Intanto quoto Cisejazz ed altri che hanno espresso il fatto che i ristoranti etnici all'estero si adeguano ai gusti locali.
I cinesi e giapponesi assaggiati in Danimarca, Inghilterra e Francia erano profondamente diversi nei sapori base da quelli italiani: in una parola l'agrodolce in Italia è appunto agro-dolce, all'estero dolce-dolce-pocoagro.
Anche gli Italiani all'estero si adeguano purtroppo, dalla cottura della pasta che benissimo che vada (salvo ovvie eccezioni) sarà ABBASTANZA al dente fino a piatti di pasta scotta, mozzarella introvabile/improponibile e quant'altro.
Il fatto che in Italia, specie a Sud e specie in provincia gli etnici siano rari deriva in realtà non solo dal fatto che la cucina italiana sia già ottima di per sè(ed una delle poche che specie a Centrosud è stagionale, cambia tra estate ed inverno, cosa sconosciuta all'estero) ma anche dalla storia.
I paesi che hanno avuto scambi e colonie (Francia inclusa, per parlare di una nazione-simbolo della cucina) sono molto più abituati a mangiare etnico, per non parlare di Inghilterra ed Olanda (i migliori Indonesiani).
Per finire e "provocare", il fatto che i Cinesi mangino tutto quello che si muove può far inorridire (condizioni igieniche a parte) ma ogni popolo ha i suoi tabù (anche non religiosi): un Norvegese non mangerebbe mai l'uccello della pace (colomba o piccione), un Inglese non mangia coniglio, molti popoli inorridiscono dell'usanza di mangiare cavallo o asino, in alcune regioni italiane si mangia istrice e castoro, quindi perché alcuni sì o altri no???
