Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Vale la pena andare al ristorante???

da montefollonico il 17 set 2006 10:19


Sto cercando di programmare quanche prossima incursione gastronomica, quindi con dovizia cerco di studiare ,tramite recensioni e studio del sito dei ristoranti, appunto i ristoranti da scegliere.
Mi soffermo sull'Arnolfo di Colle Val d'Elsa, un due stelle Michelin, recensito dagli amici Mangioni, un ristorante decisamente poco economico, ma cosa mi offre in cambio?
un Menù alla carta composto da 4 antipasti ( di cui uno come in tutti i ristoranti della zona fatto o di pappa al pomodoro o panzanella ,"rivisitate"?
4 paste fresche
3 secondi di mare e 3 di terra.
immancabile la scaloppa di fegato d'oca, ed il maialino di cinta, e la carne chianina ed il piccione.
Tutti i ristoranti di un certo tono sembrano proporre menu similari, ed il piccione poco cotto , e la tartara di chianina, e l'intertiora di Oca a profusione.
ma ste cose non sono difficile da trovare.
Direte voi beh ma la preparazione????
Beh su questo ci vorrebbe un contraddittorio su chi la prepara meglio.
Un' ultima constatazione, però sul carrello dei formaggi:
sono del Pinzani, beh ovviamente chi ha una certa attenzione gastronomica li conosce bene, forse riesce ad avere anche scelte superiori a quelle dell'Arnolfo ,di questo produttore che comunque tutti e ripeto tutti possono trovare anche alla metro.
ed io devo andare a pagare un caterva di soldi per mangiare cose che posso mangiare forse meglio....e senza valori aggiunti sulla preparazione.
cosiccome le cioccolate Amidei di Pontedera....
Ma conviene o meglio riuscirò a provare emozioni nuove in tali ristoranti????
Montefollonico

da Stroliga il 17 set 2006 11:19


Mi hai tolto le parole di bocca...
e il pesce crudo?

da Rinaldo il 17 set 2006 21:07


Io sono bravissimo a tinteggiare le pareti di casa, mai un imbianchino varcherà la soglia di casa mia :D

Alberto e Macs e Meb sono ottimi cuochi, Wineless è un ciclista provetto, e così via; tutti noi abbiamo passatempi e passioni; la professione è un altra cosa.

Se tutto si riducesse a quanto dici tu, Gabriele, domattina chiudiamo 9 su 10.

Fa il bravo :D :D

Rinaldo

da wineless il 18 set 2006 00:12


Rinaldo ha scrittoAlberto e Macs e Meb sono ottimi cuochi, Wineless è un ciclista provetto, e così via;


sbaglio o colgo una sottile vena ironica che lascia intendere che io debba lasciar perdere le padelle?? 8)

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

vale la pena di....

da Ospite il 18 set 2006 07:54


Stroliga ha scrittoMi hai tolto le parole di bocca...
e il pesce crudo?



???

da Stroliga il 18 set 2006 08:40


:shock: !!!
Secondo me il pesce crudo (non parlo di sushi ed affini) come la carne cruda, sempre che si abbiano dei buoni fornitori, si possono mangiare in tutta tranquillità a casa.

Secondo me bisogna differenziare la tipologia del cliente:
c'è chi esce sempre a mangiare, non può o non vuole o non riesce o non sa cucinare a casa, e magari può permetterselo, per cui ben vengano piatti anche molto semplici (complicato è solo il rifornirsi);

c'è chi esce ogni tanto e secondo me ricerca il piatto cucinato, la mano del cuoco ed il suo estro.

Sono stata chiara?
Piacere di risentirti.
ciao

da Strini il 18 set 2006 08:45


Stroliga ha scritto:shock: !!!
Secondo me il pesce crudo (non parlo di sushi ed affini) come la carne cruda, sempre che si abbiano dei buoni fornitori, si possono mangiare in tutta tranquillità a casa.


Sono d'acordo. Quando vedo tartare di tonno o tonno scottato o tonno in tre modi, come sembra andar di moda da un po', mi viene male.

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

da Fante il 18 set 2006 08:49


Strini ha scrittoSono d'acordo. Quando vedo tartare di tonno o tonno scottato o tonno in tre modi, come sembra andar di moda da un po', mi viene male.


D'acordo. Alla Wanna Marchi.

Lo stesso discorso possiamo allargarlo a salumi formaggi e vini, n'est pas?

da Stroliga il 18 set 2006 08:53


Penso che per i formaggi sia un pò più difficile riuscire a "costruirsi" un buon carrello in casa.........o no?

da Fante il 18 set 2006 09:10


Stroliga ha scrittoPenso che per i formaggi sia un pò più difficile riuscire a "costruirsi" un buon carrello in casa.........o no?


E' solo una questione di frequenza di consumo. I formaggi costano molto cari, quelli buoni. E tendono ad appestarti il frigorifero....

da primus il 18 set 2006 09:12


Sul discorso professionalità son al 100% con Rinaldo, anche io son capace di tinteggiare casa mia, ma un imbianchino lo fa sicuramente meglio....e poi non ne ho voglia, l'ho fatto 1 sola volta in vita mia...e giuro mai più.

Per quanto riguarda il discorso dell'amico Montefollonico, in effetti non ha tutti i torti, oramai si trovano in giro ottime materie prime e volendo si può anche cucinare a casa e cenare con amici magari stappando qualche bottiglia importante comperata in enoteca...però dico....santo Dio, mi pare che per qualcuno andare fuori a cena e/o pranzo sia un lavoro terribile....e che diamine, a cena fuori si va per passare una buona serata in compagnia, rilassarsi, divertirsi e farsi servire....non deve sempre essere necessariamente un'esperienza gastronomica contida di commenti, schede, dibattiti e quant'altro....si va a cena fuori con amici.Stop.

Ieri sera, non avendo ovviamente più voglia di stare tra i fornelli e complice un frigorifero deserto, siamo andati in una nota trattoria qui a Pavia....gnocchi allo zola, fusilli piccanti, tagliata, arrosto......lo so che potevo farmi il tutto in casa e spendendo anche meno e bevendo anche meglio del quartino che mi hanno rifilato, però....se facciamo questo discorso tappiamoci in casa e bonanotte.

Il discorso sugli stellati, bistellati e tristellati che propongono sempre le stesse cose...beh..non so....cos'altro dovrebbero cucinare?....facciamo un sondaggione....

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Fante il 18 set 2006 09:23


primus ha scritto...però dico....santo Dio, mi pare che per qualcuno andare fuori a cena e/o pranzo sia un lavoro terribile....e che diamine, a cena fuori si va per passare una buona serata in compagnia, rilassarsi, divertirsi e farsi servire....


Hai esattamente centrato il problema! In molti ristoranti di fascia media ( a Milano sia chiaro) personalmente non passo una bella serata. L'ultima volta sono andato con un parente in un ristorante pizzeria che voleva offrirci la cena. Bon. Il cameriere era antipatico come un sorpasso in curva, avevo il cliente al tavolo dietro che mi stava praticamente seduto sulla schiena, c'era un volume da concerto degli iron maiden, ti ingozzano come oche da patè perchè vogliono fare i 7 turni.....ma come cacchio faccio a passare una bella serata!?!?!
Se vuoi qualcosa di meno stressante devi comunque pagare di più e se esci in compagnia non tutti vogliono farlo....insomma ragazzi, di ristoratori come voi non ce n'è in giro tanti*

*sviolinata squallidamente melensa per mantenere la pax fantiana :D

da montefollonico il 18 set 2006 09:24


i formaggi deL Pinzani, che ovviamente sono riconosciutieccezzionali, non solo dal ristorante Arnolfo, possono essere tranquillamente acquistati da TUTTI presso la Metro.
Si possono trovare da un paio di anni.
Io personalmente li conosco da molti anni, attingendo direttamente dal produttore. Quindi che mi offre in più l'Arnolfo?
Anche il mestiere dell'affinatore, che un bravo ristoratore dovrebbbe fare, è scomparso. A rileggerersi Monty

da Bob il 18 set 2006 10:04


Bel topic.
Cosa mi deve offrire, il ristorante? Intanto, mi dovrebbe offrire una possibilità di scelta. Se devo andare da qualche parte, e trovarmi una lista di tre piatti per ogni portata, me ne sto a cà mia....Una delle cose più belle dell'uscire a cena è soddisfare qualche voglia recondita, qualche sfizio che, per vari motivi, non si riusciva a togliersi. Quindi, anche il cibo semplicissimo può andare bene.
Poi, dovrebbe, ovviamente, offrirmi una cucina decente. Personalmente, mangio solo queio piatti che so di non potere fare meglio, o che comunque non riuscirei a fare a casa con semplicità. Esempio: se trovo la cassoeula, me la mangio, perchè altrimenti mi tocca aspettare quella che mia madre faceva per 12 persone, corredata di polenta e affini. E, visto che mia madre ha ormai 91 anni.....
Poi, alla fine, cerco l'ambiente giusto per il motivo per il quale sono uscito. E questo è più complesso, e certamente più variabile. A volte, esco a fare caciara con amici: e allora mi va bene il ristorantone chiassoso, fatto di cucina robusta e abbondante. Altre volte sono a un pranzo di lavoro, e cerco un posto di medio livello con cucina internazionale e ambiente tranquillo, altre volte esco per amore, altre per puro diletto gastronomico, altre perchè non ho/abbiamo voglia di cucinare. Insomma, si va dove porta il cuore.....
La "mano del cuoco" è indispensabile quando il ristorante vuole darsi una patina di raffinatezza. Il fatto è che, come giustamente fatto notare, le materie prime di buon livello oggi non sono difficili da trovarsi, e allora un buon pranzetto può essere combinato in modo relativamente facile. Tuttavia, la vecchia cucina francese di una volta, fatta di salsine, intingoli e cotture complesse, credo sia difficile da riprodursi in modo casalingo, ancora più di quella italiana.
Basterebbe guardare la ricetta del Carnacina per il risotto alla milanese.... :D

da Macs il 18 set 2006 12:00


Fante ha scrittoIl cameriere era antipatico come un sorpasso in curva


Non sai apprezzare le cose belle della vita...
E ti manca del tutto la stoffa per fare paragoni... :wink:

Se gh'è un patrono dei faciademerda, ghe dumandi cosa g'ho de fà...
DVDS - El paradis del Scurpion.

da bruno125 il 18 set 2006 15:47


Concordo con Rinaldo: i ristoratori ci saranno sempre, sono un male necessario...
Mi piace la scoperta di nuovi locali, l'atmosfera, i cibi: niente può sostituire questa cosa.
Allora perchè viaggiare? Si incomincia a scoprire il dolce, il salato e in mezzo si intravede che non sappiamo niente: così alal fine ci aggrappiamo alla fede...
I formaggi...come le mele, il vino: servirebbero le vecchie case e le vecchie cantine...e più persone che avessero i sapori antichi, gli artigiani...insomma far tornare indietro la clessidra...
Affinatori...: uno ristoratore ha un debole per il formaggio, un altro è sommelier; Tano continua a passare l'olio fra una portata e l'altra...
...il mondo è tondo, gira: sul mangione si strascrive, e "tout va bien madame la marchise"...

da zot il 18 set 2006 15:57


scusa bruno125 non è un po' l'atteggiamento del "non ci sono più le mezze stagioni!"...la ristorazione (leggiamo Plauto per esempio) è sempre stata momento di ritrovo.
gli osti alla tano ci saranno sempre e guai se non ci fossero: se no come potremmo evocarli dopo tempo?
alla base di tutto c'è sempre il momento in cui bisogna mettere mano al dinero, spesso la cuenta è veramente dolorosa! (non so lo spagnolo, sono andato per assonanze) :D

da montefollonico il 18 set 2006 16:10


Il problema rischia di non essere centrato, cerco di spiegarmi ancora meglio:
ovviamente viva i ristoranti! , ma riescono ancora ad emozionarmi?
stellati e non , tendono ad uniformarsi, a copiarsi, nelle loro poche scelte.
Un due stelle che cambia il menu solo due volte l' anno facendo solo 10 piatti, dico 10, diversi.Perdipiù piatti ripetuti da molti altri ristoranti, nella banalità delle materie prime tutte di gran moda., Ma che cappero di emozioni può darmi.!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Devo relegarlo quindi solo per soddifare il mio bisogno quotidiano di alimentazione, non lo andrò a visitare per trovare quello che non conosco. a rileggersi Monty

da bruno125 il 18 set 2006 16:45


Si, è vero...
Piuttosto qualche piatto in qualche vecchia osteria che conserva la tradizioni: qualcuna ne conosco in Veneto, nessuna in Trentino.
Si prova piacere, ma emozione è difficile...è vero...

da Macs il 18 set 2006 16:55


Ohibò ragazzuoli... che tristezza nelle vostre parole...

Non venite a dirmi che è impossibile emozionarvi, non ci credo.

Piuttosto questa vostra voglia di essere stupiti dovrebbe darvi lo sprone per proseguire con la ricerca del locale adatto allo scopo.
Magari ai vostri occhi apparirò stolto ed ingenuo, ma anche dopo le cantonate più terribili a me resta sempre la voglia di trovare queste emozioni. Perchè so già che il mattino dopo troverò una recensione che mi farà scattare la molla, che mi invoglierà a pianificare un viaggio per provare un ristorante, che mi porterà a fare dei discorsi lunghissimi e arzigogolati per inventarmi, con la mia lei, le scuse più strane per giustificare le spese folli di una cena...

Se gh'è un patrono dei faciademerda, ghe dumandi cosa g'ho de fà...
DVDS - El paradis del Scurpion.

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