Ciao a tutti e buon lunedì
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Rileggendo i vari interventi (anche i miei) mi è parso di scorgere, tra considerazioni su vini, pietanze, salumi vari, uno sfondo politico/ideologico.
Personalmente ritengo che la cosa, in se stessa, non sia negativa. Anzi, serve a ricordarci che la politica, che è diventato un luogo comune disprezzare, parta da lontano e dovrebbe servire, grazie al confronto di idee diverse e magari contrapposte, a migliorare la vita di tutti.
Purtroppo, quando si comincia a pensare alle idee diverse dalle nostre non come un arricchimento, ma come un fastidio, e quando si comincia ad avere più certezze che dubbi, il confronto non esiste più e si finisce con il disprezzare chi la pensa diversamente da noi.
Mi è piaciuto "ilmangione.it" perchè vi ho trovato una piccola comunità virtuale di persone che, seppur in modo diverso una dall'altra, condividevano la mia stessa passione, quella della tavola.
La tavola rappresenta uno dei simboli di confronto più forti. Ancora oggi si dice: "si è aperto un tavolo di confronto", "il tavolo delle trattative" etc...
Vorrei quindi proporre a tutti, sulla base di questo spirito conviviale che accomuna tutti, di abbassare un po' i toni della discussione, come se fossimo veramente a fare una chiacchiera seduti allo stesso tavolo, con, davanti a noi, il nostro piatto preferito. Cerchiamo almeno noi "comuni mortali" di dare il buon esempio, per lo meno a noi stessi, visto che i nostri politici (di tutti gli schieramenti) sembrano aver dimenticato un principio base della nostra cultura, cioè il rispetto delle idee e della diversità altrui.
Pier