Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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da primus il 08 mar 2011 15:58


chefalfio ha scritto
PaulySte ha scritto semplice bruciapadelle


...e adesso cosa centro io :wink:



quando si parla di cialtroni tu centri sempre :lol:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 08 mar 2011 15:59


silbusin ha scrittopoi sul fatto che un giornalista del Corriere si possa permettere quello che un lettore dell'Eco di Borgarello non può fare è palese.


forse il Corriere dovrebbe evitare di pubblicare recensioni negative.... :roll:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da berni il 08 mar 2011 16:16


ciao primus.
nn sono mica tanto d'accordo.
come per i libri, i film, o i dischi, è anzi importante che la stampa abbia la capacità non solo di fare pubblici elogi, ma anche criticare. è utile al consumatore, acquirente, avventore.
certo chi scrive deve essere in grado di far capire il perchè e i fondamenti della sua critica. al limite anche per far emergere i propri gusti in modo che il lettore si possa regolare.

è inevitabile che un ristorante "importante" sia soggetto a attenzione.
insomma, ciò che vale per un libro o un film nn vedo perchè non debba valere per un ristoratore .
tra l'altro, potrei capire per le mille osterie d'italia non mettere le critiche ma solo le segnalazioni positive. ma per i ristoratori di fascia alta con ambizione di stella no, il locale in questione diventa per forza oggetto di pubblico interesse.

da MarioLino il 08 mar 2011 16:28


berni ha scrittoinsomma, ciò che vale per un libro o un film nn vedo perchè non debba valere per un ristoratore .
.


l'unico motivo potrebbe essere: perché la critica negativa in quel campo è una novità! per un certo tipo di mezzi di informazione almeno, perché sul mangione ormai è preistoria 8) il pubblico e i ristoratori si abitueranno presto, e noi non commenteremo più certe recensioni se non dal punto di vista puramente stilistico.

Questione di punti di vista [cit.]

da berni il 08 mar 2011 16:38


qui si è avanti!! 8)

da gobbaccio il 08 mar 2011 17:01


La critica gastronomica negativa non è affatto una novità nei giornali, chiedete a Raspelli...

Che dire? Stroncatura, pesante, ma fa parte del gioco. Visintin è certamente una forchetta esigente e per nulla conciliante con gli chef di grido. Temo che nel suo caso faccia parte di una strategia: più stronco i grandi nomi, più si parla di me. Diciamolo però: leggere le sue recensioni è un piacere (più per noi che per Cavallaro). E' una delle penne più brillanti che ci siano in circolazione.

Al "povero" Nicola mi vien da dire: consolati, bene o male, l'importante è che se ne parli. E rifletti su ciò che può esserci di vero in quella stroncatura, voce stonata in un recente coro di consensi. Ti aiuterà a migliorare.

A voi lettori invece mi vien da dire: perchè, se ciò che Visintin racconta fosse vero, avrebbe dovuto "contenere" la sua critica? Non facciamo l'errore contrario, quello di pensare che per noi sia lecito "stroncare" e per i critici professionisti no. Esistono limiti previsti dalla legge, e a quelli il giornalista deve far riferimento: se li oltrepassa, ne risponde in sede civile e penale. Poi si può essere più o meno stronzi nella vita, ma questo dipende dalla qualità della persona che sei e allo stesso tempo dalla qualità del lavoro che hai testato. Vale per la cucina, per la scrittura, per l'interpretazione e per tante altre cose. Un professionista come Cavallaro certamente ne sarà consapevole. Mi auguro allo stesso tempo che Visintin sia abbastanza onesto con se stesso. Diversamente, in un Paese normale, arriverà il momento in cui si paga pegno.

da MarioLino il 08 mar 2011 17:09


gobbaccio ha scrittoA voi lettori invece mi vien da dire: perchè, se ciò che Visintin racconta fosse vero, avrebbe dovuto "contenere" la sua critica?


DAl mio punto di vista non avrebbe dovuto "contenere" i contenuti, ma evitare un tono canzonatorio e saccente, che personalmente trovo fastidioso e irrispettoso del lavoro altrui. D'altra parte la recensione ha sicuramente ritmo... allora se mi chiedi meglio una recensione equilibrata ma lunga e noiosa, o una recensione derisoria ma breve e divertente, ti rispondo: Fante!
Se solo scrivesse recensioni negative, ma non mi risulta le scriva.

Questione di punti di vista [cit.]

da Fante il 08 mar 2011 17:11


MarioLino ha scrittoallora se mi chiedi meglio una recensione equilibrata ma lunga e noiosa, o una recensione derisoria ma breve e divertente, ti rispondo: Fante!


Vabbè, che c'entra, io sono un genio

da Bob il 08 mar 2011 17:25


Mai stato da Cavallaro (chissà perchè ma non mi attira), quindi non giudico il soggetto. Però la recensione mi sembra caustica ma non offensiva, e riflette quella che sarebbe anche una MIA inca@@atura se fossi andato in un posto da un centinaio di euro e mi fossi trovato insoddisfatto, e, aggiungo, così insoddisfatto.
Ha ragione Cavallaro? Visintin non capisce una mazza? Non mi ci intrometto. Però, mi sembra di leggere rapporti più o meno concordi, anche se con qualche sfumatura. E allora, in un ristorante di quel livello, l'insoddisfazione dovrebbe essere un caso insolito e sporadico, non un fenomeno diffuso.
Ultima modifica di Bob il 08 mar 2011 17:30, modificato 1 volta in totale.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da luc83 il 08 mar 2011 17:27


mi spiace quando un critico va sul personale per stroncare un ristorante...i problemi sottolineati nella recensione avrebbero comunque reso bene l'idea!

Rompo a pauly: si chiama VIS-I-NTIN!!! Eccccheccacchio :D

da silbusin il 08 mar 2011 19:50


gobbaccio ha scritto ...

Verissimo tutto. Però: tu sei su una corazzata e spari su un barchino. Personalmente la trovo una cosa normale. Meno normale è che mi diano "terra terra" dello stolido, grassoccio, incompetente ristoratore. Mescolando l'aspetto fisico alle mie capacità intellettive.
Sempre personalmente la cosa mi infastidisce.

Citavo appunto la Camilla Baresani e D&G: nella sua prima recensione non disse "due stilisti checche bravi a far vestiti invece che i ristoratori", si limitò a dire che aveva mangiato male in un ambiente pacchiano. Gli altri due dissero che avrebbero tolto la pubblicità (centinaia di migliaia di euro annui) alla testata per cui scriveva e la nostra prode giornalista fece ammenda su tutti fronti. Alla faccia della libertà di stampa e pensiero.
Pecunia non olet.

Per tornare poi a ilmangione.it. Io e te viviamo le inviperite lettere dei ristoratori: solo la tua duttile capacità lessicale e le mie limature delle asprezze verbali degli scritti, sino ad ora, hanno evitato querelle davanti ai giudici. (facciamo le corna)

Basterebbe che ti rileggessi la mia recensione su La Fraccina e sullo stellato Locanda S. Lorenzo: entrambe hanno suscitato proteste dai gestori, sopitesi immediatamente. I miei testi appaiono noiosamente normali, ma veramente banali, rispetto "alla forchetta esigente e per nulla conciliante".
Mi chiedo se avessi utilizzato la tecnica visintin per entrambi i locali... my God!
Unicuique suum.

da gobbaccio il 08 mar 2011 20:24


silbusin ha scrittoPer tornare poi a ilmangione.it. Io e te viviamo le inviperite lettere dei ristoratori: solo la tua duttile capacità lessicale e le mie limature delle asprezze verbali degli scritti, sino ad ora, hanno evitato querelle davanti ai giudici. (facciamo le corna)

Basterebbe che ti rileggessi la mia recensione su La Fraccina e sullo stellato Locanda S. Lorenzo: entrambe hanno suscitato proteste dai gestori, sopitesi immediatamente. I miei testi appaiono noiosamente normali, ma veramente banali, rispetto "alla forchetta esigente e per nulla conciliante".
Mi chiedo se avessi utilizzato la tecnica visintin per entrambi i locali... my God!
Unicuique suum.


Questo è certo. Com'è certo che è facile sparare sul barchino Cavallaro, meno sulla corazzata Gold. Tuttavia ho l'impressione che nel caso di Nicola lo "scandalo" sollevato in rete, non solo qui, dalla recensione di Visintin nasca dalla simpatia che la rete stessa gli tributa per la sua capillare presenza. Se avesse demolito Cracco, magari sbeffeggiando il suo sommelier, saremmo qui a legger esaltazioni della sua fluente prosa e zero proteste. Per tutto il resto concordo, Visintin è perfido e - ripeto - credo che tale perfidia sia la diretta conseguenza di una scelta strategico-editoriale. Ad ogni modo sono contento, contentissimo, di poterlo leggere. Un po' meno, immagino, lo sarà Cavallaro.

Re: Visintin stronca Cavallaro

da Luca75 il 08 mar 2011 22:54


primus ha scritto
Luca75 ha scrittoA parte che parlando così di Cavallaro dimostri di non capirci nulla di cucina...


scusa ma in un sito come il Mangione ove qualunque emerito sconosciuto viene, si registra e fa il critico gastronomico pubblicamente, ti chiedi come fa Visintin a parlar di Cavallaro? Semmai, se esiste ed ha successo il Mangione e altre imitazioni, possiamo dire che chiunque possa andare pubblicamente a recensire un ristorante, tanto più Visintin che se scrive sul Corriere...boh....un minimo ne capirà....


Bahhh... Non ti arrabbiare troppo nè.. Ma potrei anche concludere che Cavallaro di sta un po' sul cavolo (@Bigfood: così non ti scandalizzi. Comunque capirai che dare del pirla in un forum letto da 10 persone per il modo spietato con il quale ha recensito è ben diverso che scrivere sul Corriere ciò che ha scritto di Cavallaro)

da Luca75 il 08 mar 2011 23:00


zandet2 ha scrittoProbabilmente sul mangione si è creato una cerchia di affezionati ed estimatori, che difendono a spada tratta e a priori
ù

Credo che la mia recensione di Cavallaro fosse tra quelle meno tenere. Perciò non mi sento incluso negli affezionati che difendono a priori. E mi sento in diritto di dire che, per quanto Cavallaro possa e debba correggere qualcosa, scrivere certe recensioni è insultare.

E non facciamo gli spigolosi: non è che pirla o cretino siano da considerare insulti in quanto parolacce (la mia compagna me lo dice sempre, tuttavia afferma di amarmi). Mentre incompetente, fante di quadri, cucina tutta da rivedere, ambiente imbarazzante riferiti ad un ristorante non sarebbero insulti perchè non sono parolacce....Essuvvia..

da zandet2 il 08 mar 2011 23:41


Luca75 ha scrittoE non facciamo gli spigolosi: non è che pirla o cretino siano da considerare insulti in quanto parolacce (la mia compagna me lo dice sempre, tuttavia afferma di amarmi). Mentre incompetente, fante di quadri, cucina tutta da rivedere, ambiente imbarazzante riferiti ad un ristorante non sarebbero insulti perchè non sono parolacce....Essuvvia..


La prosa di Visintin è quella che è, come dice qualcuno piace o non piace, serve più che altro a dargli uno stile riconoscibile e a quanto pare apprezzato sul blog del Corriere (ricordatevi che scrive così nel blog, su ViviMilano e nelle pubblicazioni è molto più formale).
Il mio spunto partiva più che altro dai numerosi commenti presenti al suo intervento, dove diverse altre persone concordavano e si lamentavano che "beh, si, in effetti.. qualcosa che non va c'è". Probabilmente molta gente che ha avuto un'esperienza negativa non ha la possibilità, gli strumenti e gli spazi per segnalarlo, e l'articolo di Visintin è stato l'aggancio per venire allo scoperto.

Cavallaro era uno dei nomi che volevo provare prossimamente, se però non è in grado di garantire una qualità costante e continua per il prezzo che devo affrontare (dobbiamo, siamo sempre in due quindi spesa doppia), allora preferisco utilizzare quel budget per altri indirizzi e lasciare il suo locale per tempi migliori, quando le nuvole si saranno diradate.
Come gia scritto sopra, in fin dei conti si parla dei miei euro, "diamine!" (mi autocito...)

da Luca75 il 09 mar 2011 00:10


Questo è il motivo per il quale la recensione di di Visintin è dannosa. Io non me la sentirei di sconsigliarti Cavallaro anche se fosse in serata no. Se leggi il corriere non ci vai più.
Poi se 100 euro al ristorante li spendi una sola volta all'anno, allora non darei la precedenza a Cav..

da zandet2 il 09 mar 2011 00:37


Luca75 ha scrittoPoi se 100 euro al ristorante li spendi una sola volta all'anno


Ulimamente mi sta succendento un po' troppo spesso :wink:
mi sa che devo rallentare, tra un po' arriveranno le tasse da pagare :roll:
e poi come faccio a rinfacciare a mia moglie che spende troppo per le scarpe :lol:

Adesso seriamente, Cavallaro è e resta nella mia agenda dei da provare, ma posticipo un po' sperando che il livello dei "borbottii" (non diciamo critiche) si calmi e lo induca a rimuovere le imperfezioni nel servizio. Nel frattempo c'è già Shuman nella nuova sede a Legnano e poi Vinciguerra adesso a Gallarate, poi Alice poi............. vedi sopra come faccio a rinfacciare a mia moglie che spende troppo per le scarpe?

da Luca75 il 09 mar 2011 00:51


zandet2 ha scrittoe poi come faccio a rinfacciare a mia moglie che spende troppo per le scarpe :lol:


Beh, spiegale con serenità che purtroppo le scarpe non si mangiano...

da Fante il 09 mar 2011 10:02


Da Cavallaro ci sono stato un anno fa circa e in effetti ho notato qualche crepa nel servizio che poco si adattano al tenore del locale - tanto per essere chiaro, il vino era nel secchiello del ghiaccio lontano dal tavolo e abbiamo dovuto sempre chiedere di avere i calici ririempiti.

Tuttavia, non è in discussione la critica ma il modo di porla. Se scrivi per un giornale ad altissima visibilità, dovresti usare toni meno canzonatori e se non ci arrivi tu, dovrebbero arrivarci i tuoi editori.

Perchè lo spasso di Visintin è il lavoro di Cavallaro e se Visintin non è capace di scrivere una critica equilibrata, suggerirei al Corriere di cambiare giornalista

da fulvia il 09 mar 2011 11:51


Fante ha scrittoDa Cavallaro ci sono stato un anno fa circa e in effetti ho notato qualche crepa nel servizio che poco si adattano al tenore del locale - tanto per essere chiaro, il vino era nel secchiello del ghiaccio lontano dal tavolo e abbiamo dovuto sempre chiedere di avere i calici ririempiti.


E' successo anche a noi...Ma è bastato chiedere con gentilezza di avere il cestello al tavolo e con un sorriso ci è stato portato :wink:
A volte basta chiedere, io detesto avere il vino nel bicchiere quando non mi serve e doverlo aspettare quando devo berlo, e mi rendo conto che può sfuggire lo riempimento da parte del personale con 30 coperti in sala :? Per cui, per non ingaggiare una battaglia con il/la cameriera chiedo con gentilezza e con una frase spiritosa di averlo al tavolo...... :P Passare per una "ragazza di campagna" non mi turba minimamente...... :P

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

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