Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Imbarazzo

da kinggeorge il 28 dic 2004 12:44


580 euro di cena per due... facile capire a cosa mi sto riferendo...

Non so perchè, sono di quelli che dicono: "se li ha, li spenda" e sono il primo che "quando li ha, li spende"..

Ma un certo imbarazzo inspiegabile, la cosa, sinceramente, me lo lascia...

da kinggeorge il 28 dic 2004 13:05


dopo l'iniziale imbarazzo, articolo meglio.

Allora.. qui c'è da fare, come fatto altrove, un discorso di senso della misura. Le calandre: 3 michelin, tre veronelli, non so quanto sulle altre guide. Ok. Cena perfetta, servizio impeccabile, ambiente curato. Ok. La perfezione insomma. Ok. Posso anche capire che la perfezione abbia il suo prezzo, anzi mi pare giustissimo. Ma in questa cena non ho visto ingredienti nobilissimi ed introvabili e quindi a prezzi di per loro esorbitanti. Quindi si presume che il prezzo sia dovuto a materie prime sceltissime e mano del cuoco. Entrambe le cose perfette. Ma la perfezione a un milione non è un prezzo un po' spropositato? Va bene pagarla pure 200 euro... ma qui siamo a quasi 300... che poi anche 200 euro... secondo me è lo stesso discorso dell'osteria sotto casa che ci dà una cucina media ad un prezzo di 30 euro a persona. "E, ma cosa pretendi per 30 euro" si potrebbe dire.. "Credo sia lecito pretendere di più, per quel che ho mangiato mi sembra più corretto spenderne 20".

Ecco, mi sembra davvero il senso dell'equilibrio si stia perdendo. Anche se l'offerta deve restare elitaria, non vuol dire che il prezzo debba essere offensivo per la morale. Perchè la morale non la fa il portafogli, la morale resta una componente inscindibile della cultura che vale per ogni tasca. E certe cose mi paiono fuor di morale.

da wineless il 28 dic 2004 14:24


Secondo me non è il caso di approfondire tanto ci si perde in discorsi di etica qualunquistici... è come quando si parla degli stipendi assurdi dei calciatori... cosa possiamo farci ?
E poi tutto è relativo, caro Danilo, qualcuno potrebbe ritenere immorale spendere 260 euro in due, seppur per il cenone di Capodanno, alla Taverna del Capitano. A certe cifre il valore delle cose diventa molto soggettivo, molto più di quando ci si trova a valutare le 20 o 30 euro alla trattoria o la differenza di un euro su un prodotto allo scaffale del supermercato.
Per quanto mi riguarda anche se sono golosamente attratto dal "gioco al cioccolato" degli Alajmo non credo metterò mai piede alle Calandre, ma continuerò a leggere con grande curiosità (e se vuoi con un certo grado di imbarazzo) le recensioni dei super ristoranti.
E aspetto ansioso il tuo personale resoconto dalla puntata a Massa Lubrense!!! :wink:

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da silbusin il 28 dic 2004 19:18


Ho telefonato al ristorante Le Calandre per verificare quanto recensito.
C’è qualcosa che non torna o non si capisce. Le prenotazioni per la vigilia di Natale erano chiuse dalla prima settimana di dicembre (avrò capito male, ma me lo sono fatto ripetere due volte).
I menù “adesso” e “classico” non hanno lo svolgimento descritto e costano 130 € cadauno. Se aggiungiamo due calici di champagne 48 €, due bottiglie di chardonnay friulano 160 €, due cherry 32 €, una bottiglia di minerale 4,50 €, arriviamo a 504,50 € (il ristorante non fa ovviamente pagare i cibi offerti). Ballano per così dire circa 50 €.
Se invece andiamo a fare la conta piatto per piatto preso alla carta arriviamo a 155 € un commensale, 144 € l’altro, a cui aggiungiamo le bevande e arriviamo a 547,50. Ci siamo.
Il cortese interlocutore al telefono si è però premurato di definire che un pasto alla carta di siffatte proporzioni era “esagerato come quantità” essendo le porzioni singole più corpose rispetto ovviamente a quelle del menù degustazione. E comunque i menù sono fissi per il tavolo e, tranne nei casi in cui un commensale non gradisca una preparazione, non prevedono un mix menù fisso – menù alla carta.
Se ci mettiamo gli appetizer e il panettone con lo zabaione, dopo il ristorante sarebbe stato opportuna una sosta nel bel ospedale di Padova per la lavanda gastrica.
Per non dire poi che (non sto a tediarvi di metabolismo alcolico, alcol-deidrogenasi, diverso assorbimento uomo-donna) all’uscita dal locale i due commensali avrebbero avuto una alcolemia valutabile teoricamente tra 0.82-0.86, ampiamente sopra i livelli concessi dal codice della strada e passibili, se fermato il conducente, di sospensione della patente per 6 mesi, e nel caso assicurativo, rientranti nel paragrafo colpa grave con diritto di rivalsa.
Andiamo un attimo avanti; viene scritto nella recensione: “ I tavoli sono rotondi, comodi, ben distanziati tra loro ed apparecchiati sobriamente con tovagliati ocra; recipienti di cristallo contenenti frutta abbelliscono la mise en place “.
I tavoli sono ben distanziati e finemente apparecchiati, recipienti di cristallo contenenti frutta abbelliscono la mise en place “ scrive Fabio Fiorillo sul sito www.tigulliovino.it nella recensione del settembre 2004.
Viene anche detto nella recensione: “La cameriera raccomanda di mangiare il capello in un sol boccone data la liquidità del ripieno in modo che possa fuoriuscire solo all’interno della bocca… omissis…il poco “carattere” della rapa viene compensato dal sapore deciso dei formaggi. “.
La particolarità è data dalla liquidità del ripieno, che obbliga a mangiare il cappello intero, in modo da farlo fuoriuscire solo al contatto con il palato. La ovvia carenza di "struttura" della rapa viene compensata dal deciso sapore della fonduta” dice sempre Fiorillo.
Nella recensione si dice anche: “Non viene (per fortuna!) servita la piccola pasticceria…”.
Non viene portata la piccola pasticceria “ dice sempre Fabio Fiorillo.
“E’ evidente - come diceva Lukàs - i critici usano sempre le stesse parole”.
Personalmente se uno ha soldi da buttare non mi fa nè caldo né freddo.
Faccio però più fatica ad accettare che in un sito di ristorazione come il nostro si possa pensare di proporre, quindi nell’ottica della recensione da offrire al lettore e ai “mangioni”: “… omissis…Non vi rimane che assaggiarla anche Voi…omissis” e terminare “ Torneremo ancora per gustare le “invenzioni” di Massimiliano sui sapori di primavera” .
Ma che cacchio me ne frega di cosa farete in primavera! E mi sembra che spendere 24 € per un calice di champagne demodé (nella lista del ristorante ci sono champagne e spumanti, a prezzi inferiori, che sono nettamente superiori), non assuma nessun aspetto di indicatore di qualità. Come pure spendere 160 € per due bottiglie di vino di Josko Gravner non avvicina l’utente a quei criteri di scelta del vino, che il compianto Veronelli ben esprimeva.
Mi viene il sospetto che il/la recensore, visto l’indignazione che suscita nelle persone normali si “diverta” a creare recensioni dove i prezzi sono in continua ascesa (adesso siamo a lire 1.123.037), nel modo in cui componeva Salgari i suoi viaggi, a tavolino.

da wineless il 28 dic 2004 19:40


Sarò un buonista, ma ritengo più verosimile che princess si sia aiutata con pezzi di recensioni preesistenti in rete per esprimere al meglio le sensazioni provate nel locale. :?

Nell'attesa di una pronta risposta del 'recensista' in questione, mi prostro al mio Grande Maestro per essermi permesso di non sposare la Sua sherlockkiana supposizione. 8)

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da silbusin il 28 dic 2004 19:56


la me mama la disea:
a pensar mal se fa pecà, ma se indovina.... 8)

da deirdre il 28 dic 2004 21:44


wineless ha scrittoma ritengo più verosimile che princess si sia aiutata con pezzi di recensioni preesistenti in rete per esprimere al meglio le sensazioni provate nel locale. :?



ma che senso avrebbe "aiutarsi ad esprimersi" se avesse vissuto davvero l'esperienza? Mica siamo a scuola e questo non è un tema da dare alla maestra, su..
personalmente ho sempre pensato che princess fosse solo una con i soldi che le escono dalle orecchie e con poco senso della realtà, e buon per lei, ma dopo aver letto il post di silvano..beh..i dubbi inziano a venirmi.

da silbusin il 28 dic 2004 22:39


Tanto per gradire.
Recensione s’apposentu al Teatro Lirico.
“La carta dei vini è completa, ottimo assortimento dei sardi, presenti vini da quasi tutte le regioni italiane e anche qualche francese, ricarichi onesti”.
La carta dei vini è completa, buono l’assortimento dei sardi, presenti vini da quasi tutte le regioni italiane e anche qualche francese, con decisa prevalenza dei rossi, ricarichi mi sembra onesti” scrive Fabio Cappelli su www.tigulliovini.it nel giugno 2004.
“Arriva quindi un cestino di pane, con molte varietà, dal carasau, ai grissini, dalle pizzettine, al pane al sesamo, tutto ovviamente preparato dallo chef; ogni tipo è ottimo”.
Il cesto del pane ci viene servito subito, molto variegato, dal pane carasau, ai grissini, dalle pizzettine al pane al sesamo, tutto ovviamente preparato dallo chef e dal suo staff, imbarazzante la scelta, ogni tipo è ottimo” scrive sempre Fabio Cappelli.
“Arriva quindi il conto, 183 euro, preparato dal proprietario. Veniamo quindi accompagnati all’uscita.”.
Lui ci prepara il conto e da lui ci accomiatiamo. Veniamo quindi accompagnati all’uscita.” Scrive sempre Fabio Cappelli.
Lukas l'ha sempre detto: i critici hanno tutti lo stesso linguaggio. Una noia....

da silbusin il 28 dic 2004 22:54


Scusate, mancava un pezzettino.

“Ci portano i menu: quello per l'ospite è presentato senza prezzi, cosa che apprezzo molto, ad alcuni può non piacere come abitudine, ma a me pare un'usanza galante e di buon gusto”.
Il menù per l'ospite è presentato senza prezzi, cosa che io apprezzo sempre tanto, ad alcuni può non piacere come abitudine, ma io la ritengo un'usanza galante e di sicuro buon gusto” di Fabio Cappelli.

da deirdre il 28 dic 2004 22:57


che dire... o la nostra princess in realtà è un prince con crisi di identità, oppure diciamo che è una persona che ama molto fare i collage.. :roll:

CHE MALE C'E'....

da princess il 29 dic 2004 02:08


Cosa c’è di male ad andare, almeno la notte di Natale, in un ristorante di cui parlano tv e giornali….
Cosa c’è di male se, essendo ognuno padrone delle sue tasche, si decide una serata all’insegna del “lasciamoci andare”
Cosa c’è di male nel “fare propri” alcuni passi di recensioni (su “Signori siti”) lasciate da altri che ben definiscono certe sensazioni che collimano esattamente con le mie? Non si vince mica il premio Strega qui!!
Che male c’è se il mio commensale conosce da vecchia data Raffaele Alajmo riusciamo ad avere un tavolo per la vigilia di Natale?
Che male c’è se non siam passati dall’Ospedale per una lavanda gastrica?
Che problema ti fai se ci ferma la Stradale!!!!!??!??
Che ne sai se non ci siamo fermati a dormire a Padova!!!!!
Detto ciò, non mi pare di avere altre colpe né di voler fare la “snob”.
E, comunque, caro Silbusin, la ricevuta fiscale n.2765, transazione n.1188, tavolo 6 della notte di Natale a “le Calandre”, è a tua disposizione nel caso volessi fornirmi la tua email.
Pensavo di fare cosa gradita visto che le due esistenti recensioni sullo stesso ristorante erano ben poco descrittive.
E tu, Silbusin, ti sei addirittura preso la discutibile briga di telefonare alle Calandre per verificare!?!?!? Incredibile… La solita storia della Volpe e l’Uva…

:)

da princess il 29 dic 2004 02:18


deirdre ha scrittoche dire... o la nostra princess in realtà è un prince con crisi di identità, oppure diciamo che è una persona che ama molto fare i collage.. :roll:

Mi spiace deluderti deirdre. Sono una princess zsenza crisi di identità e non mi sento "smascherata" per essermi associata alle sensazioni di chi, come me, ha apprezzato. Dopotutto non siamo pagati qui....o sbaglio?? O forse ho violato qualche regola sul diritto d'autore?
O forse sono semplicemente uno sgradito membro del vostro "club".... in tal caso...non mi leggerete più se qualche mioderatore me lo chiede espressamente.
Grazie, comunque, per avermi dedicato un'intera discussione!!
E' un onore ;)
:roll:

da deirdre il 29 dic 2004 02:42


non c'è nessun club non dire fesserie.
se hai un minimo seguito il forum negli ultimi mesi, avrai ben notato i vari problemi di utenti "fake", o cmq di persone che scrivevano le loro recensioni in maniera poco onesta....quindi non ti sarà difficile capire come aver trovato altrove pari pari pezzi della tua recensione, sia stato fonte di sospetto, per il semplice motivo che quando uno scrive, si presume che sia tutta farina del proprio sacco, e oltre tutto non mi è mai parso che tu avessi problemi di espressione linguistica...
appunto perchè non siamo a scuola e non si vince nessun premio..perchè copiare? ma se proprio si vuole fare qualche citazione, perchè non dirlo?

riguardo a ciò che spendi nei vari ristoranti, come ho sempre detto, beata te che puoi permetterti cifre del genere..l'unico appunto che mi sento di farti, non è su quanto spendi xchè alla fine son soldi tuoi, ma sulla mancanza di sensibilità che a volte dimostri nel consigliare, in chiusura di recensione, il posto tal dei tali dove in due vai a spendere 500 euro (esempio), per il semplice fatto che con quella cifra magari una persona "normale" ci paga un mese di affitto..e vedere scritte frasi del tipo "provatevelo e non ve ne pentirete" fa cadere un po' le braccia.

da princess il 29 dic 2004 03:06


deirdre ha scrittonon c'è nessun club non dire fesserie.
se hai un minimo seguito il forum negli ultimi mesi, avrai ben notato i vari problemi di utenti "fake", o cmq di persone che scrivevano le loro recensioni in maniera poco onesta....quindi non ti sarà difficile capire come aver trovato altrove pari pari pezzi della tua recensione, sia stato fonte di sospetto, per il semplice motivo che quando uno scrive, si presume che sia tutta farina del proprio sacco, e oltre tutto non mi è mai parso che tu avessi problemi di espressione linguistica...
appunto perchè non siamo a scuola e non si vince nessun premio..perchè copiare? ma se proprio si vuole fare qualche citazione, perchè non dirlo?

riguardo a ciò che spendi nei vari ristoranti, come ho sempre detto, beata te che puoi permetterti cifre del genere..l'unico appunto che mi sento di farti, non è su quanto spendi xchè alla fine son soldi tuoi, ma sulla mancanza di sensibilità che a volte dimostri nel consigliare, in chiusura di recension, il posto tal dei tali dove in due vai a spendere 500 euro (esempio), per il semplice fatto che con quella cifra magari una persona "normale" ci paga un mese di affitto..e vedere scritte frasi del tipo "provatevelo e non ve ne pentirete" fa cadere un po' le braccia.

Effettivamente per l'ultima parte non posso che convenire con te sulla mancanza di sensibilità che ho dimostrato. Farò in modo che non accada più.
Comun»¶ nì~ credo ci sia nulla di male nel "fare proprie" delle espressioni. In fin dei conti non mi sono mica inventata i menù o i sapori!! E credo conti questo alla fine. Grazie

da kinggeorge il 29 dic 2004 10:05


Non mi esprimo sulla querelle silbusin-princess-tigulliovino solo perchè cmq trovo queste "appropriazioni"... come dire... poco apprezzabili. Detto quasto, vado oltre.

E ritorno al discorso da me sollevato, ovvero: i danè.
Non si tratta della storia dellaXvolpe e dell'uva, princess, non si tratta che ognuno è libero di fare quel che vuole dei propri soldi. Si tratta di un discorso molto più complesso che non prende in esame l'individuo nella sua singolarità ma si riallaccia ad un discorso di filosofia politica e sociale che pure, se vogliamo, prende le mosse dallo stesso liberalismo individualista che pare attrarre i tuoi gusti, ma che nasce precedentemente e che, a mio modo di vedere, mans®enæ0intatta quella grandezza del liberalismo che ogni sua variante successiva ha perso: la solidarietà nella libertà.
Il discorso, cara princess, nasce allorquando è pur vero che le tre stelle sono un pezzo unico della risotrazione e quindi devono avere un prezzo unico... Ma giusto per fare un esempio: il don alfonso delle tre stelle michelin aveva prezzi alti, certo, ma che un operaio poteva cmq permettersi, qualora volesse farsi un regalo. E questa comunque era un po' la regola diffusa. Negli anni 80 e 90 mio padre aveva comunque uno stipendio da operaio ma poteva andare di quando in quando da Don Alfonso, dal Pescatore, al Sole di Ranco, un po' qua, un po' là.. Questo intendo quando parlo di dare il giusto valore alle cose: un pranzo, per di più senza kilogrammi di tartufo bianco nè altra materia prima introvabile, mi sembra eccessivo pagarlo un milione così come proporlo pari pari a un milione di vecchie lire. é un errore che sta nel consumatore (che accetta di pagare una cifra fuori dal mondo) e nel ristoratore stesso, che se a persona chiede mezzo milione di lire, ovviamente conta di lavorare con molti meno tavoli (due ? tre?) mantenendo inalterato il suo guadagno. Meno fatica ma uguali soldi. Ecco il discorso che mi pare inaccettabile, ma non solo per "le calandre", bensì per tanta parte dell'attuale economia. Il salasso è inaccettabile e qui entra in gioco la moralità. Che non dipende dalla tasca, ma dal dare comunque il giusto valore alle cose. Perchè nulla di male ci sarebbe se il tuo stesso pranzo costasse 140. Solo che, in un normale mercoledì, invece che un tavolo solo, le calandre magari lavorerebbe per 10, perchè sarebbero di più le persone che potrebbero permetterselo. Più lavoro, stesso guadagno..
Non sto nemmeno a dirti, proprio al fine di evitare nuovamente la tiritera della Volpe e dell'uva, che io potrei serenamente permettermi di andare alle calandre a spendere quella cifra, come anche immagino silbusin... Ma ci andrei, a questo punto, per il solo sfizio di dirgli, una volta presentatomi il conto: tutto eccezionale, complimenti.. ma secondo me questo milione è esagerato.
Perchè il portafogli non deve fare la morale. O si perde ogni senso di società.

P.S.: niente marxismo, puro liberalismo capitalista. Ma alla vecchia maniera di adam smith...

da kinggeorge il 29 dic 2004 10:06


ovviamente sono solo personalissime opinioni di filosofia politica. Poi.. ne esistono tante.. io ho detto solo la mia.

da silbusin il 29 dic 2004 12:11


Nel Veneto se dise tra doi che i discute: i ga ligà i gai (hanno legato i galli, cioè ci si è incartati).
In università ai miei studenti durante gli esami se li cucco a copiare, annullo la prova e li invito a presentarsi all’appello successivo. Perché copiare per pubblicare a gratis su un sito web? In psichiatria forense c’è un bellissimo saggio di Weber sulla struttura motivazionale che esiste in ognuno di noi: probabilmente la mia è sgangherata…
Lo dice la pubblicità: il telefono la tua vita. Perché non utilizzarlo a vedere le taroccate, o come dicono i ragazzi i troll, (la vita è una parabola, da quello che vende “cento lire la pallina per sapere” a Calisto che vendeva bond fasulli).
“Discutibile briga”? Ohibò! Resta il fatto, per rimanere adesi alla recensione, che non ho capito se si è mangiato secondo il menù degustazione, o alla carta, o ad randum. Potendolo fare, sarebbe gustoso riportare i commenti del mio interlocutore telefonico.
La volpe e l’uva: qui hai perfettamente ragione. Vorrei ma non posso.
Vorrei provare con mia moglie un ristorante da tre stelle michelin ma il buon senso (non tiro in ballo dignità o etica o altro perché ci ha già pensato kinggeorge) mi impedisce di sprecare un milione delle vecchie lirette. Noi operai non ci possiamo “lasciar andare”.
Mi sovviene un gustoso articolo pubblicato più di un anno fa che parlava della Tour d’Argeant di Parigi, uno tra i più famosi ristoranti di Francia. L’alta borghesia della città non riusciva più ad accedere al ristorante perché risultava sempre prenotato: quando anche un prefetto o giù di lì si vide respingere la prenotazione, la police fece una verifica e si scoprì che i posti erano perennemente prenotati da Tizioski, Caioski e Sempronoski, cioè da personaggi che facevano parte della mafia russa.
Sicuramente, ripeto, sicuramente non è il caso delle calandre, ma la storiellina induce a pensare che prima di dare del barbun a un’altra persona, conviene far funzionare il cervellino.
Confermo che per due persone, due coppe di champagne dozzinale, due bottiglie di vino, due bicchieri di cherry sono una quantità eccessiva di alcol: non risponde ai criteri del giusto bere che dovrebbero sempre essere presenti su un sito di consigli di ristorazione.
E’ chiaro poi che se mi voglio ubriacare sono fatti miei, solo miei, fortissimamente miei, come spendere un milione per mangiare. Su questo non ci piove.
In Toscana dicono: quando discuti con un grullo, fermati, perché dopo un po’ chi guarda non riesce più a distinguere quale dei due non lo sia.
Tienti in salute princess che è la cosa che conta.
Ti auguro un felice 2005 e comunque aspettati che per ogni tua recensione in cui sospetterò la taroccata mi comporterò sempre allo stesso modo: mai giudizi sulla persona ma su quanto scritto. Vale anche, e soprattutto, per me.
Come si diceva a Zelig: se si fa gli “sboroni” attenti a salire sullo skilift…

Max dove sei?

da silbusin il 29 dic 2004 12:15


Massimo, dammi una mano...Sei il mio arbiter elegantiarum.
Potrebbe essere il tuo "un silenzio assordante", ma la parola di un vecio...
Sbaglio?

ristoranti e recensioni

da Ospite il 29 dic 2004 20:00


Ciao Silvano e tutti voi mangioni.
Ho finito di leggere tutti i botta e risposta e posso solo dire due cose:

1° Ognuno merita i ristoranti che frequenta e frequenta i ristoranti che merita.

2° Sono più, ma molto più vicino a Silvano che a Princess, pur mantenendo la convinzione che non si può condannare nessuno per come spende i suoi soldi. Anche a me, adesso che l'attento RECE-DETECTOR di Silvano a fatto notare i "passi salienti" delle recensioni Tigullio-Fiorillo, mi girano i cosìdetti. Una recensione io la interpreto come una mia esperienza che regalo ad altri. Nel caso di Princess sembra che regali un regalo ricevuto e che vuol riciclare. Giusta l'osservazione di Deirdre per quanto riguarda l'invito a provare le Calandre senza pentirsi della spesa. Una vera caduta di stile, non degna di una Principessa recensore.
Bisogna dare atto che La Principessa colma una lacuna del Mangione. L'ingrato (a quanto pare a lei gratissimo) compito di scandagliare i locali CULTO e pagare somme da capogiro se l'è cuccato tutto lei. Io, quando vedo scritto un antipasto come questo(“Crema di ricotta di bufala con bottarga di muggine e cozze all’arancia” ), ho dei seri problemi di identità.
Non lo posso prendere in considerazione, mi sembra una forzatura per essere eccentrici a tutti i costi e poi richiedere certi prezzi. KingGeorge lo dice bene. Tutti i piatti risultano privi di materie prime supernobili.
E' il contrario di quei ristoratori-chef-patron, che per farti pagare una bella cifra di appioppano LA SCALOPPA DI SALMONE SELVAGGIO CON SOPRA FOIGRAS-LAMELLATA DI TARTUFI IL TUTTO SU LETTO DI CAVIALE. Non ridete. Ci sono ci sono e li abbiamo visti e sentiti in diretta tv. Porta a Porta poco tempo fa.
Abilità e maestria ZERO. Conto alle stelle.
Il mondo è bello perchè avariato, ma per favore principessa scrivi le tue recensioni da sola, senza l'ausilio di Bigini Bignami ecc.ecc.
Ciao a tutti
LA MAX 61°

CONCLUDENDO....

da princess il 29 dic 2004 23:10


Io credo che non sia stato preso in considerazione il fatto che SOLO DUE tra le 15 recensioni da me fatte (peraltro tutte con la stessa perizia ed attenzione), abbiano chiesto “in prestito” delle espressioni più efficaci di quelle che, in quel momento, avrei scritto io. Ma il senso non cambia, salvo che non si voglia trovare il pelo nell’uovo per questioni personali, forse…. Ma non credo, dato che non conoscete neppure la mia faccia, né se sono una Signora, né se sono una cafona. Il sito non si chiama “Ilmangioneeconomico.com”. Ciò vuol dire che è aperto a tutti e per tutti i gusti.
Certo, col mio lavoro non potrei permettermi cene come quella delle Calandre. Ma il mio compagno ha una condizione economica diversa dalla mia. Ma qui cadiamo nel personale che non credo Vi interessi più di tanto.
Allora analizzerò le frasi “incriminate”

1) I tavoli sono ben distanziati e finemente apparecchiati, recipienti di cristallo contenenti frutta abbelliscono la mise en place.
Io avrei scritto: i tavoli erano ben apparecchiati e con dei frutti immersi in un contenitore di vetro con acqua. Non troppo carina come descrizione, non trovate?


2) La particolarità è data dalla liquidità del ripieno, che obbliga a mangiare il cappello intero, in modo da farlo fuoriuscire solo al contatto con il palato. La ovvia carenza di "struttura" della rapa viene compensata dal deciso sapore della fonduta.
Come avrei potuto descrivere una cosa oggettivamente uguale per tutti?? Ah si, forse così…”il cappello si rompe in bocca e vien fuori la rapa liquida….” Uhmmm…cacofonico direi… ma magari più apprezzato!


3) Non viene portata la piccola pasticceria
Conoscete altri modi per dire che non viene portata la piccola pasticceria? E’ un fatto oggettivo!!!


4) “La carta dei vini è completa, buono l’assortimento dei sardi, presenti vini da quasi tutte le regioni italiane e anche qualche francese, con decisa prevalenza dei rossi, ricarichi mi sembra onesti”
E allora, la mia impressione e valutazione è stata esattamente questa!!!
Avrei scritto, molti vini sardi, molti da tutta Italia e qualche vino francese. Il ricarico non è eccessivo.

5) Il cesto del pane ci viene servito subito, molto variegato, dal pane carasau, ai grissini, dalle pizzettine al pane al sesamo, tutto ovviamente preparato dallo chef e dal suo staff, imbarazzante la scelta, ogni tipo è ottimo
Anche qui: se c’è carasau, grissini, pizzette e pane al sesamo che, come si sa è preparato dallo chef, è un fatto oggettivo!! E’ se è ottimo, quale sinonimo devo ancora trovare? E’ ottimo e basta!


6) “Lui ci prepara il conto e da lui ci accomiatiamo. Veniamo quindi accompagnati all’uscita
Avrei scritto la stessa cosa, non è un fatto determinante. Non parlo di sapori, di odori e di cose davvero importanti ai fini della recensione.


7) Il menù per l'ospite è presentato senza prezzi, cosa che io apprezzo sempre tanto, ad alcuni può non piacere come abitudine, ma io la ritengo un'usanza galante e di sicuro buon gusto
Anche qui un fatto oggettivo. O è meglio scrivere….. Il menù col prezzo viene dato a chi pagherà il conto e non all’ospite. Il senso è lo stesso, la forma è di gran lunga diversa!!

In merito poi alla scelta di pietanze particolarmente elaborate, è un mio insindacabile piacere; oltretutto, dato che in cucina mi muovo abbastanza bene mi piace provare gusti e sensazioni nuove che non sarò mai in grado di preparare. Per me non ha senso recensire una bistecca o un piatto di tortellini solo perché il conto è economico. Ma posso farlo, dato che il mio lavoro mi porta a pranzare fuori quasi ogni giorno e, credetemi, non certamente in locali blasonati. E’ un piccolo lusso che io ed il mio compagno ci concediamo di tanto in tanto.
…Ergo, a questo punto credo che la discussione si possa ritenere chiusa. Se necessario (pur rimanendo con mie convinzioni) mi scuso con i Mangioni che ho involontariamente “ferito”, non era mia intenzione. Anzi, credevo fossero gradite come mi pareva di intuire da un gradito messaggio dell'amico wineless che segue...

Lun Nov 29, 2004 9:07 am
wineless ha scrittociao, visti la zona e il livello dei ristoranti che frequenti, spero che presto potremo vedere sul sito le tue recensioni anche ai seguenti illustri locali :

il Desco (Verona)
Perbellini (Isola Rizza)
Le Calandre (Sarmeola di Rubano)

scusa per l'invadenza! :oops:

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