Un vino di una lunghezza infinita,quasi difficoltoso da abbinare a una pietanza:personalmente l'ho degusterei in terrazza a casa mia,dopo la mezzanotte,abbinato a delle candele luccicanti,mia moglie Rossana e al massimo una tavoletta di cioccolato Venchi 75%.
A presto
Rinaldo
Un mese fa circa,nel topic
http://www.ilmangione.it/forum/viewtopi ... 72&start=0
mi permisi di scrivere quanto leggete sopra.
Quando si arriva a degustare certe bottiglie,penso che gli abbinamenti non esistano più.
Regole fisse,ferree non ne esistono,credetemi.
C'è chi vuole "sgrassare" la bocca da cibi grassi con un metodo classico e chi preferisce abbinare agli stessi un vino "morbido" che passi in bocca come un velluto,senza alterare il gusto,per esempio di un salume di Cinta o di un salume d'Oca.
Entrambi le correnti di pensiero sono corrette,perchè figlie della cosa più importante:il gusto personale.
Un parere personale?Bollicine.
Forse perchè vivo il ristorante,quando sono il cliente,come un momento di gioia,di convivialità;cosa meglio di un buon metodo classico o uno charmant può darci certe sensazioni?
l'Italia oggi è al vertice nella produzione di prodotti "spumantizzati" ed anche i prezzi sono nella norma:
con 12/15 euro accompagnate una cena con un prodotto dignitoso;meglio che farvi rifilare il solito Shiraz cileno o qualche ciofeca della Napa Valley,oggi tanto in voga.
Poi certo,mi permetterete:Filetto di Fassona all'Inglese,accompagnato da calice di Chianti Classico 2001 Tenuta Fontodi (Panzano in Chianti).
La miglior cena che possa esistere,bollicine a prescindere.
A presto
Rinaldo