Zolletta ha scrittoprimus ha scrittoZolletta ha scrittocredo che da Marchesi, non ci sono ancora stato ma vado a fine mese
lascia stare, a meno che non ti piaccia stare in vetrina.
Se poi, come me, hai conosciuto il vero Marchesi.....evita di brutto il Marchesino.
Vetrina per vetrina meglio il Gold. Almeno li mangi.
Ho letto frettolosamente l'inzio del articolo e pensavo fosse riferito ad una cena all'albereta e non al trussardi alla scala...
Grazie comunque del consiglio Primus. .
silbusin ha scrittoE sempre comunque la bottiglia la voglio sul tavolo.
silbusin ha scritto Stappi la buta sul tavolo, prendi il bicchiere da assaggio, lo valuti, mi dici che va bene e quindi me lo versi.
Zolletta ha scritto
Mi sorge una domanda: che utilità ha questo servizio, oltre che marcare una certa sofisificazione dello stesso?
primus ha scrittoZolletta ha scritto
Mi sorge una domanda: che utilità ha questo servizio, oltre che marcare una certa sofisificazione dello stesso?
è un servizio in più. e lo paghi.
Io trovo sia più odioso, e da furbacchioni, arrivare col cesto del pane e dei grissini e con le pinzette che usa Silbusin per giochi di autogodimento, farti scegliere il pane.....mi manda in bestia.
tpt ha scrittoprimus ha scrittoZolletta ha scritto
Mi sorge una domanda: che utilità ha questo servizio, oltre che marcare una certa sofisificazione dello stesso?
è un servizio in più. e lo paghi.
Io trovo sia più odioso, e da furbacchioni, arrivare col cesto del pane e dei grissini e con le pinzette che usa Silbusin per giochi di autogodimento, farti scegliere il pane.....mi manda in bestia.
In che senso, da furbacchioni?
Zolletta ha scrittoche sia una pratica gradita o meno, a me personalmente non dispiace,
Parakarro ha scrittoZolletta ha scrittoche sia una pratica gradita o meno, a me personalmente non dispiace,
ci avrei giurato
io che bevo godo di pancia il cibo e il vino e che adoro che mi lascino pure il tappo (se ne vale la pena) odio essere allontanato dalla bottiglia....
primo: perchè voglio gordermi la bottiglia
secondo: perchè voglio vedere quanto mi manca alla fine per ridurre, eventualmente, l'accelleratore.
terzo: perchè odio avere il cameriere attorno al tavolo oltre al necessario
quarto: ho paura che me lo cambino con dell'ottimo tavernello invecchiato... magari sono 'mbriaco e non m iaccorgo...
L'acqua mi è capitato solo una volta... e gli chiesi di lasciarmela al tavolo poichè faceva un caldo maiale e quella sera bevvi come un cammello sudato..
cisejazz ha scrittol'articolo è sicuramente piacevole da leggere, però inizio a chiedermi davvero se Visintin è un critico o un criticone... (come già scritto altrove).
Sembra più che voglia fare demagogia e accattivarsi la simpatia dei più, piuttosto che fare bene quello per cui è pagato... oppure è pagato proprio per fare questo genere di articoli, perché evidentemente piacciono di più che una "normale" recensione.
Parakarro ha scrittoZolletta ha scrittoche sia una pratica gradita o meno, a me personalmente non dispiace,
ci avrei giurato
PaulySte ha scrittoQuoto. Scrive bene per carità, ma il suo compito non sarebbe quello del romanziere. Mi domando perché, rivolgendosi a un pubblico di lettori che presumibilmente non possono comunque spendere quelle cifre, Visentin si occupi quasi solo di criticare gli "stellati" et similia. Potrebbe, invece, distruggere le centinaia di ristoranti milanesi che per cifre forse più che dimezzate offrono una cucina, ambiente e servizio che meritano un rapporto q/p assai più scarso? Ovvero dei posti che la gente frequenta, senza capire una beata fava di cucina?
PaulySte ha scrittocisejazz ha scrittol'articolo è sicuramente piacevole da leggere, però inizio a chiedermi davvero se Visintin è un critico o un criticone... (come già scritto altrove).
Sembra più che voglia fare demagogia e accattivarsi la simpatia dei più, piuttosto che fare bene quello per cui è pagato... oppure è pagato proprio per fare questo genere di articoli, perché evidentemente piacciono di più che una "normale" recensione.
Quoto. Scrive bene per carità , ma il suo compito non sarebbe quello del romanziere. Mi domando perché, rivolgendosi a un pubblico di lettori che presumibilmente non possono comunque spendere quelle cifre, Visentin si occupi quasi solo di criticare gli "stellati" et similia. Potrebbe, invece, distruggere le centinaia di ristoranti milanesi che per cifre forse più che dimezzate offrono una cucina, ambiente e servizio che meritano un rapporto q/p assai più scarso? Ovvero dei posti che la gente frequenta, senza capire una beata fava di cucina?
vgaber ha scrittoPaulySte ha scrittoQuoto. Scrive bene per carità, ma il suo compito non sarebbe quello del romanziere. Mi domando perché, rivolgendosi a un pubblico di lettori che presumibilmente non possono comunque spendere quelle cifre, Visentin si occupi quasi solo di criticare gli "stellati" et similia. Potrebbe, invece, distruggere le centinaia di ristoranti milanesi che per cifre forse più che dimezzate offrono una cucina, ambiente e servizio che meritano un rapporto q/p assai più scarso? Ovvero dei posti che la gente frequenta, senza capire una beata fava di cucina?
Come se l'equazione frequento lo stellato= capisco di cucina fosse sempre vera; o come se fosse sempre vero che il cliente è solo quello che può permetterselo .
A me Visentin piace proprio perchè invece credo si rivolga al pubblico adatto, scrive in maniera dissacratoria anche laddove si crede non si possa, o non si debba.
Zolletta ha scrittose uno non ama questo genere di locali, basta non andarci! O no?
Facile criticare il lavoro altrui!
Contenuti a parte, bell e divertente scritto!