Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Uscire in gruppo è penalizzante?

da stefanbo il 20 feb 2009 16:03


Prendendo spinto dalla recensione delle "Palafitte"
http://www.ilmangione.it/recensione.php ... ione=32296

volevo chiedere soprattutto agli amici ristoratori (primus, fulvia,nicolac ed altri che non ricordo e me ne scuso) nonché a chi opera nel settore (Falcade ed altri), ma chiaramente anche a tutti coloro che vorranno contribuire, di spiegarmi, come cliente, il seguente "teorema":

"Se siamo in gruppo e prenotiamo, il ristoratore immancabilmente ci proporrà (o "obbligherà") a non ordinare alla carta, ma ad un menu più o meno fisso"

Quanto sopra ovviamente è valido per comunioni, cresime e matrimoni, ma lì capisco perfettamente: 100 o più invitati non possono ordinare alla carta, ci sarebbe un caos totale.
L'unica contestazione che ho in questo caso è sui prezzi: con la "scusa" dell'evento e dei tanti piatti serviti (anche se poi, essendo spesso "assaggi", corrispondono ad un pasto normale, quindi "scusa" declinata!), il prezzo di un "evento" come quelli sopra descritti è immancabilmente molto più alto di un pasto normale, e questo in presenza di zero rischi e zero sprechi del ristoratore.... :roll:

Parlo invece di "rimpatriate", ex colleghi, ex scolari che si incontrano: 15/30 persone che prenotano presso un qualsiasi ristorante.
A Roma, che è la mia realtà, è praticamente impossibile sfuggire alla tagliola del menu fisso (o con pochissime varianti),.
Un mioa amico, andato a parlare con vari ristoranti per organizzare la rimpatriata di turno, alla fine si è stufato e sapete cosa ha fatto?

Ha prenotato, con 4 nomi diversi, 4 tavoli da 6 (erano 24) e quando sono arrivati hanno ordinato alla carta, speso molto meno e comunque si sono scambiati i posti per potersi parlare un po' tutti.

E' possibile che solo per avere una tavolata grande bisogna pagare il "dazio" del menu fisso?
Che ne dite?

da tello-77 il 20 feb 2009 17:09


credo che il problema principale dei ristoratori (ma anche dei clienti) sia quello che se arrivi in 15 e ordini 30 piatti diversi dopo 3 giorni sei ancora a tavola
stà al buon senso dei cliente e del ristoratore trovare una soluzione ma non vedo, almeno a milano, questo obbligo al menù fisso
tante tante volte mi è capitato di uscire a cena in compagnia e solo nei ristoranti di alcuni locali / discoteche c' era il menù fisso quasi imposto
qualche volta ho dovuto specificare alla prenotazione che non lo volevamo, ma la maggior parte delle volte nessun problema
adesso dico una malignità :lol:
magari a Roma si tende a dire "ma sì, che voi, nun te preoccupà, famo alla romana" :lol:
non è che a Roma han meno voglia di lavorare :?: :!: :wink: :lol: :lol: :lol: :roll: :lol:

Sù dè dòòòòòòòssss !

da tello-77 il 20 feb 2009 17:11


e aggiungo....
spesso, salvo alcuni locali seri e quelli che propongono menù degustazione, o salvo gli agriturismi, non tutti, come disem a milan, il menù fisso, "l' è na gran ciulada" :!: :lol:

Sù dè dòòòòòòòssss !

da Falcade il 20 feb 2009 17:21


Carissimo Stefanbo, il topic che hai aperto è particolarmente interessante...... allora, io ti porterò la mia esperienza con i vari annessi e connessi, la realtà ove mi trovo ad operare, è una realtà di cucina espressa, con tutti i vantaggi ( cose fresche) e svantaggi (tempistiche) che ne consegue.
Più di qualche volta mi sono trovato in contrapposizione con il mio datore di lavoro, perchè lui non vuole fare menù per le tavolate (io per la mia realtà, sopra le dieci persone, la vedo già come una tavolata). Ti spiego le mie motivazioni:" accorci, notevolmente i tempi per la clientela, dai il tempo alla cucina di organizzarsi, ovviamente come dici giustamente te, diminuisci gli sprechi, e cosa da non sottovalutare, il cliente sa già quel che spende, senza sorprese del tipo, ma io non me lo aspettavo, ma è troppo, ma a visto in quanti siamo ecc" sopratutto se lavori a peso come noi ( scampi Sicilia, tartufi di mare, carabineros, aragoste ecc ).
Delle volte ho visto delle scene veramente dispiacevoli.........
Dal lato del ristoratore, io proporrei (per chi sceglie il menù già preventivato) uno sconto del....... ecc, in modo da venirsi incontro.... io ti parlo facendo riferimento al "mio" ristorante, una quarantina di posti massimo quarantacinque...... per riuscire a dare sempre, quel benedetto standard qualitativo.........
Anche perchè, si faccio questo lavoro, ma sono spesso e volentieri anche cliente...... :wink: :wink: :wink: :wink:

Re: Uscire in gruppo è penalizzante?

da Parakarro il 20 feb 2009 20:38


stefanbo ha scritto
alla fine si è stufato e sapete cosa ha fatto?

Ha prenotato, con 4 nomi diversi, 4 tavoli da 6 (erano 24) e quando sono arrivati hanno ordinato alla carta, speso molto meno e comunque si sono scambiati i posti per potersi parlare un po' tutti.



si...ho capito...ma siete malati :P io vivo in maniera diversa le uscite di gruppo.... mi basta un posto semplice dove si mangia bene e son ben contento che di accordarmi con il ristoratore per un menù fisso uguale per tutti....

Comunque dipende dalla tipologia del locale...spesso chi accetta alla carta un tavolo da 30 persone o è un ristorante di altissimo livello con 10 persone in cucina, oppure è una pseudo mensa con i piatti già bell'e pronti :wink:

da vgaber il 20 feb 2009 21:52


Fossi stata il ristoratore in questione, il tuo amico sarebbe ancora oggi attanagliato dalla maledizione di cagotto costante.... :evil:
Il fine giustifica i mezzi? In questo caso, decisamente no, imho.

Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

da Parakarro il 20 feb 2009 23:25


La questione è SEMPRE LA STESSA: i costi....

Si nascondono dietro "non mangiamo tutto", "ci sembra troppo", "non vorrei vincolare gli altri", "siamo gente che non beve tanto" .... ma poi alla fine è sempre il tentativo di pagare meno... Poi magari spendono pure di più e si lamentano..

Secondo me la funzione è semplice:
scegl iun ristorante gestito da professionisti, indichi al ristoratore una cifra sulla quale hai intenzione di restare, (o meglio) guardi la proposta che ti fa il ristoratore stesso, trovi un accordo, vai in compagnia, ceni,ti diverti, paghi il giusto e ci torni.
Le furbate non servono a nessuno....Men che meno ai clienti :wink:

Re: Uscire in gruppo è penalizzante?

da primus il 21 feb 2009 09:38


stefanbo ha scrittoL'unica contestazione che ho in questo caso è sui prezzi: con la "scusa" dell'evento e dei tanti piatti serviti (anche se poi, essendo spesso "assaggi", corrispondono ad un pasto normale, quindi "scusa" declinata!), il prezzo di un "evento" come quelli sopra descritti è immancabilmente molto più alto di un pasto normale, e questo in presenza di zero rischi e zero sprechi del ristoratore.... :roll:



L'esordio del tuo intervento è pessimo. Per quanto mi riguarda non merita nemmeno risposta.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da rinco il 21 feb 2009 09:43


vorrei sapere chi e' il ristoratore che puo' servire la tavolata di 20 persone alla carta in una giornata con altra gente in sala?Chiaro che il giusto e' poi mangiare contemporaneamente o preferite 6 subito ,gli altri 6 tra 7/8 minuti e gli ultimi ? La cucina non e' abracadabra,lo chef non e' Silvan.Perche' la gente e' terrorizzata dal menu' fisso? il prezzo, e' sufficiente mettersi d'accordo e poi si assagiano piu' cose.A San Valentino abbiamo lavorato come se fosse un sabato sera normale ma perche' non c'erano tavolate;chiaro che non si puo' andare in un locale in 7/8 e ricevere il menu' fisso perche' in questo caso il ristorante manca di qualche cosa.Diverse volte ci e' capitato la richiesta di poter mangiare alla carta in 15 o 20 e sentirti dire ma IO PAGO,discorsi da pirla in quanto tutti pagano e a volte ho perso la tavolata proprio per non rischiare di accontentare qualcuno e scontentare gli altri clienti,perche' accettare questo tipo di prenotazioni,magari di sabato sera,ti crea dei problemi di servizio nei confronti degli altri clienti.Naturalmente a chi vuole mangiare alla carta in 20,certe problematiche non interessano, ma io responsabile del ristorante,si che m'interessano.

da Cabrio il 21 feb 2009 10:12


stefanbo ha scritto:
Ha prenotato, con 4 nomi diversi, 4 tavoli da 6 (erano 24) e quando sono arrivati hanno ordinato alla carta

...per il ristoratore nessun problema...sono semplicemente 4 tavoli da 6 e quindi gestiti distintamente con tempistiche diverse e con lasso di tempo sicuramente maggiore.

Facendo in questo modo non si fà altro che perdere il senso della convivialità.....sai che bello mentre a te arriva il primo , al tuo amico di due tavoli dopo non è ancora arrivato l'antipasto .....mentre ti bevi un grappino il tuo amico si fà una grigliata....ma per piacere allora facevate prima ad incontrarvi dopo cena in un bar .

Per poi parlare di costi....ma dove stà scritto che i menù organizzati sono più cari...anzi (per quanto mi riguarda) hanno un costo di circa il 15% in meno di uno stesso pasto fatto alla carta.

Nel mio caso propongo un menù così strutturato:

Fantasia d'antipasti (10/12 piccolle portate più affettati)
due primi ( e non sono assagi ma 1/2 porzione per portata----quindi 1 pieno)
due secondi
un contorno
un dolce
caffè
totale € 35,00 compreso di coperto(bevande escluse)

ora se consideri che i prezzi alla carta sono:

Antipasti: € 11,00
Primi:€8,00
Secondi:€ 11,00
contorni: €4,50
dolci:€5,50
caffè:€ 1,50
coperto:€ 3,00
totale € 44,50

...a questo punto dove vedi la "ciulata"???

da stefanbo il 21 feb 2009 10:27


Intanto ringrazio gli amici che hanno partecipato, sinora al topic, anche se non siamo d'accordo su molti punti, il bello della discussione è questo...
Evidentemente Roma è diversa, l'esempio di Cabrio è illuminante al proposito, buono a sapersi, vuol dire che gli eventi li organizzeremo...da Cabrio! :lol:
Una risposta all'intervento, invero poco gentile, di Primus.
Prima di tutto non è "l'esordio", la frase "incriminata" (perchè poi: è falsa?calunniosa? non mi pare proprio...), poi se si ha la pazienza di leggere la frase, si riferisce a "comunioni, cresime e matrimoni" e NON alle rimpatriate, oggetto del topic.
Non penso che Primus organizzi questi eventi (ripeto comunioni, cresime e matrimoni) nel suo ristorante, quindi perché inalberarsi? Per difendere, tout court, l'associazione ristoratori?
Insisto, la realtà di Roma, salvo, ovviamente lodevoli eccezioni è questa: spendi di più organizzando il menu (al contrario d Cabrio, appunto) che se ordini alla carta, ed a me, semplicemente, non pare affatto giusto :twisted:

da primus il 21 feb 2009 11:13


stefanbo ha scrittoNon penso che Primus organizzi questi eventi (ripeto comunioni, cresime e matrimoni) nel suo ristorante, quindi perché inalberarsi? Per difendere, tout court, l'associazione ristoratori?


Certo che faccio cresime ed eventi in genere, xchè non dovrei? A Maggio ho tutte e 4 le domeniche già occupate più due sabati ,da cresime e comunioni :roll:

Il mio intervento stizzito non è riferito a te in particolare come persona, non ti conosco, ma con questa storia ci avete sfrangato i maroni. Non tu in particolare, ma tutti. E basta. Poi ovvio che difendo la categoria, quando è difendibile, non faccio mica l'idraulico.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da stefanbo il 21 feb 2009 11:31


Intanto ringrazio Primus per la precisazione, sia personale, sia generale.
Sarò sfortunato, non dico di no (e non VOGLIO dare ragion a Tello che a Roma non si lavora :lol: :lol: ), ma tutte (e riabadisco tutte) le volte che sono stato invitato a cresime, matrimoni, battesimi, comunioni non ho mai mangiato decentemente (si badi bene, non ho detto "bene", ho detto "decentemente").
Per non parlare del fatto che, con coloro coi quali ero in confidenza per poterlo chiedere, il prezzo spesso e volentieri ammontava
al 200% rispetto al prezzo che il ristorante normalmente applica per un menu simile/uguale.
Questo, a me come consumatore/cliente, se permettete fa girare, e non poco...
Ma come: pago il doppio (non io, per fortuna!) e mangio peggio??
Insisto per l'ennesima volta, parlo solo di Roma, perchè, in quest'ambito conosco solo la mia realtà, che vi assicuro è proprio sconfortante.
Sono andato, da solo, "fuori topic" perchè mi sto riferendo ai grandi eventi, e non più al mio messaggio originario della rimpatriata, ma questo perché se già è difficile ottenere un pasto non fisso per quest'evento, è ovviamente (e capisco perfettamente i topic degli amici ristoratori e non che parlano, giustamente, di organizzazione) impossibile per le categorie di feste citate prima.

Non ho motivo di dubitare che i menu di Cabrio o gli eventi di Primus non facciano parte della categoria, nè come costo (e Cabrio l'ha dimostrato) nè come qualità, ma se volete cambio il nome al topic ":
"Uscire in gruppo A ROMA è penalizzante?" :wink:

da primus il 21 feb 2009 11:48


stefanbo ha scrittoIntanto ringrazio Primus per la precisazione, sia personale, sia generale.


Dovere, sei già nel mio cuore, dopo Fante e Silbusin :lol: :wink:

Parlando seriamente, io credo che mangiare decentemente in 100 sia difficile a meno che non si paghino conti salati.Un mio cliente erano in 120 per il pranzo della sua banca a Natale e li ho mandati alla Vecchia Pavia a Certosa, sono stati benissimo,pagando il triplo che da me e sono fermamente convinto che molto, anzi moltissimo, sipenda dalla scelta del ristorante.
Io di tutte le cresime che ho in agenda, hanno menu dai 35 ai 40 € tutto compreso. Sto facendo una politica, e paga, forse banale ma di convincimento che quando si organizza un banchetto, sia di 20 che di 100 persone, bisgona mangiare e bere cose semplici, perchè intanto nessuno farà caso se nel piatto hai i gamberi crudi o l'arrosto, ma se toppi con ricette complesse ti frustano, se invece fai un buon arrosto riesci a tenere un prezzo contenuto e fai cmq, nella sua banalità, buona figura.

Il problema che moltissima gente vuole stupire, ma i banchetti sono l'ultima occasione ove stupire.

Allora banchetto semplice, cose semplici prezzo buono e son tutti contenti.

Banchetto esagerato, prezzo esagerato e scelta di un ristorante esagerato. Allora tutto ok, ma bisogna pagare cifre iperboliche.

La via di mezzo scontenta tutti.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da stefanbo il 21 feb 2009 12:07


Quotatissimo Primus :lol: , spece dopo che hai detto che sono nel tuo cuore :wink:
Infatti ogni volta in questi pranzi romani c'erano improbabilissimi piatti ricercati.
Verissimo: meglio un arrosto fatto bene; magari me l'avessero servito invece del "trionfo di trancio di orata su letto di misticanza e melograno con la sua salsa al caviale"!!!!! :roll:

da Mystralina il 21 feb 2009 22:54


...vogliamo parlare anche di chi obbliga al menu guidato per un tavolo da sei? :shock:
No, forse meglio di no che poi Silbusin mi accende nuovamente le luminarie e non siamo più sotto Natale! :lol:
...o magari si... che tanto la recensione è già stata cancellata 8)

Scherzi a parte (anche se tanto scherzo poi non è): secondo voi quando è conveniente accordarsi per un menu guidato? In termini di praticità per la cucina e per la tavolata, s'intende.

<br>Ipse dixit: "Siamo ciò che mangiamo... quindi anche il maiale è verdura"

da Cabrio il 22 feb 2009 00:38


Mystralina ha scritto...vogliamo parlare anche di chi obbliga al menu guidato per un tavolo da sei? :shock:
No, forse meglio di no che poi Silbusin mi accende nuovamente le luminarie e non siamo più sotto Natale! :lol:
...o magari si... che tanto la recensione è già stata cancellata 8)

Scherzi a parte (anche se tanto scherzo poi non è): secondo voi quando è conveniente accordarsi per un menu guidato? In termini di praticità per la cucina e per la tavolata, s'intende.


A mi avviso per la cucina si traduce in: migliore organizzazione,minore tempo d'esecuzione, eliminazione degli sprechi...insomma si va a colpo sicuro.

per la tavolata: tempi d'attesa ridotti al minimo,commensali serviti tutti allo stesso momento, riduzione del costo del pranzo/cena (almeno nel mio caso ), e poi una cosa che a me piace molto : il senso della convivialità....cioè siamo in 25/30 amici ,ci ritroviamo per diletto(magari sono anni che non ci vediamo),chiacchere,battute,racconti ....ed il cibo???? l'importante è che sia qualitativamente buono e ben cucinato e se poi tra le varie portate mi servono anche un piatto non di mio" palato".....ecchisenefrega,sono uscito per stare con un gruppo di amici........................se voglio uscire per scegliere alla carta ,gustare ogni momento della cena ,scegliere il vino più adatto ( a mio palato),godere del cibo in tutte le sue sfaccettature.....non esco sicuramente con un gruppone di amici.......magari con 3 o 4 che hanno il mio stesso piacere a sollazzarsi con le gambe sotto il tavolo!!! :D :D

da johnleg il 22 feb 2009 00:45


[quote="Mystralina"]...vogliamo parlare anche di chi obbliga al menu guidato per un tavolo da sei? :shock:

:o Questo mi sorprende !A me non è mai capitato.
Comunque ritengo che,come in tutte le cose,ci sia bisogno di un minimo di elasticità.E rispetto reciproco tra ristoratore e "ristorato".

Per quanto riguarda poi il prezzo di un menu concordato anticipatamente,io ho sempre ottenuto un prezzo inferiore o uguale al costo di una cena(pranzo) equivalente;superiore sinceramente non ho ricordi.

quattro ruote spostano il corpo,
due muovono l'anima
(Riders Italian Magazine)

da tpt il 22 feb 2009 00:58


Cabrio la vede da "ristoratore" .... ed ha un sacco ragione.

Sembra che ogni cena che sia a corollario di un'occasione per "incontrarsi" possa in questo modo essere una motivazione per una scarsa qualità. Così non è.

Si cena in due: sia un incontro di lavoro, un incontro romantico di coppia consolidata o clandestina, il cibo diventa un punto di incontro, un modo per conoscersi.

In una cena "di gruppo", quale sia la motivazione che porta tante persone ad un unico tavolo, non può essere che uno strumento.

E come tale non può, nella mia opinione, avere le caratteristiche per diventare fulcro dell'incontro stesso.

Le prerogative differenti fanno si che anche il ristoratore proponga qualcosa di diverso: talvolta azzeccandoci, talvolta meno.

Ma se non chiediamo ai professionisti della cucina di essere dei guru, dobbiamo altresì ricordarci che non possono essere maghi: accontentare nella sua complessità un'intera tavolata diventa impresa improba, non esiste di meglio che concordare quindi preventivamente cosa offrire e a che prezzo.

Mi sono capitate cene aziendali al limite dell'accettabile. Ne ho conosciuto successivamente il costo e mi è sembrato immorale per quel che è stato offerto. Di contro, tra i tanti pranzi matrimoniali ai quali per gioia o per obbligo ho partecipato ho trovato davvero di tutto.

Ricordo in particolare con un sorriso compiaciuto un ristorante dove ho avuto modo di partecipare ad un pranzo di nozze con 500 invitati (roba da mal di mare ...) gestito ottimamente ... considerato il numero degli invitati: come qualcuno diceva sopra, nessuna preparazione da "vorrei ma non posso" ma un pasto semplice, organizzato in un ambiente e da personale abituato ai grandi numeri e gradevole nella sua semplicità. Memore per i tempi rispettati (tutti gli invitati hanno mangiato contemporaneamente) e per gli spazi adeguati.

Ho anche un piacevolissimo ricordo di una festa di nozze organizzata in una villa della zona di Erba con 150 invitati. Di classe, nonostante il numero dei commensali. Location, menù e servizio da 5 stelle. Tempi lungi nel servizio ma gestiti ottimamente e con la possibilità per gli ospiti di guadagnare l'aria di un bellissimo terrazzo con vista, dove ascoltare musica, fare quattro chiacchiere e fumare, se gradito.

E' solo una questione di prezzo e di volontà di cercare l'ambiente adatto ad ogni occasione. L'offerta odierna permette di scegliere.

Peccato che tavolta si vada a cenare tra morosi (storie che mi sono state raccontate) ci si trovi bene e si pensi senza indagare che il locale sia adatto anche ad altre situazioni.

Per quanto un ristoratore faccia del suo meglio, non può essere un tuttologo. E' per lui impossibile accontentare ogni tipologia di clientela.
Ultima modifica di tpt il 22 feb 2009 15:16, modificato 1 volta in totale.

da Cabrio il 22 feb 2009 01:33


tpt ha scritto:
Sembra che ogni cena che sia a corollario di un'occasione per "incontrarsi" possa in questo modo essere una motivazione per una scarsa qualità. Così non è.

concordo al 100%,difatti ho sottolineato " cibo qualitativamente buono e ben cucinato"

....ma purtroppo ,come in ogni lavoro, c'è chi lo fà bene e chi si arrabatta!!! e quest'ultimi sono proprio i fautori di cene "fantozziane". :D

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