Greedy ha scrittofulvia ha scrittoNon è un tentativo per commuovervi o per scatenare trite polemiche ristoratore cliente........Come diceva quel tale...E' LA FREDDA CRONACA
APPLAUSO
Grazie Fulvia per la "concreta cronaca" e per l'umiltà di mettersi a nudo senza peli sulla lingua.
D.
fulvia ha scrittoCaro Chef, tu te la sei legata al dito........
Questo ci permette di tenere dei prezzi medi abbordabili, una qualità del servizio mediamente soddisfacente, e, magari, portare a casa uno stipendio per giustificare a tuo marito e ai tuoi figli il fatto che stai fuori casa 15 ore al giorno.
Non è un tentativo per commuovervi o per scatenare trite polemiche ristoratore cliente........Come diceva quel tale...E' LA FREDDA CRONACA
MAX61° ha scrittofulvia ha scrittoCaro Chef, tu te la sei legata al dito........
Questo ci permette di tenere dei prezzi medi abbordabili, una qualità del servizio mediamente soddisfacente, e, magari, portare a casa uno stipendio per giustificare a tuo marito e ai tuoi figli il fatto che stai fuori casa 15 ore al giorno.
Non è un tentativo per commuovervi o per scatenare trite polemiche ristoratore cliente........Come diceva quel tale...E' LA FREDDA CRONACA
Allora vedi cara Fulvia che non sei più nel campo della PASSIONE!
Non c'è nulla di male a fare i ristoratori professionisti. Il poroblema è quello di essere dei veri professionisti e che tu lo voglia o no devi fare i conti, quelli con penna carta e calamaio.
Direi che un professionista deve lasciar perdere il lato"passionale" e concentrarsi sullo standard da mantenere. Questo, per me, è il nocciolo di tutta la questione.
Saluti
LA MAX 61°
MAX61° ha scrittofulvia ha scrittoCaro Chef, tu te la sei legata al dito........
Questo ci permette di tenere dei prezzi medi abbordabili, una qualità del servizio mediamente soddisfacente, e, magari, portare a casa uno stipendio per giustificare a tuo marito e ai tuoi figli il fatto che stai fuori casa 15 ore al giorno.
Non è un tentativo per commuovervi o per scatenare trite polemiche ristoratore cliente........Come diceva quel tale...E' LA FREDDA CRONACA
Allora vedi cara Fulvia che non sei più nel campo della PASSIONE!
Non c'è nulla di male a fare i ristoratori professionisti. Il poroblema è quello di essere dei veri professionisti e che tu lo voglia o no devi fare i conti, quelli con penna carta e calamaio.
Direi che un professionista deve lasciar perdere il lato"passionale" e concentrarsi sullo standard da mantenere. Questo, per me, è il nocciolo di tutta la questione.
Saluti
LA MAX 61°
MEB ha scrittoMAX .. se tu hai fatto per tutta la vita un lavoro senza passione posso capire che ti rode un po' che qualcuno si possa guadagnare da vivere facendo quello che gli piace ...
silbusin ha scritto
educazione significa avvicinarsi a nuove linee di cucina, nel corretto rapporto qualità/prezzo potendo cogliere sia la professionalità ma anche l'inventiva, l'intelligenza e la passione che sta dietro.
silbusin ha scrittoverissimo: e Marchesi lo ha detto.
i giovani chef hanno abbandonato le tradizioni e la prima vera educazione alimentare la si fa in famiglia.
studiato poco, neh?
fulvia ha scrittoAllora Max se la preferisci in questi termini......
Io faccio con PASSIONE il mio lavoro, e facendolo con PASSIONE questo mi permette di tenere d'occhio anche gli aspetti critici del mio lavoro, individuarli e cercare di gestirli al meglio per me e per chi si giova del mio lavoro...questo comunque non mi distoglie dall'avere amicizie, simpatie e predilezioni per il genere umano di ogni categoria sociale.......
Mi sembra che hai equivocato tu il mio pensiero, dipingendomi come un'Alice nel paese delle meraviglie, solo perchè chiusa in cucina nel mio mondo di frutta candita mi picco di avere degli amici oltre che dei clienti.
Se questo mio delirio mi rasserena perchè negarmelo????
fulvia ha scrittoAllora, a questo punto la soluzione migliore qual'è????
Fidelizzare e addestrare una quota ,sopportabile dal punto di vista dell'economia aziendale, di personale che ti permette di lavorare tranquillamente durante la settimana, e disposto a farsi un c@@@o come una capanna il sabato e la domenica quando la gran parte delle persone decidono di uscire a mangiare.
Questo ci permette di tenere dei prezzi medi abbordabili, una qualità del servizio mediamente soddisfacente [...]
Greedy ha scrittoio però ripeterò sino alla fine che non bisogna dimenticare i sapori di una tradizione che si sta perdendo.