Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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mangiare da soli

da luc83 il 23 mag 2011 14:07


prendo spunto dalla recensione di zimmerman su uliassi.

avete mai testato tavole importanti da soli? non lo so, mi risulta difficile immaginare gratificazione mangiando certe leccornie in solitaria. Ok una pizza o un piatto con un calice di vino, ma un menu degustazione di tale livello...

da nebbiolo75 il 23 mag 2011 14:15


Per lavoro spesso sono da solo a mangiare fuori. Qualche volta sono stato anche in posti di un certo livello. Sinceramente si vede anche la bravura del ristoratore a non farti sentire solo :-) Spesso tanti cuochi/ristoratori l'ho conosciuti meglio così

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

Re: mangiare da soli

da capohog il 23 mag 2011 14:15


luc83 ha scrittoprendo spunto dalla recensione di zimmerman su uliassi.

avete mai testato tavole importanti da soli? non lo so, mi risulta difficile immaginare gratificazione mangiando certe leccornie in solitaria. Ok una pizza o un piatto con un calice di vino, ma un menu degustazione di tale livello...


Qualche volta mi è capitato, quando ero in giro in moto da solo oppure con persone che non avrebbero apprezzato... :wink:

96 cubic inch of good vibs

da maxb. il 23 mag 2011 15:30


L'ho fatto anch'io ma solo in locali dove il livello di conoscenza è tale da essere trattato come uno di famiglia. Diversamente è molto difficile, probabilmente è un limite caratteriale.

da luc83 il 23 mag 2011 15:46


maxb. ha scrittoL'ho fatto anch'io ma solo in locali dove il livello di conoscenza è tale da essere trattato come uno di famiglia. Diversamente è molto difficile, probabilmente è un limite caratteriale.


A me infatti è successo da chefalfio più volte ma con menu semplici del mezzogiorno. Credo sia anche nel mio caso un limite caratteriale.

da nebbiolo75 il 23 mag 2011 15:59


luc83 ha scritto
maxb. ha scrittoL'ho fatto anch'io ma solo in locali dove il livello di conoscenza è tale da essere trattato come uno di famiglia. Diversamente è molto difficile, probabilmente è un limite caratteriale.


A me infatti è successo da chefalfio più volte ma con menu semplici del mezzogiorno. Credo sia anche nel mio caso un limite caratteriale.


Un mese e mezzo a lavoro a Sassari da solo a cavallo di novembre e dicembre e vedrai se ti passa il limite caratteriale :-) questa è stata una delle mie prime trasferte di lavoro.

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da luc83 il 23 mag 2011 17:06


in università mangio pure io quasi tutti i giorni da solo. Però mi dirigo su piatti veloci, gelati, pizza. Prima andavo da andrea, una volta sono passato da cavallaro (ma dal centro diventa un viaggio), casi rari di menu completi da solo ma non certo menu degustazione, tanto meno con un conto 150 euro.

da santippe28 il 23 mag 2011 17:46


a me ogni tanto capita quando sono fuori sede per lavoro. A me non dispiace tanto , anzi , stu bela chieta , tutti mi riveriscono perchè sono una zietta sola , fosse lì'abitudine no , però ogni tanto mi diverte

da Dreamer81 il 23 mag 2011 21:49


quoto maxb. mi capita sovente di cenare da solo, ma solo in posti dove sono di casa. Poi se per cause di forza maggiore sono in una città dove non conosco nessuno mi faccio coraggio e non mi preoccupo più di tanto, ma non penso che andrei in qualche posto "importante" da solo.

da Delta il 24 mag 2011 08:28


A Brà vicino alla stazione (non ricordo il nome)..quando ero in zona x lavoro (fine anni 70) il titolare del ristorante..alla domanda
è solo ?....prego si accomodi qui....grande tavolo con altri commensali tutti rigorosamente soli....era piacevole.

Accusare gli altri delle proprie disgrazie è conseguenza della nostra ignoranza. Accusare se stessi significa cominciare a capire. Non accusare né sé, né gli altri, questa è vera saggezza.
Epitteto

da nebbiolo75 il 24 mag 2011 08:32


Delta ha scrittoA Brà vicino alla stazione (non ricordo il nome)..quando ero in zona x lavoro (fine anni 70) il titolare del ristorante..alla domanda
è solo ?....prego si accomodi qui....grande tavolo con altri commensali tutti rigorosamente soli....era piacevole.


è capitato anche a me :-D all'Osteria la Villetta di Palazzolo sull'Oglio. Ho conosciuto altri tre 'solitari' e ho ancora il contatto di uno che vende impianti fotovoltaici :-) a volte è anche utile!

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da Delta il 24 mag 2011 08:40


Ci andavo anch'io sempre negli anni 70...quando ero in visita
alla nota fabbrica di macchinari tessili della zona.

Accusare gli altri delle proprie disgrazie è conseguenza della nostra ignoranza. Accusare se stessi significa cominciare a capire. Non accusare né sé, né gli altri, questa è vera saggezza.
Epitteto

da Yoda il 24 mag 2011 09:02


Secondo me e' tristissimo mangiare da soli... Poi, ovviamente , bisogna fare di necessita' virtu' , e quindi e' piu' che giusto che chi si trovi per svariati motivi lontano da casa e abbia bisogno di nutrirsi lo debba fare anche in posti di un certo blasone..Mica si puo' sempre andare a panini e pizze... :roll:
Pero' , per me , che fortunatamente non ho necessita' di girare per l'Italia da solo , a tavola preferisco avere qualche commensale con cui condividere cibo e vino.. 8)

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da Delta il 24 mag 2011 09:55


Per parecchi anni (lavoro) mi sono ritrovato a mangiare spesso
da solo...a volte non invitavo i clienti perchè i miei tempi erano stretti..cmq ho sempre optato per una buon ristorante...mai
panini etc....quelli mi toccavano già quando ero in ufficio a Milano.

Accusare gli altri delle proprie disgrazie è conseguenza della nostra ignoranza. Accusare se stessi significa cominciare a capire. Non accusare né sé, né gli altri, questa è vera saggezza.
Epitteto

da Paulyste il 24 mag 2011 10:39


Io oooodio mangiare da solo.
A pranzo la cosa è ancora sopportabile mangiando un pianino o anche un piatto+dolce+bicchieri di vino con un bel quotidiano da sfogliare. La sera, se sono solo, resto in casa e praticamente non mangio.

Due sole volte, che mi ricordi, sono uscito a fare una vera cena per i fatti miei: le tre sere che sono stato a Copenhagen, per forza di cose; lo scorso agosto, mentre io ero del tutto solo a Pavia e tutti i miei amici nonché il fidanzato erano in ferie, sono andato al Sempione42 e mi sono fatto il menu. Però devo dire che l'ho scelto perché mi sentivo a casa e potevo di tanto in tanto anche intrattenermi con Samantha e con suo padre e più tardi con Andrea e Roberta. Senza tenere conto che molto gentilmente mi è stato prestato un passaggio sino a casa di Stefano a Milano, visto che tutta la famiglia Alfieri abita nei dintorni e che con i mezzi il Sempione non era facilissimo da raggiungere :P

da inappetente il 24 mag 2011 12:48


...mangiare da soli è tristissimo , come bere da soli ...

da Delta il 24 mag 2011 13:03


come andare al cinema :)

Accusare gli altri delle proprie disgrazie è conseguenza della nostra ignoranza. Accusare se stessi significa cominciare a capire. Non accusare né sé, né gli altri, questa è vera saggezza.
Epitteto

da miciagilda il 24 mag 2011 13:06


A me, chissà perché, mangiare da sola fa tristezza solo fuori casa.

Se invece mangio da sola a casa mia non mi crea nessun problema, anzi, normalmente lo faccio, e mi godo la libertà e la solitudine, preparandomi la tavola come gira a me, compresa candelina e vasetto degli eventuali fiori, mangiando le cose più disparate nell'ordine che decido io (magari prima una frittata e poi un risotto)... :P

Forse mangiare fuori lo ricollego alle volte che l'ho fatto quando giravo per lavoro e non si trattava mai di un pasto di piacere, diciamo: ti sceglievi il posto vicino alla sede del cliente, avevi poco tempo, paura di mangiare troppo pesante o di metterci troppo tempo, budget limitato. E si trattava quasi sempre di pranzi e non di cene, il che cambia parecchio il contesto. :)

Mangiando da sola a casa, va da sé che non mi giri di uscire a cena da sola ma che ne approfitti quando sono in compagnia. Tuttalpiù la volta che sono stanca ed è tardi, mi fermo a farmi una pizza dalla mia amica o in posti dove mi conoscono e mi sento un po' a casa.

da Delta il 24 mag 2011 13:21


Io dopo una "vita" ...38 anni passati a mangiare fuori...
da 6 anni riesco a lavorare dallo studio in casa...
quindi ottimi pranzetti preparati da mia moglie che essendo nata a Samarcanda...fa una fusion tra cucina araba/russa/uzbeka/turca..e italiana....



:)

Accusare gli altri delle proprie disgrazie è conseguenza della nostra ignoranza. Accusare se stessi significa cominciare a capire. Non accusare né sé, né gli altri, questa è vera saggezza.
Epitteto

da newoldboy il 30 mag 2011 11:06


anche io tempo fa dicevo... "mangiare fuori da solo.. che tristezza!" e vedevo con pena e compassione quei poveri diseredati che a cena, in giacca e cravatta, guardavano tristemente il piatto o verso la vetrina.
Poi ho scoperto il lavoro e le trasferte :shock:

Ho scoperto che non solo quei tizi non mi facevano più pena, ma li invidiavo. Perchè starsene soli in albergo o a casa, quando si può gustare un bel piatto ben fatto e immergersi nei pensieri rumorosi degli altri?

Così ho iniziato anche io ad andare a cena fuori da solo quando sono in trasferta. E anche al cinema! Sapete che c'è? è fantastico. Ti concentri solo sul cibo e sul vino (o sul film), lasci viaggiare la tua mente in quella dei tuovi vicini di tavolo e... strano a dirsi... fai un sacco di conoscenze! A Roma, l'ultima volta, ho conosciuto un tipo che mi ha invitato ad andare con lui in un'enoteca... quel giorno ho conosciuto il primitivo artas. Indimenticabile

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