Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Re: guide e guidaioli

da Ospite il 22 feb 2006 11:47


alcor ha scritto
magilla ha scritto


Caro Magilla,
devi considerare che comunque i giornalisti del settore sono ormai conosciuti dai cuochi/patron/proprietari dei ristoranti in cui vanno a mangiare. Lo stesso per i giornalisti degli altri settori. Non c'è nulla di male se si è in buona fede...
Per il resto mi associo a K1 e laMAX61°, se c'è passione, non deve essere considerata come eccessiva pignoleria dei mangioni che scrivono.

aac



Aggiungo: se un ristoratore non mi conosce fisicamente, la prima volta che lo visito, onde evitare che possa risalire a me tramite il nome, io do nome di pura fantasia quando prenoto. Alla seconda prova, anche questo escamotage, non è più possibile.
Potrei provare i travestimenti ma, allora, mi sembrerebbe troppo macchinoso per un'uscita al ristorante.
Ciao
LA MAX 61°

Re: guide e guidaioli

da Greedy il 22 feb 2006 11:51


MAX61° ha scritto
Potrei provare i travestimenti ma, allora, mi sembrerebbe troppo macchinoso per un'uscita al ristorante.



Puoi sempre farti prestare per un giorno la squisita personalità del toblerone! 8)

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

Re: guide e guidaioli

da Ospite il 22 feb 2006 12:05


Greedy ha scritto
MAX61° ha scritto
Potrei provare i travestimenti ma, allora, mi sembrerebbe troppo macchinoso per un'uscita al ristorante.



Puoi sempre farti prestare per un giorno la squisita personalità del toblerone! 8)


Non mi sembra una buona idea. E poi il TOBLERONE è conosciuto come e più di me nell'area milanese. E poi, se proprio vuoi che te lo dica, dopo certe sue affermazioni ed atteggiamenti, NON --MI-- PIACE!
Guarda tutti troppo dal basso verso l'alto.
Ciao
LA MAX 61°

Re: guide e guidaioli

da Macs il 22 feb 2006 12:43


MAX61° ha scrittoil TOBLERONE, dopo certe sue affermazioni ed atteggiamenti, NON --MI-- PIACE!


Ma piantala... che passi il tempo a lodare il mio sapore e l'amabile foggia triangolare del mio trafilato al cioccolato... :wink:

Se gh'è un patrono dei faciademerda, ghe dumandi cosa g'ho de fà...
DVDS - El paradis del Scurpion.

Re: guide e guidaioli

da Ospite il 22 feb 2006 12:51


Macs ha scritto
MAX61° ha scrittoil TOBLERONE, dopo certe sue affermazioni ed atteggiamenti, NON --MI-- PIACE!


Ma piantala... che passi il tempo a lodare il mio sapore e l'amabile foggia triangolare del mio trafilato al cioccolato... :wink:


Sei un tipo di CIOCCOLATO che non è più di moda. Vediamo di infilarti ...che ne sò......del peperoncino, tanto per darti una pennellata di modernità. Il cioccolato al latte fa k...re. Anche il miglior FRIGOR (te lo ricordi come era qualche decina di anni fa?) è un caccoso. Tu che sei in loco, qual'è il migliore cioccolato attualmente? Fai qualcosa dai!
Ciao
LA MAX 61°

Re: guide e guidaioli

da Macs il 22 feb 2006 13:11


MAX61° ha scrittoTu che sei in loco, qual'è il migliore cioccolato attualmente? Fai qualcosa dai!


Io personalmente quando compro confezionato opto per Lindt (che però è meglio comprare allo spaccio vicino a Gallarate) o Suchard...

Quando voglio viziarmi vado in un negozietto dove te lo fanno al momento come lo vuoi tu... dal fondente con le nocciole (che adoro...) al bianco con i frutti di bosco...

Se gh'è un patrono dei faciademerda, ghe dumandi cosa g'ho de fà...
DVDS - El paradis del Scurpion.

Re: guide e guidaioli

da magilla il 22 feb 2006 16:25


K1 ha scrittoCaro Magilla, ti rilancio la palla: quale sarebbe, secondo te l'atteggiamento da assumere in qualità di membri della grande famiglia de ilmangione?
Quale soluzione proponi per mitigare il disagio del lettore comune di fronte alla precisione del ragioniere?
Insomma, non ti sembra - e questo, lo ammetto, è un mio vecchio ritornello - che già per il fatto che ci incontriamo qui e non da un'altra parte, ci sia una passione comune che non ci rende più lettore comune?
E poi, senza offesa né polemica, trovo francamente un po' qualunquista l'idea stereotipata dell'esperto come lo descrivi tu. Una cosa è l'impressione, il resto è cio che accade: in assenza di fatti conclamati, si tratta di supposizioni, no?
E comunque, alla fine, il bello di questo sito sta proprio nella sua raccolta di impressioni, la più genuinamente eterogenea che ci sia.. :D


Non so naturalmente rispondere.
Vi posso dire qualcosa di me e del mio modo di fare.
Quando vado al ristorante parlo poco con il titolare (o con gli interlocutori che trovo), cerco di sdrammatizzare se ho l'impressione che se la tiri un po' troppo e di fargli capire che l'unica mia intenzione è quella di stare bene in quel posto, che mi affido volentieri ai suoi consigli etc., che non si senta troppo in dovere di esaltarsi e di mettermela giù dura, che in fondo le "messinscena" sono apprezzabili come gioco, recita o rappresentazione, ma che poi la vita è un'altra cosa (anche se un buon pranzo è una gioia che può migliorare la vita). E che il massimo che mi aspetto è mangiar bene in buona compagnia e in un ambiente rilassante e “che non rompesse troppo” perché - se non canzonette, - le sue sono solo “ricette” e la mia nonna era bravissima in cucina e aveva una fantasia da creativa nell’impiego degli avanzi… (qualunquismo - certo - delle rimembranze e delle “buone cose del tempo andato”).
Se sono ospite o l’occasione è conviviale programmata (trappola in cui casco rarissimamente), mi astengo dal giudizio sul locale (giudicando se mai la serata in sé): questo è il tipico errore dell’Accademia della Cucina (e a volte - mi sembra - anche un po’ del Mangione conviviale).
In tutti gli altri casi, pago sempre di tasca mia senza millantare o declinare appartenenze, propensioni alla critica, hobby più o meno strutturati etc. e non chiedo mai sconti (sarò presuntuoso, ma lo sconto mi metterebbe in condizioni di "dipendenza" la volta successiva; e questo non mi va: sottrarrebbe piacere al futuro).
E cerco di non avere troppa confidenza con i ristoratori. Sapete che bello potersi godere l'anonimato totale (pseudonimo alla prenotazione etc.) e guardare gli altri e se stessi come in un film? Se non mi trovo bene non avrò alcuna soggezione a raccontarlo agli amici (caso 1), se invece, dopo un po' di tempo, ne ho un buon ricordo (caso 2), allora vuol dire che il posto è davvero meritevole e consigliabile a qualunque amico "sconosciuto" e non raccomandato. Salvo poi sentirmi riferire di un'esperienza negativa (caso 2) dallo stesso amico da me consigliato in buona fede (i gusti, l'occasione...) o, al contrario (caso 1), a leggerne una recensione positiva da qualche parte (guida cartacea, giornale, rivista, sito o salotto di sapientoni).
Il vero giudizio di un posto, di un'esperienza, lo posso dare (provvisoriamente) dopo il conto, poi (più solidamente) il giorno successivo, quando ho verificato la digestione, quindi (più definitivamente) dopo qualche tempo quando il ricordo e il confronto con altre esperienze tempererà gli entusiasmi eccessivi o minimizzerà le subitanee delusioni (il tempo è sempre maestro: per questo la recensione immediata mi pare talvolta un po' intempestiva). L’esperienza (ecco il vero esperto) serve proprio a ridurre il tempo di sedimentazione necessario per poter formulare un giudizio, seppur soggettiva, “evidence based”, attendibile e condivisibile dal maggior numero possibile di consigliati, indipendentemente dal “campione” di appartenenza (Mangioni VIP o di passaggio, sfigati famelici irretiti dalla rete o soloni del gusto…).
Per tutto questo apprezzo molto i racconti in buon italiano (e ne trovo di bellissimi nel nostro sito) di chi mi pare un cliente normale: certo che è un'impressione, ma che cosa ci può riguardare degli altri (che non conosciamo bene) se non la percezione che di essi abbiamo?
Forse non entro in un ristorante per assaggiare la cipolla caramellata o verificare se l’albuginea degli attributi di toro è come l’ho trovata descritta dal critico di fiducia… anche se – confesso – la curiosità è la prima tappa della conoscenza, anche scientifica (il cibo è cultura, ma mangiar-fuori, se diventa un lavoro …....... - come diceva Pavese – “lavorare stanca”).

Un po' prolisso vero?
Per ora basta.
A voi.

Re: guide e guidaioli

da Macs il 22 feb 2006 16:36


magilla ha scrittoIn tutti gli altri casi, pago sempre di tasca mia senza millantare o declinare appartenenze, propensioni alla critica, hobby più o meno strutturati etc. e non chiedo mai sconti (sarò presuntuoso, ma lo sconto mi metterebbe in condizioni di "dipendenza" la volta successiva; e questo non mi va: sottrarrebbe piacere al futuro).

Da quel che mi risulta tutti i mangioni han sempre pagato il conto... Forse qualcuno che si è rifiutato adducendo ragioni di marketing sta ancora lavando i piatti in giro per l'Italia (in effetti è un po' che non si vede in giro Alberto...)


magilla ha scrittoE cerco di non avere troppa confidenza con i ristoratori. Sapete che bello potersi godere l'anonimato totale (pseudonimo alla prenotazione etc.) e guardare gli altri e se stessi come in un film? Se non mi trovo bene non avrò alcuna soggezione a raccontarlo agli amici (caso 1), se invece, dopo un po' di tempo, ne ho un buon ricordo (caso 2), allora vuol dire che il posto è davvero meritevole e consigliabile a qualunque amico "sconosciuto" e non raccomandato. Salvo poi sentirmi riferire di un'esperienza negativa (caso 2) dallo stesso amico da me consigliato in buona fede (i gusti, l'occasione...) o, al contrario (caso 1), a leggerne una recensione positiva da qualche parte (guida cartacea, giornale, rivista, sito o salotto di sapientoni).

Volenti o nolenti l'anonimato cade...
Un ristoratore attento riesce facilmente a ricostruire da quale tavolo origina una tal recensione. Tale (per noi) inconveniente si è venuto però a creare solo recentemente con la maggior diffusione tra gli addetti ai lavori della fama de ilmangione.it.
Lo stratagemma di prenotare sotto falso nome è un divertimento degli ex alpini che leggono troppo LeCarrè... :lol:
Comunque se il ristoratore si ricorda di me può solo farmi piacere e, per inciso, mi riconoscevano anche prima che ilmangione.it esistesse... (avrà mica ragione la Fulvia quando dice che c'ho la faccia da paraculo???)

Se gh'è un patrono dei faciademerda, ghe dumandi cosa g'ho de fà...
DVDS - El paradis del Scurpion.

da ilForchetta il 22 feb 2006 16:37


Faccio un'eccezione e partecipo.

Vado al ristorante per godermi la cena e la compagnia. Non faccio il recensore o il critico e non lo voglio fare.

Poi, se ho tempo, mando una recensione. raccontando come è andata. Se mi ricordo i dettagli, bene, altrimenti, mal che vada, è una segnalazione e non una recensione.

Non vado al ristorante per ricordarmi cosa ho mangiato e cosa ho provato e cosa andava e cosa non andava.

Vado al ristorante per godere, non per giudicare.

Salumi e baci, passo e chiudo, pane e formaggio.

da Ospite il 22 feb 2006 16:42


Faccio un'eccezione e partecipo


a cosa fai l'eccezione ???????

da Macs il 22 feb 2006 16:42


filo ha scritto
Faccio un'eccezione e partecipo


a cosa fai l'eccezione ???????


Al turno di lavapiatti...

Se gh'è un patrono dei faciademerda, ghe dumandi cosa g'ho de fà...
DVDS - El paradis del Scurpion.

da Fante il 22 feb 2006 16:48


Il fatto di fare i recensore mi diverte ma non è questo il mio motivo di partecipazione a ilmangione.
Francamente mi piace il progetto di rendere tangibile una vox populi che è la vera anima della ristorazione e che crei una scuola per migliorare il gusto e lo spirito critico del cliente.

Per Alberto: mi manchi tanto. M'è venuta la gastrite. Baciami.

da Ospite il 22 feb 2006 16:55


alberto ha scrittoFaccio un'eccezione e partecipo.

Vado al ristorante per godermi la cena e la compagnia. Non faccio il recensore o il critico e non lo voglio fare.

Poi, se ho tempo, mando una recensione. raccontando come è andata. Se mi ricordo i dettagli, bene, altrimenti, mal che vada, è una segnalazione e non una recensione.

Non vado al ristorante per ricordarmi cosa ho mangiato e cosa ho provato e cosa andava e cosa non andava.

Vado al ristorante per godere, non per giudicare.

Salumi e baci, passo e chiudo, pane e formaggio.




Eddaieeee...... con questa storia della recensione /lavoro.
Non è che noi si vada al ristorante per giudicare e giudicando si gode come mandrilli arrapati. Dai Alberto! C'è anche una via di mezzo che non guasta. Nel momento in cui un amico ti chiede un consiglio in merito a qualche ristorante è quasi equiparabile alla recensione. Cogliere aspetti particolari di un locale, farsi dare il menù e raccontare l'esperienza fatta, fa parte del DOPO PRANZO O CENA. E' un momento di incontro con i propri pensieri, un riassaporare (o incavolarsi) quei momenti di calma (apparente) che passano velocemnete. Tutto questo lo si vuol raccontare agli altri. A me sembra bellissimo e mi diverto (soprattutto quando l'esperienza è stata buona) parecchio.
Per questo motivo ho intenzione, al verificarsi di qualche futura esperienza negativa (speriamo il più tardi possibile) di non postare più recensione; solo una segnalazione stringata con cappello nero morte.

A te è un mondo che interessa solo per quello che ti mette nel piatto. A noi che postiamo regolari recensioni è un mondo che interessa anche per quello che ci sta prima (tutto ciò che costruisce quel piatto) e dopo, pur assaporando, come te, la bontà di quello che ci vien servito.
LA MAX 61°

Re: guide e guidaioli

da magilla il 22 feb 2006 16:58


Macs ha scrittoDa quel che mi risulta tutti i mangioni han sempre pagato il conto... Forse qualcuno che si è rifiutato adducendo ragioni di marketing sta ancora lavando i piatti in giro per l'Italia (in effetti è un po' che non si vede in giro Alberto...)


ma certo, per carità: se c'era ironia era rivolta a certi critici (giornalisti) di mestiere, non ai poveri mangioni (che penso spendano un capitale in conti di ristoranti)
:(

Macs ha scrittoLo stratagemma di prenotare sotto falso nome è un divertimento degli ex alpini che leggono troppo LeCarrè... :lol:


e poi bisogna ricordarsi di cambiare lo pseudonimo la volta successiva, se no si rischia una crisi di identità !! :lol:
scusa l'ignoranza ma spiegami che c'entra LeCarré (è un gergo criptico manionesco, I suppose).


alberto ha scrittoFaccio un'eccezione e partecipo.


grazie dell'eccezione.
mi sembra che siamo in linea (in senso ideologico, non antropometrico, spero per alberto)

avanti...

Re: guide e guidaioli

da Macs il 22 feb 2006 17:06


magilla ha scritto
Macs ha scrittoLo stratagemma di prenotare sotto falso nome è un divertimento degli ex alpini che leggono troppo LeCarrè... :lol:


e poi bisogna ricordarsi di cambiare lo pseudonimo la volta successiva, se no si rischia una crisi di identità !! :lol:
scusa l'ignoranza ma spiegami che c'entra LeCarré (è un gergo criptico manionesco, I suppose).


LeCarrè scriveva romanzi di spionaggio... agenti che si camuffavano con false identità... Tutto qui, nessun gergo speciale per iniziati o complotti segreti e sette con parole in codice... Pure a te Clancy ti fa una pippa, eh? :lol:

Se gh'è un patrono dei faciademerda, ghe dumandi cosa g'ho de fà...
DVDS - El paradis del Scurpion.

da Fante il 22 feb 2006 17:15


Ah!
Non era il LeCarrè d'agnello?

Re: guide e guidaioli

da magilla il 22 feb 2006 17:18


Macs ha scrittoLeCarrè scriveva romanzi di spionaggio... agenti che si camuffavano con false identità... ... Clancy :lol:


apprezzo le citazioni letterarie.... non mi quadrava "ex-alpini"

grazie
ciao

Re: guide e guidaioli

da Macs il 22 feb 2006 17:22


magilla ha scrittoapprezzo le citazioni letterarie.... non mi quadrava "ex-alpini"


Beh, per quello un minimo di conoscenza dei partecipanti al forum è necessaria... :wink:

Un suggerimento... Ce n'è uno che siaggira per il forum con un avatar inneggiante alla mia eliminazione...

Se gh'è un patrono dei faciademerda, ghe dumandi cosa g'ho de fà...
DVDS - El paradis del Scurpion.

Re: guide e guidaioli

da magilla il 22 feb 2006 17:28


Macs ha scrittoBeh, per quello un minimo di conoscenza dei partecipanti al forum è necessaria... :wink:


non sapevo che l'ex alpino amasse il Carrè d'agnello.
ora sollo :lol:

da silbusin il 22 feb 2006 17:50


Beh le recensioni inviate si avvicinano rapidamente alle 10.000 e quelle respinte ben sopra le 1000.
10.000 coglioni? Non credo. Sta a significare che molti hanno piacere a comunicare ciò che hanno fatto o provato o sperimentato. Ognuno in modo personale. E' la forza dinamica de ilmangione come guida.
Poi la recensione può piacere o meno: il sito ed internet è una grande piazza (fante non dire subito che questa frase l'ho ripetuta innumerevoli volte perchè lo so ma quando arriva uno nuovo cerco di rispiegarmi) dove uno appende sul cancello del parco un suo scritto. La gente passa via, lo legge e lo commenta.
Chi arriva su ilmangione e si ferma sa che è un sito di ristorazione in senso lato con tutti i pregi e i difetti di questa materia (l'alimentazione e la cucina, ndr). Materia che tutti sono convinti di conoscere.
Va bene così.
Poi, sono tanti di quegli anni che vado al ristorante che se una volta su cinque mando una recensione lo faccio per scelta precisa. E siccome scrivo su un sito enogastronomico e non su bastardidentro.com, cerco di essere preciso, di polemizzare, di provocare, ma sostanzialmente "mi diverto". Me ne infischio se gli altri non si divertono.
Tanto che delle mie recensioni non parlo mai perchè ognuno può liberamente esprimere il proprio parere. Non sono così fariseo :P da negare che un complimento non mi faccia piacere, ma se uno decide di criticare il mio scritto, why not? Ecchè diamine, sempre di pastasciutta si tratta!
Non ho più certezze ormai, solo deduzioni analogiche e mi devono bastare.
L'unica cosa di cui sono sicuro è che non sono il "il critico di fiducia" del D'O. De Andrè canta "attenti al gorilla"... :wink:
saluti.

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