primus ha scrittofraneros ha scrittoMi sono espresso male. Il padre della mia ragazza(molto ricco) ha aperto questa attività per lasciare qualcosa alla figlia. Il primo mese non è andato bene. Lui vuole che io prenda le redini della situazione ma dietro rimane lui a finanziare la cosa. Finquando non si arriverà ad un punto in cui il locale è avviato .
Io non ho spese ma solo soldi da guadagnare ho 25 anni ed ho spempre lavorato (non in questo campo)
Per me è una buona occasione per creare una famiglia con un attività redditizzia. Le mura sono anche di proprietà quindi non c'è un fitto da pagare.
ah beh allora
scusa è, non per farmi i c___azzi tuoi, ma se il padre della tua ragazza è molto ricco, perche invece di crearvi delle grane, non vi regala soldi e i muri del ristorante???
beccate l'affitto e vi godete il bel mare della Calabria 
In effetti primus ha ragione. Ed è persona esperta perchè si è "strappato" dalla sua bella Liguria ed ha preso in gestione un locale in una zona difficile del Pavese.
In realtà nessuno può dire che ci facciamo i ca@@i suoi, caro Stefano, dato che non siamo noi ad aver posto una domanda tanto complessa. Quindi vai tranquilloooo
Sono comunque dell'idea che andare su un forum tipo ilmangione.it sia un po' bizzarro. Proprio per l'idea del forum.
Se avessi voluto comunque andare su un forum sarei andato sul GR, nella parte commerciale o avrei cercato di contattare uno dei numerosi ristoratori che lo affollano. Una persona preparata e gentile è un professionista con il nick "vignadelmar". Oppure avrei contattato Pia, moglie di Igles Corelli, ecc.
Bob è un architetto e tra le righe appare chiara una domanda: com'è l'utilizzo degli spazi? 100 coperti? Un'enormità per chi apre un'attività di ristorazione superiore ad una pizzeria. Un sicuro fallimento.
Già con una pizzeria 50-60 coperti sono un bel andare, sapendo che in una sera ci può essere il "giro".
Inoltre la location territoriale non mi sembra delle migliori: conosco superficialmente quella zona ma non mi sembra il top per il turismo e la vita sociale.
Detto questo l'unica cosa che una persona che vuole diventare "professionista" deve fare è: armarsi di pazienza e umiltà e frequentare uno stage presso un hotel (imparare la reception), un ristorante per capire come si gestisce una sala, un ristorante per capire come si gestisce una cucina, un ristorante per capire come si gestiscono gli approvvigionamenti, un wine bar per capire come si gestisce una lista di vini.
Cioè in parole brutali: nessuno nasce "imparato".
E l'accenno ai soldi del babbo mi pare una cosa poco credibile. Se uno è "molto ricco" e ha fatto i soldi faticando, sa cosa vuol dire la fatica e quindi non li butta dalla finestra in imprese "improvvisate". Programma il tutto (spese di avviamento, ammortamento materiali, personale, ecc.) e si affida a dei professionisti d'impresa scegliendo "prima" quello che vuole fare, non "dopo": "poi" introduce la propria figlia e il futuro genero in affiancamento, poi, ecc. ecc.
Detto con tutto il rispetto, dopo 35 anni di lavoro e 13 di dirigenza, la tua domanda appare più un passatempo che una necessità.
Io sentirei altissimo ceto o il creatore di immagini nella civiltà dura e massiccia.
Scusa eh? la franchezza sfacciata, ma di bufale alla Ficarra e Picone è pieno il mondo.
Con simpatia.
