Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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da santippe28 il 09 apr 2012 22:28


Facciamo un esempio pratico così magari si chiarisce : compro spesso cose , anche inutili , che mi soddisfano nonostante il prezzo elevato , ognuno spende i propri soldi come preferisce , però una volta che ho acquistato la tal cosaal tal prezzo , la mia soddisfazione , non mi impedisce di ammettere e riconoscere che il tal oggetto dei miei desideri sia costoso , o addirittura caro , un paio di autoreggenti firmate a 50 euro, magari le compro , magari mi soddisfano , peròse ho un briciolo di obiettività e i piedi appoggiati su questa terra e non sugli anelli di Saturno , non ho alcuna difficoltà , nè mi faccio problemi ad ammettere e riconoscere che sono cari .Mi sembra lapalissiano ...

da gumbo il 09 apr 2012 22:55


Se parliamo - come mi pare dica Santippe - di una scala assoluta di prezzi in base a cui io confronto e giudico il prezzo di una singolo prodotto allora, ok.

Una cacio e pepe a 30 euro, secondo me, è cara.
Così come - secondo me - è cara/costosa una pizza margherita a 9 euro, una bicicletta a 600 euro, una maglia in cachemire a 300, un'automobile a 35000.

Tutte queste cose - secondo me - però possono essere ugualmente giustificabili, in base a criteri soggettivi (e più o meno condivisibili).

Mi pare di capire che secondo Primus, invece, esistano cose il cui prezzo è oggettivamente ingiustificabile, oggettivamente una fregatura.
Tra le quali anche una cacio e pepe a 30 euro.

Invece io dico che, per me, può valere di più un'esperienza indimenticabile - che potenzialmente potrebbe essere anche la cacio e pepe più buona della storia del mondo - rispetto a un oggetto che poi magari neanche utilizzo tanto (es. un nuovo stereo).

p.s. BUZZY - eh già, non ci siamo riconosciuti, sarà per un'altra occasione! :)
Per quanto riguarda il mio cuoco preferito, in ogni caso, l'esperienza mi fa propendere per non fidarmi mai di quel che si dice in giro; come fonti affidabili in questo caso scelgo le mie... 8) :D

da silbusin il 09 apr 2012 23:48


Questa è una desolante discussione più volte rispresa su questo forum.
Attualmente non è più accettabile dire "ognuno spende i propri soldi come vuole", perchè la crisi profonda del sistema ci deve far dire "ognuno deve spendere eticamente i propri soldi". E l'etica non è un elastico che si tira a piacere.
Poi sul cuoco importante io non dimentico che il comportamento del professionista non è scindibile da quello dell'uomo perchè il personaggio pubblico è esempio o comunque riferimento per altri. A buon intenditor...

da santippe28 il 10 apr 2012 09:38


Eh Micio , l etica mangionesca meriterebbe un topic tutto suo ....

azz... Dove ho meseo la lente di ingrandimento ? ... 8)

da Parakarro il 10 apr 2012 09:39


silbusin ha scrittoQuesta è una desolante discussione più volte rispresa su questo forum.
Attualmente non è più accettabile dire "ognuno spende i propri soldi come vuole", perchè la crisi profonda del sistema ci deve far dire "ognuno deve spendere eticamente i propri soldi". E l'etica non è un elastico che si tira a piacere...


non condivido....

i soldi sono miei e ci faccio quello che mi pare , come mi pare, senza etica e senza giustificazioni... già devo usare pagamenti tracciatio quando lo vogliono loro, ora ci manca che devo anche sentirmi in colpa...

da primus il 10 apr 2012 09:41


gumbo ha scrittoMi pare di capire che secondo Primus, invece, esistano cose il cui prezzo è oggettivamente ingiustificabile, oggettivamente una fregatura.
Tra le quali anche una cacio e pepe a 30 euro.



attenzione il termine fregatura non è da intendersi come "Crippa è un disonesto" è.....fregatura nel senso che secondo me sono "soldi buttati" come sono stati ampliamente buttati i 214 euro domenica sera al Don Carlos. non dico che mi hanno fregato (anche se il trucchetto del secondo cestino di pane si avvicina molto ad una fregatura....) mi hanno pelato. tutto qui.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 10 apr 2012 09:43


Parakarro ha scritto
silbusin ha scrittoQuesta è una desolante discussione più volte rispresa su questo forum.
Attualmente non è più accettabile dire "ognuno spende i propri soldi come vuole", perchè la crisi profonda del sistema ci deve far dire "ognuno deve spendere eticamente i propri soldi". E l'etica non è un elastico che si tira a piacere...


non condivido....

i soldi sono miei e ci faccio quello che mi pare , come mi pare, senza etica e senza giustificazioni... già devo usare pagamenti tracciatio quando lo vogliono loro, ora ci manca che devo anche sentirmi in colpa...


quoto.
mi duole dar contro a quella gran figa di silbusin :shock: ma ognuno spende i soldi come crede.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da miciagilda il 10 apr 2012 10:12


E' inevitabile, che ognuno spenda i propri soldi come crede. :)

Se però, ad esempio, uno si rovina alle slot machines, poi non venga a chiedermi dei soldi e non si lamenti se qualcuno gli dà del @%*#§... 8)

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da gumbo il 10 apr 2012 10:37


primus ha scrittoattenzione il termine fregatura non è da intendersi come "Crippa è un disonesto" è.....fregatura nel senso che secondo me sono "soldi buttati" come sono stati ampliamente buttati i 214 euro domenica sera al Don Carlos. non dico che mi hanno fregato (anche se il trucchetto del secondo cestino di pane si avvicina molto ad una fregatura....) mi hanno pelato. tutto qui.


Se il giudizio è dopo aver assaggiato e per il prezzo pagato si è usciti insoddisfatti, allora siamo d'accordo sul fatto che siano "soldi buttati".

Giudizio che può essere più grave - tipo se le cose sono proprio cucinate male o ci sono stati problemi vari durante la cena - o meno grave - tipo se non c'era niente di sbagliato ma a me non ha detto un granché o non mi ha soddisfatta abbastanza proporzionatamente a quanto ho pagato (e ovviamente più spendo, più mi aspetto.)

Non sono d'accordo, invece sul fatto che si possa stabilire oggettivamente a priori se un piatto è una "fregatura".

O meglio, io posso pensare che una carbonara non abbia senso che costi più di 10 euro (per dire a caso) in assoluto.
O che in quel determinato locale il prezzo che vedo sul menu sia troppo alto.
E allora non la ordino proprio.

Sul fatto che in tempi di crisi tutti debbano per forza abbassare i prezzi o non spendere, invece non sono per niente d'accordo - perché il danno lo fanno i giochi finanziari con soldi virtuali mica le transazioni tra persone che fanno/acquistano beni, offrono/acquistano servizi!

da silbusin il 10 apr 2012 10:45


Mi dispiace ma non avete capito, come sempre, sempre i soliti, :lol: come nei precedenti 3d.
Spendere i propri soldi "come si vuole"? Ci mancherebbe altro che non si potesse! In privato e senza notizia la libertà è sovrana, ma diventa sbagliato, in un momento di crisi profonda del sistema, partecipare a discussioni pubbliche in cui si cerca di giustificare spese incongrue. E' ben diverso. Se io discuto in pubblico delle "mie" spese o del modo con cui spendo i miei denari, non posso pretendere che un altro non giudichi. Se no le mei tasè, come dice belle guanciotte.

da Parakarro il 10 apr 2012 10:55


ok e chi stabilisce se una spesa è congrua o meno?

secondo quali parametri?

da fulvia il 10 apr 2012 10:58


Parakarro ha scrittook e chi stabilisce se una spesa è congrua o meno?

secondo quali parametri?



Se andiamo avanti così...per decreto legge..... 8)

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da silbusin il 10 apr 2012 11:20


I parametri: l'eticità d'impresa stabilita dal cliente.
Se io vedo il Nero d'Avola nella grande distribuzione a 8 € la bottiglia e poi me lo ritrovo (stessa annata) in un locale di Bergamo a 32 €, dico che il ricarico non è congruo.
Se la cacio e pepe costa 2 €, poi ci sono (per un top) 13 € di spese e la metto in carta a 15 €, storco un po' il naso ma se è buona... ma se la trovo a 30 € dico che la spesa non è congrua.
Se vado alla Rinascente (ieri) per comperare un trolley e siccome è di XY (cazzarola non mi ricordo più la marca) costa 460 €; lo stesso trolley della Roncato o Samsonite mi costa 165 €, per il primo dico che farei una spesa incongrua.
Lo stabilisco io, dato che sono io che pago la prestazione d'opera.
Mi dispiace ma quando si dipende dai clienti sono loro che decidono, non voi.

da Parakarro il 10 apr 2012 11:40


silbusin ha scrittoI parametri: l'eticità d'impresa stabilita dal cliente.

Lo stabilisco io, dato che sono io che pago la prestazione d'opera.
Mi dispiace ma quando si dipende dai clienti sono loro che decidono, non voi.


ok, quindi è personale e soggettiva.

non ha paramentri fissi e stabiliti
e quindi non ammette giudizio :D

da miciagilda il 10 apr 2012 11:48


L'etica, purtroppo, non è una scienza esatta. :( :wink:

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da silbusin il 10 apr 2012 12:04


Parakarro ha scritto
silbusin ha scrittoI parametri: l'eticità d'impresa stabilita dal cliente.

Lo stabilisco io, dato che sono io che pago la prestazione d'opera.
Mi dispiace ma quando si dipende dai clienti sono loro che decidono, non voi.


ok, quindi è personale e soggettiva.

non ha paramentri fissi e stabiliti
e quindi non ammette giudizio :D

Oh no... se sei giudicato male chiudi l'esercizio. Parametri d'impresa? Gentilezza nel servizio, puntualità nelle consegne, ricambi originali e non rigenerati, rilascio della ricevuta fiscale, personale preparato, mano d'opera corretta e non "appesantita",... vado avanti?
Parry non camminare sui vetri bagnati... :lol: :P

da Parakarro il 10 apr 2012 12:19


scusa Sil ma stai divagando tirando in ballo 1000 cose

parlo di spesa etica e di giudizio non di chi fa pagare certe cifre ma di chi le spende (che poi nè il primo nè il secondo è il mio caso :lol: )

mi sembra che il botta e risposta sia partito da questa frase:

"Attualmente non è più accettabile dire "ognuno spende i propri soldi come vuole", perchè la crisi profonda del sistema ci deve far dire "ognuno deve spendere eticamente i propri soldi". E l'etica non è un elastico che si tira a piacere."

e l'etica non ha parametri fissi,chiari ed inequivocabili e quindi , nella legalità e nel rispetto delle regole, non posso essere giudicato se spendo quello che voglio in quello che voglio.

Ovvio che se lo spiattello su un forum devo accettare critiche e pareri di altri.

da santippe28 il 10 apr 2012 12:46


riassumendo , se mi è consentito , l'etica richiede onestà economica ed intellettuale. Attualmente la si invoca ovunque , con la crisi che morde , la congruità di una spesa , io personalmente la rapporto istintivamente allo stipendio medio di una famiglia media al giorno d'oggi ,e se coi ghelli che hai in tasca fai fatica a tirare a fine mese , vedrei etico un generale ridimensionamento dei prezzi , rapportandoli , appunto a valori economici più reali e realistici. Che poi ci siano persone disposte a scialare i propri guadagni nelle cacio pepe a 30 € , ci può stare , però , come dice giustamente la Miciona Gilda , poi non venga a lamentarsi se gli si fa notare che certi costi non sono congrui.

da silbusin il 10 apr 2012 14:13


Parakarro ha scrittoscusa Sil ma stai divagando tirando in ballo 1000 cose

parlo di spesa etica e di giudizio non di chi fa pagare certe cifre ma di chi le spende (che poi nè il primo nè il secondo è il mio caso :lol: )

mi sembra che il botta e risposta sia partito da questa frase:

"Attualmente non è più accettabile dire "ognuno spende i propri soldi come vuole", perchè la crisi profonda del sistema ci deve far dire "ognuno deve spendere eticamente i propri soldi". E l'etica non è un elastico che si tira a piacere."

e l'etica non ha parametri fissi,chiari ed inequivocabili e quindi , nella legalità e nel rispetto delle regole, non posso essere giudicato se spendo quello che voglio in quello che voglio.

Ovvio che se lo spiattello su un forum devo accettare critiche e pareri di altri.

Ma infatti. Se disquisisci di congruità di spesa in pubblico non puoi sottrarti dal dibattito ponendo la tua, giusta, libertà d'azione come unico elemento.
E' questo che sto cercando, inutilmente, di far capire. Non divago o zivago, cerco di portare esempi. Studia e stai attento se no ti faccio una nota sul diario. 8)
Poi i criteri "etici" ci sono sempre stati. Si tratta di definirli senza grossi voli pindarici. Dice bene santippe.
Non è etico che lo stato apra presso le ASL centri di cura per ludopatici e poi le televisioni siano invase dalla pubblicità martellante dei vari giochi. "Gioca il giusto???" ecchecazzo!!
Alla via così. Ma ripeto: se sei in un 3d devi giustamente sopportare la logica stringente di primus... :roll:

da primus il 10 apr 2012 14:43


gumbo ha scrittoNon sono d'accordo, invece sul fatto che si possa stabilire oggettivamente a priori se un piatto è una "fregatura".



si può eccome, quando il termone fregatura non sta ad indicare una truffa, ma un prezzo esorbitante per quello che avrai in cambio e secondo il proprio metro di giudizio.

tu non so se spenderesti 500 euro per un jeans di D&G.....non li spenderesti a prescindere, senza nemmeno provarli o guardarli....magari sono i jeans migliori del mondo. stesso discorso vale per ii 30 euro di cacio e pepe.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

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