Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
60 messaggiPagina 2 di 3
1, 2, 3

da Parakarro il 24 ago 2010 11:54


non preoccupatevi.. l'alta ristorazione è già scappata dalla città o è rinchiusa in bunker di lusso....

tra qualche anno pure la ristorazione normale fuggirà in provincia così rimarranno solo cinesi ed egiziani che a poche lire vi daranno un bel panozzo o dell'ottimo susci (scritto così)

da oh_baba il 24 ago 2010 12:10


Parakarro ha scrittonon preoccupatevi.. l'alta ristorazione è già scappata dalla città o è rinchiusa in bunker di lusso....

tra qualche anno pure la ristorazione normale fuggirà in provincia così rimarranno solo cinesi ed egiziani che a poche lire vi daranno un bel panozzo o dell'ottimo susci (scritto così)
:shock: e chi ha parlato di alta ristorazione :?

da Bob il 24 ago 2010 12:39


oh_baba ha scritto
Parakarro ha scrittonon preoccupatevi.. l'alta ristorazione è già scappata dalla città o è rinchiusa in bunker di lusso....

tra qualche anno pure la ristorazione normale fuggirà in provincia così rimarranno solo cinesi ed egiziani che a poche lire vi daranno un bel panozzo o dell'ottimo susci (scritto così)
:shock: e chi ha parlato di alta ristorazione :?

Hai centrato il problema.
Ed è, purtroppo, un problema comune.
Si equivoca (troppo) frequentemente tra l'alta ristorazione e la ristorazione ad alto prezzo.
La prima ha una sua giustificazione, per i costi elevati: poi, sta in ciascuno di noi valutare se il prezzo richiesto corrisponde ad altrettanta soddisfazione da parte nostra nel recarvisi.
La seconda non ha giustificazione alcuna.
Purtroppo, è a causa anche di quelli che fanno solo della ristorazione costosa che si è diffuso un certo disamore per l'alta ristorazione, e a nulla vale il fatto di poter dire che, chi le confonde, non capisce granchè di cucina.[/u]

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Parakarro il 24 ago 2010 18:55


Bob ha scritto
La seconda non ha giustificazione alcuna.



non importa che tipo di locale tu voglia fare.. l'affitto non guarda in faccia nessuno... idem per l'Asl, idem i contributi,la spazzatura, i tecnici per la manutenzione, i rincari di metano e corrente...

e queste sono le spese fisse che maggiormente incidono e che portano ad una base di spesa oltre una soglia "accettabile"...

giusto l'altra sera si discuteva animatamente a tavola su come certi agruturismogestionefamiliareconcucinacasalinga abbiano, in fondo, prezzi troppo alti se paragonati a locali piu' "raffinati".. e si parlava di 25\30 euro... bhè, oggi come oggi è quella la cifra a cranio che devi chiedere se vuoi sopravvivere...a prescindere da quello che servi e da come la servi... sopratutto con numeri piccoli

certo, esistono piccole ma meravigliose eccezioni... ma è il meno...

servirebbe una regolazione dei canoni d'affitto...sia d'immobile che d'azienda... o semplice buon senso

da oh_baba il 25 ago 2010 11:11


Parakarro ha scritto
Bob ha scritto
La seconda non ha giustificazione alcuna.



non importa che tipo di locale tu voglia fare.. l'affitto non guarda in faccia nessuno... idem per l'Asl, idem i contributi,la spazzatura, i tecnici per la manutenzione, i rincari di metano e corrente...

e queste sono le spese fisse che maggiormente incidono e che portano ad una base di spesa oltre una soglia "accettabile"...

giusto l'altra sera si discuteva animatamente a tavola su come certi agruturismogestionefamiliareconcucinacasalinga abbiano, in fondo, prezzi troppo alti se paragonati a locali piu' "raffinati".. e si parlava di 25\30 euro... bhè, oggi come oggi è quella la cifra a cranio che devi chiedere se vuoi sopravvivere...a prescindere da quello che servi e da come la servi... sopratutto con numeri piccoli

certo, esistono piccole ma meravigliose eccezioni... ma è il meno...

servirebbe una regolazione dei canoni d'affitto...sia d'immobile che d'azienda... o semplice buon senso

Visto che hai scritto "a prescindere da quello che servi e da come lo servi", spiegami allora perche' per esempio i cinesi e cmq i locali etnici riescono a far spendere di meno di 25/30 euro per "sopravvivere"?

da Zolletta il 25 ago 2010 11:38


oh_baba ha scritto
spiegami allora perche' per esempio i cinesi e cmq i locali etnici riescono a far spendere di meno di 25/30 euro per "sopravvivere"




Vi prego, non ditemolo non voglio neanche saperlo!!! :shock:
:lol:

da Parakarro il 25 ago 2010 11:59


Zolletta ha scritto
oh_baba ha scritto
spiegami allora perche' per esempio i cinesi e cmq i locali etnici riescono a far spendere di meno di 25/30 euro per "sopravvivere"




Vi prego, non ditemolo non voglio neanche saperlo!!! :shock:
:lol:


:twisted:


solitamente i punti cruciali sono due:

1-non pagano personale,contributi,tasse,iva ecc..ecc...

2-il ristorante è una copertura

da oh_baba il 25 ago 2010 12:09


Parakarro ha scritto
Zolletta ha scritto
oh_baba ha scritto
spiegami allora perche' per esempio i cinesi e cmq i locali etnici riescono a far spendere di meno di 25/30 euro per "sopravvivere"




Vi prego, non ditemolo non voglio neanche saperlo!!! :shock:
:lol:


:twisted:


solitamente i punti cruciali sono due:

1-non pagano personale,contributi,tasse,iva ecc..ecc...

2-il ristorante è una copertura

mah mi sembra un po' un discorso campato in aria e razzista primo perche' non e' provato che tutti gli etnici facciamo come dici tu, secondo potrebbe anche essere che ci siano ristoranti italiani che fanno la stessa cosa e hanno cmq prezzi piu' altri dei primi.
Non e' che e' questione di quanto margine di guadagno il ristoratore vuole fare? :roll:

da Parakarro il 25 ago 2010 14:39


spè...

allora:

che esista l'italiota truffaldino è ovvio
così come è ovvio che ci siano personaggi che se ne approfittano e fanno i prezzi a uccello...

che esistano cinesi & C. che lavorino in maniera legale e seria è altrettanto scontato ma, solitamente, o sono a gestione extrafamiliare con eserciti di nipoti,fratelli,cugini,figli e figliastri magari regolari sia di contratto che di permessi ma, all'atto pratico del pagamento fisico dello stipendio SOTTOPAGATI... cioè: hanno una busta paga ma a fine mese gli danno quello che c'è...
Oppure non sono in centro città...

Comunque la MAGGIOR PARTE hanno altri introiti che vanno al di là della ristorazione... ti assicuro che s'interessano di un locale se questo ha un grosso magazzino, un bel retro, accesso per furgoni, possibilità di soppalco ecc...ecc... poi sta all'imaginazione capire cosa ci facciano.. ..

E' un po' come quello che succede al sud... mentre al nord il saldo tra aperture e chiusure è in negativo (nonostante la presenza massiccia di imprenditori extracomunitari) nelle provincie del sud il saldo è positivo... :shock:

I dati peggiori si registrano al Nord, e in particolare in Emilia Romagna (-189). Al Centro è andato male soprattutto il Lazio (-158), mentre al Sud la Sicilia (-216). Soltanto in sei delle 20 Regioni, in prevalenza meridionali, il dato è positivo, in particolare in Molise ( 10), Campania ( 266), Puglia ( 3), Basilicata ( 4), Calabria ( 88) e Sardegna ( 14).

guardiamo la campania...criminalità ai massimi livelli, turismo in calo... ristoranti in crescita... il ristorante è il metodo piu' veloce e comodo per riciclare danaro...senza scomodare banchieri,aziende estere ecc..ecc...

se poi vogliamo tirar fuori il razzismo... allora stiamo freschi :wink:

ps
se volevo essere razzista parlavo di materie prime scadenti o scadute, di sushi fatto con il pesce surgelato e spacciato per fresco,di lavapiatti senza permesso di soggiorno, di asl assente... ma ste cose riguardano tutti..italioti e non :wink:

da oh_baba il 25 ago 2010 15:01


Sara' come didi tu ma io penso che nel fattore prezzo ci sia una forte componente (mi ripeto) di margine di guadagno che il ristoratore vuole fare e penso che per alcuni popoli sia piu' nella loro cultura "l'accontentarsi" e il sacrificio, cosa che ormai gli italiani hanno pressoche' dimenticato

da Parakarro il 25 ago 2010 18:25


oh_baba ha scrittoSara' come didi tu ma io penso che nel fattore prezzo ci sia una forte componente (mi ripeto) di margine di guadagno che il ristoratore vuole fare e penso che per alcuni popoli sia piu' nella loro cultura "l'accontentarsi" e il sacrificio, cosa che ormai gli italiani hanno pressoche' dimenticato


su questo hai abbastanza ragione (abbastanza :lol: :wink: :wink: :wink: ) Anfatti le trattorie di un tempo non erano poi tanto diverse (come impostazioni) dai locali cinesi di oggi...

però vi erano altre regole, altri controlli, altre impostazioni

i padroni dei muri chiedevano affitti PAGABILI...

e la clientela aveva altre pretese

da MarioLino il 25 ago 2010 18:39


I non trovo i cinesi economici, si mangia male, in un ambiente puzzolente, e la notte soffro per la sete per colpa del glutammato.

Per mangiare in un buon cinese, devo spendere come in un ristorante italiano, non meno.

Quello che intendo dire: se i cinesi costassero DI PIU' di ora, non ci andrebbe nessuno.

Quindi di fatto è il mercato che fa il prezzo...

da oh_baba il 26 ago 2010 11:20


Parakarro ha scritto
oh_baba ha scrittoSara' come didi tu ma io penso che nel fattore prezzo ci sia una forte componente (mi ripeto) di margine di guadagno che il ristoratore vuole fare e penso che per alcuni popoli sia piu' nella loro cultura "l'accontentarsi" e il sacrificio, cosa che ormai gli italiani hanno pressoche' dimenticato


su questo hai abbastanza ragione (abbastanza :lol: :wink: :wink: :wink: ) Anfatti le trattorie di un tempo non erano poi tanto diverse (come impostazioni) dai locali cinesi di oggi...

però vi erano altre regole, altri controlli, altre impostazioni

i padroni dei muri chiedevano affitti PAGABILI...

e la clientela aveva altre pretese

secondo te che cosa e' cambiato da questo punto di vista?
di cosa non si accontenta piu' il cliente?
non pensi che il "voler di piu'" sia cmq legato al fatto che il conto sia salato?

da Bob il 26 ago 2010 11:56


Se permetti, cerco di risponderti anch'io.
Intanto, il conto non è assolutamente "più salato". Se pensi al costo di un ristorante , che so, quarant'anni fa, e al suo costo oggi, rispetto alle capacità economiche di una famiglia, vedrai che allora il pranzo al ristorante era un evento assolutamente eccezionale, riservato ad occasioni speciali e comunque a chi poteva vantare una certa agiatezza economica. Ti chiedo scusa, non conosco la tua età, ma ti prego di credermi se ti dico che mio padre, direttore tecnico di una ditta con 20.000 dipendenti, dedicava al ristorante non più di due-tre occasioni l'anno.
Oggi, un'uscita a pranzo o cena è un fatto assolutamente alla portata di (quasi) tutti.
Quanto alle pretese, al ristorante si andava per mangiare. Punto. Cibi ben fatti, magari un po' più ricercati di quelli che avremmo potuto avere a casa nostra ( e non dimentichiamoci che, allora, le donne di casa, in genere, sapevano davvero cucinare), e qualche sfizio che avremmo mal saputo come arrangiare.
Oh, certo, se si spendeva di più, si pretendeva (ma non si "cercava") un'atmosfera e una gentilezza speciali, ma quello che contava era la mera sostanza ( e non l'apparenza) di ciò che avevi nel piatto.
La cucina intesa come "degustazione" era di là da venire, e una "buona" cucina era tale se era anche abbondante, soprattutto per stomaci che ricordavano troppo bene l'ultima guerra e le relative difficoltà.
Certo, probabilmente i palati erano più grezzi, i nasi meno delicati, gli appetiti più terreni.
Ma quello che si cercava era semplice e relativamente facile da ottenere.
Oggi, credo che nemmeno più l'utente sappia con esattezza cosa cerca al ristorante. La prova? Il fatto che noi stessi ci interroghiamo in proposito, e che le risposte siano diverse (in misura consistente) per ciascuno di noi.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Parakarro il 26 ago 2010 13:20


concordo quasi in toto con BOB.. :)

Bisogna anche dire che certe pessime abitudini al cliente e certi comportamenti economicamente svantaggiosi li hanno causati i ristoratori stessi mordendosi la coda in maniera barbina...

Esempio storico: una volta la pizzeria faceva la pizza o poco piu', era chiusa a pranzo mentre si apriva per la cena e per il lungo dopocena.. ricordo che si andava a mangiare una pizza a mezzanotte dopo aver cenato...

Poi hanno cominciato a mettere la cucina, a mettere il vino, sempre piu' vino, sempre piu' cucina, aperti a pranzo, pizza a mezzogiorno, menu' fisso a cena, pesce fresco, carni argentine e via così...la famiglia non era piu' sufficiente, si assumeva il pizzaiolo, il cuoco, le cameriere, la barista, il parcheggiatore...

sempre di piu', sempre piu' servizi, sempre piu' costi..e nel tentativo di prendersi fette di mercato nuove e piu' grandi si è persa completamente la cognizione di costi...e perdendo la personalità del locale..

Poi ci metti imprenditori non del mestiere che acquistano come investimento ed affittano a cifre improponibili ma che vengono accettate da KAMIKAZE senza cervello, asl con richieste sempre meno serie ma piu' farlocche, comuni sanguisughe...

E poi ci metti cuochi e camerieri stars da stipendi folli o anche dipendenti ordinari con stipendi adeguati al lavoro (una volta camerieri e cuochi guadagnavano meno...)

E poi ci metti noi dannati clienti :D una volta accettavamo di mangiare la pizza in locali arredati ad occhi chiusi ed illuminati al neon o in trattorie con tavolacci e sedie di legno impagliato con stoviglie di ceramica orrenda spessa un centimetro e bicchieri simil nutella serviti dalla zia del cuoco che ad una certa ora si metteva a guardare la tv in sala... :D


Io preferisco la ristorazione di oggi... ovviamente in provincia :wink:

da oh_baba il 26 ago 2010 14:49


Parakarro ha scrittoconcordo quasi in toto con BOB.. :)

Bisogna anche dire che certe pessime abitudini al cliente e certi comportamenti economicamente svantaggiosi li hanno causati i ristoratori stessi mordendosi la coda in maniera barbina...

Esempio storico: una volta la pizzeria faceva la pizza o poco piu', era chiusa a pranzo mentre si apriva per la cena e per il lungo dopocena.. ricordo che si andava a mangiare una pizza a mezzanotte dopo aver cenato...

Poi hanno cominciato a mettere la cucina, a mettere il vino, sempre piu' vino, sempre piu' cucina, aperti a pranzo, pizza a mezzogiorno, menu' fisso a cena, pesce fresco, carni argentine e via così...la famiglia non era piu' sufficiente, si assumeva il pizzaiolo, il cuoco, le cameriere, la barista, il parcheggiatore...

sempre di piu', sempre piu' servizi, sempre piu' costi..e nel tentativo di prendersi fette di mercato nuove e piu' grandi si è persa completamente la cognizione di costi...e perdendo la personalità del locale..

Poi ci metti imprenditori non del mestiere che acquistano come investimento ed affittano a cifre improponibili ma che vengono accettate da KAMIKAZE senza cervello, asl con richieste sempre meno serie ma piu' farlocche, comuni sanguisughe...

E poi ci metti cuochi e camerieri stars da stipendi folli o anche dipendenti ordinari con stipendi adeguati al lavoro (una volta camerieri e cuochi guadagnavano meno...)

E poi ci metti noi dannati clienti :D una volta accettavamo di mangiare la pizza in locali arredati ad occhi chiusi ed illuminati al neon o in trattorie con tavolacci e sedie di legno impagliato con stoviglie di ceramica orrenda spessa un centimetro e bicchieri simil nutella serviti dalla zia del cuoco che ad una certa ora si metteva a guardare la tv in sala... :D


Io preferisco la ristorazione di oggi... ovviamente in provincia :wink:

vedi si riallaccia sempre al margine di guadagno :wink:

da cico140976 il 26 ago 2010 15:25


Bob ha scrittoSe permetti, cerco di risponderti anch'io.
Intanto, il conto non è assolutamente "più salato". Se pensi al costo di un ristorante , che so, quarant'anni fa, e al suo costo oggi, rispetto alle capacità economiche di una famiglia, vedrai che allora il pranzo al ristorante era un evento assolutamente eccezionale, riservato ad occasioni speciali e comunque a chi poteva vantare una certa agiatezza economica. Ti chiedo scusa, non conosco la tua età, ma ti prego di credermi se ti dico che mio padre, direttore tecnico di una ditta con 20.000 dipendenti, dedicava al ristorante non più di due-tre occasioni l'anno.
Oggi, un'uscita a pranzo o cena è un fatto assolutamente alla portata di (quasi) tutti.
Quanto alle pretese, al ristorante si andava per mangiare. Punto. Cibi ben fatti, magari un po' più ricercati di quelli che avremmo potuto avere a casa nostra ( e non dimentichiamoci che, allora, le donne di casa, in genere, sapevano davvero cucinare), e qualche sfizio che avremmo mal saputo come arrangiare.
Oh, certo, se si spendeva di più, si pretendeva (ma non si "cercava") un'atmosfera e una gentilezza speciali, ma quello che contava era la mera sostanza ( e non l'apparenza) di ciò che avevi nel piatto.
La cucina intesa come "degustazione" era di là da venire, e una "buona" cucina era tale se era anche abbondante, soprattutto per stomaci che ricordavano troppo bene l'ultima guerra e le relative difficoltà.
Certo, probabilmente i palati erano più grezzi, i nasi meno delicati, gli appetiti più terreni.
Ma quello che si cercava era semplice e relativamente facile da ottenere.
Oggi, credo che nemmeno più l'utente sappia con esattezza cosa cerca al ristorante. La prova? Il fatto che noi stessi ci interroghiamo in proposito, e che le risposte siano diverse (in misura consistente) per ciascuno di noi.


Quoto Bob al 100%. :wink:

**********************************
Anche un maiale può arrampicarsi su un albero quando viene adulato!! :)

**********************************
Hombre que trabaja pierde tiempo precioso...

da MarioLino il 26 ago 2010 15:36


Bob parla di tempi che furono, quando io ero solo un bambino o non ero ancora nato. MA vado in vacanza in Calabria, e Bob ricordando la ristorazione (milanese) di un tempo sembra descrivere la ristorazione calabrese di oggi.

E infatti cinesi, etnici, giapponesi, kebab se ne trovano pochissimi in Calabria: come potrebbero mai essere competitivi rispetto ad una pitta con morsello per pochi euro? O a dei tagliolini con porcini silani? O alle patate fritte della sila? O alle grigliate di pesce a meno di 10 euro?
AAAAh come mi mancano le vacanze....

da fulvia il 26 ago 2010 20:00


MarioLino ha scrittoBob parla di tempi che furono, quando io ero solo un bambino o non ero ancora nato. MA vado in vacanza in Calabria, e Bob ricordando la ristorazione (milanese) di un tempo sembra descrivere la ristorazione calabrese di oggi.

E infatti cinesi, etnici, giapponesi, kebab se ne trovano pochissimi in Calabria: come potrebbero mai essere competitivi rispetto ad una pitta con morsello per pochi euro? O a dei tagliolini con porcini silani? O alle patate fritte della sila? O alle grigliate di pesce a meno di 10 euro?
AAAAh come mi mancano le vacanze....



Ma infatti....ci sono un sacco di calabresi che la pensano così, infatti vengono a fare le vacanze qui da noi in Lombardia....però in estate tornano sempre nei ristoranti calabresi....... :roll: :roll: :roll:

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da primus il 26 ago 2010 20:10


Parakarro ha scrittoconcordo quasi in toto con BOB.. :)



...eh non stai benissimo.... :lol: :lol: :lol:

scherzi a parte, neanche tanto, cito:

Esempio storico: una volta la pizzeria faceva la pizza o poco piu', era chiusa a pranzo mentre si apriva per la cena e per il lungo dopocena..

non conosco la tua età, ma penso tu sia piuttosto giovane, ma caro stai dicendo una cosa inesatta......io ho 43 anni e quando parlo di gioventù vado indietro di 25 anni e ti assicuro che le pizzerie facevano quello che fanno oggi, ne più e ne meno..soliti piatti, soliti fritti, solito spada, soliti scogli, soliti antipasti.


fidati :wink:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

60 messaggiPagina 2 di 3
1, 2, 3
Vai a

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 92 ospiti

Moderatori: capohog, scogghi

cron