Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Provocazione molecolare

da nebbiolo75 il 12 mag 2009 13:57


Tornando al discorso della cucina molecolare e tutto il casino che è stato generato, mi piacerebbe lanciare una provocazione: Tutti i ristoranti dovrebbero essere OBBLIGATI a mettere nei loro menù la provenienza e spiegazioni di TUTTE le materie prime. Forse qualcuno scende dal famoso 'carro dei più forti' che è stato nominato da qualcuno di voi.

Siamo abbastanza tecnologici per avere tutti un computer e quindi fare un documento sulla natura della propria cucina e i fornitori degli stessi ci vuole poco. Quando cambia un fornitore basta cambiare un indirizzo, niente più.

C'è un macellaio dalle mie parti che si lamenta perché deve certificare un monte di cose, poi quando uno va a mangiare nel ristorante, non sa da dove proviene la carne che mangia. Manca trasparenza e tracciabilità di tutta la filiera.

Chi si lamenta della cucina molecolare, vorrei sapere da lui visto che è campano e che utilizza nel suo menù anche mozzarelle di bufala, da dove provengono quelle mozzarelle? E' tutto latte di bufala campano oppure proveniente dalla mitica Romania (dove i controlli in quello stato sono al limite della legalità)? C'è scritto nel suo menù? NO, quindi si prega di rimediare se si vuol parlare.

Poi se ad una persona non piace la cucina molecolare è un altro discorso, sono gusti personali, l'importante è che si sappia con cosa è fatta e la natura dei suoi componenti. Stessa cosa per i 'tradizionalisti' e 'conservatori'.

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da giugium il 12 mag 2009 14:00


Ma io non sono troppo daccordo, più che dei menù ci sarebbero dei libri da 300 pagine...

da nebbiolo75 il 12 mag 2009 14:02


giugium ha scrittoMa io non sono troppo daccordo, più che dei menù ci sarebbero dei libri da 300 pagine...


Uno non è obbligato a leggerli, ma è per i ristoratori per pararsi il dietro e per essere comunque trasparenti. Si va al ristorante per il piacere di mangiare e se si è curiosi di un piatto si può leggere la sua natura, come e con cosa è stato creato.

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da capohog il 12 mag 2009 14:10


Condivido le perplessità di giugium ... se per assurdo proprio per i ristoranti "molecolari" questo non creerebbe problemi (son tutte ricette codificate fino all'ultimo grammo) sarebbe a mio avviso un casino soprattutto per quei ristoranti di pesce che sono molto dipendenti, nella stesura del menu, dal pescato del giorno...
per elencare tutte le materie prime dovrebbe ristampare il menu ogni volta. Invece un indice dei produttori e/o fornitori (la carne di quella cascina ,il pesce di quel pescatore, le pomate di fante, etc) in fondo potrebbe essere un'ottima idea, anche commerciale. Mi piacerebbe un feed back dagli sciefs

96 cubic inch of good vibs

da tpt il 12 mag 2009 14:11


Si finirebbe con lo scadere nel ridicolo. Ci sono talvolta dei cartelli, fuori dai negozi, nei parcheggi, che hanno il solo scopo di tutelare l'esercente ma non sono visti di buon occhio dalla clientela.

Ad esempio il classico "La direzione del centro commerciale declina ogni responsabilità in ordine alle autovetture ospitate negli spazi adibiti a parcheggio" ....

Provate ad immaginare un ristoratore che deve negare ad una famigliola un maccheroncino al pomodoro per la piccola ospite, giusto perchè non lo ha in carta e quindi non è tracciabile l'origine degli ingredienti.

Io penso si stia facendo un'inutile polemica: ci sono gli organi preposti (Asl, Nas, ecc ...) che possono controllare la provenienza di ogni ingrediente ed ogni oggetto che si trova in un ristorante. I controlli, quando e se effettuati, ne fanno scoprire sempre delle belle.

Ora, se io soffro di particolari allergie alimentari lo faccio presente al ristoratore, come lo farei a casa di un amico del quale sono ospite e stop.

da nebbiolo75 il 12 mag 2009 14:14


Ristampare un menù non è difficile. Tu cataloga le materie prime in un tuo database, poi le vai a riprendere quando le usi di nuovo. Non è fantacucina, è serietà. Non si devono assumere programmatori; ci vuole tempo all'inizio ma poi è tutto automatico.

E insomma chi è appassionato di cucina non vedo perché deve nascondere ciò che fa. In fondo mica chiedo il procedimento. Chiedo che cosa è...

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

Re: Provocazione molecolare

da primus il 12 mag 2009 14:22


nebbiolo75 ha scrittoTutti i ristoranti dovrebbero essere OBBLIGATI a mettere nei loro menù la provenienza e spiegazioni di TUTTE le materie prime. .


:shock: :shock:

Come se non ne avessimo già abbastanza di rotture coglionari da seguire.....ma per favore va......vediamo di non spararne altre :wink: In Italia ci sono ancora ristoranti che manco hanno il menu.......

Gente lasciateci lavorare in pace è...su...dai fate i bravi....che più minchiate ci costringete a fare e più alziamo i prezzi 8)

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da tpt il 12 mag 2009 14:23


Nebbiolo, in linea di massima ti darei anche ragione ma devi considerare che alcuni chefs non sanno di loro mettere insieme dieci parole di italiano corretto, figuriamoci usare un pc.

Non è difficile per me, per te ....

Eppoi consideriamo una cosa: quando alla mattina ti rechi al mercato ittico, vai all'ortomercato, al macello .... poi torni, devi metterti ai fornelli e non tutti hanno il tempo e la dimestichezza per variare un menù in pochi minuti.

Inoltre, spesso è volentieri, non è l'ingrediente in quanto tale a poter essere nocivo ma un uso in quantità sconsiderate.

Non penso ci siano cuochi che volutamente tentano di avvelenare la loro clientela, anche se qualcuno ogni tanto ci riesce ....

Dimenticavo: poi sa fum? Estendiamo la regola ai chioschetti di kebab, ai bar per i panini ed i piatti pronti, al porchettaro e magari al tizio che vende panini con il furgoncino davanti allo stadio?

da primus il 12 mag 2009 14:25


capohog ha scritto(la carne di quella cascina ,il pesce di quel pescatore, le pomate di fante, etc) in fondo potrebbe essere un'ottima idea, anche commerciale. Mi piacerebbe un feed back dagli sciefs


ma non dirmi che tu veramente credi che tutti i ristoranti acquistino la carne dalla cascina che macella solo per lui, il pesce da un peschereccio artigianale che tutte le notti pesca il meglio per lui, che la frutta e dell'orto dietro casa........ma giura che ci credi...... :lol: ...forse giusto le pomate di Fante.... :lol: .....sveglia gente :wink:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 12 mag 2009 14:28


tpt ha scrittoNebbiolo, in linea di massima ti darei anche ragione ma devi considerare che alcuni chefs non sanno di loro mettere insieme dieci parole di italiano corretto, figuriamoci usare un pc.

Non è difficile per me, per te ....




2 fenomeni.....

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da tpt il 12 mag 2009 14:34


Primus, guada che ti sto dando ragione! Pretendere l'elenco dettagliato di tutti gli ingredenti e delle loro quantità nel piatto è assurdo.

Però non puoi negare che ci sono dei cuochi praticamente quasi analfabeti.

Non penso affatto di essere un pozzo di scienza ma non credi che nella ristorazione ci sia qualcuno che potrebbe avere qualche problema nel rispettare una simile legge anche solo per difficoltà nell'utilizzo di un pc?

E se mi si blocca la stampante, che faccio? Oggi non cucino? :lol:

da capohog il 12 mag 2009 14:56


primus ha scritto
capohog ha scritto(la carne di quella cascina ,il pesce di quel pescatore, le pomate di fante, etc) in fondo potrebbe essere un'ottima idea, anche commerciale. Mi piacerebbe un feed back dagli sciefs


ma non dirmi che tu veramente credi che tutti i ristoranti acquistino la carne dalla cascina che macella solo per lui, il pesce da un peschereccio artigianale che tutte le notti pesca il meglio per lui, che la frutta e dell'orto dietro casa........ma giura che ci credi...... :lol: ...forse giusto le pomate di Fante.... :lol: .....sveglia gente :wink:


No, non sto dicendo questo, ma se un ristorante mi propone invece che della carne del supermarket la carne della macelleria Masseroni o di Ercole Villa (e ci sono le loro porche differenze) sarei anche disposto a pagarlo di più... tutto qui. Forse ne spariamo di minchiate, ma credimi che non siamo solo noi utenti dei ristoranti a farlo :evil:
Poi per quanto mi consta a me siamo ancora in democrazia ed su un forum libero dove sono liberissimo di esprimermi...ti lascio libero di lavorare in pace come io sono libero di decidere cosa mi piacerebbe avere e come questo mi spingerebbe a scegliere il ristorante :twisted:

96 cubic inch of good vibs

da Fante il 12 mag 2009 15:19


Digiamo che dovrebbe certamente valere la regola che se scrivo un particolare ingrediente o quello è o se ti becco, ti multo.
Tutti sti pomodorini di Pachino, sti porcini di borgotaro, sti chianine....

Aggiungo: un eccesso di segnalazioni porta a un abbassamento generale della soglia di attenzione. Ossia nessuno legge più niente. Per legge uno deve esporre un sacco di avvisi...pensate che qualcuno li legga? E sopratutto, pensate che un cartello possa alla fine davvero fare la differenza?

Aneddoto

Tempo addietro entra la solita signora moooooooooolto indaffarata e di fretta ( casalinga in pensione ndr ) durante una giornata di pioggia e rischia di scivolare sull'ingresso.
"Ma qui si scivola! E' bagnato!" "Piove..." rispondo io " Bè ma allora dovreste scriverlo" " Cosa? Quando piove è bagnato?" penso ma dato che sono una faccia di merda dico "Assolutamente" perchè ormai ho imparato a non entrare in discussione con certi elementi 8)

In breve

Alla fine se il ristoratore è "onesto" eviterà di fottermi a prescindere, se è un cialtrone scrive quello che vuole tanto ...

da nebbiolo75 il 12 mag 2009 15:32


Fante ha scritto...Alla fine se il ristoratore è "onesto" eviterà di fottermi a prescindere, se è un cialtrone scrive quello che vuole tanto ...


Allora lasciamoli nella loro beata fumosa trasparenza. Lasciamo lavorare gli chef perché hanno i loro cazzi come se esistessero solo loro. Io quando faccio un programma, devo fare anche una documentazione per far sapere cosa è e come funziona. Il cliente non lo legge, sono cazzi suoi, ma sono più cazzi miei se c'è scritto qualcosa che non è nelle righe che ho scritto.

Dico, che c'è di male a segnalare la provenienza delle materie prime? Almeno quella. Poi se mi va di verificarlo bene, altrimenti è come prima. Non avete tempo? Ma per favore....

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da tpt il 12 mag 2009 15:36


Nebbiolo, concettualmente hai ragione ma a mio avviso rimane l'infattibilità della cosa: ci sono come ho scritto sopra dei ristoratori che non sarebbero in grado di fare un elenco completo degli ingredienti dei loro piatti giornalmente e non per questione di tempo.

da nebbiolo75 il 12 mag 2009 15:37


tpt ha scrittoNebbiolo, in linea di massima ti darei anche ragione ma devi considerare che alcuni chefs non sanno di loro mettere insieme dieci parole di italiano corretto, figuriamoci usare un pc.

Non è difficile per me, per te ....

Eppoi consideriamo una cosa: quando alla mattina ti rechi al mercato ittico, vai all'ortomercato, al macello .... poi torni, devi metterti ai fornelli e non tutti hanno il tempo e la dimestichezza per variare un menù in pochi minuti.

Inoltre, spesso è volentieri, non è l'ingrediente in quanto tale a poter essere nocivo ma un uso in quantità sconsiderate.

Non penso ci siano cuochi che volutamente tentano di avvelenare la loro clientela, anche se qualcuno ogni tanto ci riesce ....

Dimenticavo: poi sa fum? Estendiamo la regola ai chioschetti di kebab, ai bar per i panini ed i piatti pronti, al porchettaro e magari al tizio che vende panini con il furgoncino davanti allo stadio?


Mica deve essere per forza lo chef a scrivere? :-) Se non sa scrivere, come ha fatto a firmare le carte per aprire un locale? Parliamo di Staff che forse è meglio. Uno dello staff può scrivere senza problemi. Saltando di palo in frasca direi che anche dai kebab se scrivessero cosa danno non mi farebbe dispiacere.

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da Fante il 12 mag 2009 15:53


Non lo so....l'idea è anche valida ma il rischio vero in certi posti è che ti vengano rifilati prodotti scaduti o poco sicuri...te lo vedi il locale che scrive "pelati cinesi raccolti in discarica di idrocarburi aromatici"... o continuerà a scrivere pomodo selezionatissimo km zero bio mio fio?

da tpt il 12 mag 2009 15:53


Nebbiolo, stiamo sul campo della fattibilità, eh?

Allora, se vogliamo estendere a chiunque proponga la somministrazione di liquidi ed alimenti questa regola dobbiamo anche valutare quanto questa linea (corretta in linea di principio, lo ripeto) si praticabile:

- Pasticcerie: già si fa ... ed in ogni caso la gamma di prodotti è sempre quella e limitata. Quindi la lista è da cambiare solo se si introducono nuovi dolci. Fattibile.

- Gelaterie: già si fa, idem come nelle pasticcerie.

- Kebab: spesso i gestori non conoscono l'italiano ma il prodotto è sempre e solo quello. Quindi possono rivolgersi ad un amico che "capisce di pc" e farsi fare delle liste. Non si fa al giorno d'oggi ma è assolutamente fattibile.

- Ristoranti cinesi e similari: spesso la provenienza degli ingredienti è dubbia, sarebbe molto utile. Il menù non varia nè stagionalmente nè annualmente. Non si fa al giorno d'oggi ma è assolutamente fattibile.

- Ristorante di alto livello: se non lo chef, in sala o comunque nello staff del ristorante c'è sicuramente chi è in grado di variare l'elenco anche giornalmente. Difficilmente questo tipo di ristorante ti spaccia per chianina della carne che non lo è o per Alba un tartufo di Pordenone. Ma tra i tanti il furbo può esserci. Auspicabile la lista degli ingredienti. Non si fa al giorno d'oggi ma è assolutamente fattibile.

- Ristorante di medio livello: se non lo chef, in sala potrebbe esserci qualcuno in grado di variare l'elenco anche giornalmente. Se non c'è ci si rivolge ad un estreaneo che si fa pagare per aggiornare l'elenco. Capita di mangiare tipicità non proprio tipiche in questo tipo di locali. Sarebbe bene esistesse una lista di ingredienti dei singoli piatti. Ma può andare ad incidere sul costo del piatto. Non si fa al giorno d'oggi ma la fattibilità comincia a essere discutibile.

- Ristorante di "basso livello": locale magari gestito da anziani e che rimane in piedi in virtù dei prezzi modici praticati. Nessuno è in grado di aggiornare giornalmente la lista ingredienti. Che facciamo? Lo chiudiamo?

- Baretti sotto gli uffici: oggi frittata, domani cotoletta, dopodomani caprese, e così via. Secondo quel che si trova al mercato. Spesso il personale è risicato proprio per poter proporre prezzi competitivi (visti gli alti costi di locazione dei locali posti in zone uffici). Non c'è il tempo materiale di preparare ogni giorno questa benedetta lista. Che facciamo, li chiudiamo?

Ecco, potremmo andare avanti cent'anni.

Il problema è di altra natura: controlli a campione dei Nas ed obbigo di apporre (se il problema è il parare il popò del ristoratore) a menù la scritta "gli ingredienti utilizzati possono in alcuni casi creare problemi a soggetti intolleranti".

da nebbiolo75 il 12 mag 2009 16:15


Fante ha scrittoNon lo so....l'idea è anche valida ma il rischio vero in certi posti è che ti vengano rifilati prodotti scaduti o poco sicuri...te lo vedi il locale che scrive "pelati cinesi raccolti in discarica di idrocarburi aromatici"... o continuerà a scrivere pomodo selezionatissimo km zero bio mio fio?


E' come quando tu vai a comprare un vestito e trovi scritto 100% cotone e poi capisci che c'è del sintetico. Ovvio che uno ci può cadere nel tranello e sempre esisteranno i furbi, però se ti scopro DEVONO essere cazzi amari e non multine e scappatoie furbine. Se uno è onesto non avrà problemi.

Per rispondere a tpt: I bar generalmente tutte le settimane e tutti i giorni utilizzano più o meno le stesse cose e quindi anche se non c'è nel menù del giorno la pizza, mi scrivi che quando c'è la pizza è fatta così oppure è di tizio. Forse sono quelli a cui vengono meno grancie alle mani (leggasi crampi) per scrivere troppo. Per i locali gestiti da anziani e di basso livello, ci sono regole ben peggiori da rispettare che scrivere cosa dò da mangiare. E' questione di trasparenza via :-)


Poi trovo ridicole le scritte 'il prodotto può essere surgelato in caso di mancanza di prodotto fresco'. E il bello è che è pure legale 'sta cosa. Il prodotto che mi proponi OGGI è fresco o no? Se è fresco non ci scrivi nulla, altrimenti almeno a mano ci scrivi che OGGI E' SURGELATO.

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da primus il 12 mag 2009 16:51


Fante ha scrittoIn breve

Alla fine se il ristoratore è "onesto" eviterà di fottermi a prescindere, se è un cialtrone scrive quello che vuole tanto ...



E ci voleva Fante a spiegarvi il tutto in una riga.....

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

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