Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Dress Code

da tello-77 il 17 dic 2007 11:26


Chiedo venia se è la sezione sbagliata

Un' amica mi ha detto che di recente è stata da Cracco con l' azienda la quale ha chiesto ai dipendenti di presentarsi alla cena con un certo quale dress-code elegante (non jeans per esempio)

Non tanto perchè la cena era aziendale, quanto per evitare rimbalzi

La cosa è stata poi confermata di fatto quando un cliente è stato "allontanato" e non fatto accomodare in sala perchè aveva un abbigliamento non adeguato (non era in tuta però per intenderci)

La cosa mi ha lasciato basito, e, francamente, mi fa pure incazzare

Non sono mai stato nè da Cracco nè da Calandre o stellati del genere ed è facile che se ci andrò sarà con clienti, quindi in abbigliamento formale

Vi chiedo dunque se avete conferma di ciò, cosa ne pensate, se è scritto da qualche parte (sito, ingresso, al momento della prenotazione, ecc....ecc....)

Già la selezione la fà il prezzo del locale, una ulteriore sull' abbigliamento mi sembra quanto meno eccessiva....

P.S.

Per chi non l' avesse capito fosse per me tutte le formalità mondiali sarebbero abolite :lol:

Sù dè dòòòòòòòssss !

da Fante il 17 dic 2007 11:32


Secondo me selezionare la clientela in base all'abbigliamento è maleducato e provinciale

da Strini il 17 dic 2007 11:33


Che io sappia, la cravatta è d'obbligo all'Enoteca Pichiorri ed al ristorante del Villa d'Este di Cernobbio. Se non ti presenti in bermuda e birkenstock, dalle altre parti dovrebbe andar bene qualsiasi cosa (fante ama cenare in bikini negli stellati). La storia di Cracco mi stupisce... e la famosa scritttrice sudamericana in sandali e gonnellone allora??

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

da Fante il 17 dic 2007 11:39


Strini ha scritto... e la famosa scritttrice sudamericana in sandali e gonnellone allora??


Questo è l'aspetto inquietante e fastidiosissimo.

Il Vip arriva in infradito e canottiera e tutti piegati a 90 a far salamelecchi e poi si seleziona l'impiegato? Fosse vero, roba da rabbrividire

da il_verza il 17 dic 2007 11:44


Il "valore aggiunto" del VIP è la persona in sé;
il "valore aggiunto" dell’impiegato/professionista/operaio/filosofo.... sta nell'abbigliamento.


2+2.... :arrow:

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da caneciccio il 17 dic 2007 12:21


Non so se sia giusto imporlo come obbligo, ma un abbigliamento adeguato secondo me è doveroso. Quindi magari va indicato dal ristorante all'atto della conferma della prenotazione.
Voglio dire, negli stellati il mio Lontry è sempre bello come il sole ovviamente in giacca&cravatta...e io mi regolo di conseguenza.

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da tello-77 il 17 dic 2007 12:24


caneciccio ha scrittoNon so se sia giusto imporlo come obbligo, ma un abbigliamento adeguato secondo me è doveroso. Quindi magari va indicato dal ristorante all'atto della conferma della prenotazione.
Voglio dire, negli stellati il mio Lontry è sempre bello come il sole ovviamente in giacca&cravatta...e io mi regolo di conseguenza.


adeguato a cosa ?!

al livello del locale o al costo del pranzo ?!

perchè se questo è il metro di misura ti chiedo allora :

vale di più un completo dell' Upim con un bel mocvassino di bata oppure jeans e maglia di qualche stilista di grido con un bel paio di gucci/tods ?!

se il criterio è il grano che hai e che puoi spendere per un pranzo allora all' ingresso ti dovrebbero spogliare e chiedere gli scontrini di ciò che indossi....

ho estremizzato volutamente :?

Sù dè dòòòòòòòssss !

da Bob il 17 dic 2007 12:42


Si era già discusso di questo, qualche tempo fa, se non erro....
Personalmente, credo che un certo rigore formale nell'abbigliamento sia necessario, quanto più è elevato il livello del posto in cui ti trovi. Forse sono abbastanza vecchio da credere che una certa cura nell'abbigliamento sia una forma di educazione, e, d'altra parte, non sono ancora riuscito ad adeguarmi totalmente alla norma odierna secondo la quale più vai stracciato più sei in, basta che ci sia la "firma".
Come debba essere interpretato il "certo rigore formale" è poi tutto da vedere: non arrivo a rendere obbligatorie giacca e cravatta (anche se.... :roll: ), ma certamente non accetterei la camicia con maniche arrotolate.
Insisto nel dire che il presentarsi in modo decente sia una forma di rispetto verso gli altri allo stesso modo in cui mi lavo e cerco di non puzzare.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da caneciccio il 17 dic 2007 12:47


Adeguato all'ambiente che è abbastanza formale, non al COSTO dello stesso per il tuo portafoglio.
Significa che non puoi andare in infradito neanche se è di Prada con diamanti &zaffiri; non puoi mettere una tìshirt neanche se è intessuta in fili di platino.
Poi ovviamente ci sono locali in cui si estremizza, e altri in cui un abbigliamente adeguato è interpretabile variamente, puoi non mettere la cravatta, puoi mettere una giacca non elegante o formale; poi la MARCA delle stesse, è ininfluente.
Ma uno che andasse in tshirt&jeans&sneakers che ne so, ala Pergola, mi parrebbe fuori luogo.
Io quando vado a cena anche solo al Wine bar della Città del gusto a Roma, che è abbastanza "elegante", certo non metto anfibi&pull con zip, che vanno benissimo da Sforno...

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da tello-77 il 17 dic 2007 12:53


caneciccio ha scrittoAdeguato all'ambiente che è abbastanza formale, non al COSTO dello stesso per il tuo portafoglio.
Significa che non puoi andare in infradito neanche se è di Prada con diamanti &zaffiri; non puoi mettere una tìshirt neanche se è intessuta in fili di platino.
Poi ovviamente ci sono locali in cui si estremizza, e altri in cui un abbigliamente adeguato è interpretabile variamente, puoi non mettere la cravatta, puoi mettere una giacca non elegante o formale; poi la MARCA delle stesse, è ininfluente.
Ma uno che andasse in tshirt&jeans&sneakers che ne so, ala Pergola, mi parrebbe fuori luogo.
Io quando vado a cena anche solo al Wine bar della Città del gusto a Roma, che è abbastanza "elegante", certo non metto anfibi&pull con zip, che vanno benissimo da Sforno...


non era un attacco a te :wink:

Sù dè dòòòòòòòssss !

da caneciccio il 17 dic 2007 12:55


mai pensato :wink: ma le marche non c'entrano... una giacca scura è sempre un capo adeguato, che tu l'abbia pagata 79 euro a Oviesse o 360 da Cavalli (vista ieri in vetrina :roll: )

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da tello-77 il 17 dic 2007 12:58


benissimo Bob, 2 domande:

Bob ha scrittoquanto più è elevato il livello del posto in cui ti trovi


cosa rende più o meno elevato il livello di un locale e della relativa fomalità dell' abbigliamento richiesto nello stesso


Bob ha scrittoInsisto nel dire che il presentarsi in modo decente


chi è così presuntuoso da arrogarsi iol diritto di decidere cosa è decente e cosa no


per aiutarvi a comprendere il mio astio verso la formalità vi dico che spesso, se non tutti i giorni, per il tipo di lavoro che faccio, sono solito andare in giro in giacca e cravatta, dai clienti

si fa perchè si deve, ma la mia bravura commerciale, o meno, certo non è dettata dalla formalità del mio abbigliamento

se dò un buon servizio lo darei anche in tuta, volendo, son sempre io

forse anche per questo fuori dagli orari di lavoro non tollero il dover essere formale

e all' estero non è così.....

Sù dè dòòòòòòòssss !

da Bob il 17 dic 2007 12:59


caneciccio ha scrittomai pensato :wink: ma le marche non c'entrano... una giacca scura è sempre un capo adeguato, che tu l'abbia pagata 79 euro a Oviesse o 360 da Cavalli (vista ieri in vetrina :roll: )

Mi dici dove trovi una giacca di Cavalli a 360 euro? Forse non hai visto l'1 che ci stava davanti? :lol: :lol: :lol:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da tello-77 il 17 dic 2007 13:02


caneciccio ha scrittomai pensato :wink: ma le marche non c'entrano... una giacca scura è sempre un capo adeguato, che tu l'abbia pagata 79 euro a Oviesse o 360 da Cavalli (vista ieri in vetrina :roll: )


sì, certo, lo so e lo condivido

ma era per dire che se ci deve essere un rapporto diretto tra:

quanto costa il pranzo
quanto costa cosa indosso
= quanta grana ho in quanto cliente di questo tipo di ristorante

allora il completo ha senso fino ad un certo punto, ma credo che Bob abbia evidenziato meglio che il rapporto è tra

livello del locale
abbigliamento formale

e invece questo non lo condivido, ma mica è colpa sua, è la società in cui viviamo che ruota intorno a questi presupposti :roll:

Sù dè dòòòòòòòssss !

da Fante il 17 dic 2007 13:03


Bob ha scrittonon arrivo a rendere obbligatorie giacca e cravatta (anche se.... :roll: ), ma certamente non accetterei la camicia con maniche arrotolate.


In parte ti quoto. Il disinvolto sciatto mi da fastidio. Ma non al ristorante.....ovunque. Metropolitana, cinema, panettiere.

Un ristorante che imponesse un abbigliamento "formale" mi darebbe l'impressione delle balere che si atteggiano a Club esclusivi tipo La Nutria d'Argento il locale preferito da Silbusin

da primus il 17 dic 2007 13:03


tutte cazzate gente.

una persona deve esser libera di vestirsi come vuole, non ci sono santi in terra.
Io da Marchesi, anni fa, mi sono presentato in jeans, scarpe da ginnastica e polo lacoste...mia moglie idem...accolti, serviti e riveriti come tutti e pagato 600 mila (1999) a pranzo. Anzi a fine pranzo ci hanno pure invitato in piscina per un po di relax.

Voglio vedere se da Cracco & Co. si presentasse..che so....G.Clooney in bermuda e ciabatte se lo rimbalzano....

ma per favore, con quello che si fanno pagare, dovrebbero ringraziare il signore tutti i giorni se hanno clienti. :roll:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da tello-77 il 17 dic 2007 13:03


Bob ha scritto
caneciccio ha scrittomai pensato :wink: ma le marche non c'entrano... una giacca scura è sempre un capo adeguato, che tu l'abbia pagata 79 euro a Oviesse o 360 da Cavalli (vista ieri in vetrina :roll: )

Mi dici dove trovi una giacca di Cavalli a 360 euro? Forse non hai visto l'1 che ci stava davanti? :lol: :lol: :lol:



sarà Just Cavalli, è possibile, e pure troppo :o

Sù dè dòòòòòòòssss !

da tello-77 il 17 dic 2007 13:04


primus ha scrittotutte cazzate gente.

una persona deve esser libera di vestirsi come vuole, non ci sono santi in terra.
Io da Marchesi, anni fa, mi sono presentato in jeans, scarpe da ginnastica e polo lacoste...mia moglie idem...accolti, serviti e riveriti come tutti e pagato 600 mila (1999) a pranzo. Anzi a fine pranzo ci hanno pure invitato in piscina per un po di relax.

Voglio vedere se da Cracco & Co. si presentasse..che so....G.Clooney in bermuda e ciabatte se lo rimbalzano....

ma per favore, con quello che si fanno pagare, dovrebbero ringraziare il signore tutti i giorni se hanno clienti. :roll:



stavo giusto per chiedere l' opinione di un ristoratore (lo sei giusto...?! :roll: :lol: )

hai espresso con molta sintesi il mio pensiero

Sù dè dòòòòòòòssss !

da Strini il 17 dic 2007 13:05


Bob ha scritto
caneciccio ha scrittomai pensato :wink: ma le marche non c'entrano... una giacca scura è sempre un capo adeguato, che tu l'abbia pagata 79 euro a Oviesse o 360 da Cavalli (vista ieri in vetrina :roll: )

Mi dici dove trovi una giacca di Cavalli a 360 euro? Forse non hai visto l'1 che ci stava davanti? :lol: :lol: :lol:


Era all'Oviesse, e la giacca era di Gavalli :lol:

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

da Strini il 17 dic 2007 13:08


Bob ha scritto Forse sono abbastanza vecchio da credere che una certa cura nell'abbigliamento sia una forma di educazione,



Sì, ma anche tu esageri... presentarsi alla Risotteria pandemonio così...

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"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

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