Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Coperto

da Bob il 12 giu 2005 11:39


Sono, ormai lo so da tempo, una voce fuori dal coro. Sono tra i pochi che ammettono, capiscono e condividono la scelta del coperto nella lista. Così come non concepivo il "servizio", ammetto il coperto.
Chi mi spiega le ragioni di tanta ostilità? La mia opinione è che, se mi siedo, obbligo il ristoratore a cambiare la tovaglia, lavare piatti e bicchieri, e fornirmi, soprattutto, di pane, che, in Italia, nessuno accetterebbe di pagare. Può essere diverso il caso in altri paesi, dove il pane è una pietanza come tutte le altre, con un suo costo a fetta, ma qui?
Nessuna polemica: solo sincera curiosità.

da kinggeorge il 12 giu 2005 12:11


completamente favorevole alla formula "coperto e servizio" inclusi nel prezzo... poi ha sempre ragione max quando dice che il conto alla fin fine si va in verticale, quindi il rapporto qualità prezzo non c'entra in tutto questo... Lo ritengo più una formalità che fa sentire il cliente coccolato più che pagante. Mi spiego, su tutti, con un esempio: all'"Osteria del vecchio castello" (Siena) sulla ricevuta non è segnato "coperti" ma "ospiti", viene messo il numero e poi sbarrata la casella del costo...

... Stella Stellina, la notte si avvicina ...
P.S.: "tu sei il solito facinoroso: un po' diplomatico un po' sovversivo" - wineless, 23/05/2005

da MarioLino il 12 giu 2005 12:46


Io sono un po' allergico ai costi fissi di coperto e servizio, non mi sembra giusto che un cliente che prende uno/due portate paghi questa voce per un importo parti a un cliente che prende quattro portate.

Preferirei coperto e servizio fossero costi variabili / nascosti, "spalmati" sui prezzi di tutte le portate a menu.

Un po' come è nelle paninoteche / birrerie :-D Sì lo so, sono indietro.

Scherzi a aprte, in un alcuni ristoranti può essere un addebito corretto, in altri, che usano tovagliette di carta, mi sembra un po' ridicolo.

Fosse per me lo abolirei. Anche perchè io di solito prendo poche portate: quindi pagherei meno!!!

da Rinaldo il 12 giu 2005 13:02


Mi spiego, su tutti, con un esempio: all'"Osteria del vecchio castello" (Siena) sulla ricevuta non è segnato "coperti" ma "ospiti", viene messo il numero e poi sbarrata la casella del costo...


Una ruffianata incommensurabile!!!!
Sappiamo tutti che il titolare del ristorante è li per lavorare;gli ospiti li può invitare a casa sua nel giorno di chiusura.

O forse questo ristorante è convenzionato con Onlus?

Preferisco venire al tavolo ad offrirti un calice di vino da meditazione o altro;ma poi non ti scrivo sulla ricevuta:"TI HO OFFERTO UN CALICE DI VINO".

Punti di vista.

Rinaldo

da Chef Toni il 12 giu 2005 15:33


Assolutamente favorevole alla formula 'coperto' con costi fissi facilmente quantificabili, specie se garantisce una certa qualità di servizio. Certo, in alcuni posti pagare un tot di euro per un servizio scadente è una vera fregatura :evil:

Trovo invece un'usanza barbara quella anglosassone di dover lasciare una mancia proporzionale al conto speso (giustifcata a loro parere dal fato che i camerieri non percepiscono uno stipendio, ma vivono di 'tips').

da Belpi il 12 giu 2005 16:05


Sono d'accordo con Mariolino.
Preferirei coperto e servizio fossero costi variabili / nascosti, "spalmati" sui prezzi di tutte le portate a menu.

La motivazione per cui sono d'accordo è che considero coperto e servizio come parte della "struttura" (passatemi questo termine) funzionale del ristorante allo stesso modo dei muri, tavoli, forno, cuoco, eccetera.

Se un gestore decide di offrire un servizio, tutto ciò che concorre ad espletare il servizio deve fare parte dell'impianto funzionale, dell'investimento fatto per potere eseguirlo correttamente.

penso che tutti resterebbero contrariati, se ad esempio in panetteria il conto sarebbe: 1 Kg di pane 2 € + bilancia elettronica/corrente 0,25 € + bancone/commessa 0,15 = totale 2,40 €. Oppure andando al cinema il costo del biglietto sarebbe: 1 film (Zorro, ad es.) 7 € + poltrona 0,5 € + bigliettaio/maschera 0,5 € = totale 8 €.

Il costo delle "strutture" (locali, impianti, forni, cucine, proiettori, personale di servizio, tovaglie/tovaglioli, posate, ecc.) per potere espletare l'esercizio/attività deve fare parte dell'investimento capitali e i loro costi dovrebbero (come dice Mariolino) essere costi variabili/nascosti e "spalmati" sui prezzi di tutti i "servizi" e nei ristoranti delle portate a menu.

D'altra parte se il cliente non ordina una bistecca (portata a menù) non la paga, se non ordina il vino (portata a menù) non lo paga, ma sarebbe surreale se il cliente per non pagare il coperto (che considero "struttura") dovrebbe mangiare in piedi (bicchiere e pane in una mano e piatto di spaghetti nell'altra). Oppure, se per non pagare il servizio (che continuo a considerare "struttura) , verrebbe ad ogni ordinazione, invitato ad andare in cucina a prendersi le portate.

da Strini il 12 giu 2005 16:35


Anch'io sono contrario, come non mi piacciono tutti i costi fissi , che però piacciono moltissimo ai fornitori di servizi (sicuramente avrete in mente una bolletta telecom). Tra l'altro mi sembra un caso più unico che raro nel mondo del commercio... sbaglio?

da kinggeorge il 12 giu 2005 17:46


Rinaldo ha scritto
Mi spiego, su tutti, con un esempio: all'"Osteria del vecchio castello" (Siena) sulla ricevuta non è segnato "coperti" ma "ospiti", viene messo il numero e poi sbarrata la casella del costo...


Una ruffianata incommensurabile!!!!
Sappiamo tutti che il titolare del ristorante è li per lavorare;gli ospiti li può invitare a casa sua nel giorno di chiusura.

O forse questo ristorante è convenzionato con Onlus?

Preferisco venire al tavolo ad offrirti un calice di vino da meditazione o altro;ma poi non ti scrivo sulla ricevuta:"TI HO OFFERTO UN CALICE DI VINO".

Punti di vista.

Rinaldo


non è la stessa cosa :wink: Ovviamente l'aperitivo (offerto) non è stato nemmeno segnato, dài.. :wink: sono quelle piccolezze che, se aggiunte ad una grande cura per il cliente, lo fanno sentire ospite a tutti gli effetti.. un surplus che, se non viene dato in modo eccellente, è sicuramente un boomerang.. ma quando ci si trova davanti a certe situazioni... è quel qualcosa in più che non guasta affatto ma fa la differenza.

Si chiama Stile... dal mio punto di vista :wink:

... Stella Stellina, la notte si avvicina ...
P.S.: "tu sei il solito facinoroso: un po' diplomatico un po' sovversivo" - wineless, 23/05/2005

da primus il 13 giu 2005 09:36


kinggeorge ha scrittocompletamente favorevole alla formula "coperto e servizio" inclusi nel prezzo... poi ha sempre ragione max quando dice che il conto alla fin fine si va in verticale, quindi il rapporto qualità prezzo non c'entra in tutto questo... Lo ritengo più una formalità che fa sentire il cliente coccolato più che pagante. Mi spiego, su tutti, con un esempio: all'"Osteria del vecchio castello" (Siena) sulla ricevuta non è segnato "coperti" ma "ospiti", viene messo il numero e poi sbarrata la casella del costo...


Anche a Borgarello :lol: :lol:

Daccordissimo che pane e coperto non si devono far pagare....anche se a volte certi clienti che fanno 1 cena in 2 (ce ne sono tantissimi) andrebbero trattati diversamente, facendogli pagare pane,coperto e aperitivo....

Daccordo con Rinaldo, gli ospiti li inviti a casa, nel tuo locale sono clienti :wink:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Bob il 13 giu 2005 09:44


Non ci siamo. Non mi state rispondendo. Bilancia elettronica e camerieri :lol: SONO costi fissi. Ce li hai, sempre e comunque, e li paghi sempre e comunque. E quindi sei costretto a spalmarli. Il coperto no: ti siedi= lavo tovaglia bicchieri e posate e ti porto il pane, NON ti siedi, non faccio nulla di tutto questo. E' vero che seduti da soli paghi poco, seduti in quattro paghi x 4, e la tovaglia è sempre una, ma piatti e bicchieri e pane no. Il coperto non è un servizio, ma una fornitura, ed è per questo che ne ammetto l'esistenza. La voce servizio era assurda: se ricarico ogni voce del, mettiamo, 10%, tanto valeva aumentare le voci corrispondenti della stessa percentuale, e uno non si illudeva sul conto finale. Un po' come l'IVA, insomma....Infatti, così hanno fatto. Ma il pane? Noi ci sediamo al tavolo, e, se va bene, cominciamo a sgranocchiare grissini. Se va male, ci facciamo due fette di pane che irroriamo con l'olio al tavolo ( se sembra valerne la pena) con sale e pepe. Spesso, prima ancora di mangiare, il cestello del pane si è vuotato o quasi. Nel frattempo, abbiamo macchiato la tovaglia di olio, (fino a poco tempo fa sporcato il posacenere), usato i bicchieri. Inoltre, per il solo fatto che ci siamo seduti, le posate vanno lavate. Questo costa: e costa un tot indipendentemente dal fatto che si mangi astice o prosciutto cotto.
Ecco, è questo il punto che non capisco: perchè non lo devo pagare, tutto questo? Certo, su tovagliette di carta e pizza senza fornitura di pane potrei essere d'accordo.....

da Bob il 13 giu 2005 09:48


Dimenticavo: l'ultima volta che sono stato a Vienna mi hanno fatto strapagare ogni microscopica fettina di pane (una vera e propria ostia) che mi portavano. Alla fine, il costo del pane era una delle voci più alte del tavolo......

da primus il 13 giu 2005 10:35


Bob ha scrittoDimenticavo: l'ultima volta che sono stato a Vienna mi hanno fatto strapagare ogni microscopica fettina di pane (una vera e propria ostia) che mi portavano. Alla fine, il costo del pane era una delle voci più alte del tavolo......


E' vero in Austria (sono stato 2 anni fa) il pane e' prezzato in menu', ma e' una cultura diversa, anche in Germania il pane per loro non e' fondamentale come in Italia.

Cmq il tuto ragionamento non fa una grinza, ma io insisto che nei 15\18 euro o quel che le' del filetto che mangi, e' ovvio che il pane e tutto il necessario per mangiarlo deve essere compreso; che poi sia un costo che va ad incidere sul prezzo finale del filetto questo e' fuori discussione; in un bar un crodino lo paghi 3 euro (quando va bene), ma il crodino il barista lo paga 90 cent. tutto il resto e' servizio, logistica, personale,patatine,snack,olive, tartine etc etc.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 13 giu 2005 10:36


Dimeticavo a Verona l'aperitivo costa la meta' che a Pavia o Milano, ma se vuoi le tartine le paghi

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Ospite il 13 giu 2005 12:23


Anche a milano e precisamente all'Ortica's Pub il crodino lo paghi 3 euro compreso di tartine :shock: :shock:

da Belpi il 14 giu 2005 15:41


Bravissimo Primus (permettimi questa confidenza), fai bene ad insistere
primus ha scrittoma io insisto che nei 15\18 euro o quel che le' del filetto che mangi, e' ovvio che il pane e tutto il necessario per mangiarlo deve essere compreso; che poi sia un costo che va ad incidere sul prezzo finale del filetto questo e' fuori discussione; in un bar un crodino lo paghi 3 euro (quando va bene), ma il crodino il barista lo paga 90 cent. tutto il resto e' servizio, logistica, personale,patatine,snack,olive, tartine etc etc.

Hai espresso perfettamente la logica per cui (almeno in Italia, ma anche in molti altri paesi) il pane non va conteggiato. Gradisco rimarcare il concetto (anche se l'hai già espresso egregiamente) aggiungendo, che in Italia da sempre, si dice mangia "pane e prosciutto", "pane e formaggio", ed in generale si usa l'espressione "pane e companatico", proprio perchè culturalmente il pane è sempre associato alla carne, formaggio, eccetera.
Se in un antipasto è presente il prosciutto, ci si aspetta che in associazione (proprio per le motivazioni tradizionali e culturali citate) ci sia il pane. Questo vale anche per i secondi e per le portate con formaggi.
Forse solo nei casi in cui un cliente ordina solo il primo, dessert, frutta, caffè, non dovrebbe avere la pretesa del pane, in quanto queste portate per i motivi tradizionali/culturali citati, non si accompagnano al pane.

da Bob il 14 giu 2005 16:22


Qui, ammetto che sto inzigando un pochettino, quindi, vi prego, passatemela, tuttavia....
Il ragionamento sarebbe corretto se pane e grissini venissero forniti in stretto abbinamento con la pietanza. Invece - e tutti voi, Primus in primis , lo sapete benissimo - il pane viene richiesto a priori, fin da quando ci si siede, indipendentemente dall'ordine. E se non c'è, scatta immediato il "manco il pane ci portano....". Sbaglio di molto? :lol:

da Bob il 14 giu 2005 16:28


Belpi, credo, inoltre, che ci sia un errore di fondo nelle tue affermazioni. Pane e prosciutto, pane e companatico, non derivano da accostamenti più o meno culturali. Derivano dal fatto che un pranzo era, nella stragrande maggioranza dei casi, composto da PANE. E basta. E non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Le riserve dell'antico egitto erano in grano. Le elargizioni dell'antica Roma erano in staia di grano. I ricchi donavano pane alle mense......Hai visto l'ultimo film di Salvadores? Quello del bambino rapito, non ricordo il titolo? Quando il figlio del rapitore va allo spaccio a prendere qualcosa da mangiare per l'altro bambino, prima pensa alle merendine, ma poi chiede. "Ma se uno ha fame, cosa mangia?" E la padrona risponde: "Pane. Se uno ha fame, mangia pane"

per Bob

da Belpi il 14 giu 2005 22:00


Il titolo era "io non ho paura", se non mi sbaglio.
Si è vero, hai ragione a dire che un tempo il pane era il sostentamento prevalente per molti popoli, ma da qualche tempo (specialmente nel mondo "occidentale") non è più cosi per merito dell'abbondanza di cibo che prima era più scarso e quindi più caro.
Io stesso mi ricordo ancora il tempo che a causa della mancanza di companatico ai bambini gli si dava (a mò di celia, ma anche seriamente) un pezzo di pane grosso e un pezzo più piccolino. Col pezzo piccolino doveva fare finta che fosse formaggio, salame o altro, e quindi dargli morsi piccoli al pezzo grosso morsi grandi, cosi con un pò di fantasia infantile doveva sembrargli di avere davvero mangiato pane e companatico.
Vabbèh! Comunque non me la passi allora di considerare le portate di carne, pesce, formaggi, eccetera, comprensive del pane?
Eppure io sono tanto affezionato a questa consuetudine!
E d'altronte ho ammesso che a chi ordinasse solo primi, dessert, frutta, e tutte le pietanze non tradizionalmente associate al pane, quest'ultimo potrebbe non essere presentato al tavolo. Quindi come vedi la mia convinzione non è dettata dalla voglia di mangiare a sbaffo il pane (e/o grissini), ma dal, e mi ripeto, considerare le citate portare associate e integrate col pane.
Che dici, ti ho convinto?

Re: per Bob

da Bob il 15 giu 2005 10:06


Belpi ha scrittoIl titolo era "io non ho paura", se non mi sbaglio.
Si è vero, hai ragione a dire che un tempo il pane era il sostentamento prevalente per molti popoli, ma da qualche tempo (specialmente nel mondo "occidentale") non è più cosi per merito dell'abbondanza di cibo che prima era più scarso e quindi più caro.
Io stesso mi ricordo ancora il tempo che a causa della mancanza di companatico ai bambini gli si dava (a mò di celia, ma anche seriamente) un pezzo di pane grosso e un pezzo più piccolino. Col pezzo piccolino doveva fare finta che fosse formaggio, salame o altro, e quindi dargli morsi piccoli al pezzo grosso morsi grandi, cosi con un pò di fantasia infantile doveva sembrargli di avere davvero mangiato pane e companatico.
Vabbèh! Comunque non me la passi allora di considerare le portate di carne, pesce, formaggi, eccetera, comprensive del pane?
Eppure io sono tanto affezionato a questa consuetudine!
:lol: :lol: :lol: :lol:
Che fai? Mi scadi sul patetico?
Comunque no, non te la passo.... :wink:
Il punto non è se il pane è abbinato all'arrosto, ma se è abbinato al tavolo, al solo fatto che ti siedi.
Ah, me n'ero dimenticato, di quella storia del pane grosso e pane piccolo, ma la sapevo anch'io. Non è così lontana nel tempo, e credo che in molti, forse troppi luoghi EUROPEI sia ancora una consuetudine presente. Purtroppo.
E d'altronte ho ammesso che a chi ordinasse solo primi, dessert, frutta, e tutte le pietanze non tradizionalmente associate al pane, quest'ultimo potrebbe non essere presentato al tavolo. Quindi come vedi la mia convinzione non è dettata dalla voglia di mangiare a sbaffo il pane (e/o grissini), ma dal, e mi ripeto, considerare le citate portare associate e integrate col pane.
Che dici, ti ho convinto?

da Bob il 15 giu 2005 10:08


devo aver scritto invece di parentare, oppure ho parentato invece di scrivere...... :oops:

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