Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Il menu allettante

da stefano66m il 11 dic 2007 14:30


Una sera parlando con chefalfio mi sono permesso di consigliare l'inserimento di rivisitazioni di piatti semplici nel menu molto originale che lui propone nel suo ristorante.
Credo che per chi esce spesso poter mangiare al ristorante un piatto di spaghetti aglio olio e peperoncino (secondo me un' ottima rivisitazione di questo piatto la propone Cavallaro per esempio) fatto bene sia apprezzabile.

da butter_fly il 11 dic 2007 14:53


vero: un ristoratore che conosco, e che propone un menu abbastanza originale, ha messo in carta i tortelli (ripieni di non ricordo cosa) in brodo di gallina... pare che piacciano molto e a molti. secondo me non c'è niente di più difficile che eseguire in modo eccellente un piatto "tradizionale", perché per il cliente il confronto con "quello di casa" il più delle volte non regge :wink:
per esempio (no, non è il limoncello...) non ho mai mangiato uno spaghetto al pomodoro e basilico buono come quello fatto da me 8) :P


da Avvomarco il 11 dic 2007 16:40


L'argomento di questa discussione mi sembra molto interessante, infatti ritengo che offrire alla clientela un menù interessante sia già metà dell'opera, l'altra metà è ovviamente realizzare bene i piatti...

Tra l'altro, penso che il proliferare di varie guide e siti con le recensioni dei ristoranti e la descrizione dei piatti proposti abbia in qualche modo cambiato l'approccio del cliente nel senso che ora è molto più facile scegliere un posto piuttosto che un altro in base alle proposte. Personalmente, dato che la mia ragazza non mangia assolutamente pesce, tendo sempre ad escludere ristoranti dove il pesce la fa da padrone e, inevitabilmente, mi documento prima di proporre un ristorante.

Concordo poi sul fatto che la rivisitazione (non l'azzardo, però) di un piatto fatta da un bravo cuoco sia molto interessante. Tuttavia non ho idea se la gente quando esce a cena abbia più voglia di "trasgressione" e, quindi, di provare accostamenti insoliti, ingredienti particolari ecc., oppure abbia più voglia di "normalità" e quindi piatti della tradizione, magari rivisitati.

Penso che la scelta sia anche influenzata dall'area geografica, mi sembra che qui a milano ci sia un pò più propensione verso la prima opzione che non la seconda.

Lo vedo per es. con la pizza, io non concepisco la pizza come un contenitore dove mettere qualsiasi ingrediente (anche per far lievitare il prezzo a dismisura) e inevitabilmente prendo sempre margherita/napoli e pochissime altre; quando mi capita di uscire in compagnia gli accostamenti bizzari si sprecano.....

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano gli altri.

da butter_fly il 11 dic 2007 16:53


Avvomarco ha scrittonon ho idea se la gente quando esce a cena abbia più voglia di "trasgressione" e, quindi, di provare accostamenti insoliti, ingredienti particolari ecc., oppure abbia più voglia di "normalità" e quindi piatti della tradizione, magari rivisitati.

più che dall'area geografica (che sì, in parte può incidere) secondo me dipende principalmente dal fattore culturale. secondo me un "mangione" 8) è attratto da entrambe le opzioni, magari a umore 8)
Avvomarco ha scrittoLo vedo per es. con la pizza, io non concepisco la pizza come un contenitore dove mettere qualsiasi ingrediente (anche per far lievitare il prezzo a dismisura) e inevitabilmente prendo sempre margherita/napoli e pochissime altre; quando mi capita di uscire in compagnia gli accostamenti bizzari si sprecano.....

sulla pizza... a me ad esempio interessa che l'impasto sia leggero, gli ingredienti di buona qualità, il costo equo: sui gusti non ho limitazioni, ma certo non amo le pizze con sopra di tutto :P


da silbusin il 11 dic 2007 17:15


Di questo interessante argomento ne avevo parlato diverso tempo fa con alcuni ristoratori e la risposta mi aveva sorpreso: il cibo semplice non "tira".
Fulvia che l'aveva inserito nel menu business a pranzo ha dovuto togliere gli spaghetti al pomodoro e basilico, il roastbeef, il pollo, ecc.
Uno pensa: ma a pranzo dovresti tenerti leggero. Mancopergnente!

Il problema è: uno va da tano e si vede presentata una burrata freschissima della Murge con pomodorini, un ciuffetto di soncino e sopra olio fruttato sardo con una grattata di sale dell'Himalaia e pepe di sechuan (si scrive così?). Insomma una caprese di altissimo livello.
Naaaa...barretta di baccalà confit con copertura di cacaco amaro su fondo di sedano rapa e zenzero.
Se no perchè è andato da tano?
Valli a capire...

da Fante il 11 dic 2007 17:25


silbusin ha scrittoValli a capire...



Non per fare il Fante ma non è difficile....

Primo: una buona pasta pomodoro e basilico me la faccio anche a casa mia.

Secondo: se la piglio fuori, non può costarmi 12 euro.

Terzo: concordo sulla pizza

da stefano66m il 11 dic 2007 17:48


Io vado spesso al ristorante e mangiare ogni volta il risotto con pere e gelato di foiegras o le caramelle di pasta al cacao ripiene di ganascino di vitello brasato e scaglie di Fatuli sinceramente mi stanca.
Soprattutto nei ristoranti più frequentati mi capita di sovente di ordinare spaghetti al pomodoro, battuta di fassone (ormai ce l'hanno tutti i ristoranti :lol: ), cotoletta alla milanese o carpacci di pesce dove l'atout è la materia prima.
Sostengo che un ristorante che propone soltanto piatti molto elaborati non può avere tanti clienti abituali, soprattutto nella clientela business che alla fine sono quelli che escono di più e spendono di più (l'uso delle carte aziendali è ancora in voga).

da Avvomarco il 11 dic 2007 17:48


Ecco, mi hai preceduto, stavo per rispondere che magari c'è anche un problema di prezzo (nessun riferimento alla Fulvia, per carità, parlo in generale), probabilmente uno si aspetta l'equazione piatto semplice = prezzo semplice, e non sempre è così, e allora si dirige verso qualcosa di più sofisticato o esotico.

Sulla pasta al pomodoro va bè, è vero, me la faccio a casa mia, forse non è l'esempio più calzante, però una cotoletta alla milanese non è una cosa così immediata, come mille altri piatti tradizionali/poveri/apparentemente semplici.

Quando vado al ristorante in realtà vorrei essere "stupito", impressionato in qualche modo, ma non ho bisogno di chissà che cosa, tutt'altro, a volte basta un cestino del pane con dentro del buon pane appena fatto (in un recente viaggio in giordania ho mangiato del pane arabo appena sfornato che probabilmente valeva da solo il conto di molti ristoranti), un risotto come dio comanda, e così via...

Per tornare alla pizza, qualche anno fa ho mangiato nell'entroterra ligure una pizza ai funghi porcini (con funghi freschi della zona, conoscevo il proprietario), il cui sapore e profumo me lo ricordo ancora adesso a distanza di anni e che non ho più avuto la fortuna di mangiare.

Ecco quello che intendo per essere "stupito".

da butter_fly il 11 dic 2007 18:00


Avvomarco ha scritto....

ti quoto. lo spaghetto al pomodoro ok, è semplice davvero (vallo a dire a pievangelini... 8)), ma la ribollita ad esempio no, né il brodo di gallina, né altri piatti popolari ma degni di attenzione quanto un soufflé di foie gras di ippocampo farcito alla grappa :shock:


da stefano66m il 11 dic 2007 18:07


butter_fly ha scritto
Avvomarco ha scritto....

ti quoto. lo spaghetto al pomodoro ok, è semplice davvero (vallo a dire a pievangelini... 8)), ma la ribollita ad esempio no, né il brodo di gallina, né altri piatti popolari ma degni di attenzione quanto un soufflé di foie gras di ippocampo farcito alla grappa :shock:


La ribollita è un piatto meraviglioso e a casa non me lo faccio di sicuro :roll:

da Bob il 11 dic 2007 18:13


Intanto c'è differenza tra "piatto semplice" e "piatto tradizionale". Sono d'accordissimo con Fante che non vado al ristorante a mangiare la stessa pasta pomodoro e basilico, che potrei mangiare a casa mia (magari migliore o comunque altrettanto buona) a 12-14 euro, per non dire di peggio. Però, una cassoeula, una ribollita, una cotoletta "seria"....quelle potrei anche mangiarle, se fossi certo che non mi arriva la fettina di carne impanata o il piattino di spezzatino di maiale.....
Il carrello degli arrosti misti o del lesso misto è un must, in Piemonte, eppure sono entrambi piatti tradizionali, difficili da farsi a casa, se non altro per la mole della carne necessaria.
Inoltre, da uno chef di un ristorante, mi aspetto un tocco in più. Quindi, il fatto di trovarmi nel piatto quialcosa che faccia concorrenza allo stesso piatto fatto dalla mia mammetta non mi va giù: non sono disposto a spenderci. Però, una "rivisitazione", qualcosa che non faccia perdere il senso intrinseco del piatto tradizionale, apportando una certa qual novità....perchè no? Ho appena mangiato uno squisito risotto all'amarone e cannella.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da stefano66m il 11 dic 2007 18:19


Gli spaghetti al cipollotto di Aimo e nadia sono un piatto decantato da molti come esempio di semplicità e bontà e probabilmente costano 25 euro, se fossi lì la sera in cui li hanno in carta probabilmente li assaggerei

da Avvomarco il 11 dic 2007 18:25


stefano66m ha scrittoGli spaghetti al cipollotto di Aimo e nadia sono un piatto decantato da molti come esempio di semplicità e bontà e probabilmente costano 25 euro, se fossi lì la sera in cui li hanno in carta probabilmente li assaggerei


E dai, qualcuno in un'altra discussione mi aveva promeso la ricetta per i miei spaghetti senatore cappelli :( :( :( :( :( :( :( :(

da stefano66m il 11 dic 2007 18:30


Avvomarco ha scritto
stefano66m ha scrittoGli spaghetti al cipollotto di Aimo e nadia sono un piatto decantato da molti come esempio di semplicità e bontà e probabilmente costano 25 euro, se fossi lì la sera in cui li hanno in carta probabilmente li assaggerei


E dai, qualcuno in un'altra discussione mi aveva promeso la ricetta per i miei spaghetti senatore cappelli :( :( :( :( :( :( :( :(


Anche Aimo e Nadia per la loro ricetta usano la Senatore Cappelli, Cavallaro idem per aglio olio e selezione dei peperoncini..
Io avevo aperto un post per la disperazione con la pasta Latini chiedendo lumi, non riuscivo mai a mangiarla al dente, o troppo cruda o troppo cotta :twisted: e l'ottima Fulvia mi aveva dato le indicazioni di come fare.
Ti cerco il link

da butter_fly il 11 dic 2007 18:31


Avvomarco ha scritto
stefano66m ha scrittoGli spaghetti al cipollotto di Aimo e nadia sono un piatto decantato da molti come esempio di semplicità e bontà e probabilmente costano 25 euro, se fossi lì la sera in cui li hanno in carta probabilmente li assaggerei


E dai, qualcuno in un'altra discussione mi aveva promeso la ricetta per i miei spaghetti senatore cappelli :( :( :( :( :( :( :( :(


eccoti accontentato 8)
CLICCA QUI


da stefano66m il 11 dic 2007 18:33


Avvomarco ha scritto
stefano66m ha scrittoGli spaghetti al cipollotto di Aimo e nadia sono un piatto decantato da molti come esempio di semplicità e bontà e probabilmente costano 25 euro, se fossi lì la sera in cui li hanno in carta probabilmente li assaggerei


E dai, qualcuno in un'altra discussione mi aveva promeso la ricetta per i miei spaghetti senatore cappelli :( :( :( :( :( :( :( :(



http://www.ilmangione.it/forum/viewtopic.php?t=4255

da Avvomarco il 11 dic 2007 18:34


Acc.... adesso non ho più scuse.....

Grazie!

da il_verza il 11 dic 2007 18:49


mangiare ogni volta il risotto con pere e gelato di foiegras,
o le caramelle di pasta al cacao ripiene di ganascino di vitello brasato e scaglie di Fatuli
sinceramente mi stanca.


"Toujours perdrix, toujours perdrix!"
sbottò il confessore cui Enrico IV di Francia faceva servire, quotidianamente a pranzo, le prelibate pernici.

"Toujours Reine!"
di rimando il re, accusato dal confessore di essere un marito fedifrago.




Immagine

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da primus il 11 dic 2007 19:03


Bisogna differenziare il pranzo abituale al ristorante di chi è in giro sempre per lavoro, e la cena al ristorante per il puro piacere.

Nel primo caso, ci sono 1000 trattorie che con 10/15 € ti fanno un buon ragù ed un buon arrosto. Se, come letto, qualcuno sostiene che quei piatti li mangia a casa, può anche prendere, come capita da noi a pranzo, anche 1 sola portata che magari esca dai soliti canoni di pasta/carne da "trattoria".
Poi ci sono anche piatti che a casa non si fanno abitualmente, ma non per incapacità...basta andare su internet e le ricette dei grandi chef, compresa la famosa cipolla caramellata, sono tutte postate e con un pò di buona volontà e tempo libero, si possono fare. Invece cose tipo Il bollito misto, ne parlavamo sabato con Silvano, a casa è un casino...o sei in 12 o mangi bollito per 1 mese.

Cmq, alla fine, se uno va al risto e trova in carta "Spaghetti aglio olio" poi viene qui e scrive "piatti banali" :lol: 8)

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da fulvia il 11 dic 2007 19:07


silbusin ha scrittoDi questo interessante argomento ne avevo parlato diverso tempo fa con alcuni ristoratori e la risposta mi aveva sorpreso: il cibo semplice non "tira".
Fulvia che l'aveva inserito nel menu business a pranzo ha dovuto togliere gli spaghetti al pomodoro e basilico, il roastbeef, il pollo, ecc.



Inversione di tendenza Dottore...... :)

settimana scorsa inserita Pasta e fagioli con pasta fresca homemade e Trippa alla Pavese con fagioli........ :P :P Nel menù colazione di lavoro (15 € con acqua, calice di vino, antipasto del giorno e caffè).....C'è gente che piange dalla commozione ancora adesso...... :P :P

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

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