PaulySte ha scrittoSulle ore di cottura sono più che d'accordo (ho da poco avuto una discussione con chi sosteneva che per la polenta bastava mezzora)... ma mi domando perché si insiste a dire che bisogna mescolarla a mano, quando esistono questi
TheBigFood ha scrittoP.S: bella questa discussione sulla polenta.
Bob ha scrittoPaulySte ha scrittoL'unica cosa che mi sento di dire è che, in genere,questi paioli tengono piuttosto poco. 4 porzioni, direi.
Fante ha scrittoAggiungo
Ho da tempo l'impressione che la polenta sia un piatto sottovalutato, di cui perderemo le potenzialità. Io almeno una volta all'anno me la faccio, girandola costantemente scusami santì ma il tuo metodo mi lascia perplesso
Però mi riprometto sempre di farla un po' più spesso.TheBigFood ha scrittoP.S: bella questa discussione sulla polenta.
Qui sì che si parla di cucina...mica come su dissapore
santippe28 ha scrittocapohog ha scritto
Ricordo le polente fatte decenni fà sulla cucina a legna da mia nonna, ma non so quanto contribuisse la legna al profumo...penso sia più il paiolo di rame.
o
tapùm , tapùm , tapùm ....
TheBigFood ha scritto"Perchè in un ristorante non si può fare una buona polenta?
Forse solo perchè non la si vuole fare?"
Secondo me il problema è che la polenta ha (o dovrebbe avere) una cottura lunga (anche 40-50 minuti) e ci vuole una persona che la curi quasi in esclusiva... Aggiungo pure che deve essere preparata assolutamente al momento.
Questo non crea dei problemi logistici nella cucina di un ristorante?
Bob ha scrittoCerchiamo di non esagerare, tutti.
Che la polenta, da sola, sia "buona", è, francamente, un'esagerazione. E lo dice uno a cui la polenta piace parecchio.
Però, da qui ad entusiasmarsi per il sapore della polenta, mi sembra che ce ne corra. Certo, il profumo della crosticina è stuzzicante, ma non mi sembra che andiamo in sollucchero ogni volta che mangiamo un corn flake: perchè di quello si tratta.
Quanto al fatto che a Bergamo si mangi della buona polenta e a Milano no, io vorrei sapere da dove salata fuori una scemenza simile. La polenta è buona se la fai bene,altrimenti no. Tra l'altro, credo di averla mangiata a Berrgamo una volta sola, ed era una paltina semiliquida da far senso. A casa mia, la si metteva sul tagliere dal Paiolone di alluminio cotta due ore almeno, restava praticamente in piedi pur essendo morbida, la si rendeva tonda aggiustando il tovagliolone che mettevamo sotto, e poi a fette col coltello di legno, perchè tanto potevi comunque tagliarci le fette. E crosticine per antipasto.
Però, era meglio col baccalà, col gorgonzola, persino col latte. Da sola, non è che fosse una meraviglia.
Ma dovevi rigirarla sempre, e mi immagino un ristorante, in cui uno è demandato a quella bisogna. Vabbè che ora la si fa anche con la pentola a pressione: ovviamente, di crosticine neppure l'ombra, a meno che tu non apra la pentola e faccia bruciacchiare un po' il tutto.....
Fante ha scrittoChe poi
Esistono credo vari tipi di farina gialla e a calibro variabile cosa che cambia evidentemente la qualità della polenta
Sinceramente dopo 50 minuti di rimestolamento a mano e io ho un braccio destro molto allenato che faccio una volta all'anno, per il resto mi accontento di una valsugana precotta
Fante ha scrittoE che dire sulle qualità di farina? Farina gialla, bianca, rossa o saraceno?
Io personalmente preferisco la saracena per i formaggi ma la gialla o rossa per i salmì
capohog ha scrittoFante ha scrittoE che dire sulle qualità di farina? Farina gialla, bianca, rossa o saraceno?
Io personalmente preferisco la saracena per i formaggi ma la gialla o rossa per i salmì
Gialla per goulash, salsicce o altri intingoli e per friggere, bianca per il pesce e per grigliare