Bah, si cerca di rivalutare l'architettura industriale alla stregua di un monumento antico. Ma il prezzo è da mensa aziendale?

santippe28 ha scrittoBah, si cerca di rivalutare l'architettura industriale alla stregua di un monumento antico. Ma il prezzo è da mensa aziendale?

ahhh ecco, tu cenare in un magazzino abbandonato, senza tovaglie e con delle cadreghe di plastica (scomodissime) me lo chiami rivalutare l'architettura industriale? capisco.
ho letto sui 40 euro che poi col bere diventeranno 50/60. low cost, rispetto ai 200 di cracco.

l'effetto che fa vedendo la foto è abbastanza agghiacciante... se mi capita andrò a vederlo dal vivo... a mangiarci non so, Cracco non mi soddisfò ai tempi.

Condivido il disagio nel vedere certe foto. Se l'obbiettivo era quello ci sono riusciti. Più che un ristorante sembra la scena di un horror.
Preferisco i bar o i bistrot di alcuni grandi ristoranti francesi che sono riusciti ad abbattere i costi ed i prezzi mantenendo originalità, personalità, con menu meno complessi, ma con esecuzioni sempre di alto livello.
Sulla cucina sono molto curioso.

Mauro1980 ha scrittoPreferisco i bar o i bistrot di alcuni grandi ristoranti francesi che sono riusciti ad abbattere i costi ed i prezzi mantenendo originalità, personalità, .

i francesi in questo ci fanno un culo tanto. come nel cinema con le loro commedie.

I gastrofighetti saranno già lì a scodinzolare per entrarci....come in quel locale a Semiana dove gli servono il risotto con la carriola e smollano le galline in sala
Ho rischiato il divorzio l'ultima volta che ho portato mio marito a Milano sui Navigli a mangiare in un rinomato "spin off" di uno stellato milanese.....

fulvia ha scritto
Ho rischiato il divorzio l'ultima volta che ho portato mio marito a Milano sui Navigli a mangiare in un rinomato "spin off" di uno stellato milanese.....

insomma avete fatto un rebelòt!

certamente orribile a vedersi così, ma come dice Fulvia, penso che i milanesi si affolleranno urlanti, trovando la location tanto originale e fichissima.

però la sciura Tanja Solci, ha fatto un bel "bisnèss": affitta il locale al grande chef, incassa i dindini e neppure gli imbianca i muri

qualche indiscrezione sulla cucina è trapelata?
in un'intervista, citava come esempio, la caprese più buona mai servita a Milano, di quelle col pomodoro affettato non ferito

Mauro1980 ha scrittoqualche indiscrezione sulla cucina è trapelata?
in un'intervista, citava come esempio, la caprese più buona mai servita a Milano, di quelle col pomodoro affettato non ferito

perchè a milano ai pomodori di solito gli sparano?

Una caprese è buona se è buono il pomodoro, la mozzarella, e il basilico. Che sia ferito o affettato, conta poco. Giuro. Che c@@'è un pomodoro "ferito"?

Concordo in pieno con Bob circa la bontà degli ingredienti ; se la caprese di Cracco segue quella della tradizione classica e non la ri elabora con note d'artista personali,dando vita a un piatto a cui di tradizionale resta solo il nome,personalmente credo che non andrei nel suo locale per ordinare una semplice caprese,ancorchè griffata, perchè mi parrebbe un pò discorso analogo a quel di comprare una mutanda firmata da qualche famoso stilista.
Quanto al pomodoro, per non ferirlo io devo poter usare un coltello ben affilato,incidendo per il verso giusto, il pomo deve essere maturo, ma ancora bello sodo e con pelle elastica e sottile, se non ci sono questi elementi, mi levo il camice e la mascherina e lo affido al neurochirurgo !!
Scherzo eh per carità non ho intenzione di offendere nessuno, ma non mi piace avere troppa puccia di pomodoro in cui afffoga la mozzarella e galleggia il basilico!

primus ha scritto

Mauro1980 ha scrittoqualche indiscrezione sulla cucina è trapelata?
in un'intervista, citava come esempio, la caprese più buona mai servita a Milano, di quelle col pomodoro affettato non ferito

perchè a milano ai pomodori di solito gli sparano?

C'era un pizzizco d'ironia che probabilmente non avete colto, nonostante abbia messo la faccina.
Oltre all'ironia però c'era anche un fondo di verità, un grande cuoco, (uno di quelli che ha scritto la storia recente della ristorazione in Italia) diceva quanto fosse importante tagliare i pomodori e non ferirli; un linguista direbbe che il vocabolo è troppo forte in tal contesto, ma rende l'idea di come il corretto uso del coltello sia importante sia per l'aspetto estetico finale, sia per darli la giusta dimensione che mantenere la sua consistenza ed il suo sapore.

Mauro1980 ha scritto

primus ha scritto

Mauro1980 ha scrittoqualche indiscrezione sulla cucina è trapelata?
in un'intervista, citava come esempio, la caprese più buona mai servita a Milano, di quelle col pomodoro affettato non ferito

perchè a milano ai pomodori di solito gli sparano?

C'era un pizzizco d'ironia che probabilmente non avete colto, nonostante abbia messo la faccina..

neanche tu hai colto il mio pizzico di ironia

santippe28 ha scrittoper non ferirlo io devo poter usare un coltello ben affilato,

ehhh troppo facile ciccia....che tipo di coltello su?

su google si trova....

Caro zio Primino uso il bisturi e il divaricatore e,in caso do sanguinamento abbondante ,se il laccio emostatico non é sufficiente mi rassegno a perdere il paziente.

Sono in treno verso la tua Pavia, mi fate divertire… finalmente!

santippe28 ha scrittoCaro zio Primino uso il bisturi e il divaricatore e,in caso do sanguinamento abbondante ,se il laccio emostatico non é sufficiente mi rassegno a perdere il paziente.

Sono in treno verso la tua Pavia, mi fate divertire… finalmente!

ferire il pomodoro se non si usa il coltello giusto... mi sembra che monsier de Lapalisse qualche volta con questi "grandi" ristoratori faccia gli straordinari
Scusate ma se non si usa il coltello giusto, si ferisce qualunque cibo e ci si può anche ferire a propriavolta. Il coltello giusto per il cibo giusto, ma soprattutto sempre ben manutenuti ed affilati...se poi qualcuno si vuole inventare anche il coltello misericordioso per il pomodoro faccia.

In quanto alla miglior caprese di Milano....concordo con zia Santi e Bob ... mi compro prodotti di alta qualità e me la faccio a casa....