ciliegina ha scrittoVado ot: ieri sera ho passato una buona mezz'ora a scriver un bell'intervento circa la moda del mangiar straniero e non mi sono accorta che è caduta la connessione...uffa!
In sostanza: per me la moda c'è, specie in città dove l'apparenza conta anche troppo, come a Milano. Perchè si mangia sushi? Perchè stelline e veline dicono di mantenersi in forma con quel tipo di alimentazione. E scatta così l'imitazione.
Moda solo per gastroignoranti? No, non credo. Non tutti sono grastroignoranti. Credo che pur di partecipare a un certo gruppo ti adegui, più o meno volentieri.
Mangiar straniero (o anche solo strano, vedi la cucina molecolare) fa cool, trendy, è sinonimo di apertura mentale...questo è quello che si vuol far passare. Peccato che l'apertura mentale non la ottieni mangiando "strano".
Ciliegina, premesso che Milano apre la strada, poi a stretto giro seguono anche in periferia e altrove...
Per il resto farei qualche distinzione doverosa.
Prima di tutto non andrei a confondere o ricomprendere fra le "cucine strane":
1) cucina molecolare (che vuol dir tutto e niente, vecchie storie, diciamo per non confondere le acque "cucina innovativa, sperimentale"
2) mangiar straniero (che è più figo definire "cucina etnica"

)
3) sushi che poi è anche qui una sorta di moda che con il giap ha poco a che vedere, tanto che è cavalcata dai cino-giap, prima ancora erano i sushi bar...
Non dimenticare poi - fra trend - la cucina "fusion", che comunque, quando non è svaccata, dà dei risultati interessanti quando ci sono delle buone mani e degli chef che le varie cucine le hanno sperimentate e conosciute direttamente e non dai libri o dagli stage.
Sull'apertura mentale che ho sentito recentemente in un cino-giap di Milano da parte del classico tavolo di fighetti, avrei qualcosa da dire... si riempivano la bocca di maki, nigiri, sashimi, umeboshi, Tenzaru e tempura udon, poi non si rendevano conto che lo pseudo-pesce servito era completamente incartapecorito e mummificato da chissà quali trattamenti...