non lo so primus...

hai ragione nel dire che non tutti i ristoranti si rifanno il trucco dopo la stella (ma aggiornano prezzi ed abitudini) e che non tutti partono con l'obbiettivo di entrare a far parte della costellazione michelin ma capita (eccome se capita) che ristoratori\cuochi\imprenditori partano con un investimento con la convinzione di un eventuale rientro a breve grazie alla consacrazione da parte delle guide...

Ma scusa, la maggior parte de llocali stellati è frutto di un lungo,lunghissimo cammino, fatto di esperienza, di investimento graduale, di passaparola, di errori, di regolazione del tiro, di miglioria....da quanti anni lavori tu?! (vecchiaccio )

Alcuni (ovvio non tutti) nascono invece a palla, con cantine da 100k, cucine da 200k, arredi minimal-anonimal-non-economical, ingaggiando cuochi con brigata e sommelier-caposala da 10k di euro al mese...

Una volta semplicemente aggiustavano il tiro dopo 6 mesi e mettevano la pizza e le costate argentine... ma non è piu' tempo d'errori...

E sempre piu' spesso sti posti fanno una fine miserrima anche se riescono a prendere la stellina agognata...

Potrei fare nomen et cognomen... ma voglio essere pagato

Bè, io ritengo che evidentemente la Michelin sia l'unica guida con un respiro internazionale, alla faccia dei nostri gamberetti ed amichetti che valgono solo per quattro gatti spelacchiati

Però insomma mi domando: se la stella dona tanto prestigio ergo visibilità indi clientela poscia entrate, com'è che tanti stellati hanno chiuso?

Forse tanti stellati chiudono perchè la guida Michelin a volte è un pò come la favola del vestito dell'imperatore ....

Secondo me (secondo me eh) è il caso di discettare di stelle Michelin solo avendo un po' di familiarità con le stesse. Non avendola, inutile parlare di vestiti dell'imperatore.

Poscia.
Molti stellati chiudono sicuramente perchè mantenere uno stellato in molti posti costa, di che altro dobbiamo parlare? Ricordo quel gioiello dell'Altro Mastai a Rm: location e in generale ambienteannessieconnessi spettacolare, servizio svolto da personale numeroso, grande cucina. Un posto così costava bei soldi da mantenere e per campare avrebbe dovuto avere un sold out pranzo e cena, cosa che pur non impossibile è certo arduo.
A 150 euro a crapa per pasto, in momenti di crisi, diventa arduo.

Come detto, sono scelte imprenditoriali. A volte un imprenditore (cuoco o no) può dirsi: uhm, ma chi me lo fa fare di smazzarmi tanto se magari copro anche le spese, ma potrei guadagnare di + con altri tipi di lavoro-collaborazione-etc?...

IMHO, quotando quasi tutto quello che ha scritto Caneciccio, il "problema" è che o sei parte di quell'élite (decretata da guide, anche internazionali e da fama ormai accertata, per intenderci da Vissani all'Enoteca Pinchiorri, alla Pergola dell'Hotel Hilton di Roma passando per svariati altri) e non avrai MAI il problema di fare il pieno, la lista d'attesa c'è eccome in questi posti che veleggiano tranquillamente dai 200 in su, con ovviamente punte molto maggiori a seconda del vino.

Idem con patate il posto onesto, la bettolaccia ma buona, quello che ti offre una cucina gustosa a poco prezzo, con costi di gestione per mille motivi chiaramente bassi, bè anche lui non risente di crisi e chiusure.

Il concetto di "mezzo" che però adesso comprende tantissime realtà, anche quella citata da Caneciccio con l'Altro Mastai che ben più si avvicina alla prima fascia, costando 150€ che non son pochini, ma che NON è la primissima fascia, per tanti motivi: allora chi se lo può permettere, o anche chi vuol fare una follia nella vita, ci mette altri 50 o 100€ sopra e si concede VERAMENTE una cena da incorniciare, nei posti sopra citati.

O sono tutti pazzi o il pazzo è colui che ha tolto la stella a Lopriore

Avranno riprovato dando una seconda chance oppure sono ispettori da 'una botta e via'?

Un blog che raccoglie e pubblica un testo di Giovanni Lagnese si qualifica da solo.
Voglio solo ricordare che prima di togliere una stella (almeno quello che si legge sui giornali francesi) il locale viene visitato anche da ispettori stranieri. Ci sarebbe quasi una specie di UE della valutazione.
Alla fine tanto parlare conduce ad una sola cosa: la gente corre a comperare la guida. Che è la mission di una casa editrice. (Marchesi docet).
Bonilli insegna: se non fai budget ti danno un sonoro calcio in culo, alla faccia dei poveri guitti che pagano con carta di credito o bancomat.
Poi alla carità pelosa dei colleghi non ci ho mai creduto. Mors tua vita mea. In tutti i lavori.
Hanno citato tano. Bene. Pensa come sarebbe contento se a cento metri dessero una stella ad un altro locale, magari meno caro e altrettanto buono.

stefanbo ha scrittoIl concetto di "mezzo" che però adesso comprende tantissime realtà, anche quella citata da Caneciccio con l'Altro Mastai che ben più si avvicina alla prima fascia, costando 150€ che non son pochini, ma che NON è la primissima fascia, per tanti motivi: allora chi se lo può permettere, o anche chi vuol fare una follia nella vita, ci mette altri 50 o 100€ sopra e si concede VERAMENTE una cena da incorniciare, nei posti sopra citati.

Sia chiara una cosa eh, io nel complesso ero stata meglio all'A.M. (chiuso da un an no e mezzo) a 150 euro a crapa di quanto nn sia stata al Don Alfonso a 250 a crapa. Come cucina eh. E ci tornerei stravolentieri se esistesse ancora.
Altro discorso per il bistellato la Taverna del Capitano, stranamente economico (i menu degustazione veleggiano fra 65 e 80 se non erro ) e che anche lui era secondo me superiore al Don Alfonso, pur senza essere così bello e costando probabilmente come spese di gestione 1/10 del Don. (Va detto che pochi posti sono più belli del complesso ristorativo del Don Alfonso, e l'amico adem se lo ricorda potrà confermarlo )

silbusin ha scrittoUn blog che raccoglie e pubblica un testo di Giovanni Lagnese si qualifica da solo.
Voglio solo ricordare che prima di togliere una stella (almeno quello che si legge sui giornali francesi) il locale viene visitato anche da ispettori stranieri. Ci sarebbe quasi una specie di UE della valutazione.
Alla fine tanto parlare conduce ad una sola cosa: la gente corre a comperare la guida. Che è la mission di una casa editrice. (Marchesi docet).
Bonilli insegna: se non fai budget ti danno un sonoro calcio in culo, alla faccia dei poveri guitti che pagano con carta di credito o bancomat.
Poi alla carità pelosa dei colleghi non ci ho mai creduto. Mors tua vita mea. In tutti i lavori.
Hanno citato tano. Bene. Pensa come sarebbe contento se a cento metri dessero una stella ad un altro locale, magari meno caro e altrettanto buono.

Riguardo al blog ho solo fatto una ricerca sui vari portali per capire il motivo della stella tolta a Lopriore e ho trovato questa 'raccolta' di voci. Che poi questo sia un copia/incolla...beh...cavoli loro.

Io comunque la penso diversamente, fa più eco dare una seconda stella o una stella tolta senza (apparenti) motivazioni? Più che 'correre a comprare la guida'.....mi verrebbe da pensare ad una sorta di visibilità al locale....

Non so....almeno nei primi momenti, fa più eco questa notizia che la seconda stella a Ischia....alla lunga boh...certo è che SE proprio serve a qualcosa la stella, riprenderla per Lopriore a questo punto è un po' dura e sicuramente non il prossimo anno.

caneciccio ha scrittoSecondo me (secondo me eh) è il caso di discettare di stelle Michelin solo avendo un po' di familiarità con le stesse. Non avendola, inutile parlare di vestiti dell'imperatore.

.

E tu naturalmente , da brava imprenditrice romana , avrai sicuramente più familiarità di me povera professionista meneghina , di stelle e stellati , così da poterti arrogare il diritto di considerare inutile una altrui opinione ,dandone per scontata l'inattendibilità .....

Caneciccio ha scritto

Sia chiara una cosa eh, io nel complesso ero stata meglio all'A.M. (chiuso da un an no e mezzo) a 150 euro a crapa di quanto nn sia stata al Don Alfonso a 250 a crapa. Come cucina eh. E ci tornerei stravolentieri se esistesse ancora.



Ma questo è chiaro, qui subentra il gusto personale, ma per il resto ti assicuro che la GGGGGGGGGGente si muove nell'ottica del tristellato, del ristorante straquotato, poco ci manca che organizzi il w/end a Roma per anadare alla Pergola o a Girona per El Bullì, che poi l'abitante di Roma o di Girona, ovviamente abituato alle sue realtà locali, provi e preferisca altre cose ci sta, ma insisto che la lista d'attesa per i grandi della terra qualche volta raggiunge i mesi e che più di uno si fa lasciare il numero della carta di credito, addebitando comunque un pasto in caso di non presentazione (senza avvisare) il giorno della prenotazione (come molti albergjhi)

Insisto, loro non conosceranno, a torto o a ragione mai crisi :wink

No, è solo che hai spesso e spesso sostenuto un'opinione anti-stellati, ma è sempre stata un'opinione non basata su esperienze personali dirette e fatti (tipo: ho provato questo e questo ma non mi è piaciuto) ergo non la ritengo affidabile per i miei criteri.

Altrimenti domani io, che non ho la macchina e manco la patente, andrò su il quattroruotone a dire che secondo me la Lamborghini è na ciofeca...

Poi sulla brava imprenditrice e sulla povera professionista sopravvoliamo...

Fante ha scrittoPerò insomma mi domando: se la stella dona tanto prestigio ergo visibilità indi clientela poscia entrate, com'è che tanti stellati hanno chiuso?

Beh adesso si sta parlando di stellati, ma non chiudono solo loro. insomma stella=aumento del fatturato, questo è fuori discussione, ma non significa automaticamente stare in piedi. Quanti negozi di abbigliamento belli e zeppi di firme chiudono? Il triplo dei ristoranti. Quanti altri negozi fighi chiudono? Un sacco, tutti i giorni. Chiudono anche aziende che vendono parecchio.

Insomma non trovo sia così strano che qualche stellato ogni tanto chiuda. E' normale. E' la legge del commercio, chiunque può chiudere.

ma chi ti ha detto che non abbia la mia brava esperienza di stellati , già da prima che tu nascessi e che proprio sulla base di queste esperienze pregresse , esprima la mia opinione ? Se magari provassi a scendere dalla cattedra una volta tanto .....
Vuoi che te ne faccia l'elenco ? vuoi che ti dica anche le date di quando li ho frequentati , perchè e con chi ?

Bè siamo qui per confrontarci su queste cose, per dire: a me il posto X piace per questo e questo, il posto Y non piace per questo e quest'altro. Ma appunto dati concreti.
Se ne hai sono ben lieta di confrontarli con i miei.
Perchè leggerti dire come qualche tempo fa che "i piatti dei grandi chef stellati fanno vomitare" senza sapere su che basi stai parlando (che piatti e che chef), scusa ma fa davvero strano...

caneciccio ha scritto Va detto che pochi posti sono più belli del complesso ristorativo del Don Alfonso, e l'amico adem se lo ricorda potrà confermarlo

L'ambiente è meraviglioso (vi hanno fatto scendere nelle cantine di epoca romana dove stagionano il provolone del monaco?), l'accoglienza pure.
Della cucina ho ricordi vivissimi a tre anni di distanza (il capretto lucano, la pezzogna, un antipasto con vongole e gelatina di seppia, i formaggi), ma è pur sempre stato il mio primo stellato (e quella sera ero ospite ): già da un po' mi è venuta la curiosità di tornarci per capire se fu vera gloria.

non sono daccordo sul mors tua vita mea.E pur vero che homo homini lupus.ma quella che stiamo vivendo in questo momento è una situazione straordinaria ,una serie di "tragedie" commerciali ,e personalmente non vedo motivazioni per cui gioire .Il fenomeno eclatante del "firmamento" che in parte si incrina e cade,mi sembra esattamente speculare a quella del"pavimento",dove ogni giornosi
assiste all'agonia di qualche collega.Questo perlomeno nella mia Liguria dove sfortunatamente il bacino d'utenza che possa permettere la sopravvivenza di tutti è limitato alla stagione estiva e
forse neanche più a quella.Forse in città sarà diverso..............
E scusatemi ma io non riesco a non pensare ai piccoli drammi che ogni chiusura si porta dietro.

goliasso ha scrittonon sono daccordo sul mors tua vita mea.E pur vero che homo homini lupus..

ed anche rosa rosae, e castra castrorum...

se questa crisi si potrà ricordare per qualche cosa di buono, quella cosa sarà un possibile, eventuale ed auspicabile repulisti... e sono convinto che qualche stellato debba far parte del gruppetto di epurati....

e lo dico per amore del mangiar fuori