Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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MENU DEGUSTAZIONE - Tramonto di un'epoca

da deloZio il 15 giu 2007 17:35


Riprendo qui talune considerazioni apparse in Rete più di anno fa (leggi),
che però, a mio parere, non spingono sino in fondo la critica a concetto.


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Il menu degustazione: perché decidere di prendere definitivo commiato da detta preferenza?
Ciò è dovuto all’ormai frequente delusione che tale scelta mi procura: ne presumo, credo correttamente, i vantaggi di Cucina,
la tranquilla metodicità e minor percentuale d’errore dell'esecuzioni stante la ripetitività delle stesse, e la presunta agevolazione
economica che ne deriva pure per il cliente ... quest’ultime però ormai quasi interamente riassorbite nei gangli del Conto totale
(le somme si tirano ovviamente in anticipo, quel che si vuole o deve guadagnare, alfine si guadagna). Per contro, osservo come

la qualità delle materie prime segua le oscillazioni di mercato, le pronte modifiche in Lista sovente no;

la cura di Cucina che deriva dalla pretta ripetitività sovente non apporta un valore aggiunto a palato;

sovente, gli Chef passano buona parte del loro tempo a sperimentare piatti-vetrina, da far assaggiare,
in porzioni e con cura amicale, a quei relativamente pochi appassionati "di fiducia" e Critici conclamati o
artatamente tali ... per poi integrarli, qualora apprezzati nel piatto- su Carta-in Rete, a degustazione
"comune", ma ridottisi nel passaggio a formato mignon, così adatto a gustare e godere dei piatto...Immagine


Condotta inveterata? Questo è chiaro... se non ché oggi, proprio per il proliferare di blog, forum e fotografie
a pedissequo dettaglio, la cosa appare smaccata ai tanti "comuni" ed imparziali osservatori un filo più attenti.



Al ché, se si vuol godere di una cena piacevole, un menu preordinato non la rovinerà di certo;
per contro, se si vuol tentare di capire come una Cucina in realtà opera, occorre a mio parere
ordinare alla Carta: per quel che mi riguarda, quindi, basta agl’ormai consueti

mi fido di Lei e alla prima visita è d’obbligo optare per una panoramica a degustazione
...
spenderò forse (forse!) 30 euro in più di Totale, ma almeno non mi sentirò infinocchiato
da quella che oramai è divenuta una ridicola ed insoddisfacente catena di montaggio.



Immagine
Il vostro punto di vista in merito…?




Nota a margine
provate a prenotare, magari via e-mail, un tavolo per una persona (uomo) per un pasto infrasettimanale: potreste così ricevere un fiorire di e-mail di diniego
con le scuse più disparate, di telefonate di accorato dispiacere per la Sala interamente prenotata di Martedì a mezzogiorno per il “Convegno sul radicchio/vino
nobile/Malga è bello”, di e-mail giunte, dannato Gestore di Servizi, quindici giorni dopo il vostro invio.

Commenti alle recensioni è la sezione ove deloZio cerca inspiegabilmente di rendersi più antipatico possibile (op.cit.)

da caneciccio il 15 giu 2007 17:40


Io ordino spessissimo i menu degustazione :D li trovo assai utili!

Hanno in genere un rapporto qualità prezzo favorevole (...per la mia esperienza), e sono calibrati (come porzioni) per permettere la sperimentazione di più portate di quelle che generalmente si ordinerebbero alla carta.

Ho molto gradito che all'altro Mastai ce ne fosse uno così ben studiato, da poter provare! :)
E se andrò da Colonna a Labico o altrove, ricadrò di nuovo sulla degustazione.
VIVA i menu degustazione!!!! :D

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da primus il 15 giu 2007 17:51


Un menu degustazione come si deve, non dovrebbe essere proposto a prezzi "popolari" e/o scontati, non ha senso. Anzi, a mio avviso, dovrebbe costare , e caro visto l'impegno di tutto il personale, dalla cucina alla sala.
Esso viene proposto come "biglietto da visita" del locale, ove il cliente può, attraverso un percorso di più assaggi, tastare il tipo di cucina.
Io personalmente non lo faccio, perchè richiede un impegno pazzesco sia in cucina che in sala, e noi non siamo attrezzati per questo. In più il menu degustazione deve essere proposto per tutto il tavolo, e oggi con tutte queste nuove problematiche alimentari, gusti,mode e tendenze, è praticamente impossibile..o quasi. Almeno per noi.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Yoda il 15 giu 2007 17:53


Quello che mi pare di capire e' che il carissimo deloZio, posto che spesso ho letto nelle sue recensioni il fatto che il locale venisse provato senza altri commensali al proprio tavolo, deve fare di necessita' virtu'.
Non ho esperienza in merito, trovandomi nella situazione che quando vado al ristorante, lo faccio spesso con mia moglie o con un gruppo di amici. Credo che quanto affermato da deloZio sia dovuto al fatto che preparare un menu per una persona, alla lunga possa dare piu' costi che benefici al ristoratore, il quale glissa piu' o meno abilmente e rinuncia al singolo coperto.
Personalmente, siccome la mia idea iniziale non e' quella di verificare se al di la' dei vari menu' proposti , la cucina sia o meno in grado di sostenere tutta la carta , bensi' e' e rimane quella di gustare dei piatti possibilmente buoni, ritengo che il menu degustazione sia il compromesso ideale per avere il meglio ( cosi' come ritenuto da chi cucina) ad un costo certamente inferiore a quello della "carta".
Certo che deve essere estremamente antipatico dover tendere degli agguati ai ristoratori per poter mangiare qualcosa.... :lol: :lol: :twisted: :twisted:

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da primus il 15 giu 2007 17:57


Credo che quanto affermato da deloZio sia dovuto al fatto che preparare un menu per una persona, alla lunga possa dare piu' costi che benefici al ristoratore, il quale glissa piu' o meno abilmente e rinuncia al singolo coperto.



non esiste, se un ristorante è aperto, fare 1 coperto non deve essere un problema.
Forse alcuni ristoranti di livello, magari non avendo lavoro a pranzo, sfruttano questo tempo morto per fare altre cose, e servire un coperto vorrebbe dire "disturbarli" nelle loro mansioni e quindi rinunciano.
Per me, cmq, è assurdo.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Bob il 15 giu 2007 18:03


Egregio DeloZio, invero ella tralascia di considerare alcuni aspetti assolutamente preganti nella valutazione di un menù "degustazione" che veramente appartenga alla categoria. Mentre posso seguirla nella considerazione di menù degustazione che non sono tali (ma anche qui potrebbero esserci sottili - e non - "distinguo"), alcuni menù sono intelligentemente calibrati vuoi nell'alternanza di sapori, vuoi nella composizione quantitativa dei piatti, come ben faceva notare la collega caneciccio.
L'alternativa non è un mero "30 euro in più", ma un 30 euro che potrebbe comunque lasciarci totalmente insoddisfatti, limitandosi esso - sovente - a una scelta riduttiva e obbligata, basata ancorsì su elefantiache ed astruse descrizioni dei piatti presenti nel menù alla carta.
Ancora, a favore di un menù degustazione, vorrei riesumare dal lontano passato alcune considerazioni che allora feci sul "coperto", paradossalmente trasportato alla condizione di "utile". Allora, propugnai (alquanto provocatoriamente, per la verità) la tesi che, anziché eliminare il coperto, esso venisse implementato, abbinandolo poi a un costo assolutamente (o quasi) alla pari dei piatti successivi. Per cui, a fronte di un coperto ipotetico di- poniamo - dieci, quindici euro, avremmo avuto trenette al pesto a 1,5 euro, tonno alla siciliana a 5 euro, e così via.
Il menù degustazione si avvicina a questa logica: nella panoramica che presenta, non costringe l'avventore a limitare i suoi desideri (sicuramente quantitativi, ma, in parte, anche qualitativi) offrendo una panoramica sufficientemente ampia dell'attivotà della cucina, e ricevendo, in cambio, un utile be certo ragionevolmente distribuito.
Diversa risposta ella avrebbe avuto qualora avesse rivolto le sue considerazioni ai "menù fissi". Questi non aiuterebbero nessuno che non fosse uno straniero inesperto, nulla offrendo, in genere, al gusto e all'inventiva, ma ella mi sembra persona di rara abilità nella semantica e nella filologia da rendermi pressoché certo che tale non fosse il suo divisamento.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da butter_fly il 15 giu 2007 18:05


io raramente ordino menù degustazione per il semplice fatto che.... son fatti di troppe portate! :cry: ed io non ce la faccio :cry:
li trovo però sensati sotto diversi punti di vista, specie se/quando concepiti come percorso di conoscenza dell' X stile di cucina o, ancor più facilmente, quando presenti in ristoranti etnici. esempio: "non conosco la cucina indiana: è la prima volta che l'assaggio e ragionevolmente prendo il menù degustazione, cosi entro in confidenza coi sapori e non corro il rischio di prendere piatti troppo "strani", che nel "degustazione" probabilmente non compaiono".
solo in ristoranti di un certo livello però li si trovano sotto la prima forma che ho esposto: spesso, e qui concordo con deloZio, sono concepiti per "funzionare" a livello organizzativo (in cucina), più che degustativo.
mi piace ordinare alla carta, ed anche assaggiare piatti che non c'entrano niente l'un con l'altro (come ho fatto oggi a pranzo: antipasto di salmone e trota, secondo di faraona ripiena :mrgreen: ): questo mi permette di approfondire puntualmente ed in quantità moderata solo i sapori che mi interessano.
però, nulla in contrario contro i menù degustazione, meglio però se brevi ed intensi.


da butter_fly il 15 giu 2007 18:27


butter_fly ha scrittoperò, nulla in contrario contro i menù degustazione, meglio però se brevi ed intensi.


:oops: sorry per la ripetizione :oops:

:P


Re: MENU DEGUSTAZIONE - Tramonto di un'epoca

da butter_fly il 15 giu 2007 18:29


deloZio ha scrittoNota a margine
provate a prenotare, magari via e-mail, un tavolo per una persona (uomo) per un pasto infrasettimanale: potreste così ricevere un fiorire di e-mail di diniego
con le scuse più disparate, di telefonate di accorato dispiacere per la Sala interamente prenotata di Martedì a mezzogiorno per il “Convegno sul radicchio/vino
nobile/Malga è bello”, di e-mail giunte, dannato Gestore di Servizi, quindici giorni dopo il vostro invio.


:shock: io quando son da sola non prenoto mai... entro e mangio :mrgreen:


da wineless il 15 giu 2007 18:57


Non penso sia un discorso estendibile a tutti i Ristoranti. I più organizzati ad esempio consentono di ordinare il degustazione anche limitatamente ad una parte dei commensali del tavolo e non a tutti.
Io rimango della vecchia linea, se mi sbagliano sul degustazione non vado oltre, peggio per loro se lo ritengono solo un ripiego a "catena di montaggio" e ti fanno mangiare bene solo alla carta. Non è professionale, preferibile allora non averlo, come da primus.
Le persone serie, come Enrico Bartolini, lavorano bene in entrambe le soluzioni perchè hanno uno staff ben preparato a soddisfare ogni esigenza.

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da silbusin il 15 giu 2007 19:48


Sulle dinamiche del menu degustazione ci si può sbizzarrire non poco.
In Francia, nonostante alcuni cerchino pietosamente di dire che le cose stanno cambiando, da sempre (la prima volta ci sono stato nel 1973 e l'ultima nel 2003 e la conosco veramente bene) il menu degustazione la fa da padrone. Nei grandi ristoranti un menu degustazione non costa molto meno di uno alla carta ma permette di avere una certa visione generale della cucina di quel locale.
In Francia la gente beve l'acqua del rubinetto, se tutto va bene la Badoit e la demì bouteille di vino, se sono in quattro la bottiglia intera.
Non andiamo a sfregugliare dai nostri cugini perchè "loro" al ristorante non buttano via i soldi, come i tedeschi, come gli inglesi, ecc. Noi solamente dobbiamo prendere la bottiglia intera in due (le mezze bottiglie sono rare e di modesta qualità) e poi lasciarla...
(si vede che ce l'ho un poco con la stupidità di noi italiani...). Avete mai guardato l'espressione dei camerieri o dei patron quando gli dite: solo acqua minerale...(non di tutti, ma di molti) :evil:
Il menu degustazione vi stupirò alla telefunken è tipico di tanti mono e bistellati Michelin: se spendo 250 euro ti devo pur dare qualcosa. Esco pieno come un uovo, non ho gustato le ultime portate perchè avrei terminato prima, ma come faccio poi a non dare un cappello blu. Ma mi facci il piacere....
Apro e chiudo un piccolo ragionamento: VG ha un blog bellissimo per le foto ma i menu proposti sono così poco praticabili in termini di edibilità che mi meraviglio che i ristoratori non abbiano ancora capito che di fatto la proposta diventa un pericoloso boomerang nei loro confronti da parte dell'utente medio. Aperto e chiuso.
Se vado dalla fulvia, da tano, da primus, da rinco, ecc. non prendo il menu degustazione, ma se fosse la prima volta magari sarei tentato.
Dice bene wineless: mi canni un menu degustazione? non mi vedi più...
E poi, perchè non pagare gli stessi cibi (vedi l'Osteria la Cuccagna) di meno nel menu degustazione che prendendoli alla carta?
E potrei citarne altri (Le codole, Il sole, ecc.): per quale motivo devo buttare via 30 euro in più. Quando con 30 euro mangio bene Al Sorriso?
Questione di noblesse? Sticatzi! Menu degustazione sì o no.
Alla fine sempre la mano del cuoco conta.
E dice bene primus: ogni professionista dovrebbe essere così onesto di proporre quello che sa fare ed è in grado di sostenere come servizio e non cercare di inkiappettare i gonzi.

da Rinaldo il 15 giu 2007 21:00


Da noi il degustazione sono 4 portate + appetizer e lo proponiamo a €.45,00; trattasi di un percorso guidato dei piatti presenti in carta.
Le porzioni sono un pochino ridotte (qualche fetta di salame d'oca in meno e un paio di ravioli meno) per farti arrivare alla fine non extra satollo ma soddisfatto; consentendoti un risparmio di circa il 20% sui prezzi alla carta.
E devo sottolineare che funziona: stranieri sopratutto, oppure tavolata della Domenica mezzodì lo apprezzano parecchio.

Rinaldo

da deloZio il 15 giu 2007 22:24


A mio parere, il ribaltamento di consuetudine è controproducente:
anni fa, nell’ipotetico medesimo Locale, il menu degustazione era proposto a prezzi importanti rispetto al costo di un pasto medio
(primo-secondo-dolce) consumato alla stessa tavola; per contro, ora è il "degustazione" ad avere prezzi mediamente accessibili,
il pasto composto alla Carta richiede esborsi ben più rilevanti, alle volte assurdi. Da ciò, quanti clienti optano ormai per un pasto
guidato… 6 o 7 su 10? Benissimo, scelta avveduta e rispettabilissima... io mi annovero tra i rimanenti tre o quattro:

ordino pertanto pietanze di composizione completamente differente rispetto ai Percorsi guidati, "obbligando" in concreto
il personale di Cucina a prestarvi opera a sé stante dal sordo lavorio e ciclo continuo occorrente ai menu guidati; chi sa
ben cucinare in tempi ristretti, non "teme" nulla… chi invece sa (o vuole) organizzare la Cucina per proporre un periodico
percorso gustativo e poco altro, non merita a mio parere tutta la rinomanza piovutagli addosso.

Badate bene: non mi riferisco alla sana e sobria ristorazione media, 30-60 euro e amaro offerto ... anzi, la reputo un'oasi di pace!
Trovo infatti sia rinfrancante accorgersi di tanto in tanto che la Ristorazione è ugualmente sostenibile pur senza tutto il bailamme
d'imprescindibili pubbliche relazioni/convegni sul gusto/doverosa conoscenza di "chi è chi"...

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Fino ad un anno fa mi servivo solo di Guide e Pubblicazioni del settore, inoltre non avevo agio nel collegarmi quotidianamente alla Rete;
oggi ho più chiaro il quadro generale sulla cosiddetta Ristorazione d'elite, e quel che vedo non mi piace affatto ... tutta questa claque
di critici e appassionati al seguito, conquistata alla causa in forza d'assaggini/sconticini/vinelli buoni/pacche sulla spalla m'intristisce
enormemente. Tutto considerato, stavo decisamente meglio quando non ero minimamente cosciente della cosa.

...

Butter_fly ha scrittoio quando son da sola non prenoto mai... entro e mangio


Sul punto ho avuto, mesi fa, un’interessante avventura in un Locale stellato che non aveva accettato la mia prenotazione
via e-mail: per curiosità, mi sono presentato ugualmente e ho trovato regolarmente aperto; ho pranzato, regolato ... e poi
esibito la stampata della loro e-mail di rifiuto, attestante la chiusura in detto periodo per lavori di rinnovo. Immagine

Commenti alle recensioni è la sezione ove deloZio cerca inspiegabilmente di rendersi più antipatico possibile (op.cit.)

da keywest68 il 15 giu 2007 23:42


primus ha scritto In più il menu degustazione deve essere proposto per tutto il tavolo, e oggi con tutte queste nuove problematiche alimentari, gusti,mode e tendenze, è praticamente impossibile..o quasi. Almeno per noi.


Nelle mie ultime esperienze in ristoranti, ho eliminato la proposta del menù degustazione.
Come dice Primus, troppe variabili incidevano sulla buona riuscita dello stesso.


Non concordo quando si paragone il degustazione ad un lavoro di catena.
Se proponi un percorso del gusto, deve essere sempre fatto al meglio, che tu ne faccia uno o mille al giorno, altrimenti fai come ho fatto io e lo rimuovi dal menù.

da primus il 16 giu 2007 09:16


Sui prezzi, menu degustazione ecc. si potrebbe discutere all'infinito.
Io personalmente non lo propongo, e non lo scelgo al ristorante come cliente, per questioni di pensiero e organizzazione. Tenete presente che ci sarà sempre qualcuno che all'interno di un percorso di degustazione, ti chiederà delle varianti, complicandoti ulteriormente la vita!

A volte, spesso, il menu degustazione è uno specchietto per le allodole al fine di aumentare il fatturato, e magari far spendere 50 € a chi ne avrebbe spesi 30 o 40.

Cito 2 esperienze in 2 locali ben conosciuti e censiti dai mangioni.
Nel primo,a Milano, contestai, si fa per dire, il fatto che tutte le portate fossero a prezzo eguale.....il pollo come la chianina...è questo è scorretto secondo me.....la risposta del patron fu che lui ha dei costi e ogni coperto gli deve rendere tot.....bah... :roll:

La seconda trattasi di un noto locale del piacentino ove, oltre alla carta, presentano un percorso tipico a 30€...i piatti cambiano a seconda della disponibilità, quella sera tra i secondi veniva proposta una portata presente alla carta a 20€...allora come funziona???

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da butter_fly il 16 giu 2007 10:09


deloZio ha scritto
Butter_fly ha scrittoio quando son da sola non prenoto mai... entro e mangio


Sul punto ho avuto, mesi fa, un’interessante avventura in un Locale stellato che non aveva accettato la mia prenotazione
via e-mail: per curiosità, mi sono presentato ugualmente e ho trovato regolarmente aperto; ho pranzato, regolato ... e poi
esibito la stampata della loro e-mail di rifiuto, attestante la chiusura in detto periodo per lavori di rinnovo. Immagine


urka :shock: bella mossa, i miei complimenti 8)


da maxbor il 16 giu 2007 11:15


La mia personale esperienza di menu degustazione, datata una quindicina d'anni, si è concentrata in Veneto rispettivamente all'Amelia di Mestre e al Tre Panoce di Conegliano.
Entrambe le prove mi lasciarono del tutto insoddisfatto.
A un prezzo non certo di saldo vennero serviti in tutto una dozzina di minuscoli assaggi di pietanze di "loro" scelta spazianti, ovviamente, dall'antipasto al dolce.
Le sole carrellate di antipasti, in numerose altre occasioni, mi hanno soddisfatto maggiormente.
Ci alzammo da tavola (poichè eravamo in più o meno numerosa compagnia) con una certa sensazione di non sazietà, un discreto vuoto nel portafoglio e privi di ricordi sulle pietanze di cui oggi non ne rammento alcuna.
Insomma, pur disponibile a riprovare e eventualmente ricredermi, ho maturato la convinzione che questo tipo di menù sia unicamente un affare per i ristoratori.

da Bob il 16 giu 2007 11:30


primus ha scrittoSui prezzi, menù degustazione ecc. si potrebbe discutere all'infinito.
...........
Cito 2 esperienze in 2 locali ben conosciuti e censiti dai mangioni.
Nel primo,a Milano, contestai, si fa per dire, il fatto che tutte le portate fossero a prezzo eguale.....il pollo come la chianina...è questo è scorretto secondo me.....la risposta del patron fu che lui ha dei costi e ogni coperto gli deve rendere tot.....bah... :roll:

La seconda trattasi di un noto locale del piacentino ove, oltre alla carta, presentano un percorso tipico a 30€...i piatti cambiano a seconda della disponibilità, quella sera tra i secondi veniva proposta una portata presente alla carta a 20€...allora come funziona???

Primus, hai detto con parole diverse quello che dicevo io. Il menù degustazione deve assolvere da un lato alla varietà dell'offerta, dall'altro alla resa economica, che, a questo punto, è sicuramente spalmata su un pasto completo, dall'antipasto al dolce. E, ora, non è così rilevante la differenza di prezzo trale varie portate.
Questo ragionamento, se lo porti all'eccesso, ti fa arrivare alla portata da 20€ al'interno di un menù da 30. Stai attento alla quantità, e tutto si risolve.
Confermo quello che dice Sil sui menù francesi. Invece, sono ( o erano ) assurdi i menù finlandesi, norvegesi e svedesi, che, a fronte di prezzi in carta di, poniamo, 100, diventavano 30-35 per il solo fatto di essere "menù turistici" Prima che vi venga il dubbio, "stesse porzioni".

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da avrigue il 16 giu 2007 13:36


Mooooolto interessante questo topic.

In effetti è una domanda che mi pongo da un po', quando mi lancio a provare ristoranti stellati e consimili.

Date le delusioni incassate a:
http://www.ilmangione.it/recensione.php ... ione=13164
e in altri ristoranti di pari livello provati in precedenza, sono diventata molto titubante circa la scelta del menu degustazione.

Vero che alla prima visita sarebbe logico scegliere questo tipo di menu, altrimenti si va un po' alla cieca... 8)

Però... però... anni fa mi sembravano menu allettanti e più convenienti, negli ultimi tempi invece gli esiti mi sono parsi sempre più incostanti. Insomma, meno affidabili.
Sarà che si invecchia (:oops:) e si diventa sempre più esigenti...

....o sarà che ci sono ristoranti e ristoranti?

Ad esempio il menu degustazione di Villa Crespi non mi ha mai deluso, tant'è che alle visite successive alla prima ho sempre scelto quelli e non mi sono mai avventurata nella carta, oltretutto ogni anno lo chef inserisce nuovi piatti da provare.

Forse bisognerebbe segnalare i ristoranti anche in base alla qualità/convenienza del menu degustazione. Ovviamente si parla di ristoranti dalla spesa "importante" dove, se la scelta dei piatti non ha soddisfatto, la cifra sembra ancora più alta...

ciau

da Rinaldo il 16 giu 2007 14:19


Sul punto ho avuto, mesi fa, un’interessante avventura in un Locale stellato che non aveva accettato la mia prenotazione
via e-mail: per curiosità, mi sono presentato ugualmente e ho trovato regolarmente aperto; ho pranzato, regolato ... e poi
esibito la stampata della loro e-mail di rifiuto, attestante la chiusura in detto periodo per lavori di rinnovo.


Va che sei strano davvero Delozio :D


ordino pertanto pietanze di composizione completamente differente rispetto ai Percorsi guidati, "obbligando" in concreto
il personale di Cucina a prestarvi opera a sé stante dal sordo lavorio e ciclo continuo occorrente ai menu guidati; chi sa
ben cucinare in tempi ristretti, non "teme" nulla… chi invece sa (o vuole) organizzare la Cucina per proporre un periodico
percorso gustativo e poco altro, non merita a mio parere tutta la rinomanza piovutagli addosso.


Quanto hai frequentato la cucina di un ristorante, qualsiasi esso sia, per poterti permettere un affermazione del genere?
Che ne sai di come ci si prepara al servizio della serata?
Sei mai stato dall'altra parte della barricata, per verificare l'adrenalina che scorre a fiumi in cucina?
Di sordi lavorii a ciclo continuo in una cucina di un ristorante che si rispetti non ne esistono.
Sei un executive forse? :D
Non mi pare da come scrivi sai; rimani un appasionato degustatore, sei decisamente più simpatico :wink: .

Se invece lo sei, prima di tutto mi scuso per non averlo riconosciuto e poi ti chiedo se puoi inviarci il curriculum; lo terremo nel database del personale da contattare in caso di necessità.

Con immutata simpatia :D

Rinaldo

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