Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Rece dei capi al Meat ing Steak House

da Rinaldo il 19 gen 2005 19:22


Ma bravi i nostri capi che gironzolano per rece.

Una precisazione doverosa:
La carne argentina,buona senz'altro,molto di moda ultimamente tanto che stanno nascendo addirittura catene di ristoranti in franchigia,costa a noi ristoratori all'ingrosso dal 35% al 40% in meno rispetto alla corrispondente italiana.

Si puo' acquistare dell'Angus Beef a 12/13 euro al kg se si prende il filetto intero,di buona qualità.

La globalizzazione...........

Rinaldo

da gobbaccio il 19 gen 2005 19:31


Rinaldo, grazie della preziosa informazione. Meglio un bel filetto di razza piemontese? Il filetto alla Deirdre con che carne lo prepari? :shock:

da Rinaldo il 19 gen 2005 20:32


Non si tratta di meglio o peggio;si tratta che un locale come L'Oca Ciuca lavora per valorizzare sapori un po' dimenticati;se andassi alla Metro,senza nulla togliere alla fornitissima catena,mi sembrerebbe di fare un lavoro un po' squalliduccio.

le carni che usiamo sono del presidio Slow Food " la Granda" un consorzio di produttori della provincia di Cuneo (da li il nome Granda).
un link interessante:
http://www.slowfood.it/img_sito/riviste ... azza4.html

Ci trovi le info sulle carni che usiamo.

Vabbè oramai si chiama filetto alla Deirdre......

Rinaldo

da silbusin il 19 gen 2005 21:19


:D adesso non vi allargate.
Organoletticamente la carne è carne: poi dipende da cosa ha mangiato la vacca, la frollatura, la conservazione. E poi come la si cuoce.
A Orlando, Florida ho mangiato della carne alla brace che nulla aveva da invidiare con le nostre chianine. Lo stesso all'ippopotamus di Montparnasse.
Poi in segreto magari vi dico di che associazione faccio parte.
Ciao belli.
Silvano

da Rinaldo il 19 gen 2005 21:43


E' un paio di interventi che faccio fatica a seguirti Silbu:

Nessuno mette in discussione le carni d'importazione:
ho scritto semplicemente che mi pareva più "romantico" cucinare carni della nostra vecchia tradizione.
So benissimo che cucine con culture diverse dalle nostre,leggi no pasta,hanno sviluppato modi di cucinare ed allevare le carni in maniera eccelsa.

L'intento de L'Oca ciuca è quello di proporre piatti della tradizione,con fornitori che rispettino certi crismi di serietà e qualità.

Ti faccio un esempio:se mi va di usare caffè di Macondo (commercio equosolidale)non è per snobbismo;ma perchè penso che ben si sposa con quei criteri che leggi sopra.

Se poi leggi nel link Slow food che ho appiccicato sopra troverai che una delle cose più importante per il consorzio "la Granda" è la filiera Vacca-Vitello;inoltre la disciplinare dell'alimentazione è rigorosissima.

A volte ci diciamo le stesse cose senza capirci,mah mistero della mente umana.

Rinaldo

da kinggeorge il 19 gen 2005 21:50


Rinaldo.. ehm.. piccolo OT... perchè non cambi il nome del filetto nel menù? 8)

da silbusin il 19 gen 2005 22:29


Spetta un moment.
Cosa vuol dire fai fatica a seguirmi? Io rispondevo in rapporto alla considerazione di gobbaccio: se mi si chiede se è meglio un filetto dell'est e dell'ovest, come sapore, penso proprio che non ci sia differenza. Se mi si dice che valorizzare i prodotti della nostra terra è un bene, dirò di più: si devono valorizzare, specie se la qualità è conosciuta. Su questo sono d'accordo con te. Ci mancherebbe! Io sono portato, per mia natura, a sentirmi molto italiano e per i nostri prodotti alimentari non è che veda di buon occhio certe disposizioni comunitarie che di fatto rovinano delle nostre specialità.
Quindi su questo non c'è problema.
Qual è l'altro?
Intanto che ci pensi ti dò motivo di dissentire ulteriormente: io non sono convinto per niente dei prodotti equo-solidali. Non vorrei che con quell'etichetta passassero un sacco di vaccate, ripulite da un radical-chic solidarismo.
Vedi di non pensare troppo a terminator.
Silvano

da Rinaldo il 20 gen 2005 10:05


quote="silbusin"]
Ho riletto con attenzione l'ultima parte del topic: dire che vi è una completa dissociazione pensiero-parola è dire poco. Io per primo.
Concetti in pura caduta libera, da vera fuga delle idee...
Ci dobbiamo trovare tutti per una serata conviviale e fare un reset.
Come diceva il nostro.
Parliamone.


L'altro è nel topic precedente,dove però vedo ti sei già autorisposto,un grande!!
Poi non è detto che faccio fatica a seguirti per colpe tue,potrebbe anche darsi che siano limiti miei,anzi è senz'altro più probabile che sia per questo.

quote="silbusin"]
. Se mi si dice che valorizzare i prodotti della nostra terra è un bene, dirò di più: si devono valorizzare, specie se la qualità è conosciuta. Su questo sono d'accordo con te. Ci mancherebbe! Io sono portato, per mia natura, a sentirmi molto italiano e per i nostri prodotti alimentari non è che veda di buon occhio certe disposizioni comunitarie che di fatto rovinano delle nostre specialità.
Quindi su questo non c'è problema.


Sei d'accordo con me che esprimiamo lo stesso concetto??

Riguardo ai prodotti equo io invece sono "abbastanza" convinto che una mano a qualcuno con i prodotti del commercio equo solidale la si possa dare,non posso andare a vedere dove vanno i miei eurini che spendo da Macondo per il caffè,ma mi sembrano un organizzazione di gente per bene e quindi continuo a sostenerli,anche se il macinato per la moka costa il 50%in più del prezzo di mercato.


Ora mi fermo altrimenti Vale ci mette un altro annuncio cazziandoci che scriviamo concetti poco inerenti alle linea editoriale del sito;
un Vale alla Berlusca e un Rinaldo/Silbu alla Mentana.

Ciao
Rinaldo

da silbusin il 20 gen 2005 12:16


Oh mio mentore di cul,in,aria hai anche poteri divinatori?
Come facevi ad avere "due" difficoltà con i miei pensieri se il primo brano da te citato in rosso l'ho scritto alle 21.39 e la tua perplessità era delle 20.43?
Non è che la "manipolazione" del microchip ti ha alzato a dismisura il q.i.?
Ciao, neh.
Silvano
:D

da MEB il 21 gen 2005 17:16


Visto che si parla di carne ne approfitto per chiedere il vostro parere : che ne pensate della carne giapponese ( la famosa Kobe beef ? )

da Macs il 21 gen 2005 17:29


La carne di kobe è, appunto, "roba da giapponesi"....
Con le bestie coccolate e massaggiate giornalmente con impacchi di birra...
Costa uno sproposito, non credo che la troverai mai in Italia proprio per gli alti costi (che più che alti sono stratosferici... altro che lo zafferano di peck...) e poi per il fatto che non ha senso congelarla per il trasporto...

Se passi in Giappone e hai un po' di soldi da spendere provala e racconta...

Se di soldini ne hai un po' di più e vuoi portarmi... ti accompagno volentieri perchè il Kobe beef lo voglio provare anche io...

Un sorriso.

Macs

da MEB il 21 gen 2005 17:35


La carne di Kobe la conosco benissimo in quanto sono stata parecchie volte in Giappone propio nella zona di Kobe e credo che sia una vera delizia ( recentemente durante una cena teppanyaky proprio a base di Kobe beef credo di aver raggiunto l'estasi del palato !)

Solo volevo conoscere il vostro parere di veri intenditori, se ci sono delle controindicazioni dal punto di vista nutrizionale o nei metodi di allevamento ... cose di questo tipo.

Grazie !

da MEB il 21 gen 2005 17:39


In quanto ai costi .. consoliamoci , è roba di lusso anche in Giappone!!!

In quanto a trovarla in Italia avevo ricevuto una mail da un ristorante della mia zona che la proponeva ( sinceramente non so come fosse cucinata ) per un certo periodo ( ma purtroppo non ho avuto modo di andarci per fare il confronto .
Si tratta del ristorante "La Cuccagna" a Barbuzzera di Dovera ( molto vicino alla ristorante "Volpi" di cui ho visto qui le recensioni ). Qualcuno di voi c'era stato durante il periodo "Kobe beef?"

da silbusin il 22 gen 2005 15:22


Cara Maria Elena, ti allego alcune note sulla famosa carne giapponese.
Notizie tratte dall’International Journal of Food & Nutrients.
La Kobe beef detta anche Wagyu beef (specie bovina geneticamente selezionata e sottoposta a rigido standard di produzione dalla locale prefettura) è carne di manzo giovane che viene allevato con una dieta ricca di grano integrale, semi oleosi e birra, e viene massaggiato con il sakè.
La tradizione vuole che questa carne fosse il cibo degli “uomini forti” e in special modo dei samurai.
Il prezzo viene definito (dall’autore americano) “oscene price” cioè 300$ a pound (considerando che una libbra sono 453 grammi e che il dollaro è deprezzato sull’euro, arriviamo a 600 € al kg).
I massaggi sono una pura ritualità: per primo qualsiasi liquido si adoperi non arriva certo sulle masse muscolari sia perché il manto dei bovini è ricchissimo di lipidi di superficie e sul pelo che lo rendono idrofugo (come farebbero a vivere in libertà se il mantello non li proteggesse dall’acqua?), per secondo il massaggio non modifica la struttura del tessuto muscolare dato che qualsiasi sotanza viene portata via dal flusso vascolare sottocutaneo.
Quello che può rendere la carne più tenera è lo scarso movimento fatto fare all’animale e poi la frollatura. Al contrario la dieta ricca di grassi (olio di germe di grano e semi oleosi) e di malto fa sì che il tessuto muscolare sia ricchissimo di grassi (so che non interessa, ma ci sono delle istologie che dimostrano l’elevata componente dei grassi intramiofibrillari).
Ora dato che sono i grassi che danno sapore agli alimenti (se volete rendere più saporito un cibo abbondate in condimento, almeno in senso generale) un carne molto ricca di grasso (scarsamente visibile macroscopicamente) la rende particolarmente gustosa.
Dal punto di vista nutrizionale non è il meglio della vita dato che con essa si introducono molti grassi saturi (della categoria del burro tanto per capirci) che non sono certo benefici sia per il fegato che per il colesterolo.
Lo studio americano (la carne troppo grassa ha severe limitazioni sul territorio americano e quindi l’importazione della stessa è ostacolata) ha dimostrato che allevando un vitello texano con la stessa dieta e, in un convivio, somministrando agli intervenuti i due tipi di carne cucinati allo stesso modo, nessuno era stato in grado di distinguere i sapori.
Questo è il commento degli studiosi americani: Which is to say, very slightly. “Well done” and “Wagyu beef” are not words that go well together. (Detto in parole povere: roba giusta e Kobe beef non sono parole che stanno bene insieme)

da Macs il 13 lug 2006 14:07


silbusin ha scrittoQuesto è il commento degli studiosi americani: Which is to say, very slightly. “Well done” and “Wagyu beef” are not words that go well together. (Detto in parole povere: roba giusta e Kobe beef non sono parole che stanno bene insieme)


Well done sta per ben cotta... in pratica consigliano di gustarla abbastanza al sangue...

E adesso dimmi che anche qui si tratta di errore di battitura... :twisted:

Arrabbiati con Alberto, è stato lui a dirmi di cercare nei post passati per la carne di Kobe...

Se gh'è un patrono dei faciademerda, ghe dumandi cosa g'ho de fà...
DVDS - El paradis del Scurpion.

da wineless il 13 lug 2006 14:16


ma è chiaro che Silvano aveva fatto una battuta (non di manzo 8) ), ma che ti sei fumato oggi Macs?

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da silbusin il 13 lug 2006 14:20


no. l'articolo la considerava dal punto di vista nutrizionale scadente. vedi tu.

da Macs il 13 lug 2006 14:24


silbusin ha scrittono. l'articolo la considerava dal punto di vista nutrizionale scadente. vedi tu.


Potrebbe essere un doppio senso che l'autore usa trattandosi di carne: "fatta bene" con "ben cotta".

Ho provato a venirti incontro, ma mi sembra moooolto tirata per i capelli...

Comunque ho delle perplessità sullo scadente valore nutrizionale della carne di Kobe, mi dà molto l'impressione del ricercatore americano che fa la volpe e la carne di Kobe che fa la parte dell'uva...

Se gh'è un patrono dei faciademerda, ghe dumandi cosa g'ho de fà...
DVDS - El paradis del Scurpion.

da silbusin il 13 lug 2006 14:31


poi well done è un modo di dire. infatti well done! vuol dire anche: bravo! bene!
dall'articolo si evinceva che l'entusiasmo per la carne di kobe era mal posto, per cui concludevo il riassunto della traduzione con la battuta "roba giusta"...ecc.
qualità organolettiche significa composizione di nutrienti, non che sia buona o cattiva di sapore. ohè, non facciamo le belle burbette!
l'umidità rovina il fumo eh? 8)

da MEB il 13 lug 2006 14:36


Effettivamente è molto grassa . Forse per questo che non è considerata il massimo dal punto di vista nutrizionale.. ma per il resto ....

Adesso ditemi una cosa il massimo dal punto di vista nutrizionale e deliziosa ..... ( Michaela questa domanda NON E' PER TE , stiamo parlando di roba con piu' di 100 kcal per 100 g :lol: )

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