Tema interessante.
Credo che il discorso della porzione valga molto per le pause pranzo lavorative (attenzione, non pranzo di/per lavoro). Quando il muratore o il camionista si ferma per "nutrirsi", si bada al sodo e più ce n'è meglio è, poi si può commentarne il gusto...
Ovvio, anche a cena l'occhio vuole la sua parte, quindi la soddisfazione arriva per la buona e creativa presentazione del piatto oppure per la quantità (soprattutto se buono). Spesso capita di dire "che buoni, peccato fossero pochi", soprattutto per quanto riguarda i primi piatti, che a casa nostra siamo abituati a vedere belli pieni di pasta o ravioli e che invece al ristorante troviamo ben più diradati. Secondo me è proprio una questione di mentalità.
Sicuramente non mi devo alzare dal tavolo con la fame, ma se ho mangiato troppo rischio di non apprezzare pienamente quello che ho consumato, per non parlare di eventuali disturbi all'apparato digerente.
Parlando in termini schietti di bilancio il ristoratore potrebbe essere portato a servire piatti scarni al fine di farsene ordinare di più...
ma poi torno?
Il giusto sta sempre in mezzo, è dura da centrare, ma credo che il buon senso in queste cose sia sempre il fattore principale.