirava le somme rivenienti dalle percentuali di servizio pagate dai clienti serviti.
Su queste, ovviamente, gli stessi dovevano pagare tasse, previdenza, mutua, ecc.
Nessun onere c'era invece per il ristoratore.
Quanto sopra non è avviene quando i camerieri sono lavoratori subordinati il cui stipendio non dipende direttamente...dal'incasso, com'è oggi nella quasi totalità di questi rapporti di lavoro.
Che senso ha in tal caso scorporare la percentuale di servizio?
Perchè non farlo, allora, anche per la quota dei cuochi, dell'affitto, e gli altri oneri?
Insomma, aggiungere il servizio oltre che di cattivo gusto è fuorilegge!
Difatti hai usato il termine "scorporare" e non"aumentare",non riesco proprio a vedere cosa ci sia di fuorilegge nello specificare al cliente quanto incide il servizio sulla sua ricevuta finale.
Sottolineo anche il fatto che non esiste un prezziario statale dei prezzi massimi che si applicano ai piatti, quindi essendo piatti e servizio specificati su tutti i menù sia all'esterno che all'interno del locale,ognuno è libero di decidere se pranzare da me o andare altrove.
p.s. non scorporo il prezzo del cuoco ect ect......semplicemente perchè il cuoco sono io,i muri sono miei e la licenza pure!!!
Comunque questo argomento è già stato largamente trattato, appena hai tempo leggi tutte le considerazioni che trovi nel topic e ti accorgerai che il "polverone " l'ho sollevato io (autogol) semplicemente per tastare le opinioni e scambiare punti di vista....e mi pare che la cosa sia avvenuta.
Buon Week end a tutti ( e buon lavoro ai ristoratori)