manufood ha scrittocapohog ha scritto...se poi qualcuno si vuole inventare anche il coltello misericordioso per il pomodoro faccia.
i pomodori vanno tagliati con un coltello seghettato o "liscio"?
capohog ha scrittoHo poca simpatia per i coltelli seghettati, mia fisima, che uso solo per i prodotti da forno, uso per qausi tutte le verdure per tagli e sminuzzamenti vari questo tipo quà
mentre per capare, togliere i fili, nettare erbe e carciofi il classico spelucchino
Parakarro ha scrittoio uso sempre il sega perchè se quello con lama liscia non sol operchè se il coltello liscio non è perfettamente affilato ed il pomodoro è maturo rischio di ucciderlo spiaccicandolo
Bob ha scrittoIo li strappo a brani. O a morsi.
silbusin ha scrittoParakarro ha scrittoio uso sempre il sega perchè se quello con lama liscia non sol operchè se il coltello liscio non è perfettamente affilato ed il pomodoro è maturo rischio di ucciderlo spiaccicandolo
Naaa... il seghettato strappa per sua natura l'elemento che taglia. Il Maestro Marchesi consigliava di tagliare la verdura con i coltelli in ceramica. Io adopero un wmf in acciaio pagato 50 euro. O un altro in acciaio giapponese pagato 140 euro: una cifra che mi vergogno a dire, ma ero in un periodo ossessivo-compulsivo.
Insomma vi devo insegnare tutto...
Bob ha scrittomi hai offerto una battutaccia su un piatto d'argento. Che faccio? La dico? Non la dico?
primus ha scrittoecco il nuovo locale low cost di Cracco sui navigli.
" La proprietaria dello spazio è Tanja Solci, appassionata di allestimenti, che ha deciso di lasciare le pareti scrostate, il tetto di legno e le travi a vista, ricercando l’effetto post-industriale che che fa tanto milanese."
io in un posto così non ci mangerei mai...mi fa schifo ...poi vedo dalla foto un sistema di riscaldamento ad aria......secondo me li dentro a gennaio con -10 si gela.....mah....non sanno più che cacchio inventarsi a milano....
fulvia ha scrittoI gastrofighetti saranno già lì a scodinzolare per entrarci....come in quel locale a Semiana dove gli servono il risotto con la carriola e smollano le galline in sala
Ho rischiato il divorzio l'ultima volta che ho portato mio marito a Milano sui Navigli a mangiare in un rinomato "spin off" di uno stellato milanese.....
capohog ha scrittoBob ha scrittomi hai offerto una battutaccia su un piatto d'argento. Che faccio? La dico? Non la dico?
Fortuna che te ne sei accorto...
da quando in qua aspetti un'invito formale per fare una battutaccia?
con l'età diventi timido?
figlidiputin ha scrittoprimus ha scrittoecco il nuovo locale low cost di Cracco sui navigli.
" La proprietaria dello spazio è Tanja Solci, appassionata di allestimenti, che ha deciso di lasciare le pareti scrostate, il tetto di legno e le travi a vista, ricercando l’effetto post-industriale che che fa tanto milanese."
io in un posto così non ci mangerei mai...mi fa schifo ...poi vedo dalla foto un sistema di riscaldamento ad aria......secondo me li dentro a gennaio con -10 si gela.....mah....non sanno più che cacchio inventarsi a milano....
Non centra (o c'entra) un calson la tavolata iperfighettista con l'atmosfera grunge: avesse messo tavolone stile 800 e seduta magari in pietra ancora ancora,ma cosi' e' solo brutto. Anche il lampadario:bello ma non in quel contesto (meglio delle appliques che vengono giu' tutte sinuose). Insomma un'accozzaglia priva di senso
Bob ha scrittoSE me lo consenti, fermo restando che non mi va per un ristorante, il suo bello (se così si può chiamare) è proprio il contrasto ta il lucente, moderno e lineare da una parte, il rozzo e semidistrutto, povero dall'altra, e il lusso anticheggiante ancora da un altra. MOLTO fighetto. Poi, può non piacere, e su questo concordo. Troppo freddo. Ma un senso ce l'ha, ed è chiaramente studiato, e bene.
Bob ha scrittoSE me lo consenti, fermo restando che non mi va per un ristorante, il suo bello (se così si può chiamare) è proprio il contrasto ta il lucente, moderno e lineare da una parte, il rozzo e semidistrutto, povero dall'altra, e il lusso anticheggiante ancora da un altra. MOLTO fighetto. Poi, può non piacere, e su questo concordo. Troppo freddo. Ma un senso ce l'ha, ed è chiaramente studiato, e bene.
Bob ha scritto Tutto questo fa dell'ambientazione un lavoro professionalmente perfetto, di grande impatto, ad opera di qualcuno che maneggia oggetti e materiali come un grande chef orchestra gli ingredienti in un piatto. E, come un grande chef, ottiene un capolavoro. Poi, è possibile che, anche nel piatto, io non gradisca il sapore di fondo, ma il piatto resta da applauso.