Vista l'età che ho, più che consorte potrei fare la consuocera....
Molti anni fa in tutti i menù era specificato: pane e coperto. In certi c'era servizio: tot lire. In Francia i furbacchioni lo mettevano come percentuale, come negli States.
Poi come voci sono andate via via sparendo. Se si guardano le indicazioni delle varie associazioni di commercio usualmente viene consigliato di offrire il prodotto "completo di servizio e accessori".
Qualsiasi prestazione o prodotto offerto è calcolato partendo dai costi delle materie, dai costi della preparazione/scarti/magazzino/ecc., dai ricavi generali arrivando ad un primo margine di contribuzione; a questo si sottraggono i costi della struttura e le tasse e si arriva al secondo margine di contibuzione, che è l'effettivo guadagno.
Quindi i prezzi sui menu sono già costi "pieni". Servizio e coperto è un disdicevole modo per guadagnare di più. Specialmente se viene offerto l'appetizer, il calicino, la piccola pasticceria, ecc. Come dice il mio amico sabatino "niente è regalato in un ristorante".
Tutti gli intervenuti hanno ragione sotto vari aspetti. Il ristoratore che non è una onlus e quindi non deve nulla economicamente al cliente, il cliente che vuole sapere alla fine quando spende (se andate in Francia, aprite il menu, potete calcolare esattamente il prezzo finale, in Italia è un happening) e quindi se gli conviene ritornare a mangiare in quel posto.
Solamente che la furbizia tipica dell'italico ha introdotto voci aggiuntive, tipo l'acqua del rubinetto fatta pagare come una bottiglia di minerale. Per fortuna che con le nuove norme tale malvezzo dovrebbe rapidamente scomparire.
Ah, per le nozze...ho cambiato idea, Me son ricurdà che me piasen i donn.
Sarà per un'altra volta.