Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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da MarioLino il 13 mag 2011 16:05


tpt ha scrittoE' stato fatto molto (troppo) per gli agriturismi. Sgravi di massa che hanno portato tanti ristoratori a fare i furbi. Vorrei conoscere la percentuale dei veri agriturismi rispetto a quelli farlocchi.

Idem per i club con tessera.


Vero. Servono più controlli. Recuperiamo quei soldi, e utilizziamoli per incentivare la ristorazione di qualità che onora la nostra tradizione gastronomica.
E sovratassiamo le pizzerie e i kebab (con controlli). Non servono soldi per sovratassare... Mettiamo la tassa per il forno a legna :lol: Inquina o no? Produce una cifra di CO2, facciamo anche bene all'ambiente.
dovrei fare il ministro all'economia, andrei d'accordo anche con la pretigiacomo :lol:

Questione di punti di vista [cit.]

da caneciccio il 13 mag 2011 16:12


Auguro il meglio a Alfio, ma non posso criticare chi vedendo il proprio investimento arrecare perdite anzichè guadagni, decide di sterzare la rotta e cambiare genere.
Gli affari vanno così. Non puoi tenere aperto un ristorante se non copre le spese, dai, che è sta storia da Van Gogh della ristorazione, che vive a fatica di un tozzo di pane ma dipinge (cucina) quel che piace a lui, anche se gli altri non apprezzano? Purtroppo questo è il mondo reale, con spese da pagare etc.
Nessuno investe a vuoto, ed è normale, banale lo so, ma il denaro nno cresce sugli alberi.
E poi dai, su, state scherzando se eventuali investimenti gorvernativi sulla ristorazione di qualità, vero? :lol:

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da tpt il 13 mag 2011 16:17


Caneci .... concordo sul tuo discorso ma investimenti sulla buona cucina italiana sarebbero un toccasana per tutto il Paese.

Se giri Roma ad esempio ci sono un mucchio di locali per turisti che non sanno manco dove stia di casa un buon piatto di spaghetti per non dire una pizza. Esempio ... i XII Apostoli dove cucinano pizze surgelate e dove spesso i clienti (soprattutto stranieri) battibeccano con la proprietà circa la trasparenza del listino.

Ora, se fosse possibile far si che la ristorazione italiana onesta (non necessariamente di alto livello ... anzi, quella si autopromuove) fosse in un qualche modo aiutata, sarebbe un ottimo biglietto da visita per tutto il Paese.

Sai quanti stranieri guardano ai ristoranti italiani come ad un freghificio? Talvolta hanno anche ragione.

da Fante il 13 mag 2011 17:02


caneciccio ha scrittoGli affari vanno così


Peta nè...non estremizziamo ogni affermazione. Non dico che un investitore dovrebbe fare del mecenatismo gratuito, perdendoci anche.
Però in sei mesi non si tirano queste conclusioni se non s'era già partiti con questa idea.

Io immagino che uno possa entrare in società con uno chef, perchè ritiene possa arrivare a ottenere una certa notorietà e certi riconoscimenti, che il suo ristorante possa farsi un nome, ecc e mettere in conto certi tempi

Se dopo sei mesi decidi ok, non funziona, facciamo tutt'altro è perchè volevi già fare tutt'altro, ossia sfruttare una moda.
Lecito e legittimo finchè si vuole ma altrettanto mediocre e superficiale

da tpt il 13 mag 2011 17:31


Fantolino ... ricordi (prima pagina) la mia domanda iniziale? :roll:

Ecco! :(

da Strini il 15 mag 2011 17:58


Ho chiuso la scheda del Sempione 42 con grande tristezza: penso di essere stato il primo a visitarlo tra i mangioni, ed è stato in questi anni il mio punto di riferimento fisso.

Ringrazio Andrea, Roberta e Samantha, e auguro loro ogni bene e soprattutto il successo che è mancato in questi anni (oltre a clienti migliori di me e fante).

Per il resto, che dire? I fighetti sono i clienti migliori (spendono tanto e li fai contenti con un filettone al pepe verde) ed il capitale insegue loro: elucubrazioni sociologiche mi sembrano fuori luogo. Come dice Primus un ristorante (soprattutto in "centro" a Milano) rischia di diventare un buco nero che levati e se non hai fatto bene i conti rischi di romperti il collo. Non penso che i soci di Andrea questi conti li avessero fatti bene... tutto qui.
Concludo dicendo che di locali supertrendy la zona di Andrea è piena zeppa, e chiudono che è un piacere anche loro. Resistono i pochi colossi (Roialto, Gattopardo, ecc.), ma anche Vasco Rossi ha fallito qualche anno fa... quindi non è che ad ape ed insalatone la vita sia facile. Per niente.

Staremo a vedere...

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

da chefalfio il 15 mag 2011 18:39


Strini ha scrittoHo chiuso la scheda del Sempione 42 con grande tristezza: penso di essere stato il primo a visitarlo tra i mangioni, ed è stato in questi anni il mio punto di riferimento fisso.

Ringrazio Andrea, Roberta e Samantha, e auguro loro ogni bene e soprattutto il successo che è mancato in questi anni (oltre a clienti migliori di me e fante).

Per il resto, che dire? I fighetti sono i clienti migliori (spendono tanto e li fai contenti con un filettone al pepe verde) ed il capitale insegue loro: elucubrazioni sociologiche mi sembrano fuori luogo. Come dice Primus un ristorante (soprattutto in "centro" a Milano) rischia di diventare un buco nero che levati e se non hai fatto bene i conti rischi di romperti il collo. Non penso che i soci di Andrea questi conti li avessero fatti bene... tutto qui.
Concludo dicendo che di locali supertrendy la zona di Andrea è piena zeppa, e chiudono che è un piacere anche loro. Resistono i pochi colossi (Roialto, Gattopardo, ecc.), ma anche Vasco Rossi ha fallito qualche anno fa... quindi non è che ad ape ed insalatone la vita sia facile. Per niente.

Staremo a vedere...


:cry: :cry: :cry: ciao strini grazie mille sicuramente ci vedremo presto.................speriamo molto presto :wink:

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

da Paulyste il 15 mag 2011 19:26


Fante ha scritto
primus ha scrittosolo per far soldi......come dargli torto?


Io gli do torto perchè secondo me esiste una differenza tra investimento e speculazione.
Ovvio, non sono un economista e non ci capisco nulla, ma da quel che si vede in giro direi che sono davvero pochi quelli che davvero ci capiscono.

L'Alfieri secondo me aveva margini di crescita e di sviluppo. In 6 mesi non puoi capire se il locale funziona o meno. Ma non pigliamoci in giro. Non gliene fregava niente dell'Alfieri, volevano il posto e basta.

Ripeto la mia idea. Questa ormai è una città dove si specula e raccimola. Punto. Ed è lo specchio del paese.

Non a caso abbiamo l'esempio lampante del padrone di un impero economico che tutto quello che vuole fare è andare a troie.


Premetto: non ho aperto nessun topic per paura di essere indelicato, benché fossi stato avvertito già parecchie settimane fa della probabile dipartita dell'amico Andrea dal SUO ristorante; l'altro giorno, purtroppo, ho avuto anche la notizia dell'addio di Roberta all'altrettanto SUO ristorante, e quindi anche di Samantha e del suo amabilissimo padre. Visto che qualcun altro ha aperto il topic, ora posso parlare.

Lasciando a un discorso separato il discorso sociologico, sono d'accordo con fante. La verità, e mi dispiace dirlo, è che forse c'è stato un filo di ingenuità da parte di Andrea nel dividere il locale con altri soci... so che era necessario, ma le cose sono due:
- o i nuovi soci non sapevano in che condizioni versasse l'Alfieri a livello di clientela - sempre ondeggiante nei numeri - e, stupidi, speravano in un miracolo, ovvero nella redenzione di tutti i gastrofighettini milanesi, quelli che non mangiano un cazzo, quelli che dividono ogni piatto in due o in tre, ma che sono purtroppo quelli che hanno i "danee";
- o avevano ben chiaro sin dall'inizio che la cucina dell'Alfieri non rendeva ai livelli sperati e fin da subito miravano unicamente ad accaparrarsi una licenza a basso costo in una posizione non ottima, ma pur sempre abbastanza buona.

Sembrerò duro, ma bisogna anche rendersi conto che finché davvero non si è sfondato il muro del successo, bisogna anche offrire qualcosa alla clientela "normale", quella "non gourmet"... pur condividendo tutti i gusti di Andrea, capisco che foie gras, tartufo, lumache e pesci di lago non sono proprio cose per tutti i palati. So anche che in tempi recenti c'è stata una timida apertura con il menu per il "viaggiatore disorientato" e che ciò non è bastato a imprimere una svolta.
In qualsiasi caso i tempi sono stati troppo ristretti per capire come sarebbe potuta andare: e ciò mi fa pensare che sia più giusta la seconda ipotesi avanzata.

Credendo davvero nel talento di Andrea e in quello di Roberta, io mi auguro di tutto cuore che la loro insistenza su una determinata linea sia premiata dal successo e non si riveli soltanto una nobile ma pur sempre inutile lotta contro i mulini a vento.
Perciò, realmente con il lutto nel cuore per un pezzo della mia piccola "Milano da mangiare" che se ne va, non mi resta che dire:
IN CULO ALLA BALENA!!!!


(e quando io dico "culo", so bene quello che dico) :P

Un abbraccio a tutto il Sempione42, nella viva speranza di ritrovarlo presto a un altro indirizzo

Paolino

da Yoda il 15 mag 2011 22:12


Rientro ora da una cena ( ? ) in un postaccio qui a due passi da casa... Non avevo voglia di andare in giro e complice il fatto che mia figlia sta preparando un esame e aveva da studiare , e quindi poco tempo da dedicarvi, ho purtroppo ceduto alla curiosita' e ci sono passato. Ne sentivo parlare da anni ma non mi aveva mai convinto. Commenti piu' che positivi..quasi al limite dell'entusiastico che ho sempre considerato con sospetto...
Stasera la conferma. Prezzi bassi e posto infame e con una cucina di infimo livello...PER ME... Non , probabilmente , per gli altri 150 che erano li' e li guardavo.. goduti e satolli a ingurgitare del cibo immondo senza sapore...
Credo che Andrea paghi questa scarsa attenzione a cosa si mangia. Mi sembra che una stragrande maggioranza di chi esce a cena, lo faccia ormai col solo intento di nutrirsi piu' che di apprezzare quello che sta mangiando. E allora, l'importante diventa il riempirsi la pancia saltando a pie' pari tutto quello che riguarda il concetto di qualita'.
Milano , che sembrerebbe una piazza interessante , soffre proprio, se non sei uno di quei pochi miracolati nel giro di chi ha denaro e cultura gastronomica , di questo.
E i 70 / 80 € sono diventati un livello inaccettabile per quelli che fino a poco tempo fa li spendevano volentieri.
Non so dove possa stare l'equilibrio tra qualita' e prezzo , ma posso sicuramente ipotizzare che quello di Andrea non sara' l'ultimo caso a Milano di ristorante di buon livello che sara' costretto a chiudere...
Credo che ne vedremo ancora delle belle... :roll:
Ultima modifica di Yoda il 16 mag 2011 08:42, modificato 1 volta in totale.

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da Luca75 il 16 mag 2011 00:40


Yoda ha scrittoNon so dove possa stare l'equilibrio tra qualita' e prezzo , ma posso sicuramente ipotizzare che quello di Andrea non sara' l'ultimo caso a Milano di ristorante di buon livello che sara' costretto a chiudere...
Credo che ne vedremo ancora delle belle... :roll:


Uhè!! Non gufare :cry: :roll: Che già questa è stata una grossa mazzata. Onore al Sempione42 ed al suo staff. E li aspettiamo presto su altre scene!

da primus il 16 mag 2011 08:06


Strini ha scrittoNon penso che i soci di Andrea questi conti li avessero fatti bene...


per niente, ma se non sei del mestiere devi affidarti ad uno pratico, non puoi mettere becco....un po come qui nel forum, c'è gente che interviene in tutti gli argomenti, sa tutto di tutto :lol: :lol: ....oppure come la Samp che quest'anno aveva un commercialista come D.S. ed è finita in B.

A ognuno il suo mestiere....e come dice alla grande Inappetente....chi sa fa chi non sa insegna :wink:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da rinco il 16 mag 2011 08:14


Gufare e non gufare,bastasse solo questo.
La realta' e' anche con tetti di spesa inferiori in questo momento si rischia ugualemnte,il famoso rapporto qualita'/prezzo forse non basta piu' per attirare perche' forse molti guardano solo alla seconda voce,secondo me la gente che capisce la qualita' e quindi quello che stai cucinando e quindi quello che vai a comperare,e' sempre meno,roba buona che costa poco non esiste.

da primus il 16 mag 2011 08:21


PaulySte ha scritto i nuovi soci non sapevano in che condizioni versasse l'Alfieri a livello di clientela - sempre ondeggiante nei numeri


Sembrerò duro, ma bisogna anche rendersi conto che finché davvero non si è sfondato il muro del successo, bisogna anche offrire qualcosa alla clientela "normale", quella "non gourmet"...


giuste considerazioni, ma non è il "caso" in questione.

La clientela ondeggiante è un problema di tutti i ristoranti e i soci dell'Andrea lo sapevano benissimo, ma quello che conta sono i numeri a fine anno, e il sempione i numeri per sopravvivere li aveva. Andrea da quel buco ha tirato fuori quasi il massimo, ma sarebbe migliorato ancora, sempre in termini di numeri, quindi non c'entra il foie grass la cucina gourmet o non gourmet. forse bisognava rivedere i costi o forse l'andrea preso dalla passione e dall'entusiasmo, si è lasciato prendere troppo la mano.

Ieri sono andato in visita a Canneto Pavese alla cantina Bruno Verdi, poi a cena mi hanno portato sopra Casteggio in un posto bellissimo ove ho mangiato un buon raviolo al ragù, un filetto da scarricare nel cesso, e un gelato. daccordo speso poco più di 30 euro, però penso che ci sia più bisogno di locali come il sempione dove magari vai una volta di meno perchè di euro ne spendi 70/80, ma di posti come quello di ieri sera è piena l'Italia, non se ne sente il bisogno di altri.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da newoldboy il 17 mag 2011 18:48


Ciao,
mi collego molto raramente qui in forum e non scrivo mai, ma lo faccio per mandare un saluto allo chef, con cui ho avuto qualche screzio tempo fa su questo forum.

Purtroppo la posizione è ciò che ha influito di più a mio parere: non era adatta al tipo di locale. Non in centro, non visibilissimo al passaggio e a mio parere anche sottopubblicizzato. E queste cose si sentono con la ristorazione d'alta classe in crisi.

M spiace esserci stato solo 3-4 volte in questi anni ed essermi sempre vergognato di presentarmi. Spero comunque di farlo in futuro.

In bocca al lupo a tutti e 4 (ci aggiungo il padre!)

Saluti

da primus il 17 mag 2011 18:56


newoldboy ha scrittola posizione è ciò che ha influito di più a mio parereNon in centro, non visibilissimo al passaggio



boh....sarà, ma secondo me stare in pieno c.so sempione a milano non mi pare una posizione così sfigata e defilata... :roll:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da newoldboy il 17 mag 2011 19:23


primus ha scritto
newoldboy ha scrittola posizione è ciò che ha influito di più a mio parereNon in centro, non visibilissimo al passaggio



boh....sarà, ma secondo me stare in pieno c.so sempione a milano non mi pare una posizione così sfigata e defilata... :roll:


corso sempione è lungo eh... passa dall'arco della pace a zone buie e brutte... poi dipende anche dall'insegna, dal numero di vetrine, alla luce... e son tutte cose che al sempione 42 erano un pochino carenti... ovviamente a mio parere, potrei sbagliarmi!

da Parakarro il 17 mag 2011 20:58


è da anni non sospetti che "qualcuno" diceva che l'alta ristorazione non può vivere in città...



ora se non sbaglio è sul lago di garda :)

da sari il 18 mag 2011 09:22


Davvero un peccato leggere questa notizia, sono stata una sola volta al Sempione42 ma mi ci ero trovata benissimo...
Mi aggrego anch'io agli IN BOCCA AL LUPO a chefalfio!

da giuanin il 19 mag 2011 15:12



da terminator il 19 mag 2011 15:55


Curioso che il mesto epilogo sia scivolato via in pubblico silenzio internettiano, se si eccettua la comunità dei Mangioni (ilmangione.it), presso i quali Alfieri aveva un credito diretto di amicizia.

Non è una cosa negativa spero. Il "credito" fa supporre anche un ritorno economico? Naaa...dietrologia spicciola, non è da Visintin. 8) E' che l'Alfieri era apprezzato dai mangioni. Fa solo specie il silenzio assordante di tutto lo staff...

Gli dico che umanamente mi dispiace e che, tuttavia, confido che questo capitombolo gli possa servire come insegnamento per le imprese future. Non ci si costruisce una credibilità commerciale, sottovalutando aristocraticamente il gusto dei clienti. Se si cucina per se stessi, si finisce per mangiare da soli.

Trattamento alla Cavallaro: chef incompetente come gestione globale dell'attività. Con una punta (per l'Alfieri - "aristocraticamente") di "puzza sotto il naso". Ma va là...
Gusti gastronomici di Visintin: pasta e fagioli e cotiche, casoela, risotto giallo, orecia d'elefant, buseca, tiramisù. Cucina casalinga. Per uscire la sera: Anima e Cozze.
Ovviamente l'Alfieri manderà giù senza dire un "bè" perchè "...si sa mai...".

beschwerlichen Stechmücken eines kotbedeckten Tümpel

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