Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Enoteca Pinchiorri

da kinggeorge il 14 dic 2004 22:35


Va bene tutto, va bene che è ormai nell'olimpo della ristorazione italiana...

Ma 200 Euro a persona non sono tantini?!?!?!

La cosa mi ha stupido ancor di più quando ho guardato un raffronto con gli altri prezzi medi degli altri super-ristoranti: Il pescatore di Canneto, Marchesi, Vissani, Don Alfonso... sono tutti al massimo sui 140...

Possibile questa differenza di almeno 60 euro a persona!?!??!

Mah... :?

enoteca pinchiorri

da Ospite il 14 dic 2004 22:59


Maledetto kinggeorge......mi hai fregato (anticipato) anche stavolta!!!!!

Non me ne voglia Nicola 74, ma prendo la sua recensione ad esempio. Ragazzi cari così non va. Non va proprio per nulla.
Tu pranzi nel miglio ristorante d'Italia (secondo te)- paghi 400-500 mila vecchie lirette e non mi dici neanche un piatto assaggiato? Ma dove sei stato in tutto quel tempo?
Credibiltà bassa caro mio. Te lo dico fuori dai denti. Perchè non ti sei fatto dare un menù tipo? Adesso ci hai propinato una bella serie di vezzeggiativi e basta. Se guardi le nostre scarne recensioni (scarne un cavolo) del locale di Rinaldo, avrai la sensazione di sentire il profumo della RUSTISCIADA o della COSCIA D'ANATRA-OCATA o OCA -ANATRATA. Avrai l'idea di una serata all'insegna dell'allegria e dello sfottò e del non prendersi mai sul serio. Noi, dopo questa tua recensione (credo di interpretare il pensiero dei più-correggetemi se sbaglio) abbiamo l'impressione di trovarci in sacrestia, finita la messa, quando il parroco ritira tutte le sue diavolerie (passami il termine) ordinatamente e tu. come un chierico, non sai nenache di cosa parlava durante la predica.
AMEN!

Senza rancore, ma a muso duro, ti dico quel che penso.Questi locali mi stanno sulle scatole per quell'aria che si danno (LIRA/EURO fa lo stesso).
Leggere recensioni siffatte mi fa andare il latte ai cosidetti.
Ciao
LA MAX 61°

da kinggeorge il 14 dic 2004 23:02


max, sicuramente approvo quel che tu hai sottolineato, andando oltre il mio intendimento, ovvero circa la scarna consistenza della recensione sul ristornante in oggetto...

Ma io vorrei tutt'al più puntualizzare ancora meglio: pure dopo una descrizione perfetta di un pasto all'enoteca pinchiorri, io starei qui a chiedermi: "Ma 200 euro non sno un po' troppi??"

recensione enoteca pinchiorri

da Ospite il 14 dic 2004 23:16


Io non voglio condannare "l'importo" e/o le persone che lo pagano.
Se tu vuoi regalare mezzo milione di vecchie lirette al sig. Pinchiorri sei libero e devi poter essere libero di farlo. Sentiamo che t'ha dato di cosi tanto raffinato? Silvano (Silbusin) l'ha detto bene. Noi ai soldi diamo una certa importanza. Non sono tutto, ma non sono neanche il nulla. Ci deve essere una contropartita. Questa... vorrei capire e sapere in cosa consiste.
Se domani mi venisse il raptus dello "sborone" e volessi andare dal Pinchiorri, non saprei minimamente cosa mi aspetta. Della sua griffe non me ne può fregare di meno. Fatti.....non pugnette! Caro Nicola 74.
Notte! hic!
LA MAX 61°

da kinggeorge il 14 dic 2004 23:26


mi ritrovo a dover dire: vero e confermo. Ognuno è libero... hai ragione e prima non ci avevo pensato.

Ma resta il fatto, allontanandosi dalla recensione di nicola, che in più di una guida per l'enoteca pinchiorri quello è indicato come "prezzo medio", quindi escludendo, immagino, faraoniche grattate di tartufi e bottiglie di sassicaia del 92... Su questo, resto basito. Laddove il prezzo medio dell'alta ristorazione è indicato in 140... perchè pinchiorri segna 200?

recensione pinchiorri

da Ospite il 15 dic 2004 00:02


E' inutile chiedersi perchè il Pinchiorro sta una spanna (60€) sopra gli altri.
Affar suo. Tu ed io non ci entreremmo(dal Pinchiorro) neanche se io pagassi a te e tu pagassi a me il pranzo. E poi tu, con la tua dolce compagna divoratrice di filetti a fine pranzo o cena, mi daresti una "legnata" per la quale mi sarebbe assai difficile riprendermi.
Sono i misteri d'Italia! Basta guardare l'altra recensione (becks) che allego per comodità, per capire quanto spazio, in questi posti, sia lasciato alle convinzioni personali. C'è molta gente che ci va per motivi diversi dal "provare una cucina", magari solo per poter dire che c'è stato.
Passo e chiudo.
LA MAX 61°

Recensione inviata da
BECKS il 07-06-2004 Voti: C 7 - S 10 - A 8 Livello utente:

Recensore Giudizio

recensione:


Viene valutato ristorante *** dalle principali guide gastronomiche.
Sicuramente un ottimo ristorante ma con questa valutazione e a questo prezzo, desidero provare sensazioni particolari.

Invece mi è parso tutto molto statico con un primo piatto di Pici scotti. Se li facevo io venivano meglio.
Nella mia personale valutazione questo ristorante merita *.

Prezzo a persona indicato da BECKS: 300,00

da silbusin il 15 dic 2004 00:30


:evil: :evil: :evil: :evil: :evil:

San Nicola74

La rabbia a gl’irti colli
rumoreggiando sale,
e sotto l’enoteca
urla e pinchiorra il mar;

ma per le vie del sito
dal ribollir de’ sani
va l’odor degli schiaffoni
nicola a rallegrar.

Gira su’ coglioni accesi
la rece scoppiettando:
sta il popolo fischiando
su l’uscio a rimirar

tra le poche cellule
d’un cerebro bacato,
senza esuli pensier
nel vuoto d’una testa.

Giosuè Carducci ne “Le rime Nuove su l’Enoteca Pinchiorri”



Un dì alfin capiterà
vedendo certe recensioni
che qualcuno ci dirà:
ma è un sito di cagoni!

Anonimo del 2004 :shock:

da silbusin il 15 dic 2004 00:53


Allego due rcensioni da altro sito

Enoteca Pinchiorri
Firenze
Data recensione : dicembre 2001

Se ne dicono tante di questo locale.
Storie di cene con conti a 7/8 cifre, di vini dai ricarichi pazzeschi, di cibi esaltanti per alcuni e deludenti per altri.
Una cosa è certa, l'essere fra i primi per così tanti anni deve scaturire da solide basi di professionalità. Questa recensione, se mai ve ne fosse stato bisogno, ne è una conferma.
Provato lunedì 17 dicembre.
Cena sociale di Arcigola Firenze, 100 coperti circa.
L'ambiente è notevole, da sempre. Siedo in una sala satellite con un unico tavolo da 14 coperti, tovagliato di Fiandra, porcellane personalizzate, bicchieri Riedel, argenteria di ottima finitura. In un angolo della sala un enorme mazzo di lilium.
Subito l'impressione che il forte odore possa disturbare.
Scopriremo poi che in realtà sono i bouquet sul tavolo ad infastidire, e saranno allontanati. In attesa dell'arrivo di tutti i commensali ci viene versato una flute di Champagne Legras blanc de blanc (selezione Enoteca Pinchiorri), molto buono.
Arrivano dei minuscoli appetizer, piccoli crostini di fegato, piccoli panini al salmone, piccoli crostini al baccalà. Deliziosi.
Si aprono le danze: - Filetto di sogliola con cipolla ramata al cartoccio, salsa di mandarino e vaniglia. Sarà questo l'unico piatto ''incerto'' della serata, un leggero squilibrio fra i sapori non convince del tutto. - Rombo farcito di lardo e pomodori secchi con cavolfiore rosolato e salsa al fegato grasso. Forse il pezzo migliore della serata, un filettino di rombo fritto stile tempura, croccante e caldissimo, con nel cuore un morbidissimo pomodorino secco insaporito da un lardo speziato, il tutto su di una leggera purea di cavolfiore.
Poche gocce di salsa a legare il tutto. Eccellente. - Astice con purea di sedano rapa, mele cotogne e salsa al vino rosso. Una chela croccante, una leggera salsettina di sedano ed una pallina di mela cotogna al dente. Molto buono. - Ravioli di patate e porri con salsiccia d'agnello, fagioli e pistacchi al sale. Straordinario connubio di sapori. Delicato il ripieno di patate, insolito ma perfetto il ragu d'agnello, croccanti i pistacchi. Grandi sensazioni. - Piccione arrosto, verza stufata con pancetta, polenta al ginepro e salsa al tartufo. Portare alla bocca un pezzo del piccione cucinato dai Pinchiorri suscita in me due distinte sensazioni. La prima, iniziale, è un moto di riluttanza nell'ingerire una carne cosi poco cotta. La seconda, immediatamente successiva alla prima, è l'apprezzare una morbidezza del tutto inusuale che assieme agli altri sapori del piatto ne fanno il secondo di carne piu rappresentativo di questo locale.
Risultato finale, due piccoli ossicini rimasti da soli sul bianco del piatto tirato a lucido da una maliziosa ''scarpetta''. - Gnocco fritto di ricotta e cavolo nero all'aglio con fonduta di parmigiano.
SE pensate ad un modo diverso di servire del cacio a fine pasto, questo potrebbe essere un esempio di alta scuola.
Un panzerotto di pasta fritta (la frittura è molto presente in questa cucina, ma in un modo che denota leggerezza e sapienza) farcito di ricotta al cavolo nero con poca ma ottima salsa al parmigiano e scaglie di tartufo bianco (definito di Alba, ma per me sicuramente di molto piu vicino a a Firenze).
Piatto piacevole, diverso. - Budino di nocciole tostate con biscotto croccante al miele e cioccolato fondente. Il budino era buono, ma il biscotto strepitoso. - Piccola pasticceria. Piccolissima, ma troppo poca. Il pane lo si poteva scegliere fra un ricco assortimento di una bel cesto, delizioso quello al cavolo nero, molto ruffiano quello alla zucca gialla. Dalla monumentale cantina ci è stato versato (senza risparmio alcuno, con tutti i rabbocchi che si riteneva di poter gustare): - Mersault 1998 Cache-Dury - Richeburg 1993 Jean Gras - Chateau Latour 1983 (in magnum) - Chateau Raymond Lafon 1986 (in magnum) e solo per questo tavolo, Chateau D'Yquem 1990. Non sò quanti siano i locali che possono portare 14 camerieri nella stessa sala per scoperchiare la cloche del secondo all'unisono. Qui succede.
E con una naturalezza che ti induce nell'errore del crederlo normale.
Abituato a trovare il pelo nell'uovo, qui sono rimasto piacevolmente colpito del come tutto appaia perfetto.
Bagni ineccepibili, particolari curati nei minimi dettagli. Insomma una macchina ben oleata che funziona alla perfezione.
Difficile non postare una recensione positiva, specie con un rapporto qualità prezzo inusuale. 125€ a persona, che a saper ben leggere coprono a mala pena il vino bevuto senza risparmio.
Sarà un prezzo politico, ad hoc per la serata, ma non si può non rimanerne ammaliati.

Enoteca Pinchiorri
Firenze
Data recensione : 12/2002

Cena sociale della Condotta Fiorentina di Slowfood. Giovedi 12 dicembre.
Come ogni anno eccoci a salutare i soci della Condotta Fiorentina con la cena dai Pinchiorri. Piacere condiviso con circa 90 persone.
Per me è la quinta volta, in otto anni, e ancora ricordo la bella impressione dello scorso anno e di alcuni precedenti. Anche se questa volta, la mia, sarà diversa.
Abbiamo assaggiato:
- Spiedino di pollo e gamberoni con purea di cavolfiore e crema di patate al basilico. Era il piatto di benvenuto. Buonina la crema, ma non legava affatto con il resto. Criticabile il modo di servire il tutto, una tazza di crema appoggiata su un piatto da dessert, con accanto alla base della tazza la crema di cavolo e lo spiedino (??).
- Astice rosolato alla frutta secca con mousse di baccala, zucca gialla e amaretti. Piatto delizioso, questo. Un perfetto equilibrio di sapori, tutto giocato sui contrasti fra sapidità e dolcezza, veramente di altissimo livello.
- Filetto di orata avvolto in pasta di pane, farcita di carciofi, purea di patate dolci all'aglio. Molto buono, cottura perfetta, croccante la pasta e morbidissimo il filetto.
- Garganelli con granchio e zafferano in crema di broccoli. Odio i garganelli (e le farfalle) e quindi forse non sono sereno nel giudizio, ma non mi è piaciuto affatto, eccezion fatta per la sola crema di broccoli.
- Risotto al pomodoro con ''bocconcini del prete'' trifolati e salsa di fegatini di pollo alla Toscana. Un piatto che mi aspetterei di mangiare in un ristorante tipico, non certo all'Enoteca. Non mi ha dato nessuna emozione, quasi banale.
- Agnello in crosta con topinambur e carote al rosmarino. Buonissimo. Pensate ad una sala con un unico tavolo di 14 commensali, 16 camerieri che entrano ognuno con un piatto incoperchiato, all'unisono lo pongono davanti al cliente per poi levare la cloche in perfetta sincronia mentre gli altri due spiegano il piatto. Forse questa è una delle cose che si possono davvero invidiare all'Enoteca. Il piatto era perfetto.
- Selezione di formaggi italiani (Fossa con composta di anguria invernale, Blu di pecora con marmellata di fichi, Bagoss estivo con miele di ciliegio, Toma del Mustral con spuma di cipolle dolci) fra cui spiccava per qualità il Grana Bresciano.
- Dessert composto di: Mousse al cioccolato bianco (non capisco come si possa usare cioccolato bianco in un locale di questo livello, veramente criticabile anche il risultato), Sorbetto al mandarino (delizioso), Crostatina di mele (ho capito che erano mele leggendo il menù, sic!).
- Piccola pasticceria molto buona, fra cui spiccavano dei deliziosi biscottini di Prato glassati.
Dalla cantina (e vi assicuro che questo è il principale motivo che mi spinge qui ogni anno):
- Champagne Legras 1995 Cuvée Presidence (selezione Enoteca Pinchiorri), delizioso come pochi, servito copiosamente, penso di averne bevuto una mezza boccia da solo ;-))
- Corton Charlemagne Grand Cru 1999, Tollot-Beaut , pur giovanissimo ha una acidità smorzatissima e si lega benissimo con i piatti serviti.
- Chambertin Grand Cru 1996, Domaine Trapet, qui siamo a livelli altissimi, bouquet entusiasmante, chissa come sarà fra una quindicina di anni...
- Chateau Pichon Lalande 1986, Pauillac Grand Cru Classé, taglio classico, austero e possente, con una certa differenza fra una bottiglia ed un altra, grande.
- Chateau d'Yquem 1996, Premier Grand Cru Classé, anche questo servito senza risparmio, e mi è toccato sacrificarmi ;-))), impeccabile, come te lo aspetti.
Fuori lista, prima del sauternes, Giorgio Pinchiorri ha voluto farci assaggiare un vino ''coperto''. Era il nuovo 100 punti di Parker in Borgogna (insolita votazione, dato il personaggio). Un Vosne Romaneé Les Beaux Monts 1996 di Leroy. Amo i bianchi di Leroy, ma questo rosso da100 punti... mah!! Le guide !!
Alla domanda ''quale è la bottiglia più vecchia che avete in cantina ?" (la cui importanza è riconosciuta a livello mondiale), ci è stato risposto con "un attimo, chiediamo al signor Giorgio". Di li a poco un cameriere ha fatto il giro del tavolo tenendo in braccio due bottiglie (con la stessa cura con cui si terrebbe in mano un infante, ed a ragione), un Yquem del 1896 perfettamente conservato con l'etichetta appena ingiallita, ed un Mouton del 1870 con una vecchissima etichetta perfettamente conservata. Bottiglie più vecchie di queste sono nell'enoteca in Giappone, potenza dello Yen.
Questa volta la cucina mi ha emozionato assai meno dello scorso anno, con picchi di assoluta eccellenza e banalità che non mi sarei aspettato.
Il sapere che il locale chiude per tre mesi per una profonda ristrutturazione dell'immobile, non può essere un alibi. Insomma un Enoteca un attimo rilassata?
Al solito, i vini serviti bastano da soli a giustificare il prezzo (fissato in 150 euro), e a ben guardare valgono il viaggio.
Anche se a ristorante ci si viene per mangiare, principalmente.


Nicola74 impara. che se sei brave ti faccio le cime di repa

da kinggeorge il 15 dic 2004 09:39


questi mi sembrano decismente prezzi più onesti. Nel senso.. 150 per tutto questo ben di dio, è un conto... ma 200 mi parrebbe troppo. Con annessi e connessi i vini di gran pregio. Resta il fatto che sono recensioni "d'annata" e con l'inflazione.. temo che siano più realistici i 200, ora. Mah.. :?

da kinggeorge il 15 dic 2004 09:42


uh.. non avevo visto quanto scritto da Max... eh...sei sicuro di non voler offrire a me e compagna? 8) Mi sentirei già più sollevato se tu offrissi anche solo per le.. :roll: :D :D

risposta a KingGeorge

da Ospite il 15 dic 2004 10:21


:shock: Il mio era solo un paradosso. Mi affretto a precisare che, vista la voracità della tua amata (meno male che le cipolle-l'aglio e i funghi non li mangia....e capirai!) c'è da pensarci bene ad invitarvi. La piacevole compagnia è fuori discussione. Ora capisco perchè tardate a convolare a giuste nozze! E poi, il giorno del banchetto nuziale, con tutti quei filetti e grappe.....caro mio!
Ciao con simpatia :D
LA MAX 61°


P.S. Una domanda: Sei sicura che la storia di Deirdre sia proprio andata così?

da nicola74 il 15 dic 2004 17:33


Cari ragazzi, grazie per la vostra lezione che credo a questo punto ribalti il ruolo del prete e quello del fedele. Credo che attraverso le vostre parole si confermi come viva più che mai una delle peggiori piaghe che attanaglia oggi il settore del mangiare o del bere bene. Molti oggi, non paghi del poter vivere la propria esperienza in modo autonomo e sereno, sentono il dovere in modo spesso presuntuoso, e molte volte poco competente, di erigersi a depositari della verità assoluta. Ma quel che è peggio è che, convinti di aver una platea dinanzi ed amanti del suono della propria voce e della propria grafia, si parlano addosso tra compari.

Ma, dico io, buon per loro che avranno sempre la foruna di scegliere i posti migliori, aver il miglior spirito per apprezzarli, il miglior stomaco per mangiare e la miglior compagnia per frequentarli. Ovviamente dinanzi a tutte queste grazie non può mancare la virtù in questo sito più sopraffina ovvero la perfetta arte del racconto dove, in alcuni casi, è assai difficile giungere in fondo semplicemente perchè occorrerebbe prensersi una settimana di ferie.

Ma forse per qualcuno è solo importante il cosa ( o a volte quanto ?!?) si ha nel piatto senza badare la minima attenzione dove ciò è servito ma sopratutto da chi.

Questo con la perenne convinzione o fobia che dietro ogni raffinatezza risieda il tentativo di depredare il cliente, ma questo non credo accada nei posti di gran nome bensi in alcuni ristorantucoli. Qualcuno poi, troppo abituato a certe frequentazioni, finisce per cercare nei professioisti i medesimi difetti che regnano nei dilettanti.

Pace e bene

Don Nicola

Recensore da 10 dell'Enoteca Pinchiorri

recensione Pinchiorri-RISPOSTA A NICOLA 74

da Ospite il 15 dic 2004 17:43


Aria fritta la tua risposta. Non hai ancora descritto un piatto del Pinchiorro, quindi o non te li ricordi o sei andato da un'altra parte oppure noi non ne siamo degni?
Buon Natale.....a Babbo Natale.
Ciao
LA MAX 61°

da nicola74 il 15 dic 2004 17:48


Grazie. Anche a te.
Ci vediamo da Md Donald.

ciao

nicola

risposta a Nicola 74

da Ospite il 15 dic 2004 17:55


Ecco.... così va meglio. Sei al posto giusto. Non dimenticarti di provare la passata di pomodoro (ketchup) con tartufi e ostriche. Li la fan meglio del Pinchiorro.
Passo e chiudo
LA MAX 61°

da nicola74 il 15 dic 2004 18:00


Grazie non mancherò! ...e magari scopro che hanno preso spunto da una delle tue ricettine pubblicate...

buona serata

nicola

per nikocacola 74

da Ospite il 15 dic 2004 18:44


:D E va bene cazzeggiamo! Visto che ti diverti...... così io mi tengo in allenamento. :P :P :P
Sicuramente avranno preso da mie ricette perchè tu, in fatto di recensioni e ricette, sei un poco miserello miserello,tirchio- stitico è la parola giusta. Oddio! Son ricette e recensioni d'autore e non si possono mica trovare ad ogni angolo come pisciate di cane!

"Sono andato da Pinchiorro. Ho speso una cifra e adesso mi è venuta un'amnesia! Che ca@@o ho mangiato? Pane e mortadella? Nononono!Polenta e cudeghitti? Nononono! Non mi ricordo più. Quasi quasi ci torno e prendo appunti".

Bravo Nikocacola 74 Light. Aspettiamo una nuova recensione. Dai ...fai il bravo! Silvano ti fa le ureccette coi cime de repa e io ti preparo la BUUUUSEEEEKAAAAAA! Sai cos'è la BUUUUSEEEEKAAAA?
Preferisci i BRUSCITTI? Non fare complimenti. Abbiamo una bottiglia del 1300- Brunello di Montefeltre- Podere dei Guelfi- perfettamente conservato. :roll:

Dopo basta perchè son stufo.
Ciao
LA MAX 61°

MODERAZIONE

da vale il 15 dic 2004 18:58


Signoriiii! Boooniiiii...

Il mio titolo di moderatore mi obbliga a redarguirvi per l'atteggiamento un pò strafottente che state assumendo. Il forum, così come ilmangione.it non sono campi di battaglia, ma luoghi di informazione e confronto!

Non costringetemi a bannarvi!

Con affetto e affettato vi saluto!

Vale

da kinggeorge il 15 dic 2004 20:57


indubbiamente approvo quanto detto dal nostro moderatore...

Resta però, a mio avviso, da fare una precisazione: nicola, stando a quel che hai scritto nel tuo primo post in questo 3d... beh... non mi si spiega il perchè ti sia tu abbassato al così vile tentativo di partecipare al fine di questo intero sito, ovvero proprio tutto quello che tu dispregi.

Misteri della fede...

moderazione/Pinchiorro

da Ospite il 15 dic 2004 23:12


Mi spiace ma non sono proprio d'accordo. Scherziamo fin che si vuole, ma bisogna essere serissimi sul discorso recensioni, altrimenti il nostro lavoro di intarsio viene vanificato. Più il locale è blasonato e più bisogna essere seri e scrupolosi. Io non ce l'ho di certo con Nicola e per me può continuare all'infinito a dire le sue frescacce. Quello che non va è l'inizio. Le recensioni devono essere recensioni di ristoranti e non visite guidate ai vari musei: delle cere, o alle cattedrali. Uno va in un ristorante di grosso calibro e non dice che parole vacue (è solo una mia impressione?). Questa la vera colpa che faccio a Nicola e di riflesso a chi passa la rece.
Leggendo la recensione viene spontaneo farlo notare e sottolineare e rimarcare. Basterebbe bloccare la cosa sul nascere.
Ci siamo capiti. Se Nicola o qualcuno si è offeso chiedo scusa. Per me l'argomento è chiuso.
Saluti a tutti
LA MAX 61°

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