Bob ha scrittoUn dipendente, pur ragionevolmente pagato, ha, oggi come oggi, un rimborso spese di pranzo che si aggira sui 5 euro, 7 al massimo (e già ci si lecca i gomiti). Ora, il ristoratore che cerca di entrare in questa fascia di mercato, NON PUO' lamentarsi se il menù a 15 non gli riempie il locale: semplicemente, è fuori target. E lo vede anche un bambino..
Permettimi di ribadire che il target è anche molto lgato alla zona. Ho fatto l'esempio di piazza san babila dove, per esempio, ci sono un sacco di liberi professionisti, agenti, ecc. che non hanno alcun rimborso spese per il pranzo (nel senso che non hanno i ticket non essendo dipndenti) ed a molti di questi non fa alcuna differenza spendere 8 euro o 15 per il pranzo.
Al limite scartano la seconda ipotesi non per il costo ma per motivi pratici (tempo) e psicologici (perchè andare al ritorante gli sembra di perdere del tempo rispetto al panino del bar, perchè sono a dieta ecc..).
Ti faccio un esempio su tutti: il gin rosa. Vai nel loro sito e guarda il c.d. "patto antirincaro": piatto caldo del giorno carne o pesce con contorno, acqua minerale e caffè € 11,00 e ti assicuro che mangi risotti scaldati nel microonde e così via. Però in pausa pranzo è strapieno, sia fuori che sotto. Se il sempione 42 fosse in san babila credi che la gente non spenderebbe 4 euro in più?
Il problema è semmai che se fosse ubicato lì avrebbe un affitto stratosferico da pagare e non potrebbe fare il menù a 15 euro.....