Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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da adem il 12 giu 2008 13:14


Fante ha scrittonon sto dicendo di abbassare i prezzi e stop, sto dicendo di provare a diversificare la tua proposta, per innanzitutto indurre le persone ad andare al ristorante più spesso


In Francia quasi ogni ristorante propone un menu ristretto, con due tre scelte per portata, con piatti meno elaborati ma non necessariamente banali, a prezzi che vanno dai 18 ai 25 euro. Un esempio rappresentativo, provato più volte:

Disco di foie gras con crostini
O
Insalata noci, prosciutto d'anatra e uvetta

XXX

Baccala con cous cous di verdure
O
Petto d'anatra con salsa di senape

XXX

Dessert a scelta (particolari), servizio e acqua compresi

18 euro

In effetti, i ristoranti sono pieni anche di ragazzi, e capita spesso di finirci dentro anche senza aver programmato una cena fuori.

da Eat il 12 giu 2008 13:17


butter_fly ha scrittonon mi piace, francamente, l'idea di alta ristorazione low cost. sto cercando di capirla, ma non ci riesco. esempio: vissani a 30 euro. secondo me si rischia di sminuire il valore dell'esperienza che potrebbe rappresentare un pranzo/cena in un grande ristorante, e si perde il suo essere "occasione", momento importante, facendolo diventare invece episodio di pranzo monco, di tortura gastronomica


Questa cosa la capisco poco pure io, se non in termini pubblicitari (vedi Vissani). Un pò come se la Ferrari facesse automobili da 15.000 euro e di qualità equivalente al prezzo pagato per accontentare chi non può pagare la cifra che costa.
L'alta ristorazione costa non solo in termini di materia prima, per cui ridurre drasticamente i costi per alcune portate mi sembra sia dura.
Soprattutto non capisco tutta questa voglia di andare in un certo locale che normalmente costa X e pagare X/3, per esempio.

Se un locale è fuori dal mio budget io ci giro alla larga e spesso senza tanti rimpianti.

da stefano66m il 12 giu 2008 13:25


Eat ha scritto
butter_fly ha scrittonon mi piace, francamente, l'idea di alta ristorazione low cost. sto cercando di capirla, ma non ci riesco. esempio: vissani a 30 euro. secondo me si rischia di sminuire il valore dell'esperienza che potrebbe rappresentare un pranzo/cena in un grande ristorante, e si perde il suo essere "occasione", momento importante, facendolo diventare invece episodio di pranzo monco, di tortura gastronomica


Questa cosa la capisco poco pure io, se non in termini pubblicitari (vedi Vissani). Un pò come se la Ferrari facesse automobili da 15.000 euro e di qualità equivalente al prezzo pagato per accontentare chi non può pagare la cifra che costa.
L'alta ristorazione costa non solo in termini di materia prima, per cui ridurre drasticamente i costi per alcune portate mi sembra sia dura.
Soprattutto non capisco tutta questa voglia di andare in un certo locale che normalmente costa X e pagare X/3, per esempio.

Se un locale è fuori dal mio budget io ci giro alla larga e spesso senza tanti rimpianti.


Però se Vissani ti prepara gli spaghetti al pomodoro probabilmente mangi i migliori spaghetti al pomodoro della tua vita, costo della materia prima quasi ininfluente però grande soddisfazione per il cliente.
Una sera da Shuman, per gioco, il buon Silvio cuoco e patron, ci ha fatto assaggiare la sua amatriciana, una bontà incredibile a un costo per lui minimo.
Chiaro che quella sera ci ha fatto il regalo in un menu degustazione grande per cui ci stava dentro abbondante però se avesse in carta l'amatriciana a 12 euro la piglierei volentieri e forse ci andrei più spesso.

Non so se il mio dire è entrato nel suo capire...

da Eat il 12 giu 2008 13:31


stefano66m ha scrittoPerò se Vissani ti prepara gli spaghetti al pomodoro probabilmente mangi i migliori spaghetti al pomodoro della tua vita, costo della materia prima quasi ininfluente però grande soddisfazione per il cliente.


Poco ma sicuro, tuttavia non mi immagino orde di persone che casualmente si trovano a Baschi per una veloce pausa-pranzo, per esempio o che si sobbarcano chissà quanti km per un pranzo da 30 euro, anche se da Vissani. L'idea di per sè può essere allettante, ma credo dipenda da molti fattori.

da stefano66m il 12 giu 2008 13:39


Eat ha scritto
stefano66m ha scrittoPerò se Vissani ti prepara gli spaghetti al pomodoro probabilmente mangi i migliori spaghetti al pomodoro della tua vita, costo della materia prima quasi ininfluente però grande soddisfazione per il cliente.


Poco ma sicuro, tuttavia non mi immagino orde di persone che casualmente si trovano a Baschi per una veloce pausa-pranzo, per esempio o che si sobbarcano chissà quanti km per un pranzo da 30 euro, anche se da Vissani. L'idea di per sè può essere allettante, ma credo dipenda da molti fattori.


Sono d'accordo con te :)

Non so se il mio dire è entrato nel suo capire...

da Fante il 12 giu 2008 13:50


E' chiaro che la formula funziona in città
Apre Vissani, sono curioso, so che ci posso mangiare con 30 euro...provo! Se, come accade ad esempio al Savini, il menù degustazione è a 80 euro, ci penso su non due ma quattro volte.

Altra ipotesi. Non ho voglia di cucinare, voglio mangiare fuori....cacchio, se sapessi che da ChefAlfio mi faccio una cenetta completa senza fare la mangiatona con 30 euro ( 20 di menù + 10 euro tra vino e acqua ) magari ci vado anche più spesso invece che infilarmi in un cinese o in una pizzeria.

Adem ha fotografato benissimo la realtà francese. E' pieno di ristoranti e sono sempre tutti pieni. Ricordo che una estate a Lione il 15 agosto ( e Lione non è esattamente meta turistica ) tutti i ristoranti aperti e tutti pieni di gente.
La gente esce spesso perchè
a- mangia "bene". La cucina in tutti i ristoranti francesi che ho provato è "curata". Non c'è uno che spignatta, c'è uno che lo sa fare
b- non si ingozza. I francesi sono tutti magri mannaggia a loro
c- spendono il giusto. L'acqua minerale costa carissima MA la caraffa d'acqua del rubinetto è gratis, il vino costa tanto ma c'è sempre un vino della casa decente, ci sono due o tre menù a prezzi variabili.

E' una strada che anche qui potrebbe funzionare. Certo è un terreno inesplorato...ma secondo me i segnali che i tempi cominciano a essere maturi ci sono tutti...

da primus il 12 giu 2008 13:58


Fante ha scritto
Adem ha fotografato benissimo la realtà francese. E' pieno di ristoranti e sono sempre tutti pieni.



In Francia aprire e mantenere aperto un ristorante costa la metà che in Italia.
Solo l'Enel è un terzo.....

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da stefano66m il 12 giu 2008 13:58


I menu low cost sono solo per il mezzogiorno, alla sera prezzo pieno e pedalare... :cry:

Non so se il mio dire è entrato nel suo capire...

da acidrave il 12 giu 2008 14:00


cico140976 ha scritto
Per questo comprendo pienamente certi sfoghi di Alfio, Primus e Viviana / Sandra. Se non fossero APPASSIONATI simplemente ignorerebbero tutto ciò e se ne strafregherebbero altamente. Tanto i loro locali si riempirebbero comunque.



concordo 100%.

Forse bisognerebbe sviscerare di più l'aspetto delle emozioni. io penso che vivere su un lavoro che ha come scopo l'emozione del cliente non sia affatto facile.
Primus, perchè l'emozione è soggettiva: a me emozionano molto le cose semplici fatte bene e di ottima materia prima, altri non capiscono il polpo...
Secundus, le emozioni sono diverse a seconda del momento, dell'occasione: sono convinto che quando sei felice dentro trovi tutto buono.

da il_verza il 12 giu 2008 14:00


sminuire il valore dell'esperienza: sono da vissani e posso assaggiare solo 'ste due cosette


Perdonami, But... ma non sono affatto d'accordo.

Il momento importante è funzionale alla scelta: finito di peluccare le due cosette a 30 € mi sento in vena di proseguire di bene in meglio...? Benissimo, non c'è problema: scelgo allora di convertire la mia visitina lampo in una "occasione" speciale, momento importante, mors iusti: chi mi impedirebbe - infatti - di prendere in visione la Carta vera e propria, ordinare due-tre piattini espressi con annessa brava bottigliuccia (ho recentemente scoperto :oops: questo champagnino più ch'onesto: piace a qualcun'altro oppure è una ciofeca?) e di traslocare armi e bagagli nella sala principale?

Risposta: disponibilità di tavoli permettendo, nessuno al mondo. Non conosco il Vissanone nazionale ma, presumendone la crassa ospitalità, scommetto una scimmia contro una trappola per topi che l'inserviente low cost mi farebbe strada più che volentieri: è concessa, se non ricordo male, un'ora di tempo per il pasto a buon mercato, 12:30-13:30... l'una e tre quarti del pomeriggio - in centr'Italia - mi risulta sia orario accettabilissimo per sedersi a tavola, no? Quando si mette mano al portafogli per alimenti & servizi, non ci sono scuse che tengano: essere padroni del proprio pasto, non lasciarsi trascinare da cliché o vergogne di sorta.

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da primus il 12 giu 2008 14:06


caneciccio ha scrittoSinceramente sarebbe carino se in un ristorante accanto ai prezzi standard (che ne so, antipasti fra 10-15, primi da 12-16 e secondi da 16-25) ci fosse una scelta x portata a prezzo light, più semplice: immagina un antipasto da 8, un primo da 10, un secondo da 15.
Di modo che uno può eventualmente provare quel ristorante senza spendere troppo...



Come dire che di solito si spende 56 € ma se sceglie le portate che decido io spendi 34 €?

Fammi capire una cosa, visto che i costi restano gli stessi ma ti vendo i piatti a metà prezzo, ma perchè mai dovrei farlo? Masochismo o fretta di arrivare al fallimento così non ci penso più?

Scusa è ma di trattorie che offrono pasti interi a 25€ il mondo è pieno.......

questo mi sembra un pretesto assurdo per andare in ristoranti di livello e pagare alcune portate la metà del prezzo.....


Poi.....spiegamela.......... :roll:

uno può eventualmente provare quel ristorante senza spendere troppo.

Che significa?? Come dire vado da Pinchiorri così per vedere se mi garba ma voglio spendere la metà..............

Oppure mi rivolgo ad un avvocato per una causa ma siccome son cliente nuovo mi fai metà parcella...così per provare se mi piaci, poi foorse magari torno...........ehehehe ti sputa in faccia :lol:


ma rob de matt.... :?

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Fante il 12 giu 2008 14:07


primus ha scrittoIn Francia aprire e mantenere aperto un ristorante costa la metà che in Italia.
Solo l'Enel è un terzo.....


Primus, non lo metto in discussione. Ma il discorso è diverso. La ristorazione è in crisi? Se no, bon, mi taccio.

Se sì, o aspettate* che il governo italiano riesca a risollevare le sorti del Paese ( Immagine ) o è il caso di pensare eventuali strategie future.

Visto che mi sembra che di idee al momento ce ne siano pochine pochine, visto che le autorità del settore stanno dando i numeri - leggere il Gambero Rosso in questo periodo sembra di leggere Civiltà del Gusto - anelando alle vecchie trattorie di una volta che sono chiaramente una realtà destinata a scomparire - e se volete vi spiego anche il perchè - ripeto un pensiero in più si può fare

*uso un plurale generico per indicare la categoria di quei ristoratori che vogliono fare bene e si trovano a fronteggiare un momento difficile

da primus il 12 giu 2008 14:10


Tutto il commercio in generale è in crisi, ma oggi come oggi con i costi che ci sono, sotto certe cifre è improponibile scendere. Non puoi.....poi se vuoi far girare i soldi tanto per, allora è un'altro discorso, ma io lavoro per guadagnarli i soldi, se non guadagno chiudo, non mi metto a fare la pizza per far cassa, non lo farei volentieri.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da butter_fly il 12 giu 2008 14:19


il_verza ha scrittofinito di peluccare le due cosette a 30 € mi sento in vena di proseguire di bene in meglio...? Benissimo, non c'è problema

francamente, mi pare alquanto improbabile finire di pranzare da vissani col menu a 30 euro, chiedere la carta e proseguire nella degustazione, il tutto in pausa pranzo, a baschi, in mezzo alle montagne :roll: chi va da vissani SA dove si trova: in un grandissimo ristorante, famosissimo, non nell'ultimo locale alla moda aperto in centro, nel quale, se dopo un assaggino mi trovo bene e non mi sento fregata, ordino il resto. IMHO :D
se il mio discorso/ragionamento fa acqua, non la fa certo da questo punto di vista, ma da quello del concetto di fondo, ovvero: alta ristorazione low cost o no
auspico anche che, se questa davvero fosse la strada, altri grandi chef la intraprendano, se ciò fosse utile a rinvigorire il settore e, nel contempo, a far avvicinare i curiosi titubanti.


da tpt il 12 giu 2008 14:30


Il problema è di altra natura. Penso sia necessario trovare il modo di scremare i costi fissi su più coperti, portare più gente al ristorante.

Penso sia questo che intenda Fante.

Poi ovvio che se servi una pizza il tovagliato e le stoviglie vanno lavati e si usurano comunque.

Ma tenere aperto per pochi coperti porterà, a mio avviso, alla chiusura di molti locali.

Una seconda ipotesi potrebbe essere costituita dal proporre piatti più poveri a mezzogiorno e più elaborati la sera.

Ora vi racconto una cosina: tre settimane fà mi trovavo in Corso Sempione negli uffici di alcuni amici. Ero sul terrazzo e proprio di fronte a me c'erano le tende gialle di un noto ristorante....

Ho chiesto se conoscevano il ristorante. La risposta è stata eloquente: la sera siamo sfiniti e non vediamo l'ora di rincasare, per pranzo perderemmo troppo tempo e ci si arrangia con un panino, una pizza, che è più veloce ed economica.

Ecco, verso le 15 sono passata davanti al locale. Volevo quasi salutare lo chef (dall'interno giungevano rumori di stoviglie, forse stavano rigovernando ...), ho desistito per non fargli perdere inutile tempo.

Ma il menù è sempre lo stesso: a pranzo come a cena.

Ed ecco che diventa abbastanza dispendioso poter pranzare tutti i giorni in un ristorante di quel genere.

Vero ce lo si potrebbe permettere una volta la settimana, per esempio.

Ma cosa c'è di più abitudinario di un impiegato o di un dirigente?

Potrebbe invece essere una simpatica consuetudine poter pranzare spesso (non dico ogni giorno) con un piatto unico ed appunto un vinello al calice (poi si torna ad alzare il Pil) .....



:roll:

da il_verza il 12 giu 2008 14:41


butter_fly ha scritto
finito di peluccare le due cosette a 30 €..


in pausa pranzo...



Mi hai fregato... Immagine

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da caneciccio il 12 giu 2008 14:58


Senti Primus, anche io ho un'attività.
Tutti gli anni quando ci sono i momenti di "stanca" (che qui nella mia attività sono stagionali, da giugno a fine settembre) si parte con un low cost (davvero) selvaggio che almeno permette di farci conoscere a una fascia + numerosa di clienti, che magari riusciamo poi a fidelizzare e torneranno anche quando rialzeremo i prezzi in stagione (per noi) "alta".
Aò, io a fare lezioni individuali a 24 euro/ora per pacchetti mini di 10 ore non guadagno assolutamente niente.
Però copro le spese e estendo il giro di clientela.
Che se si è trovata bene (la qualità che diamo è sempre la stessa), spendendo decisamente meno di quello che spenderebbe altrimenti, magari ci consiglia agli amici etc etc.

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da gobbaccio il 12 giu 2008 15:21


stefano66m ha scrittoPerò se Vissani ti prepara gli spaghetti al pomodoro probabilmente mangi i migliori spaghetti al pomodoro della tua vita, costo della materia prima quasi ininfluente però grande soddisfazione per il cliente.


Scusami Stefano, ma non potevo resistere. Sai che Pierangelini li aveva messi in carta??? Ma allo stesso prezzo degli spaghetti con l'aragosta!!! Ecco un buon metodo di applicare il low cost, non trovi 8) :lol: 8)

Lui le chiama provocazioni. Tu come le chiameresti????

Se non ci credi

http://iltirreno.repubblica.it/multimedia/home/785938

da stefano66m il 12 giu 2008 15:40


gobbaccio ha scritto
stefano66m ha scrittoPerò se Vissani ti prepara gli spaghetti al pomodoro probabilmente mangi i migliori spaghetti al pomodoro della tua vita, costo della materia prima quasi ininfluente però grande soddisfazione per il cliente.


Scusami Stefano, ma non potevo resistere. Sai che Pierangelini li aveva messi in carta??? Ma allo stesso prezzo degli spaghetti con l'aragosta!!! Ecco un buon metodo di applicare il low cost, non trovi 8) :lol: 8)

Lui le chiama provocazioni. Tu come le chiameresti????

Se non ci credi

http://iltirreno.repubblica.it/multimedia/home/785938



:lol: :lol: vabbè ma lui è sempre pieno che gli frega?

Non so se il mio dire è entrato nel suo capire...

da Bob il 12 giu 2008 16:20


stefano66m ha scrittoI menu low cost sono solo per il mezzogiorno, alla sera prezzo pieno e pedalare... :cry:

In Francia? No. I menù ci sono praticamente sempre e ovunque.
Due, tre, a volte quattro menù, con una modestissima alternativa tra due o tre piatti in ciascuno, con fasce differenti di prezzo.
In genere, ho trovato, più o meno, 18, 22, 25, 32. O equivalenti.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

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