montefollonico ha scrittoGiustissima osservazione....ma ... se un ristorante pretende di di "emergere" non può limitarsi a 6 primi; inoltre alcuni ristoranti hanno la non bellissima abitudine (dal punto di vista sindacale) di prendere personale aggiuntivo il fine settimana, personale qualificato che pur di lavorare si accontenta.........Detto questo parliamo del panico che viene ad alcuni ristoratori per "tavolate" di 6 / 8 persone, davvero al cosa mi sconvolge, immagino che abbiano le cucine senza personale per avere simil terrore, oppure paura di errare, di non rimanere all'altezza!! Un caro saluto Montefollonico
Fante ha scrittoCome mai Montefollonico dici se un ristorante pretende di di "emergere" non può limitarsi a 6 primi.
Il punto chiave è proprio qua. Dipende molto dal taglio che vuoi dare al tuo ristorante. Io, come cliente, ho voglia di piatti selezionati, eseguiti al meglio, possibilmente in ambienti non caotici e senza lasciarci un rene in acconto. Dei 20 primi non me ne faccio nulla.
Insomma quello che (forse) chiede a gran voce la clientela attenta è di avere un panorama diversificato, stimolante e originale.
Personalmente sono arcistufo delle pizzerie anni 80, già citate alla nausea, e delle trattorie fuori porta dove si mangia come una volta.
Adesso per alleggerire il discorso, metto un po' di faccine inutili
MAX61° ha scrittoIo posso dirti che l'ARIANNA di Cavaglietto (5 ANTIPASTI-5PRIMI-5 SECONDI UN MENU' DEGUSTAZIONE) ha preso come punto di riferimento la stagione e quindi il suo menù annuale (si, perchè poi c'è anche questo fattore) è più che ricco.
Bob ha scrittoArrivo anch'io. Non credo sia una questione di puro "numero". Credo che bisognerebbe leggere quali piatti ci sono nel numero.
Come pura idea personale, un "buon" ristorante dovrebbe avere una scelta divisa in tre fondamentali categorie:
a) i piatti stagionali. Cambiano secondo l'estro dello chef e delle particolari occasioni reperite sul mercato. Quasta settimana ho trovato i carciofi buoni. Risotto ai carciofi, e carciofi alla romana.
b) Le specialità. Ci sono sempre, sono una "firma" del ristorante, sono i piatti per cui "si va lì". E non devono essere "spaghetti cacio e pepe", ma piatti complessi, particolari, "specialità", insomma.
c) I piatti per tutti. Questa è sicuramente una scelta commerciale, ma non può mancare. Bisogna sempre considerare che ci può essere quello a dieta, l'intollerante, il sofistico, quello che mangia poco, ecc. Spaghetti al pomodoro e al ragù, risottino (forse), scaloppine di vitello, pollo arrosto, che so, la Fiat invece della Jaguar. Se un ristorante copre tutta questa gamma, non può linitarsi a 5 o 6 piatti per portata: arriva almeno sino a 12-15. Poi, può decidere di orientarsi più su un settore che su un altro, o dare per sottinteso che gli spaghetti in bianco te li farà comunque, e manco metterli in lista.