Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Piccoli Particolari: ma ne vale davvero la pena?!

da Parakarro il 23 dic 2010 14:25


Periodo di lavoro frenetico in attesa del "freddo" di gennaio e febbraio... Periodo di somme, di conteggi, di risultati, vittorie o sconfitte...
In poche schiette parole: periodo di nevrosi :)

Allora mi faccio delle domande...alle quali non saprei rispondermi...mica sono Marzullo che si fa le domande e si da le risposte...

Ma la ggente nota i particolari o se ne frega?! Lasciamo stare gli ignobili stellati...Parliamo di risoranti "normali"... Quei ristoranti dove ci vai a cuor leggero, senza NECESSARIAMENTE occasioni particolari ma che ben siprestano anche a queste cose! Dove ci vai con l'amico, l'amante, la moglie, la famiglia...gli amici..

In questi posti si nota la cura verso cose non necessarie?!
Il cestino del pane fatto in casa
Il centrotavola decorativo
Le candele
Lo stuzzichino mentre si aspetta
Il prosecco che è prosecco e non una bollaccia scadente e scaduta da 2 euro spacciata per prosecco.
Le dolcezze con il caffè.
Tovaglia e tovagliolo di stoffa (non datelo per scontato...ci sono locali da 4o€ con tovagliatta e tovagliolo cartonato)

Magari per un conto sotto i 35 a capoccia...

Sono costi non indifferenti.. .ricordo che parlavo con il direttore di un ristorante che portava, nell'attesa, due fette di coppa con dei crostini di pane... spendevano 1500 euro all'anno in coppa regalata (!!)..

Dove paghi 100 euro a testa ste cose le si nota...e nella mente ti giustificano la spesa...anche se hai mangiato in maniera discutibile...

Ripeto fino alla noia: ne vale la pena?!

ps
non parlo volutamente della qualità delle portate e delle materie prime...perchè si aprirebbe un mondo a parte...

da caneciccio il 23 dic 2010 14:45


Io noto un buon pane, magari può non essere fatto in casa, però preso da un fornaio buono, quello mi pare il minimo. Noto lo stuzzichino mentre aspetto e il prosecco o quel che mi offrono, se decente.
Delle dolcezze col caffè non me ne cale molto, preferirei che quel caffè che pago (e ben più che al bar) fosse almeno bevibile.
La tovaglia di stoffa non è sempre così indispensabile, come anche candele e centrotavolo elaborato. Diciamo che basta un piccolo tocco, o uno solo di questi 3 elementi, se di gusto, a rendere tutto gradevole.
Conto sotto i 35 a capoccia? Mah, boh... i posti non blasonati che mi vengono in mente come gradevoli stanno tutti sui 40-45 bevande escluse...

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da Fante il 23 dic 2010 15:06


Condivido quasi tutto quello scritto da CC. In particolar modo a

caneciccio ha scrittoLa tovaglia di stoffa non è sempre così indispensabile, come anche candele e centrotavolo elaborato Diciamo che basta un piccolo tocco, o uno solo di questi 3 elementi, se di gusto, a rendere tutto gradevole.


Sull'aperitivo, lo stuzzichino ecc nutro qualche perplessità. Laddove viene proposto, NON è offerto ma semplicemente spalmato sul conto totale. E' giusto che sia così, intendiamoci. Ma non lo vedo come una attenzione

Noto invece tantissimi altri particolari che mi dano una idea dell'attenzione del ristoratore.

Noto se i bagni sono curati o meno, se il personale è curato e rilassato o se è sciatto e teso, se la musica è alta e ahimè se è "buona" mi duole ammetterlo ma se in un ristorante beccassi musica latino americana difficilmente mi rivedrebbe :oops: e sopratutto se i tavoli hanno una distanza minima o se sento l'alito del vicino

Se qualcosa ad esempio di questi particolari, stona, può anche esserci la sindone come tovaglia che non me ne frega niente

da Bob il 23 dic 2010 15:21


Dipende.
Guardo con sospetto tutto ciò che mi viene "offerto" oltre a quanto odinato, perchè so che il conto ne tiene,comunque...."conto".
Paradossalmente, queste attenzioni tendono ad indispormi, piuttosto che a favorirmi.
Io giudico un ristorante "normale" in primo luogo per quello che mi viene portato a seguito del mio ordine. Poi, una particolare cura dell'ambiente, un servizio particolarmente gentile, un centro tavola allegro o elegante mi inducono a rialzare un giudizio che deve, però, essere già positivo di suo. Le stesse cose, a seguito di cibi cattivi, mi fanno dire che farebbero meglio a imparare a cuicnare invece di preoccuparsi dei cestini e dei fiori, e mi adombrano vieppiù.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da luc83 il 23 dic 2010 15:34


di base, a mio modo di vedere, ci deve essere una cucina solida, dopodichè si può pensare di allietare i clienti con le coccole.

condivido l'opinione di cc aggiungendo che a me il biscottino con il caffè me piace (basta un bacetto di dama o un frollino con le nocciole, cose semplici).

da Zolletta il 23 dic 2010 15:37


Gradisco sempre lo stuzzichino, se di buona qualità ovviamente, che siano due fette di salame o una passatina leggera di zucca. So che questo inciderà sul conto, ma stare con le mani in mano tra l'ordinazione e l'arrivo in tavola della prima portata mi annoia sempre molto!!
Il pane anche se non fatto in casa, però che sia fragrante e magari tiepido.
Guardo molto lo sfruttamento della sala, odio mangiare con la schiena attaccata a quella del mio vicino.
Se si mangia male poi non ci ritorno, s'intende, ma se la cucina è di buon livello, il servizio anche, innanzi a certe attenzioni son disposto a pagare anche qualcosina un più... Il classico esempio sono molti Bib Gourmand!

da silbusin il 23 dic 2010 15:41


Dalle migliaia di recensioni validate emergono alcuni tratti caratteristici.

Tutto ciò che è "offerto" è guardato con sospetto dal cliente: troppi furbi del quartierino tra i ristoratori. L'esempio classico è "l'aperitivo": alle 21 non c'è aperitivo che tenga, caso mai un calice di benvenuto. Se me lo offri devi essere molto chiaro nell'offerta; se me lo fai pagare la gente lo rifiuta e parte subito infastidita oppure, peggio, se lo ritrova sul conto. Non è il miglior viatico per il pranzo o hai perso i clienti.

La maggior parte dei clienti non capisce se un pane è autoprodotto o meno oppure è appositamente preparato per il ristorante: perchè non dirlo? Si fa bella figura.

L'appetizer? Meglio non darlo se è magari un pezzetto di pizza o una ciofeca.

La mise en place conta ZERO se i tavoli sono minuscoli, se sono troppo attaccati, se in sala c'è casino.

Dato che ogni costo è spalmato sul conto meglio spendere 1500 euro in rinfrescamento continuato delle toilette che in coppa di Parma.

La coccole alla VG :lol: o sono di alta qualità o è meglio non darle. Meglio solo un ottimo caffè che praline industriali e caffè sciapo.

La candela: io se posso la faccio togliere. Può essere un elemento prezioso se l'ambiente è soft e non Gigi il Troione. Ma allora ci vuole la tovaglia OK, i bicchieri Ok e il pranzo parte da 50 € in su.

Alla domanda "ne vale la pena?" la risposta è: quanto incide sui prezzi delle portate e sul conto finale?

da butter_fly il 23 dic 2010 16:07


a me non piace trovare sul tavolo robe superflue, tipo centrotavola (specie se di fiori finti in similplastica), candele (accese magari vicino al vino :twisted: ) e altre suppellettili inutili. se c'è una piccola statuina o un PICCOLO vasetto coi fiori ben venga, ma il tavolo dev'essere di dimensioni sufficienti per appoggiare tutto. troppo spesso trovo vasi da fiori cimiteriali su tavoli 70x70, e dopo non c'entra neanche la bottiglia dell'acqua :evil:
detto questo, a me in generale interessano a parimerito la pulizia e il cibo. il tutto possibilmente in un ambiente tranquillo e con personale gentile. il resto viene sicuramente apprezzato, ma è un di più e non sposta di molto il mio giudizio: se mangio male puoi pure offrirmi l'aperitivo e darmi i cioccolatini col caffè, ma non riesci a risollevare ai miei occhi una cucina scarsa.
poi, preferisco di gran lunga un posto spartano e poco infiocchettato ma in cui si CUCINA possibilmente tutto, piuttosto che un finto elegantino che ti dà pasta fresca non fatta in casa, dolci fatti coi preparati e robe simili: se voglio mangiare roba "pronta" vado in rosticceria.


da maxb. il 23 dic 2010 16:14


Io penso che tutto deve essere proporzionato. In un ristorante da 20 euro a testa va bene un pò tutto, salvo poi che la gente se na va via schifata; non ne parlerà male più di tanto "perchè per quel poco che abbiamo speso che volevi di più" ma di sicuro non ci torna.
Nei posti dai 30 ai 40 euro ci trovi di solito un allestimento abbastanza ordinario, salvo eccezioni negative (diffuse) ed eccezioni positive (più rare).

Diciamoci la verità: non va mai bene niente, c'è sempre un pelo nel uovo che il microscopio elettronico faticherebbe a trovare ma al occhio del criticone appare come macroscopico. Leggendo molte recensioni in giro per la rete (qualcuna anche in qst sito) di posti che conosco a fondo spesso mi sono trovato ad osservare il punto di vista di qualcuno che vorrebbe l'oro ma al prezzo del ferro. Oppure di qualcuno che magari esce una volta all'anno, lo portano nel primo posto dozzinale in fondo alla via e questo se ne torna a casa parlandone come se fosse meglio di un tristellato....

Arredamenti pregiati, mise on place raffinata con elementi costosi, insonorizzazione, bagni tirati a specchio, stuzzichini e aperitivi con materie prime di alta qualità, più tutto il resto (dando per scontato un ottima cucina in ogni senso) comportano costi sempre maggiori per l'imprenditore/ristoratore, che necessariamente deve avere una contropartita nel conto.

D'accordo: esistono i locali di campagna dove dietro c'è un intera fattoria che produce genuinamente quasi tutto, dove la moglie fa la cuoca (per passione) e il marito coltiva/alleva/macella e poi serve in sala(per passione) e dove magari alla fine spendi 25 euro a testa (per dare un valore numerico) ma allora se così fosse questi posti dovrebbero essere sempre strapieni oltre ogni limite strutturale..... eppure così on è. Specie in città c'è una buona quota d'utenza che va in certi posti griffati "perchè fa figo" ma dove poi ti danno da mangiare con il bilancino da gioielliere e ti randellano a sangue con il conto..... ma tanto è di moda!

da miciagilda il 23 dic 2010 16:24


La vedo esattamente come Butter_fly, con un'aggiunta: i bagni.

Le coccole superfle sono, appunto, superflue: se manca l'indispensabile (qualità del cibo, spazio vitale sufficiente, servizio professionale, pulizia e relativa tranquillità) ma poi mi metti il centrotavola, la candela, o mi offri i biscottini col caffè mi indispettisco ancora di più.

E poi, appunto, spesso in sala tutto brilla, poi vai in bagno e c'è un tale puzzo di piscio vecchio che ti ritorna su quello che avevi appena mangiato... e ce ne sono eh! :? :cry:

da silbusin il 23 dic 2010 17:00


maxb. ha scritto.... bagni tirati a specchio,....

E' un elemento irrinunciabile anche nella pizzeria Scalinatella... :D

da primus il 23 dic 2010 17:21


Fante ha scrittoSull'aperitivo, lo stuzzichino ecc nutro qualche perplessità. Laddove viene proposto, NON è offerto ma semplicemente spalmato sul conto totale.


chiaro ma parliamo sempre di conti da 35 o 40 euro. :roll:
E' facile spalmare i costi su conti da 60 70 e passa euro, quindi ritengo che a fronte di certe cifre, tutto quello di cui sopra il collega parlava, vada apprezzato; senza scandalizzarsi se si tratta di prosecco e non champa, se la piccola pasticeria è industriale ecc.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 23 dic 2010 17:23


silbusin ha scritto
maxb. ha scritto.... bagni tirati a specchio,....

E' un elemento irrinunciabile anche nella pizzeria Scalinatella... :D



vero, ,ma ad esempio nei miei bagni trovi asciugamani di spugna (che laviamo e stiriamo tutti i giorni) e non la carta riciclata o i phon. Trovi, ad esempio, la musica....trovi un bagno per handicappati, trovi i profumi.....diverso dalla pizzeria sgrausa, e son tutti costi, piccoli, ma pur sempre costi e sempre spalmati su conti da 35 o 40 euro.

Ti amo, tuo Primus.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da silbusin il 23 dic 2010 17:57


Ti amo anch'io.
Intendevo dire che in assoluto la pulizia dei bagni è irrinunciabile.
Poi è chiaro che se tu hai anche il distributore di profilattici (che fante ti svuota ogni volta) e di cateteri (che bob ti consuma a iosa) e di sabbietta (utilizzata sempre da santippe) i costi aumentano.
Ma la pulizia è sempre un atto dovuto.

da Fante il 23 dic 2010 17:59


silbusin ha scrittoMa la pulizia è sempre un atto dovuto.


E allora perchè all'evento sembravi Bukowski dopo una rissa?

da Zolletta il 23 dic 2010 18:03


Fante ha scritto
silbusin ha scrittoMa la pulizia è sempre un atto dovuto.


E allora perchè all'evento sembravi Bukowski dopo una rissa?




:lol: Anche con tutta l'immaginazione che posso avere, mii risulta veramente difficile accostare la nobile figura di Silbusin a quella di Bukowski!!!!! :lol:

da primus il 23 dic 2010 20:19


silbusin ha scritto tu hai anche il distributore di profilattici (che fante ti svuota ogni volta) .



vero, ma a cosa cacchio gli serviranno? :roll: farà mica autoerotismo protetto?? :lol:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

Re: Piccoli Particolari: ma ne vale davvero la pena?!

da Luca75 il 24 dic 2010 02:24


SI nota eccome... Spero che prima o poi mi dirai dove trovare tutto ciò.. Devi smetterla di non farti pubblicità :)
Parakarro ha scrittoPeriodo di lavoro frenetico in attesa del "freddo" di gennaio e febbraio... Periodo di somme, di conteggi, di risultati, vittorie o sconfitte...
In poche schiette parole: periodo di nevrosi :)

Allora mi faccio delle domande...alle quali non saprei rispondermi...mica sono Marzullo che si fa le domande e si da le risposte...

Ma la ggente nota i particolari o se ne frega?! Lasciamo stare gli ignobili stellati...Parliamo di risoranti "normali"... Quei ristoranti dove ci vai a cuor leggero, senza NECESSARIAMENTE occasioni particolari ma che ben siprestano anche a queste cose! Dove ci vai con l'amico, l'amante, la moglie, la famiglia...gli amici..

In questi posti si nota la cura verso cose non necessarie?!
Il cestino del pane fatto in casa
Il centrotavola decorativo
Le candele
Lo stuzzichino mentre si aspetta
Il prosecco che è prosecco e non una bollaccia scadente e scaduta da 2 euro spacciata per prosecco.
Le dolcezze con il caffè.
Tovaglia e tovagliolo di stoffa (non datelo per scontato...ci sono locali da 4o€ con tovagliatta e tovagliolo cartonato)

Magari per un conto sotto i 35 a capoccia...

Sono costi non indifferenti.. .ricordo che parlavo con il direttore di un ristorante che portava, nell'attesa, due fette di coppa con dei crostini di pane... spendevano 1500 euro all'anno in coppa regalata (!!)..

Dove paghi 100 euro a testa ste cose le si nota...e nella mente ti giustificano la spesa...anche se hai mangiato in maniera discutibile...

Ripeto fino alla noia: ne vale la pena?!

ps
non parlo volutamente della qualità delle portate e delle materie prime...perchè si aprirebbe un mondo a parte...
:wink:

Re: Piccoli Particolari: ma ne vale davvero la pena?!

da Luca75 il 24 dic 2010 02:27


SI nota eccome... Spero che prima o poi mi dirai dove trovare tutto ciò.. Devi smetterla di non farti pubblicità :)
Parakarro ha scrittoPeriodo di lavoro frenetico in attesa del "freddo" di gennaio e febbraio... Periodo di somme, di conteggi, di risultati, vittorie o sconfitte...
In poche schiette parole: periodo di nevrosi :)

Allora mi faccio delle domande...alle quali non saprei rispondermi...mica sono Marzullo che si fa le domande e si da le risposte...

Ma la ggente nota i particolari o se ne frega?! Lasciamo stare gli ignobili stellati...Parliamo di risoranti "normali"... Quei ristoranti dove ci vai a cuor leggero, senza NECESSARIAMENTE occasioni particolari ma che ben siprestano anche a queste cose! Dove ci vai con l'amico, l'amante, la moglie, la famiglia...gli amici..

In questi posti si nota la cura verso cose non necessarie?!
Il cestino del pane fatto in casa
Il centrotavola decorativo
Le candele
Lo stuzzichino mentre si aspetta
Il prosecco che è prosecco e non una bollaccia scadente e scaduta da 2 euro spacciata per prosecco.
Le dolcezze con il caffè.
Tovaglia e tovagliolo di stoffa (non datelo per scontato...ci sono locali da 4o€ con tovagliatta e tovagliolo cartonato)

Magari per un conto sotto i 35 a capoccia...

Sono costi non indifferenti.. .ricordo che parlavo con il direttore di un ristorante che portava, nell'attesa, due fette di coppa con dei crostini di pane... spendevano 1500 euro all'anno in coppa regalata (!!)..

Dove paghi 100 euro a testa ste cose le si nota...e nella mente ti giustificano la spesa...anche se hai mangiato in maniera discutibile...

Ripeto fino alla noia: ne vale la pena?!

ps
non parlo volutamente della qualità delle portate e delle materie prime...perchè si aprirebbe un mondo a parte...
:wink:

da maxb. il 24 dic 2010 10:31


silbusin ha scritto
maxb. ha scritto.... bagni tirati a specchio,....

E' un elemento irrinunciabile anche nella pizzeria Scalinatella... :D


Assolutamente. Ma forse qui mi sono espresso male.
Comunque è un costo pure quello. Difatti non pochi ristoratori ritengono di risparmiarci, magari per erodere in minor misura il proprio utile.

Che poi questa sia una scelta biasimevole non ci piove.

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