il_biro ha scrittociao a tutti,
vi scrivo perchè una amica mi ha chiesto di segnalarle un ristorante dove mangiare una buona polenta a milano e purtroppo sono un po' a corto di idee visto che di solito o la mangio a casa oppure fuori milano (es Bergamo Alta).

sapete suggerirmi qualcosa?

grazie in anticipo

Mi pare o che nessuno mangi polenta o che non ci siano locali a Milano, cambiare alimento?

Sorry, finchè abitavo a Milano potevo dirti:
"A casa mia"

Ora non abito più nella city, quindi niente da fare

p.s. rigorosamente "Ottofile" di Antignano

non credo possibile non riusciere a trovare una buona polenta....
sempre non si tratti di una polenta..."speciale"???

Non so: la domanda mi sembra strana.
Una "buona" polenta è cotta lungamente, e lungamente rimestata, con farine, tipo quella di Storo, che impiegano un casino a cuocere bene. Se poi la "conci", o ci fai dell'altro, il fatto che sia "buona" perde parzialmente di importanza. E non credo che ci siano locali, a Milano, dove si destini per un paio di ore un inserviente a rimestare un paiolo.
O si usa una precotta, o un'istantanea, o la si fa in pentola a pressione. E già questo incide sul "buona" (anche se io ho mangiato e mangio spesso polente così fatte, e comunque ragionevoli).

istantanea... ok in caso di emmergenza....
Farina di Storo... non sempre si usa.
Farina di mais bramata o mista a saraceno?
Vero per quanto mi riguarda deve cuocere almeno per un'ora, ho conoscito gente che non la mangiava perchè indigesta... poi scopri che la cuoce 10 minuti.... ma essendo in cucina anche per altro, perchè non rimestare quanto serve?
Volendo poi ci sono anche i paioli elettrici, mai usati, ma dovrebbero funzionare.
Forse la polenta è più in uso in altre zone... Bergamo... Brescia.. ma ero convinto che anche a Milano si dovesse trovare qualche cosa... in questo periodo io la inserisco anche nel pranzo di lavoro praticamente ogni giorno.

amodomio ha scrittoistantanea... ok in caso di emmergenza....
Farina di Storo... non sempre si usa.
Farina di mais bramata o mista a saraceno?
Vero per quanto mi riguarda deve cuocere almeno per un'ora, ho conoscito gente che non la mangiava perchè indigesta... poi scopri che la cuoce 10 minuti.... ma essendo in cucina anche per altro, perchè non rimestare quanto serve?
Volendo poi ci sono anche i paioli elettrici, mai usati, ma dovrebbero funzionare.
Forse la polenta è più in uso in altre zone... Bergamo... Brescia.. ma ero convinto che anche a Milano si dovesse trovare qualche cosa... in questo periodo io la inserisco anche nel pranzo di lavoro praticamente ogni giorno.

secondo me la polenta è un cibo da degustare nelle baite con tanta neve...un buon vino rosso, formaggi e carne scura, stile spezzatino sugoso, mi ha sempre dato la sensazione di un alimento psicologico

vedi in quel di Bergamo, intesa come provicia per un certo periodo era praticamente l'unico alimento di chi non aveva risorse economiche, praticamente quasi tutti... Infatti la pelagra era diventata una malattia edemica, perchè mangiando solo polenta si manifestava una grave carenza di vitamina PP.
Da noi la si usa anche in pianura e ben si a ccompagna con intingoli, selvaggina, brasati ecc. ecc. la taragna poi, molti la considerano piatto unico.
Mi è poi capitato di trovare famiglie che ad agosto in campeggio al mare facevano polenta... mi è sembrato un poco ecessivo, ma se piace piace.
Ci sono anche turisti tedeschi che in agosto vanno in quel di Brescia a mangiare polenta e cotechino....

La mia perplessità deriva dall'uso dell'aggettivo "buona".
Fermo restando che la mangio ben più che volentieri, il "buono" lo associo, generalmente, a quello che mangio "con" la polenta, non alla polenta stessa (che, diciamoci laverità, è farina e acqua, e non è certo un piatto prelibato).
Per cui, mangio una "buona" cassoeula, del "buon" cinghiale", ma la polenta in sè è difficile da gustare. Mangiane una porzione senza nulla insieme, e mi saprai dire. Anche se te la fai alla griglia o fritta, con lo zucchero, ci aggiungi qualcosa.

la polenta è sicuramente un companatico e da sola è come mangiar pane senza altro... la taragna è diversa visto che contiene anche formaggio e burro.. io in ogni caso non la considero ugualmente piatto unico, moltri altri si.

Bob ha scrittoLa mia perplessità deriva dall'uso dell'aggettivo "buona".
Fermo restando che la mangio ben più che volentieri, il "buono" lo associo, generalmente, a quello che mangio "con" la polenta, non alla polenta stessa (che, diciamoci laverità, è farina e acqua, e non è certo un piatto prelibato).
Per cui, mangio una "buona" cassoeula, del "buon" cinghiale", ma la polenta in sè è difficile da gustare. Mangiane una porzione senza nulla insieme, e mi saprai dire. Anche se te la fai alla griglia o fritta, con lo zucchero, ci aggiungi qualcosa.

però di qualcosa sa, altrimenti no ci sarebbe una polenta cattiva, coem quella che ho mangiato io ad una sagra che sapeva di merda

Il fatto che la polenta sia companatico e non piatto in se non esclude che possa essere buona. O addirittura buonissima.

Da valtellinese cultore della polenta taragna dico però che a Milano è impossibile trovarla decente. In generale, visti tempi e modi di preparazione, direi che non è un qualcosa da mangiare al ristorante.

La polenta di mia nonna è imbattibile, se volete un giorno vi invito tutti da lei ad assaggiarla

TheBigFood ha scrittoLa polenta di mia nonna è imbattibile, se volete un giorno vi invito tutti da lei ad assaggiarla

Posso mandarti mia mamma, cultrice della pietanza in oggetto?

lav ha scritto

TheBigFood ha scrittoLa polenta di mia nonna è imbattibile, se volete un giorno vi invito tutti da lei ad assaggiarla

Posso mandarti mia mamma, cultrice della pietanza in oggetto?

Come no? Anche zii, prozii e cugini di terzo e quarto grado.

Bob ha scrittoLa mia perplessità deriva dall'uso dell'aggettivo "buona".
Fermo restando che la mangio ben più che volentieri, il "buono" lo associo, generalmente, a quello che mangio "con" la polenta, non alla polenta stessa (che, diciamoci laverità, è farina e acqua, e non è certo un piatto prelibato).
Per cui, mangio una "buona" cassoeula, del "buon" cinghiale", ma la polenta in sè è difficile da gustare. Mangiane una porzione senza nulla insieme, e mi saprai dire. Anche se te la fai alla griglia o fritta, con lo zucchero, ci aggiungi qualcosa.

Ah Bob, Bob... La vera polenta... La mangi da sola come un gelato..
Paiolone di rame.. Fuoco.. Mestolo lungo come un braccio... Giri per "ore", anche a turno... Senti quel profumo di crosticine strinate sui bordi della pentola che salgono e inebriano tutta la corte.. Ma anche di grano duro come la fanno i Lariani, non solo gialla. Poi la versi, densa, e sembra lava. Scorre per pochi centimetri nel piatto e poi si solidifica alta, alta; così densa che una forchetta d'acciaio infilata solo per la punta rimane in piedi...
Com'è buona la polenta da sola... Un peccato conciarla.. Ma che pazienza farla davvero come si deve... Sarà vent'anni che non la trovo più da nessuna parte. Sarà che da giovane bastava poco a farmi felice?!

Una volta la si mangiava sola, ma prevalentemente per motivi economici.
Anche le dimensioni del bastone (tarel) per rimestare, erano e rimangono direttamente proporzionali alla quantità.
Se un tempo si mangiava solo quella ed una famiglia media era composta da um minimo di 10, ora la famiglia media è di 3 persone, non si mangia più solo quella e con mezzo kg di farina la si mangia tre giorni.
Premesso che in quel di Bergamo, la polenta si usava tagliare con lo spago, il discorso densità diventa un fattore di gusti personali e dipende solo dalla quantità di acqua usata.
La cottura, vero che ci vuole tempo, ma non una giornata.
Le crosticine strinate che danno il profumo, si ottengono quando la polenta è cotta , non solo in rame ma anche in alluminio, il problema poi è pulire....
Perchè in un ristorante non si può fare una buona polenta?
Forse solo perchè non la si vuole fare?
Di problemi particolari non ne vedo.
Poi leggenda "bergamasca" vuole, che in quel di Milano, non si sia mai stati capace di preparare una buona polenta, ma credo fosse solo campanilismo.

"Perchè in un ristorante non si può fare una buona polenta?
Forse solo perchè non la si vuole fare?"

Secondo me il problema è che la polenta ha (o dovrebbe avere) una cottura lunga (anche 40-50 minuti) e ci vuole una persona che la curi quasi in esclusiva... Aggiungo pure che deve essere preparata assolutamente al momento.

Questo non crea dei problemi logistici nella cucina di un ristorante?

Cerchiamo di non esagerare, tutti.
Che la polenta, da sola, sia "buona", è, francamente, un'esagerazione. E lo dice uno a cui la polenta piace parecchio.
Però, da qui ad entusiasmarsi per il sapore della polenta, mi sembra che ce ne corra. Certo, il profumo della crosticina è stuzzicante, ma non mi sembra che andiamo in sollucchero ogni volta che mangiamo un corn flake: perchè di quello si tratta.
Quanto al fatto che a Bergamo si mangi della buona polenta e a Milano no, io vorrei sapere da dove salata fuori una scemenza simile. La polenta è buona se la fai bene,altrimenti no. Tra l'altro, credo di averla mangiata a Berrgamo una volta sola, ed era una paltina semiliquida da far senso. A casa mia, la si metteva sul tagliere dal Paiolone di alluminio cotta due ore almeno, restava praticamente in piedi pur essendo morbida, la si rendeva tonda aggiustando il tovagliolone che mettevamo sotto, e poi a fette col coltello di legno, perchè tanto potevi comunque tagliarci le fette. E crosticine per antipasto.
Però, era meglio col baccalà, col gorgonzola, persino col latte. Da sola, non è che fosse una meraviglia.
Ma dovevi rigirarla sempre, e mi immagino un ristorante, in cui uno è demandato a quella bisogna. Vabbè che ora la si fa anche con la pentola a pressione: ovviamente, di crosticine neppure l'ombra, a meno che tu non apra la pentola e faccia bruciacchiare un po' il tutto.....

Oso una domanda audace

Ma la vera discriminante per una buona polenta, non è semplicemente il fuoco a legna o meno? In un caso prende i profumi del legno, in altri no al massimo aiuta la forfora