Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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mangiare a mezzogiorno

da terminator il 14 gen 2005 16:22


Bisognerebbe specificare nelle rece quando si mangia in pausa pranzo: i prezzi e il servizio sono diversi da quelli della sera. Se una lavora beve acqua e un caffè e quindi non dice niente dei vini. Il giudizio può cambiare di molto.
Cmq se faccio una "colazione di lavoro" al massimo faccio due fermate di metropolitana, non vado nell'oltrepo pavese, ho un'ora di tempo, non mangio antipasto, primo, secondo, dolce, spumante, se no non mi bastano i ticket e poi il pomeriggio mi abbiocco sul computer.

da competitivo il 14 gen 2005 19:40


nessun riferimento alla Trattoria alla Ruota? :wink:

Re: mangiare a mezzogiorno

da princess il 15 gen 2005 03:09


terminator ha scrittoBisognerebbe specificare nelle rece quando si mangia in pausa pranzo: i prezzi e il servizio sono diversi da quelli della sera. Se una lavora beve acqua e un caffè e quindi non dice niente dei vini. Il giudizio può cambiare di molto.
Cmq se faccio una "colazione di lavoro" al massimo faccio due fermate di metropolitana, non vado nell'oltrepo pavese, ho un'ora di tempo, non mangio antipasto, primo, secondo, dolce, spumante, se no non mi bastano i ticket e poi il pomeriggio mi abbiocco sul computer.


Adesso vogliamo anche entrare nel merito di ciò che uno mangia o non mangia? Scusa ma mi sono sentita chiamata in causa. Io non uso ticket nè tantomeno lavoro sui computer. Per quanto riguarda lo spumante ho precisato nella mia recensione che ne ho solo "assaggiato un pochino" e comunque di ciò che mangio o bevo non devo dar conto a nessuno, tantomeno a chi non conosco. I prezzi e il servizio non sempre sono diversi da quelli della sera. Ci sono locali e locali. Ho un lavoro che mi consente di andare a pranzo anche a 100 km di distanza e non ho un'ora di tempo ma il tempo che voglio....
Ma non esageriamo per favore e soprattutto limitiamoci a leggere le recensioni per quelle che sono senza impicciarsi ed entrare nel merito delle abitudini altrui!!!
Sei un recensore o....un CENSORE?
:evil: :? :wink:

da princess il 15 gen 2005 03:10


competitivo ha scrittonessun riferimento alla Trattoria alla Ruota? :wink:

:wink: compliemnti competitivo, acuto osservatore 8)

Re: mangiare a mezzogiorno

da deirdre il 15 gen 2005 10:51


princess ha scrittoHo un lavoro che mi consente di andare a pranzo anche a 100 km di distanza e non ho un'ora di tempo ma il tempo che voglio....


qualunque lavoro tu faccia...penso di volerlo fare pure io :D

ci risiamo

da Capitan Uncino il 15 gen 2005 11:41


Ci risiamo con la stessa storia... Terminator ma cosa vuol dire che se uno lavora prende acqua e caffè??? Ho lavorato per un paio di anni nelle vendite e capita spesso di portare fuori a pranzo a cena clienti, con i quali non si prende "acqua e caffè", anzi bisogna sempre scervellarsi per proporre loro qualcosa di originale.
Ci sono tanti modi di lavorare e tutti devono essere rispettati... non avevo letto la recenzione della trattoria "alla ruota" sono andato a vederla dopo questo Topic. A me sembra ben scritta e ben confezionata. E ti posso assicurare che in un pranzo di lavoro si può prendere anche una bottiglia di Dom del 96...
Io recensisco prevalentemente trattorie e pizzerie, per il lavoro che faccio ora, pranzo in mensa aziendale, ma non me lo sogno nemmeno di pensare che "se uno lavora, prende acqua e caffè"... mica lavoro solo io!!!

Capitan Uncino...
...Trani for ever!

da terminator il 15 gen 2005 11:44


Io ho parlato per me che lavoro e facendo una considerazione generale.
Ti sei sentita chiamata in causa? Male, ti senti troppo importante.
Non mi frega niente di quello che fai.
Ho partecipato di sfrodo alla prima polemica, sbagliando.
Avevo per prima detto che minkio barava e tutti: ma povero di qui, di la, terminator sei troppo rompi, non capisci un cacchio, ecc.
E dopo copiava alla grande!
Cmq competitivo vedi di non fare il flamba e princess con me chiuso, chiaro?

Re: mangiare a mezzogiorno

da wineless il 15 gen 2005 14:32


terminator ha scrittoBisognerebbe specificare nelle rece quando si mangia in pausa pranzo: i prezzi e il servizio sono diversi da quelli della sera. Se una lavora beve acqua e un caffè e quindi non dice niente dei vini. Il giudizio può cambiare di molto.
Cmq se faccio una "colazione di lavoro" al massimo faccio due fermate di metropolitana, non vado nell'oltrepo pavese, ho un'ora di tempo, non mangio antipasto, primo, secondo, dolce, spumante, se no non mi bastano i ticket e poi il pomeriggio mi abbiocco sul computer.


Le prime due righe dell'intervento mi sembrano parole sensate, ragionamenti corretti, che mi sento di condividere in pieno (anche se io di norma bevo solo acqua anche la sera quindi le mie rece in generale se vogliamo peccano nell'aspetto enologico).

Le altre due righe invece, ultima frase, mi sembrano un puro e gratuito attacco neanche troppo velato alle abitudini di una persona, che vanno giustamente al di là di qualsiasi standard di recensione.
Magari è come dici, princess ha sbagliato a sentirsi tirata in causa, ma la sensazione che ho avuto subito (e non solo io) è proprio un chiaro riferimento ad una delle sue ultime esperienze; se non è così probabilmente hai avuto qualche ambiguità nello spiegarti.
Se si parla in un forum comunque bisogna sapersi confrontare e mettersi in gioco, non sputare sentenze con arroganza.
Se ti va di discutere con un giusto grado di serietà (ovvio, quando l'aspetto trattato la richiede, nei casi invece di euforia generale tipo i vari tacchinaggi ci sta che non si sia seri, ci mancherebbe!) su qualunque argomento tu voglia io sarò ben disposto a confrontarmi con te, mentre se quello che ti viene in mente di dirmi in risposta è solo "con me hai chiuso" o peggio, beh allora tanto piacere di non averti conosciuto e avanti come prima.

Con onestà intellettuale.

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da competitivo il 15 gen 2005 14:36


Assieme all'amico silbusin guardavamo il forum e (a lui son girate subito quindi si astiene, anche se non condivido) vedo che forse una mia sciocca battuta (di cui mi scuso con terminator) ha acceso una stupida polemica; ripeto, una stupida polemica.
Per Capitano Uncino: io sono 25 anni che dal lunedì al venerdì mangio per lavoro fuori casa nei ristoranti. Quello che dici è corretto: solo una precisazione.
Nel capitolato spese di rappresentanza, in tutte le ditte che ho girato, esistono due voci: colazione di lavoro e pranzo (o cena) di lavoro.
In quest'ultimo, dato che servono per fare affari, "bisogna" offrire molto, il massimo concesso dal budget specifico e magari andare fuori budget se il ritorno economico lo giustifica. E, di solito, sono io che offro il pranzo al cliente e nelle ordinazioni cerco di essere al top.
Le "colazioni di lavoro", per definizione, sono limitate nel tempo, magari tra un briefing e l'altro, vicine al luogo di lavoro se non sul luogo stesso, menù contratto, alcolici di solito esclusi (magari una birra o un calice di vino), acqua minerale e un caffè, perchè di solito bisogna continuare a lavorare. Per dirla all'inglese sono dei "break" (vedi il tipico coffee-break durante il quale non mangi un piatto di pasta o una costata alla griglia...)
Questo in generale. Poi le eccezioni fanno evidentemente parte del nostro lavoro.
Tutto qui: se vogliamo usare termini corretti, visto il contesto delle recensione, va bene; se vogliamo essere i soliti "tutto va ben, son forestiero" (sei troppo giovane e quindi non avrai visto carosello) ve bene lo stesso.

da competitivo il 15 gen 2005 14:36


Dimenticavo.
Ciao a tutti.
Carlo

da silbusin il 15 gen 2005 15:04


Hai, hai, signora Longari....
Caro Carlo, il carosello dell'ominide diceva" mi no so gnente, son forestiero".
La memoria vacilla eh?
Ciao. Silvano.

(che cosa lo saluto che ce l'ho di fianco...) :shock:

pranzi di lavoro

da montefollonico il 15 gen 2005 15:55


Faccio molte cene di lavoro ed anche pranzi di lavoro, per mia fortuna non sono pause pranzo, ma montenti di contato con clienti, collaboratori e colleghi, non uso tichet, non ho tempi da rispettare en tantomeno luoghi o località, quindi le visite ai ristorantia volte possone essere più approfondite che fatte nei tranquilli fine settimana. Un saluto a tutti. Montefollonico.

da silbusin il 15 gen 2005 17:48


Onestamente, non ho capito.
Vuoi essere più chiaro?
Ciao
Silvano

mangiare amezzogiorno

da montefollonico il 15 gen 2005 23:27


cerco di rispondere alle osservazioni di Terminator....beh anche nelle pause pranzo si possono effetuare complete analisi di un ristorante...solo questo.Un cordiale saluto. Montefollonico

da silbusin il 16 gen 2005 15:50


Grazie, montefollonico, ho capito.
Sentendo le lagnanze di competitivo (verso di me) "fa minga el bretèla" (non fare il superiore) aggiungo un paio di pensieri.
C'è qua e là nelle recensioni (non nel forum) una "maleducazione intellettuale": cioè si propone la propria idea come pensiero corrente e non, invece, come semplice parere personale.
Inoltre si descrivono carenze del servizio nei locali mescolandole con propri comportamenti che, a mio personale parere, domostrano rigidezze concettuali: rigidezza chiama rigidezza 8).
Poi continuo.

da silbusin il 16 gen 2005 16:05


Per esempio: su sedici recensioni della trattoria K2 l'unica non in linea è stata quella di gobbaccio. E allora? Se leggete la sua recensione ben si intendono le sue perplessità, ma mai traspare l'idea che "quello che dico io lo pensano anche gli altri".
Per esempio: se "io" vado in pizzeria con gli amici e quando portano le pizze la mia non corrisponde alla comanda, non faccio il vecchio ostioso che la manda indietro mettendo in difficoltà gli altri (si apre sempre una commediola: su comincia a mangiare se no si fredda, no che ti aspettiamo, ma no che poi diventare dura, ma no cosa vuoi che sia, ecc.), me la tengo, me la mangio e poi sul servizio magari ci metto un bel 5. Ma non dico che questo è il comportamento che tutti condividono, è una mia scelta di educazione, solo mia.
Poi continuo.

da silbusin il 16 gen 2005 17:17


Per esempio: se vado al Peck e chiedo un vino che conosco e mi accorgo che lo pago 80€ mentre da altre parti lo pago di meno, non dico "beh, siamo dal Peck, cosa ci posso fare?"; non lo acquisto perchè se lo facessi sarei uno stupido.
Ma non faccio questioni di classi sociali o altro, definisco l'atto solo l'epressione di maleducazione mentale (l'altro) e la mia solo buon senso, ma non mi aspetto che gli altri siano d'accordo.
Se, alla luce di quanto detto da competitivo e da altri, dopo che da trent'anni mangio in mensa a pranzo, cerco di non mescolare pranzi di lavoro con pause pranzo con colazioni con break, ecc. proprio per la tipologia dell'atto. Cerco solo di essere obiettivo.
Quindi non mi incavolo se uno a pranzo fa quello che si fa con l'amante la sera o con il capufficio nel bar all'angolo, nè mi interessano ticket e metropolitane. Descrivo e basta.
Sono le mie impressioni. Ho diritto al rispetto sul sito principale.
Sul forum il discorso è diverso.
Molto diverso.

Re: mangiare a mezzogiorno

da princess il 17 gen 2005 01:38


deirdre ha scritto
princess ha scrittoHo un lavoro che mi consente di andare a pranzo anche a 100 km di distanza e non ho un'ora di tempo ma il tempo che voglio....


qualunque lavoro tu faccia...penso di volerlo fare pure io :D

.... :cry: è pesante, credimi... :? :wink:

<i>"Senza il piacere del gusto, la vita è come un lungo viaggio attraverso il deserto"</i> G. D'Annunzio

da princess il 17 gen 2005 01:44


terminator ha scrittoIo ho parlato per me che lavoro e facendo una considerazione generale.
Ti sei sentita chiamata in causa? Male, ti senti troppo importante.
Non mi frega niente di quello che fai.
Ho partecipato di sfrodo alla prima polemica, sbagliando.
Avevo per prima detto che minkio barava e tutti: ma povero di qui, di la, terminator sei troppo rompi, non capisci un cacchio, ecc.
E dopo copiava alla grande!
Cmq competitivo vedi di non fare il flamba e princess con me chiuso, chiaro?


Beh prova a rileggere e dimmi se non mi sarei dovuta sentire in causa, tantopiù che hai parlato di "spumante"... Io credo che ognuno possa polemizzare quanto vuole, purchè lo faccia in maniera costruttiva e si assuma in ogni caso la responsabilità di ciò che afferma. Il tuo atteggiamento ed il tuo impatto con le critiche (dopo il tuo commento era il minimo che ti dovevi aspettare), denota un forte limite intellettuale, ma non siamo qui per misurarci i q.i. :wink:
Tanto ti dovevo, senza rancore
princess

<i>"Senza il piacere del gusto, la vita è come un lungo viaggio attraverso il deserto"</i> G. D'Annunzio

Livello

da Capitan Uncino il 17 gen 2005 10:57


Ciao a tutti e buon lunedì :shock: .
Rileggendo i vari interventi (anche i miei) mi è parso di scorgere, tra considerazioni su vini, pietanze, salumi vari, uno sfondo politico/ideologico.
Personalmente ritengo che la cosa, in se stessa, non sia negativa. Anzi, serve a ricordarci che la politica, che è diventato un luogo comune disprezzare, parta da lontano e dovrebbe servire, grazie al confronto di idee diverse e magari contrapposte, a migliorare la vita di tutti.
Purtroppo, quando si comincia a pensare alle idee diverse dalle nostre non come un arricchimento, ma come un fastidio, e quando si comincia ad avere più certezze che dubbi, il confronto non esiste più e si finisce con il disprezzare chi la pensa diversamente da noi.
Mi è piaciuto "ilmangione.it" perchè vi ho trovato una piccola comunità virtuale di persone che, seppur in modo diverso una dall'altra, condividevano la mia stessa passione, quella della tavola.
La tavola rappresenta uno dei simboli di confronto più forti. Ancora oggi si dice: "si è aperto un tavolo di confronto", "il tavolo delle trattative" etc...
Vorrei quindi proporre a tutti, sulla base di questo spirito conviviale che accomuna tutti, di abbassare un po' i toni della discussione, come se fossimo veramente a fare una chiacchiera seduti allo stesso tavolo, con, davanti a noi, il nostro piatto preferito. Cerchiamo almeno noi "comuni mortali" di dare il buon esempio, per lo meno a noi stessi, visto che i nostri politici (di tutti gli schieramenti) sembrano aver dimenticato un principio base della nostra cultura, cioè il rispetto delle idee e della diversità altrui.

Pier

Capitan Uncino...
...Trani for ever!

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