Bah, non ho capito la battuta di goliasso. Ho messo ultimamente in primo piano una recensione di Zia Ines (non mi ricordo il recensore) convinto che fosse una buona recensione di un buon ristorante. Non perchè goliasso mi sia simpatico o meno. Il fatto che io possa o non possa essere d'accordo interessa nulla a chi legge.
Resto convinto dall'idea (sostanziata dall'esperienza) che i puffi a gogò sono un boomerang per il ristoratore di fascia media. La pizzeria e l'agriturismo
de brasciada viene valutato per quello che è e quindi il lettore che vede tanti puffi capisce quanto valgono e non gli importa più di tanto se poi non si trova bene. Lo stellato si porta dietro il blasone vip e quindi è "protetto". Gli altri ne possono soffrire non poco se cominciano a fioccare cappelli gialli o arancione.
Essere il responsabile dell'area validazioni mette a volte un po' di pressione perchè si cerca di essere, come dice MarioLino, il più possibile "neutri" cercando di garantire la qualità del "prodotto". Ovviamente essendo una raccolta di pareri amatoriali (ma ci sono però numerosi "professionisti") ha tutti gli svantaggi di tale target.
Chi ci definì guitti, finendo poi come tutti sanno, disse una gran cosa: "voi non contate un kazzo perchè nessuno vi odia..."
(un vero gran signore, proveniente da un humus culturale avanzato in fatto di democrazia) lasciando intendere che quando fosse capitato allora nel mondo del giornalismo enogastronomico saremmo stati qualcuno. E' sicuro che ilmangione.it non è amato e che conta non poco (di questo potrebbe darvene testimonianza Gobby), ma il saperlo non mi inorgoglisce affatto. Se per essere rispettati in questo mondo della ristorazione vale il "molti nemici molto onore" beh, lascio i fascisti nel loro brodo a cucinarsi come i rustin negàa.
Poi più i numeri si fanno grossi più gli errori aumentano; più le spese aumentano (dato che non siamo servi della pubblicità) più diventa necessario il sostegno degli utenti.
Ma queste sono storie che ci raccontiamo dal 2004. ilmangione.it è fatto da e per i clienti. I ristoratori sono sempre graditi ospiti.
Per tutti però vale quanto scritto sopra in rosso da capohog. Specie per chi pontifica senza aver mai mandato una recensione. O la mena con la sindrome del ristoratore-incompreso di Montgomery Florence.
non sono adorabile quando parlo come PalySte?