Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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da capohog il 02 set 2009 15:12


vgaber ha scrittoE se si facesse un'iniziativa del tipo: 8 euro, te ci porti la schiscetta, noi te la riempiamo? (almeno si abolirebbero i costi di servizio, sala et similia)


nel senso che Chefalifio ci porta la schiscetta e NOI gliela riempiamo? :shock:

96 cubic inch of good vibs

da cisejazz il 02 set 2009 15:13


io avevo proposto a chefalfio di fare come per l'abbonamento caffe' e brioche: cifra anticipata per un carnet da 15 pasti da utilizzare nel corso di un tot di tempo o iniziative simili, cosi' vende praticamente pieno per vuoto.

da vgaber il 02 set 2009 15:14


capohog ha scritto
vgaber ha scrittoE se si facesse un'iniziativa del tipo: 8 euro, te ci porti la schiscetta, noi te la riempiamo? (almeno si abolirebbero i costi di servizio, sala et similia)


nel senso che Chefalifio ci porta la schiscetta e NOI gliela riempiamo? :shock:

Chefalfio ha la jacuzzi come schiscetta :lol: :lol: :lol:

Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

da chefalfio il 02 set 2009 17:05


vgaber ha scritto
capohog ha scritto
vgaber ha scrittoE se si facesse un'iniziativa del tipo: 8 euro, te ci porti la schiscetta, noi te la riempiamo? (almeno si abolirebbero i costi di servizio, sala et similia)


nel senso che Chefalifio ci porta la schiscetta e NOI gliela riempiamo? :shock:

Chefalfio ha la jacuzzi come schiscetta :lol: :lol: :lol:

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

ma tu non mi dovevi chiamare?? :wink:

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

da marziano il 02 set 2009 17:17


Avvomarco ha scrittoDeduco che lavori in centro a milano e concordo sull'analisi, impietosa, del rapporto qualità/prezzo offerto in zona. In corso venezia salvo però la gastronomia Principe dove è vero che servono le pietanze nelle vaschette di alluminio e spesso si mangia "appoggiati", non seduti, ma la qualità è più che discreta e i prezzi accettabili. E' però più di un anno che non ci vado....

Mi dispiace per lo sfogo di chefalfio che si sforza di proporre una ristorazione di livello ad un prezzo più che abbordabile (magari non tutti i giorni) e non ha un riscontro in termini di clientela. Forse corso sempione non è una zona piena di uffici o forse la gente fatica a superare psicologicamente la soglia del ticket restaurant. Fatto sta che in zona san babila e adiacenti vedo qualsiasi posto pieno e, come detto, non se ne salvano molti.



esatto, "collega". mi ero scordato in effetti il nuovo principe che propone anch'esso una formula valida anche se "picchia" anche lui dato che nelle vaschette di cibo non ne mettono moltissimo...
prima lavoravo in durini e la meta migliore per il pranzo era la bottiglierie da pino in via cerva. anche lì però 15 euro non sono mica pochi (e solo col primo o col secondo non ti sfami) e quindi solo una tantum, per me.

da Parakarro il 02 set 2009 20:24


ho sempre visto il menu' del mezzogiorno come la guerra dei poveretti... una guerra fatta solo di prezzi, dove ci si scervella per pagare o per far pagare di meno, con poco conto della qualità o della varietà della proposta... qua nella provincia BG si varia dai 9 ai 12 euro con un'offerta piu' o meno simile e tutta di basso profilo... è una guarra necessaria (forse) ma alquanto triste...

non so se sono peggio i ristoratori che servono cotolette di terza mano, o quelli che abbassano il prezzo di 10 centesimi e poi ti chiedono 3 euro per una bottiglia d'acqua supplementare (capitato a me :evil: )...

non so se sono peggio i clienti che risparmiano (o credono di risparmiare) con un untissimo pranzo al bar per poi spendere 10 euro per un mojito il sabato sera, o quelli che cercano il menu' meno caro perchè la ditta non rimborsa abbastanza e poi finiscono la serata al bar e spendono 20 euro in macchinette e 30 in aperitivi a base campari :roll:

da capohog il 02 set 2009 21:18


Parakarro ha scritto... con un untissimo pranzo al bar per poi spendere 10 euro per un mojito il sabato sera, o quelli che cercano il menu' meno caro perchè la ditta non rimborsa abbastanza e poi finiscono la serata al bar e spendono 20 euro in macchinette e 30 in aperitivi a base campari :roll:


Qualcosa contro il Negroni, razzista?!? :twisted: :wink:

Scherzi a parte, forse hanno altri interessi: ciucciarsi per ore una cannuccia facendo durare il cock-tail imbottendosi di stuzzichini (i panini non spacciati a mezzogiorno e tagliati a fettine :evil: )

Intendiamoci, adoro un buon cocktail ed anni fa mi capitava di fare le 3 di notte regolarmente...ed ammetto di aver mangiato anche cose inenarrabili :shock: ma...

Gaudeamus igitur,
Iuvenes dum sumus
post molestam senectutem
nos habebit humus...


(tutta invidia la mia, se faccio ancora le due con tre cock-tail martini, una boccia di vino e 4/5 tequile sono in coma per una settimana, altro che arrivare con fare splendido in ufficio alle 9
:cry: )

96 cubic inch of good vibs

da Paulyste il 02 set 2009 21:33


ricorda, però, che hai il cuore di un bambino :D

da capohog il 02 set 2009 22:15


PaulySte ha scrittoricorda, però, che hai il cuore di un bambino :D


sì ma servirebbe di più un alka selzer :wink:

96 cubic inch of good vibs

da calvin il 02 set 2009 23:07


Anche questa nel barattolo di vetro?

Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti.
Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza. (Arthur Bloch)

da capohog il 03 set 2009 09:15


calvin ha scrittoAnche questa nel barattolo di vetro?


No il barattolo risulterebbe indigesto :wink:

96 cubic inch of good vibs

da Bob il 03 set 2009 11:44


Guardate che sbagliate approccio. Tutti.
Non è una "guerra dei prezzi".
Il fatto è che il pasto di mezzogiorno,. quello di lavoro, non è e non sarà mai un pasto da "ristorante". Casomai, sono i ristoratori stessi che hanno visto una possibilità, e cercano, a forza, di infilarcisi. Ma è un abito che va stretto, e che non può essere allargato.
Un dipendente, pur ragionevolmente pagato, ha, oggi come oggi, un rimborso spese di pranzo che si aggira sui 5 euro, 7 al massimo (e già ci si lecca i gomiti). Ora, il ristoratore che cerca di entrare in questa fascia di mercato, NON PUO' lamentarsi se il menù a 15 non gli riempie il locale: semplicemente, è fuori target. E lo vede anche un bambino.
Sono in grado di far sedere un avventore e nutrirlo decentemente con 8 euro? Se sì, posso. Se no, è meglio che non ci provi. Si può arrivare a 10, fors'anche 12, se la clientela è esclusivamente impiegatizia di un certo livello, ma credo che già si giochi sul difficile.
E poi, un conto è proporsi come variazione una tantum della schiscetta, altro è sperare di avere il cliente almeno 3 giorni su cinque. Semplicemente, non si offre un menù: si offre un prezzo. Il cliente del pasto di mezzogiorno sceglie il "suo" target di prezzo, e, in quell'ambito, sceglie il posto che gli dà il corrispettivo che preferisce.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da tpt il 03 set 2009 12:03


Negli uffici dove mio marito lavora, il lunedi' giunge un fax di una gastronomia non distante. Elenca il menu' della settimana, composto esclusivamente da piatti unici: il lunedi' hamburgher e patatine, il martedi' lasagna, ecc .... Entro le 10 del mattino i dipendenti chiamano il negozio (usualmente lo fa uno solo per piu' colleghi) per comunicare il numero di porzioni. A mezzodi' qualcuno va in gastronomia per il ritiro: si tratta vaschette monodose preconfezionate. Nel loro caso, in ufficio hanno acquisato un set Ikea di piatti, bicchieri, posate, ecc .... ed hanno una cucina a disposizione (cosi' da poter utilizzare la lavastoviglie) ma anche se triste ci sono le stoviglie usa e getta nel caso.

Con un "fondo cassa" aziendale acquistano poi le pastiglie per la lavapiatti, l'olio, il sale, ecc ....

In questo modo riescono ad avere quanto meno qualcosa di caldo (viste le temperature del luogo).

Se qualche ristoratore provasse questa tecnica, secondo voi in Italia, potrebbe avere successo?

da Paulyste il 03 set 2009 13:09


Ah, tuo marito fa così? Pensavo che andassi tu su una slitta tirata da linci appenzellesi a portargli il pranzo... :D

da tpt il 03 set 2009 13:27


No, lui salta il pranzo direttamente: non sopporta gli aromi della cucina svizzera .... sostiene che tutti i cibi abbiano lo stesso identico sapore ... :oops:

Eppoi sembra già Cicciobello, ci manca solo si rimpinzi anche a pranzo!

da Avvomarco il 03 set 2009 19:20


Bob ha scrittoUn dipendente, pur ragionevolmente pagato, ha, oggi come oggi, un rimborso spese di pranzo che si aggira sui 5 euro, 7 al massimo (e già ci si lecca i gomiti). Ora, il ristoratore che cerca di entrare in questa fascia di mercato, NON PUO' lamentarsi se il menù a 15 non gli riempie il locale: semplicemente, è fuori target. E lo vede anche un bambino..


Permettimi di ribadire che il target è anche molto lgato alla zona. Ho fatto l'esempio di piazza san babila dove, per esempio, ci sono un sacco di liberi professionisti, agenti, ecc. che non hanno alcun rimborso spese per il pranzo (nel senso che non hanno i ticket non essendo dipndenti) ed a molti di questi non fa alcuna differenza spendere 8 euro o 15 per il pranzo.

Al limite scartano la seconda ipotesi non per il costo ma per motivi pratici (tempo) e psicologici (perchè andare al ritorante gli sembra di perdere del tempo rispetto al panino del bar, perchè sono a dieta ecc..).

Ti faccio un esempio su tutti: il gin rosa. Vai nel loro sito e guarda il c.d. "patto antirincaro": piatto caldo del giorno carne o pesce con contorno, acqua minerale e caffè € 11,00 e ti assicuro che mangi risotti scaldati nel microonde e così via. Però in pausa pranzo è strapieno, sia fuori che sotto. Se il sempione 42 fosse in san babila credi che la gente non spenderebbe 4 euro in più?

Il problema è semmai che se fosse ubicato lì avrebbe un affitto stratosferico da pagare e non potrebbe fare il menù a 15 euro.....

da Parakarro il 03 set 2009 23:00


Avvomarco ha scritto
Bob ha scrittoUn dipendente, pur ragionevolmente pagato, ha, oggi come oggi, un rimborso spese di pranzo che si aggira sui 5 euro, 7 al massimo (e già ci si lecca i gomiti). Ora, il ristoratore che cerca di entrare in questa fascia di mercato, NON PUO' lamentarsi se il menù a 15 non gli riempie il locale: semplicemente, è fuori target. E lo vede anche un bambino..


Permettimi di ribadire che il target è anche molto lgato alla zona......


leggendo i vostri interventi credo che vi riferiate sempre a d un contesto cittadino... in provincia è un bel po diverso... menu' a 10 euro per nutriti gruppi di muratori, artigiani e rappresentanti... guerra per pochi centesimi o per un buffet piu' ricco con qualche rara eccezione... e cominciano a spuntare dei temerari che optano per la qualità e si fanno pagare il giusto...

come ho scritto sopra trovo bizzarro che certa gente preferisca investire 5 euro di tasca propria per un campari con il vino bianco in piu' piuttosto che usarli per integrare il rimborso spese e mangiare bene.... non è fatto di targhet (che ci sta) ma di cultura alimentare....

da Avvomarco il 04 set 2009 09:37


Io mi riferivo certamente ad un contesto cittadino ed anche a grandi città dove le distanze normalmente non ti permettono di tornare a casa per pranzo. Penso infatti che in altri contesti il problema sia meno sentito proprio perchè molti riescono a rientrare per pranzo.

Sicuramente, come dici bene Parakarro, molta gente poi si spende la differenza che potrebbe usare per integrare il ticket in uno spritz alla sera, ma non succede forse lo stesso con le colazioni al bar? Io personalmente faccio sempre colazioni a casa per una serie di motivi (ho fame quando mi alzo e non 1 ora dopo, mi piace starmene in pigiama e guardare il telegiornale, ecc.), ma quelle rare volte che mi capita rimango sempre impressionato dalla gente che affolla i bar alla mattina e tra cappuccio, cornetto e caffè hai voglia anche lì a fare i 5 Euro....

da capohog il 04 set 2009 09:52


Parakarro ha scrittocome ho scritto sopra trovo bizzarro che certa gente preferisca investire 5 euro di tasca propria per un campari con il vino bianco in piu' piuttosto che usarli per integrare il rimborso spese e mangiare bene.... non è fatto di targhet (che ci sta) ma di cultura alimentare....


Se da una parte non posso che darti ragione, dall'altra anche lo spritz, ape o quello che vuoi ha il suo motivo d'essere. Consideralo come momento di aggregazione sociale, quindi magari qualcuno preferisce, piuttosto che "integrare" il ticket, bersi qualcosa in compagnia...

96 cubic inch of good vibs

da Fante il 04 set 2009 10:00


capohog ha scrittoquindi magari qualcuno preferisce


Credo che il discorso sia proprio questo, quando si parla di "cultura alimentare". Se trovi più gratificante farti l'aperitivo molto Corona Style e mangiarti la focaccia unta del supermercato farcita di maionese - li vedo spesso quando vado a fare la spesa in pausa pranzo - è una questione di cultura alimentare non solo alimentare aggiungerei io ma poi sembra che sono un legnetto frullagonadi

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