Greedy ha scrittoclienti che non devono fare i furbi però, se hanno percepito un servizio, lo devono pagare ..
Tabata ha scrittoCara, tu stai ingenuamente dicendo che nelle pizzerie e nei posti "alla buona" il personale è per la maggior parte in nero.
Quindi io oltre a pagare allo stato le mie tasse, quelle sui miei dipendenti tutti regolarmente assunti, dovrei anche contribuire con la mancia a colmare le lacune del titolare di pizzeria che retribuisce poco e in più non paga nemmeno i contributi e le tasse sul personale !
Sono fermamente convinta che i titolari di pizzerie e posti di basso livello in generale guadagnino molto di più rispetto a ristoranti di livello medio alto, proprio perchè - tra le altre cose - non assumono quasi nessuno in modo regolare.
Mi piacerebbe sapere dov'è la Guardia di finanza che in questi posti casualmente non si vede mai, mentre nelle azienda ci massacra anche per una virgola sbagliata.
Avvomarco ha scrittoCaro Tano (permettimi la confidenza anche se non ci conociamo...), ho letto con interesse il tuo intervento da addetto ai lavori, però vorrei, senza polemica, fare alcune repliche:
"La differenza sta nel tempo che trascorri al ristorante": non sono convinto, se sto sulla poltrona del dentista 1 ora e mezza e l'assistente del dentista è seduta di fianco a lui, trascorro molto più tempo con lei/lui che non con un cameriere che passa 2/3 volte a prendere ordinazioni e portare piatti. Forse il tuo discorso è valido per ristoranti di un certo livello, in posti economici/medi il cameriere non è così dedicato a te, e molte violte si tratta anche dello stesso titolare o di suoi familiari
"perchè non riconoscergli che è stata brava": perchè secondo me il riconoscimento monetario (sottolineo monetario) deve arrivare dal titolare del locale che avrà dei vantaggi economici (in termini di ritorno della clientela) dal personale bravo e quindi spetta a lui far ricadere sugli stessi parte di questo vantaggio; idem per il caso opposto, se il cameriere tratta male la gente e fa scappare i clienti, spetterà sempre al titolare prendere provvedimenti, non certo al cliente. Questo ovviamente non esclude che io ricambi la gentilezza del cameriere con altrettanta gentilezza, un sorriso, 4 chiacchiere, ecc. Senza scomodare i massimi sistemi sull'etica calvinista e quella cristiana, penso che il problema sia un pò lì, nella diversa concezione del denaro, e non vorrei che si scambiasse "generosità" con "carità";
"Dare la mancia è un segno di gratitudine, cioè, far capire a chi ti ha seguito per tutta la serata (di solito almeno 2 ore) che non ha sbagliato nulla o forse poco": anche qui non sono molto d'accordo, in generale si è pagati per non sbagliare (per carità, non vorrei che questa frase suonasse sprezzante) e per fare bene il proprio lavoro, se devo riconoscerlo tutte le volte con una mancia non mi salverei più. In questo caso, ove è possibile, preferisco un regalo non monetario a fine anno, a natale ecc., certo nel caso del cameriere dove non si instaura un rapporto di durata diventa impossibile....
Sono stato un pò a londra e in Inghilterra in generale, sulla lonely planet avevo letto che i tassisti a londra guadagnano circa 200.000 euro all'anno (certò, lì l'esame per l'abilitazione è complicatissimo perchè londra è piuttosto grande e sapere tutte le strade a memoria è un vero casino) e quindi l'autore consigliava di non lasciare mance a meno di non essere sicuro di guadagnare almeno quanto il taxista.....
caneciccio ha scrittoMa se andate in posti alla buona, pizzerie, etc, dove i camerieri sono studenti o comunque non professionisti, gente che arrotonda altri introiti o ci si fa la paghetta mensile... una mancia lasciatela... non sapete quanto poco sono pagati, e quanto fa piacere una mancia, anche qualche spiccio qua e là, a fine serata...
Eat ha scrittoAvvomarco ha scrittoCaro Tano (permettimi la confidenza anche se non ci conociamo...), ho letto con interesse il tuo intervento da addetto ai lavori, però vorrei, senza polemica, fare alcune repliche:
"La differenza sta nel tempo che trascorri al ristorante": non sono convinto, se sto sulla poltrona del dentista 1 ora e mezza e l'assistente del dentista è seduta di fianco a lui, trascorro molto più tempo con lei/lui che non con un cameriere che passa 2/3 volte a prendere ordinazioni e portare piatti. Forse il tuo discorso è valido per ristoranti di un certo livello, in posti economici/medi il cameriere non è così dedicato a te, e molte violte si tratta anche dello stesso titolare o di suoi familiari
"perchè non riconoscergli che è stata brava": perchè secondo me il riconoscimento monetario (sottolineo monetario) deve arrivare dal titolare del locale che avrà dei vantaggi economici (in termini di ritorno della clientela) dal personale bravo e quindi spetta a lui far ricadere sugli stessi parte di questo vantaggio; idem per il caso opposto, se il cameriere tratta male la gente e fa scappare i clienti, spetterà sempre al titolare prendere provvedimenti, non certo al cliente. Questo ovviamente non esclude che io ricambi la gentilezza del cameriere con altrettanta gentilezza, un sorriso, 4 chiacchiere, ecc. Senza scomodare i massimi sistemi sull'etica calvinista e quella cristiana, penso che il problema sia un pò lì, nella diversa concezione del denaro, e non vorrei che si scambiasse "generosità" con "carità";
"Dare la mancia è un segno di gratitudine, cioè, far capire a chi ti ha seguito per tutta la serata (di solito almeno 2 ore) che non ha sbagliato nulla o forse poco": anche qui non sono molto d'accordo, in generale si è pagati per non sbagliare (per carità, non vorrei che questa frase suonasse sprezzante) e per fare bene il proprio lavoro, se devo riconoscerlo tutte le volte con una mancia non mi salverei più. In questo caso, ove è possibile, preferisco un regalo non monetario a fine anno, a natale ecc., certo nel caso del cameriere dove non si instaura un rapporto di durata diventa impossibile....
Sono stato un pò a londra e in Inghilterra in generale, sulla lonely planet avevo letto che i tassisti a londra guadagnano circa 200.000 euro all'anno (certò, lì l'esame per l'abilitazione è complicatissimo perchè londra è piuttosto grande e sapere tutte le strade a memoria è un vero casino) e quindi l'autore consigliava di non lasciare mance a meno di non essere sicuro di guadagnare almeno quanto il taxista.....
D'ora in poi prima di rispondere aspetto sempre un tuo post, ti ri-quoto in toto, senza nulla togliere al lavoro dei camerieri.
Fante ha scrittocaneciccio ha scritto....
Non sono d'accordo.
Un Paese che va avanti a elemosine non è degno di una società civile.
aliceristo ha scrittodico la mia....nessuno è e deve sentirsi in obbligo di lasciare la mancia, il personale viene già pagato dal ristoratore e su questo non cè dubbio....ma ho fatto anch'io la cameriera e quando un tavolo lasciava la mancia ero felice, e mi incitava a fare meglio.Con questo non voglio difendere la categoria dei camerieri,ma chi lavora col pubblico deve avere sempre il sorriso anche se al tavolo ci sono persone maleducate, e ce ne sono. Io la lascio sempre a prescindere che sia un cameriere o un facchino o un tassista...è un gesto di carineria tua e personale...non deve essere ne un dovere ne un obbligo...
caneciccio ha scrittoquando eri studente hai mai fatto il cameriere? Che ne so, in pizzeria, birreria,
Avvomarco ha scrittoCaro Tano (permettimi la confidenza anche se non ci conociamo...), ho letto con interesse il tuo intervento da addetto ai lavori, però vorrei, senza polemica, fare alcune repliche:
"La differenza sta nel tempo che trascorri al ristorante": non sono convinto, se sto sulla poltrona del dentista 1 ora e mezza e l'assistente del dentista è seduta di fianco a lui, trascorro molto più tempo con lei/lui che non con un cameriere che passa 2/3 volte a prendere ordinazioni e portare piatti. Forse il tuo discorso è valido per ristoranti di un certo livello, in posti economici/medi il cameriere non è così dedicato a te, e molte violte si tratta anche dello stesso titolare o di suoi familiari
"perchè non riconoscergli che è stata brava": perchè secondo me il riconoscimento monetario (sottolineo monetario) deve arrivare dal titolare del locale che avrà dei vantaggi economici (in termini di ritorno della clientela) dal personale bravo e quindi spetta a lui far ricadere sugli stessi parte di questo vantaggio; idem per il caso opposto, se il cameriere tratta male la gente e fa scappare i clienti, spetterà sempre al titolare prendere provvedimenti, non certo al cliente. Questo ovviamente non esclude che io ricambi la gentilezza del cameriere con altrettanta gentilezza, un sorriso, 4 chiacchiere, ecc. Senza scomodare i massimi sistemi sull'etica calvinista e quella cristiana, penso che il problema sia un pò lì, nella diversa concezione del denaro, e non vorrei che si scambiasse "generosità" con "carità";
"Dare la mancia è un segno di gratitudine, cioè, far capire a chi ti ha seguito per tutta la serata (di solito almeno 2 ore) che non ha sbagliato nulla o forse poco": anche qui non sono molto d'accordo, in generale si è pagati per non sbagliare (per carità, non vorrei che questa frase suonasse sprezzante) e per fare bene il proprio lavoro, se devo riconoscerlo tutte le volte con una mancia non mi salverei più. In questo caso, ove è possibile, preferisco un regalo non monetario a fine anno, a natale ecc., certo nel caso del cameriere dove non si instaura un rapporto di durata diventa impossibile....
Sono stato un pò a londra e in Inghilterra in generale, sulla lonely planet avevo letto che i tassisti a londra guadagnano circa 200.000 euro all'anno (certò, lì l'esame per l'abilitazione è complicatissimo perchè londra è piuttosto grande e sapere tutte le strade a memoria è un vero casino) e quindi l'autore consigliava di non lasciare mance a meno di non essere sicuro di guadagnare almeno quanto il taxista.....
tano ha scrittoAl di là di tutto, hai parlato di tutto meno che della generosità personale.........
Che che....... forse non ti suona??
Eat ha scrittotano ha scrittoAl di là di tutto, hai parlato di tutto meno che della generosità personale.........
Che che....... forse non ti suona??
Dal momento che ho quotato Avvomarco, mi permetto di dire la mia: la generosità personale a mio avviso non si evince assolutamente dalle mance.
Posso pagare per esempio la cena ad una amico e non lasciare un euro di mancia, posso fare offerte a persone bisognose e non lasciare mance al ristorante, ecc...
Nel tuo caso dici di lasciare mance a varie tipologie di lavoratori, per cui ti mostri coerente (se lo facessi io sarei a piedi al 10 di ogni mese ), personalmente lascio poche volte la mancia in generale, quindi anche al ristorante, più per una questione di concetto che non di generosità.
P.S. Da ciò che ho letto e che leggo, tu sei un ristoratore come altre persone che scrivono qui, per cui ritengo comunque molto interessante il vostro punto di vista, su questo argomento come su altri.