Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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1, 2, 3, 4

da balcone il 13 mar 2010 12:53


chefalfio ha scrittoio subito quando ho stipulato l assicurazione del locale ho aggiunto anche quella sugli eventuali furti , su eventuali cadute dalle scale del soppalco , se si rompe una sedia dove è seduto il cliente o se si rompe un dente con una perla dell ostrica :lol:

Mi è stato proposto subito dall assicurazione stessa e non costa tanto

Quando ero allo Yar dal guardarobe spari una pelliccia di ermellino e lo yar dovete pagare 18 milioni del vecchio conio, e il maitre era sicuro che non fosse una pelliccia di quel valore ma la signora presento la fattura (falsa ) del valore di 36 milioni e l assicurazione pagò però almeno non rischi di rimetterci del tuo

Poi è vero quello che dice primus che consegni il cappotto al guardaroba di un teatro paghi e sul biglietto che ti danno c' è scritto che ai sensi di legge e tutto quel che segue " la direzione dclina ogni responsabilità su eventuali furti " ........quello non l ho mani capito


Sì, quello c'è scritto anche sui tagliandi dei parcheggi a pagamento ( tipo discoteche per intederci ) , ma non ha alcun valore legale. Se la macchina sparisce, la responsabilità è loro ! Almeno così mi pare affermo la cassazione....

da primus il 13 mar 2010 12:59


balcone ha scrittoSì, quello c'è scritto anche sui tagliandi dei parcheggi a pagamento ( tipo discoteche per intederci ) , ma non ha alcun valore legale. Se la macchina sparisce, la responsabilità è loro ! Almeno così mi pare affermo la cassazione....


un mio amico che fa il perito per le assicurazioni mi ha sembre detto che se ti ciulano l'auto in park a pagamento, o in un parcheggio di un centro commerciale, è meglio prendere il nome di una via a caso e dire che l'hanno rubata li. I centri commerciali hanno polizze forfettarie e becchi 1/3 del valore rubato, se ti va di culo. Boh...

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 13 mar 2010 13:02


chefalfio ha scritto
Poi è vero quello che dice primus che consegni il cappotto al guardaroba di un teatro paghi e sul biglietto che ti danno c' è scritto che ai sensi di legge e tutto quel che segue " la direzione dclina ogni responsabilità su eventuali furti " ........quello non l ho mani capito


ma infatti è quello che cerco di far capire a qualcuno.
Se lasci il cappotto in un GUARDAROBA diciamo ufficiale, magari con un addetto e magari pure pagando, come successe allo Yar, che ti danno il numerino tipo da Vittorio, allora la direzione è tenuta a rispondere dei furti,non ci sono cazzi.
Ma se appendi il cappotto in un appendino in sala, io penso che nessuno possa pretendere un rimborso.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da tpt il 13 mar 2010 13:24


Tu cerchi "di far capire" una cosa completamente errata.

Se infatti io lascio sul tavolo del ristorante un cellulare ed un altro cliente me lo sottrae tu non sei responsabile perchè il cellulare in tasca con costituisce intralcio alla consumazione del pasto.

Il cappotto consegnato al guardaroba è invece risarcibile cosi' pure quello messo nell'attaccapanni a vista del cliente, anche se in modo differente, come puoi evincere da questo sito:

http://www.coordinamentocamperisti.it/f ... saggio.htm

e piu' specificatamente in questo passaggio:

Tuttavia, l’obbligo di sorveglianza per la tutela delle cose portate in albergo dal cliente e non consegnate in custodia è più esteso di quello incombente al RISTORATORE o al trattore, stante la differenza strutturale delle due imprese e di godimento delle rispettive prestazioni. Infatti per l’albergatore sussiste la responsabilità per tutte le cose portate dal cliente in albergo, mentre per il ristoratore tale responsabilità, per le cose non affidategli in custodia, sussiste solo per quelle di cui è opportuno liberarsi per il miglior godimento del servizio (cappotto, cappello, ombrello), restando invece sotto il controllo e sotto la responsabilità del cliente tutte le altre che non costituiscano intralcio alla consumazione del pasto.

e ancor piu' specificatamente (affinchè sia chiara la differenza tra responsabilità del ristoratore limitata/illimitata) qui:

Pertanto, secondo il costante orientamento giurisprudenziale, la responsabilità del ristoratore sarà illimitata, ogni volta in cui la cosa gli venga consegnata espressamente ai fini della custodia o comunque che tale finalità possa desumersi dalle circostanze e dal contesto, sarà limitata nel caso degli oggetti che il cliente consegni allo scopo di poter usufruire in modo migliore della prestazione (cappotto che venga appeso all’appendiabiti, ombrello), non sussisterà alcuna responsabilità nel caso di oggetti che restino nella disponibilità e nel controllo del cliente e che non intralcino il godimento della prestazione (accendino lasciato sul tavolo del ristorante).

da primus il 13 mar 2010 13:45


tpt ha scrittoTu cerchi "di far capire" una cosa completamente errata.
Il cappotto consegnato al guardaroba è invece risarcibile cosi' pure quello messo nell'attaccapanni a vista del cliente,


sei fuori strada, fidati.
Proseguiamo nella lettura del link interessante.....

la responsabilità del ristoratore sarà limitata nel caso degli oggetti che il cliente consegni allo scopo di poter usufruire in modo migliore della prestazione (cappotto che venga appeso all’appendiabiti, ombrello), non sussisterà alcuna responsabilità nel caso di oggetti che restino nella disponibilità e nel controllo del cliente e che non intralcino il godimento della prestazione (accendino lasciato sul tavolo del ristorante).

che vuol dire? che se tu appendi il tuo visone ad un attaccappanni A VISTA e te lo ciulano, la mia responsabilità non sussiste.

Questo cerco di far capire..invano mi sembra.

mo basta.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da tpt il 13 mar 2010 13:54


Sei in errore: la tua responsabilità sussiste anche se limitata.

Non puoi cercare di far capire quel che è errato: informati prima.

In ogni caso sono io ora a rinunciare a discutere sull'argomento con te. Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire ed a rivoltare le frittate sei bravissimo: davvero un ottimo cuoco!

L'oggetto del contendere iniziale mi pare fosse il trovare il modo per evitare spiacevoli inconvenienti che sono seccature sia per il ristoratore che per il cliente.

L'armadio chiuso ed il numerello mi paiono un'ottima soluzione.

Tenere il cappotto o la pelliccia sulla sedia no.

da chefalfio il 13 mar 2010 15:00


Gestire un guardaroba: Quali responsabilità?
Parte 1 - Deposito/custodia di cose in albergo
La norma di riferimento è quella dell‘art. 1784 c.c. sulla responsabilità per cose date in custodia, consegnate all‘albergatore e gli obblighi relativi, nell‘ambito del contratto di deposito.

Il principio generale che si può ricavare da queste norme è che „la responsabilità dell’albergatore è illimitata, quando le cose gli sono state consegnate in custodia (o ai suoi dipendenti) oppure quando ha rifiutato di ricevere in custodia cose che aveva l‘obbligo di accettare“ – „L’albergatore ha inoltre l’obbligo di accettare le carte valori, il danaro contante e gli oggetti di valore (pellicce, gioielli, macchine fotografiche, cellulari ecc...); può rifiutarsi di riceverli solo se si tratti di oggetti pericolosi o che abbiano valore eccessivo o natura ingombrante“.

Tale principio si applica anche ad altri soggetti diversi dall’albergatore, come ad es. ai titolari (imprenditori) di case di cura, di stabilimenti di pubblici spettacoli, di stabilimenti balneari, di pensioni, trattorie, parrucchiere, campings, collegi e simili.

Non è invece applicabile alle autorimesse e ai pubblici caffè (Cassazione 27.5.1982 n.3288); a queste categorie si applicano invece le norme, peraltro simili, sul deposito in generale – vedi parte II.

N.B. Vi sono sentenze della Cassazione che affermano in maniera piena la responsabilità dell‘albergatore e sentenze della Cassazione che tendono a escludere la responsabilità dello stesso, in particolari casi.

C‘è ad es. responsabilità piena dell‘albergatore quando la consegna di una cosa avvenga in un contesto e con modalità che dimostrino inequivocabilmente la finalità di custodia; es. una signora che consegni la pelliccia al cameriere perché venga portata in guardaroba e poi la pelliccia venga rubata.

In un altro caso invece la Cassazione ha ritenuto non sussistere la responsabilità dell‘albergatore e precisamente nel caso in cui il cameriere di un ristorante, sprovvisto di guardaroba, aveva appeso la pelliccia - poi sparita – di una cliente ad un appendiabiti: in questo caso, il cameriere si era limitato a prestare alla signora una cortesia e l’abito avrebbe potuto restare nella sfera di controllo e vigilanza della cliente, anche con riguardo al luogo dove l‘appendiabiti era situato.

Da queste ed altre pronunce della Cassazione sembra potersi ricavare che:

vi è sicuramente responsabilità dell’ albergatore quando vi è un guardaroba, adibito al deposito e alla custodia dei vestiti. Chi prende in consegna la cosa è responsabile del danno che il proprietario della cosa subisce (danneggiamento, furto).
Vi è pure responsabilità dell’albergatore quando non c’è guardaroba, l’albergatore accetti in consegna la cosa o gli abiti del cliente per depositarli in un attaccapanni posto in luogo non direttamente controllabile dal cliente, ma pur sempre posto all‘interno dei locali dell‘esercizio;
Sembra esserci invece una limitazione di responsabilità dell’albergatore e quindi un concorso di colpa del cliente quando il cliente chieda all‘albergatore o ad un suo dipendente il favore di appendere l‘abito ad un attaccapanni, posto in un luogo facilmente controllabile ed accessibile dal cliente stesso.
Non c‘e responsabilità dell’albergatore nel caso in cui le cose del cliente rimangano e possano rimanere sotto al diretta vigilanza dello stesso, ad es. quando vengono lasciate sullo schienale di una sedia adiacente a quella dove si siede il cliente oppure su di una panca vicino al tavolo di consumazione del pranzo.

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

da silbusin il 13 mar 2010 16:02


http://www.centroconsumatori.it/48v183d288.html 8)

Comunque sia, mi sono interessato alla Camera di Commercio.

Quando un ristoratore accetta di posizionare gli abiti di un cliente in uno spazio specifico ne assume la responsabilità di custodia: spetta a lui decidere la migliore e più semplice metodologia di tutela (una piccola armadiatura, una nicchia protetta, ecc.). Ne è responsabile e quindi la cosa più semplice è garantirsi con una assicurazione.

Se ciò non accade il cliente deve poter posizionare l'abito ben in vista e il ristoratore "dovrebbe" fornire idonei supporti per l'abito stesso. Anche in questo caso però ci sono sentenze che hanno condannato il ristoratore alla rifusione parziale dei danni.

Comunque sia il consiglio degli esperti del settore è quello di stipulare una polizza globale esercenti per danni diretti e indiretti. Le formule "La direzione non risponde ecc...." sono giuridicamente non efficaci, perchè considerate "afflittive" per uno dei contraenti il contratto.
Ogni altra fantasia riportata in questo topic è aria fritta.

da tpt il 13 mar 2010 22:04


Also sprach der Kater (ossia il micio)! 8)

da primus il 13 mar 2010 22:34


silbusin ha scrittoOgni altra fantasia riportata in questo topic è aria fritta.


tu sei un gatto e i gatti, si sa , sono animali strani. :lol: :wink:

Citando le leggi, come hai tu giustamente fatto, sembra tutto semplice, ma la realtà è ben diversa, molto diversa.
Ne ho parlato stasera in cortile con il mio avvocato (abita nel mio pianerottolo) è non è così facile come dici tu....potrebbe sembrare, ma non è per niente facile. Pensa che non è facile nemmeno prendere i soldi dall'assicurazione inquanto le polizze che citi tu (l'ho anche io), coprono cifre forfettarie. Diversamente il cliente deve dimostrare il valore ed il possesso di ciò che gli è stato sottratto....la rava la fava ecc ecc....un incubo!Poi, per tornare in topic, nel caso di un cliente che sottrae per errore un altro indumento, la causa verte contro il cliente e non contro il ristoratore....insomma è un dedalo di cavilli che non se ne esce.

Unica soluzione? Attenzione, in primis da parte del cliente consapevole di non abbandonare capi di valore in giro, e in secundis da parte del ristoratore che deve, come facciamo noi, "far ballare l'occhio".

E tutti vissero felici e contenti, così, ma se tiri fuori i codici civili....beh, a mio avviso, l'è dura!

Con immutato amore...tuo Primus :P :wink:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Parakarro il 13 mar 2010 22:48


cito ''Anche in questo caso però ci sono sentenze che hanno condannato il ristoratore alla rifusione parziale dei danni.''

ci sono sentenze... quindi non sempre... quindi il discorso di responsabilità non è poi così chiaro e varia da circostanza a circostanza...

me l'immagino proprio il tanto amato armadio cassaforte con combinazione numerica applicato alle trattorie o alle pizzerie... così alla fine ti tocca assumere una persona solo per digitare il numerino e continuare a dare,riprendere il cappotto dei ragazzi che escono a fumare tra una portata e l'altra
:lol:

la soluzione migliore?! un bel guardaroba, quando il cliente entra gli si dice: ''se volete appendere la giacca qua c'è posto, come siete comodi voi..'' che se l'appendano loro... tzè



primus ha scritto
Parakarro ha scritto
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
ovvio!

poi non lamentiamoci se il coperto costa 12 euro


ladro! :lol:


ladro un kaiser :D

ogni soluzione di ogni problema è affrontata con un bell'esborso di pecunia... e mai con il buon senso...si vuole sempre tutto: tavoli ampi un ettaro e distanti un miglio, ''insonorizzazione''tra un tavolo e l'altro, ampio parcheggio custodito, tovagliato in lino, musica dal vivo ma discreta, una cassafortre con guardia giurata per la pelliccia d'ermellino della nonna, menu' bambini regalati, bagni belli quanto le terme di caracalla, ristoratori che non si lamentino per il pacco di un tavolo.... e chi le paga poi ste cose?! indovinate un po'...

da primus il 13 mar 2010 23:29


Parakarro ha scrittocito ''Anche in questo caso però ci sono sentenze che hanno condannato il ristoratore alla rifusione parziale dei danni.''

ci sono sentenze... quindi non sempre... quindi il discorso di responsabilità non è poi così chiaro e varia da circostanza a circostanza...

me l'immagino proprio il tanto amato armadio cassaforte con combinazione numerica applicato alle trattorie o alle pizzerie... così alla fine ti tocca assumere una persona solo per digitare il numerino e continuare a dare,riprendere il cappotto dei ragazzi che escono a fumare tra una portata e l'altra
:lol:

la soluzione migliore?! un bel guardaroba, quando il cliente entra gli si dice: ''se volete appendere la giacca qua c'è posto, come siete comodi voi..'' che se l'appendano loro... tzè



primus ha scritto
Parakarro ha scritto
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
ovvio!

poi non lamentiamoci se il coperto costa 12 euro


ladro! :lol:


ladro un kaiser :D

ogni soluzione di ogni problema è affrontata con un bell'esborso di pecunia... e mai con il buon senso...si vuole sempre tutto: tavoli ampi un ettaro e distanti un miglio, ''insonorizzazione''tra un tavolo e l'altro, ampio parcheggio custodito, tovagliato in lino, musica dal vivo ma discreta, una cassafortre con guardia giurata per la pelliccia d'ermellino della nonna, menu' bambini regalati, bagni belli quanto le terme di caracalla, ristoratori che non si lamentino per il pacco di un tavolo.... e chi le paga poi ste cose?! indovinate un po'...



per quest'uomo,forse, potrei tradire silbusin! :lol:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da chefalfio il 14 mar 2010 00:04


primus ha scritto
silbusin ha scrittoOgni altra fantasia riportata in questo topic è aria fritta.


tu sei un gatto e i gatti, si sa , sono animali strani. :lol: :wink:

Citando le leggi, come hai tu giustamente fatto, sembra tutto semplice, ma la realtà è ben diversa, molto diversa.
Ne ho parlato stasera in cortile con il mio avvocato (abita nel mio pianerottolo) è non è così facile come dici tu....potrebbe sembrare, ma non è per niente facile. Pensa che non è facile nemmeno prendere i soldi dall'assicurazione inquanto le polizze che citi tu (l'ho anche io), coprono cifre forfettarie. Diversamente il cliente deve dimostrare il valore ed il possesso di ciò che gli è stato sottratto....la rava la fava ecc ecc....un incubo!Poi, per tornare in topic, nel caso di un cliente che sottrae per errore un altro indumento, la causa verte contro il cliente e non contro il ristoratore....insomma è un dedalo di cavilli che non se ne esce.

Unica soluzione? Attenzione, in primis da parte del cliente consapevole di non abbandonare capi di valore in giro, e in secundis da parte del ristoratore che deve, come facciamo noi, "far ballare l'occhio".

E tutti vissero felici e contenti, così, ma se tiri fuori i codici civili....beh, a mio avviso, l'è dura!

Con immutato amore...tuo Primus :P :wink:


ma infatti il mio esempio del furto all epoca dell yar dimostra che mica ti danno la cifra del valore effffettivo del bene infatti l ermellino costò esattamente la metà all assicurazione dietro presentazione della fattura che constatava il valore all acquisto
Ma se tu hai un cazzo di loden sfigatissimo oltre che prenderti del pirla da parte del ristoratore perchè te lo sei fatto ciulare :lol: :lol: è dura che vedi indietro qualche soldo

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

da Falcade il 14 mar 2010 05:10


Parakarro ha scritto
Falcade ha scrittoA mio avviso, la soluzione migliore che ho visto (che tuttora utilizziamo nel "mio ristorante") è quella di, un piccolo guardaroba chiuso a chiave (codice numerico, che solo i camerieri conoscono) con all'interno le stampelle numerate, quando il cliente ci richiede questo servizio, noi gli appendiamo il soprabito e gli diamo il numero corrispondente. Al momento della restituzione, il cliente ci riconsegna il numero e noi, non facciamo altro che ridagli l'indumento. Ritengo che sia un metodo 100% sicuro e poco costoso per il ristoratore (alla fine si tratta solo di una porta con codice numerico) Paolo



:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
ovvio!

poi non lamentiamoci se il coperto costa 12 euro


Bhe non esageriamo......... si tratta solo di una porta con un codice numerico, non credo che alla brico faccia fatica a trovarlo....... e per via di spazi....... si può richiudere lo spazio adibito a guardaroba.......

da silbusin il 14 mar 2010 19:04


primus ha scritto.....

In realtà lo dice la Camera di Commercio dove dovresti essere anche tu iscritto.
Che poi ci siano casini quando si va in via giudiziale è la scoperta dell'acqua tiepida.

Il furto più odioso è quello che viene perpetrato a carico dei malati ricoverati in ospedale. Nonostante tutti i controlli che ci sono e tutte le clausole di non assunzione di responsabilità scritte nelle varie Carte dei Servizi, ogni ospedale ha una sua assicurazione e paga. Quasi sempre, ma paga.
"Si vuole sempre tutto: camere di degenza ampie un ettaro e distanti un miglio, ''insonorizzazione'' tra un letto e l'altro, ampio parcheggio custodito, lenzuola in lino, musica dal vivo ma discreta, una cassafortre con guardia giurata per i vestiti del malato, menu' bambini regalati, bagni belli quanto le terme di caracalla, infermieri che non si lamentino per il pacco di un riposo.... e chi le paga poi ste cose?! indovinate un po'..." 8)

da chefalfio il 14 mar 2010 20:25


silbusin ha scritto
primus ha scritto.....

In realtà lo dice la Camera di Commercio dove dovresti essere anche tu iscritto.
Che poi ci siano casini quando si va in via giudiziale è la scoperta dell'acqua tiepida.

Il furto più odioso è quello che viene perpetrato a carico dei malati ricoverati in ospedale. Nonostante tutti i controlli che ci sono e tutte le clausole di non assunzione di responsabilità scritte nelle varie Carte dei Servizi, ogni ospedale ha una sua assicurazione e paga. Quasi sempre, ma paga.
"Si vuole sempre tutto: camere di degenza ampie un ettaro e distanti un miglio, ''insonorizzazione'' tra un letto e l'altro, ampio parcheggio custodito, lenzuola in lino, musica dal vivo ma discreta, una cassafortre con guardia giurata per i vestiti del malato, menu' bambini regalati, bagni belli quanto le terme di caracalla, infermieri che non si lamentino per il pacco di un riposo.... e chi le paga poi ste cose?! indovinate un po'..." 8)



:lol: :lol: :lol: :lol:

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

da Yoda il 14 mar 2010 21:26


primus ha scritto non è facile nemmeno prendere i soldi dall'assicurazione inquanto le polizze che citi tu (l'ho anche io), coprono cifre forfettarie. :


Cazzate...!!
le polizze di Responsabilita' Civile legate all'attivita' imprenditoriale, hanno carattere risarcitorio e non indennitario, quindi non e' possibile dire al danneggiato To'..tieni sti 20 euro che la polizza prevede questo.
L'unico limite e' il massimale che tu scegli. Quindi, se tu non ne hai scelto uno da 100 euro, ma il canonico milione di euro i danni sono regolarmente coperti.
Certo che leggendovi, viene il sospetto che il vostro assicuratore sia "Tonino o' mariuolo..." :roll: :roll:

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da Cabrio il 14 mar 2010 22:41


silbusin ha scritto
primus ha scritto.....

In realtà lo dice la Camera di Commercio dove dovresti essere anche tu iscritto.
Che poi ci siano casini quando si va in via giudiziale è la scoperta dell'acqua tiepida.

Il furto più odioso è quello che viene perpetrato a carico dei malati ricoverati in ospedale. Nonostante tutti i controlli che ci sono e tutte le clausole di non assunzione di responsabilità scritte nelle varie Carte dei Servizi, ogni ospedale ha una sua assicurazione e paga. Quasi sempre, ma paga.
"Si vuole sempre tutto: camere di degenza ampie un ettaro e distanti un miglio, ''insonorizzazione'' tra un letto e l'altro, ampio parcheggio custodito, lenzuola in lino, musica dal vivo ma discreta, una cassafortre con guardia giurata per i vestiti del malato, menu' bambini regalati, bagni belli quanto le terme di caracalla, infermieri che non si lamentino per il pacco di un riposo.... e chi le paga poi ste cose?! indovinate un po'..." 8)


le paghiamo tutti noi tramite le tasse dovute al SSN!!! :D :D

da primus il 15 mar 2010 11:27


Yoda ha scritto
primus ha scritto non è facile nemmeno prendere i soldi dall'assicurazione inquanto le polizze che citi tu (l'ho anche io), coprono cifre forfettarie. :


Quindi, se tu non ne hai scelto uno da 100 euro, ma il canonico milione di euro i danni sono regolarmente coperti.
Certo che leggendovi, viene il sospetto che il vostro assicuratore sia "Tonino o' mariuolo..." :roll: :roll:



Ma secondo te un'assicuratore, a parte tonino o mariuolo, ti copre sino ad un milione di euro per furti nel tuo locale?? hai idea di quanto cazzo ti costerebbe il premio all'anno?

Secondo te se io vado a cena da Cabrio, che è un ragazzo iper assicurato :lol: , e lascio il mio cappotto con il portafoglio bello vuoto, nel guardaroba....all'atto di pagare, siccome sono amico e cliente di Tonino o'mariuolo, esclamo con rabbia e stupore "Cazzo mi hanno ciulato 1000 € dal portafolgio"...................secondo te come la mettiamo?


le polizze di Responsabilita' Civile legate all'attivita' imprenditoriale, hanno carattere risarcitorio e non indennitario,

poi la responsabilità civile è un mondo, il furto al ristorante trattasi di tutt'altra prassi.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 15 mar 2010 11:35


Yoda ha scritto, quindi non e' possibile dire al danneggiato To'..tieni sti 20 euro che la polizza prevede questo.


e invece è proprio così.
Mia suocera ha esperienza diretta......un anno a capodanno in un noto locale della zona, sparito un visone parecchio caro.....assicurazione...tutta la prassi infinita e dopo, 1000 peripezie, beccatto un tot a titolo risarcimento danni. Con quel tot poteva comperarsi al massimo il collo del visone sparito. :lol:

Per tornare in topic, quel guardaroba era a pagamento, obbligatorio e custodito.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

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