filo ha scrittoPer quello che mi riguarda, io quando vado al ristorante cerco emozioni.
Possono essere date dal buon cibo, dal convivio, dall'ambiente ( naturalmente pretendo un livello minimo della cucina).
Invio recensioni delle mie esperienze solo quando posso dare un quadro completo di quello che ho vissuto, quando mi mancano elementi non posto nulla.
Non vado al ristorante per giudicare nessuno, cerco solo di tramettere le mie impressioni (ad onor del vere un giudizio lo si esprime sempre, dando voti, e riportando quanto gustato) sperando di poter essere utile a chi si trova a dover scegliere un ristorante.
filo ha scrittoPer quello che mi riguarda, io quando vado al ristorante cerco emozioni.
Possono essere date dal buon cibo, dal convivio, dall'ambiente ( naturalmente pretendo un livello minimo della cucina).
Invio recensioni delle mie esperienze solo quando posso dare un quadro completo di quello che ho vissuto, quando mi mancano elementi non posto nulla.
Non vado al ristorante per giudicare nessuno, cerco solo di tramettere le mie impressioni (ad onor del vere un giudizio lo si esprime sempre, dando voti, e riportando quanto gustato) sperando di poter essere utile a chi si trova a dover scegliere un ristorante.
Rinaldo ha scrittoSenza magari conoscere il metodo di preparazione di quello che sta mangiando,senza intendersi d'arte o di moda.
La tua è una risposta perfetta.
Sei il cliente tipo che tutti noi operatori vorremmo avere a cena.
Il mio vuol essere un appunto a chi recensisce un locale scendendo nel particolare di una portata o di una parte dell'arredo del locale o su cosa indossa il cameriere giudicandolo.
Senza magari conoscere il metodo di preparazione di quello che sta mangiando,senza intendersi d'arte o di moda.
Tutti hanno libertà di esprimersi tramite le recensioni,un conto è giudicare un altro riportare l'evento accaduto.
Se non sai cosa è la conservazione in confit di una coscia di volatile,non puoi permetterti di giudicarla dopo averla mangiata!
E sai perchè?
Perchè poi magari giudichi la preparazione come "dal sapore selvatico"quando è quella la caratteristica del piatto (credimi è capitato).
Avendoti conosciuto personalmente non potevo che aspettarmi una risposta come quella che hai dato.(non è una sviolinata credimi)
Con simpatia
Rinaldo
alberto ha scrittoRinaldo ha scrittoSenza magari conoscere il metodo di preparazione di quello che sta mangiando,senza intendersi d'arte o di moda.
Beh, però, Rinaldo, a parte alcuni casi gravi, di solito si giudica esclusivamente il risultato della preparazione.
A me personalmente interessa anche il metodo e il procedimento e a volte chiedo informazioni per riprodurlo o solo per infinità curiosità. Ad altri non interessa per nulla e semplicemente (con metodi vari e personali) dicono: mi è piaciuto, non mi è piaciuto. E giudica il risultato.
Secondo me un giudizio dovete sempre aspettarlo, a volte positivo, ma a volte negativo.
Non è però condiviso, da me, un atteggiamento di predisposizione al giudizio a priori.
Se la tua iniziativa sarà realtà, sai già che arriveranno degli avventori mooooolto simpatici e mooolto ben disposti!
La sala è piacevolmente rustica, con travi a vista. Unica pecca una gran puzza di fogna nei bagni, ma forse c’erano dei problemi di “bassa pressione”.
Rinaldo ha scrittoSe lo faremo,vorrò vedere se non toccando il borsellino,il cervello si mette in moto diversamente:condizione obbligatoria:avere qualcosa da mettere in moto.
Infatti, se il GIUDIZIO è positivo "va bene" per alcuni OSTI/TAVERNIERI.
Se il GIUDIZIO è negativo bisognerebbe, sempre secondo questi OSTI/TAVERNIERI (ritirano fuori la divisa del maitre lavoratore indefesso e non giudicabile)astenersi dal GIUDICARE il perchè ed il percome. (lavoro altrui)
La scelta degli antipasti è ampia e spazia da piatti di "terra" a quelli di "mare". Stessa cosa dicasi per i primi, fra i quali ho scelto un risotto alla Bonarda e cotechino, che riusciva a non far prevalere il gusto del secondo ingrediente sul primo (cosa assai difficile, visto il tipico sapore deciso del cotechino).Omissis...
Fante ha scrittoIo non vado al ristorante per giudicare, ma per passare una bella serata. Il giudizio è inevitabile ( a meno che tu non sia una letterina); ma esprimere un parere non è emettere una sentenza. Poi mi diverte condividere l'esperienza con altre persone.
Rinaldo ha scrittoRileggendoti mi sembra anche che,che tra abbinamenti vino cibo e susseguirsi delle portate,qualcosa di degustazione ne capisci.
Grazie ancora
Rinaldo
Rinaldo ha scrittoConvivio
Degustare del buon cibo
Soddisfare un bisogno
Quale di questi motivi ti portano al ristorante?
runnik ha scritto(anzi, a tal proposito mi chied: "ma quelli che sulle recensioni si ricordano il nome del piatto composto da 36 aggettivi e sostantivi, ogni volta che si siedono estraggono il blocchetto?"
Per la scelta del vino ci affidiamo alla competenza di Tano, che ci consiglia un’etichetta, a suo parere, eccellente. Accogliamo la sua proposta, “Patrimo” Feudi di San Gregorio - Irpinia rosso, un merlot in purezza campano, profumato, potente e concentrato, dal colore rosso intenso, con una discreta componente acida, ma vellutato al palato, con una leggera nota amara e di sorprendente beva.
Per la scelta del vino ci affidiamo alla competenza di Tano, che ci consiglia un’etichetta, a suo parere, eccellente.