Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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da maxb. il 05 apr 2012 08:56


luc83 ha scrittobé al casinò è pieno di cinesi ;) e ce ne fosse uno che parla anche solo una parola di italiano...


anche da voi? credevo solo al "admiral"...

da Zolletta il 05 apr 2012 09:12


santippe28 ha scrittopersonalmente la cucina esotica mi incuriosisce quando sono in loco , in Italia , no , ma credo che questo mio atteggiamento sia indotto da due fattori

1) in Italia c è tale e tanta varietà di buon cibo che non sento l esigenza di mangiare esotico

Comunque , sì è anche un fenomeno di moda , vuoi mettere dire che vai nel tal posto a mangiare il sushi , invece che a mangiare pane e mortadella



Sono pienamente d'accordo.

Io al punto 1 aggiungerei, come già scritto in precedenza, che le preparazioni esotiche in Italia sono brutte scimmiottature di ciò che si mangia all'estero.

Anche senza andare in paesi lontani, basti pensare alla "paella", le migliori le ho mangiate in Spagna. Di pesce a Barcellona e di carne a Madrid. Tutte le paella che ho mangiato in Italia erano brutte copie! Che adesso qualcuno mi dirà che nel tal ristorante di Milano all'interno del tal centro commerciale fanno delle paella buonissime, ben venga! Però prima bisogna provare quelle spagnole per capire la differenza! :wink: :)

da copperhead69 il 05 apr 2012 09:23


santippe28 ha scrittoL abitudine locale del " tutto si mangia " l ho trovata soprattutto in estremo oriente , Sri Lanka , Malesia , thailandia , presumo anche in Cina , ma non ci sono stata , ed è sconcertante , mangiano veramente qualsiasi cosa , tornando i.t. , quoto Zollettino della Zia Santi , e personalmente la cucina esotica mi incuriosisce quando sono in loco , in Italia , no , ma credo che questo mio atteggiamento sia indotto da due fattori : 1) in Italia c è tale e tanta varietà di buon cibo che non sento l esigenza di mangiare esotico
2) i risultati delle operazioni dei Na.s. nei ristoranti etnici non mi invogliano a frequentarli
Comunque , sì è anche un fenomeno di moda , vuoi mettere dire che vai nel tal posto a mangiare il sushi , invece che a mangiare pane e mortadella !! :roll:

Fatalità delle cucine orientali conosco un po' la galassia (definirla cucina è riduttivo) cinese, ma neppure immaginiamo quanto rapidamente stiano cambiando le cose anche in questo campo...
Pare che non più del 30% dei cinesi (contando anche realtà rurali immense a noi sconosciute) mangi ancora quelle stranezze tradizionali di cui più o meno tutti siamo a conoscenza.
In più, problematiche di inquinamento, di conservazione e trattamento di alimenti, stanno inducendo forti campagne governative per l'igiene alimentare, con divieti anche severi nel trattamento e nella commercializzazioni di certi alimenti o preparazioni! In sostanza, i fighetti international scoprono adesso entomofagia e stranezze varie, proprio quando la stessa cucina autoctona le sta abbandonando! :P :P

da cisejazz il 05 apr 2012 09:54


a me però alcune specialità etniche piacciono: raramente vado a mangiarmele al ristorante, ma preferisco parlarne con cinesi/spagnoli/greci/cingalesi/ecc e mi faccio spiegare le ricette e le riproduco (dal cingalese mi faccio preparare la pappa ogni tanto 8) )
Ora ho una signora del Congo che viene a stirare: secondo voi quale sarà la prossima cosa che le chiederò? 8)
Mi piacciono gli scambi culturali!

da cisejazz il 05 apr 2012 09:55


ps. ricordo un ristorante thailandese a Roma che costava uno sproposito ma era buoooooooono! non vorrei che si associasse per forza etnico=economico

da stefanbo il 05 apr 2012 11:43


Hai ragione Cisejazz, c'è ancora è il Thai Inn a Monteverde, poi ne son nati vari altri, più o meno economici. E che etnico non voglia dire economico lo dimostra la catena Blue Elephant presente in tutta Europa (in Italia mi pare di no), thailandese chic, i Vietnamiti (ho lasciato uno sproposito a Londra in un ristorante tra i più rinomati) o i migliori indiani, sempre a Londra.

da cisejazz il 05 apr 2012 12:02


quello lì stefanbo! mi sono commossa davanti ad una zuppa con zenzero e mais. Ho cercato di riprodurla a casa molte volte ma senza ottenere mai quel sapore.

da stefanbo il 05 apr 2012 12:06


Anche se mi considero "mediamente" bravo in cucina con ricette etniche, devo dire che ho riprodotto bene Etiopia, India e Cina, ma anche a me le ricette Thai (sola eccezione la zuppa di latte di cocco denso e gamberi) non vengono mai buone come le originali...
Secondo me usano spezie e le dosano in modo ancora abbastanza segreto :wink:

da copperhead69 il 05 apr 2012 12:16


stefanbo ha scrittoAnche se mi considero "mediamente" bravo in cucina con ricette etniche, devo dire che ho riprodotto bene Etiopia, India e Cina, ma anche a me le ricette Thai (sola eccezione la zuppa di latte di cocco denso e gamberi) non vengono mai buone come le originali...
Secondo me usano spezie e le dosano in modo ancora abbastanza segreto :wink:

Quoto alla grande...
C'è una spezia che ad esempio si utilizza nella cucina pechinese, che non sono riuscito a farmi tradurre in inglese dai miei partner cinesi... e così vai a trovarla!
Oggi si trova pure qualche ingrediente fresco idoneo... un tempo pensavo fosse quello il problema.
Oggi penso - ripeto, penso - che il gioco e la differenza stia in particolare negli stili di cottura. L'uso del wok, della fiammata, del bruciatore idoneo, ad esempio, secondo me fanno la differenza alla grande.

da stefanbo il 05 apr 2012 12:36


Provo a buttarla lì Copperhead69: miscela 5 spezie (pepe, anice stellato, cannella, chiodi di garofano, finocchio tutte in polvere?)
Solo anice stellato, intero o in polvere?

A Roma siamo fortunati come reperibilità: tra Castroni, con varie filiali, e il quartiere etnico della stazione. oltre al mercato Esquilino, trovi tutto, fresco o secco. :wink:

da capohog il 05 apr 2012 12:48


stefanbo ha scrittoProvo a buttarla lì Copperhead69: miscela 5 spezie (pepe, anice stellato, cannella, chiodi di garofano, finocchio tutte in polvere?)
Solo anice stellato, intero o in polvere?

A Roma siamo fortunati come reperibilità: tra Castroni, con varie filiali, e il quartiere etnico della stazione. oltre al mercato Esquilino, trovi tutto, fresco o secco. :wink:
la versione asiatica delle Fines herbes provenzali.. :wink:

credo poi ci sia un'altro fattore nelle spezie e nelle miscele di spezie. Quelle che compriamo noi sono spesso industriali, quelle che usano nei ristoranti "giusti" ed in famiglia sono magari miscelate al momento. Ricordo una coppia simpaticissima ad una fiera nel Somerset, lei indiana lui scozzesse con tanto di kilt. che vendevano Curry e spezie, il curry volendo era già miscelato o vendevano i diversi ingredienti da pestare e miscelare al momento dell'uso. Assicuravano che ci fosse una differenza notevole tra l'uno e l'altro.
Un po' come la differenza tra rosmarino mummificato e quello fresco :shock:

96 cubic inch of good vibs

da stefanbo il 05 apr 2012 12:52


Hai ragione Capohog, inoltre il curry è un po' come il minestrone in Italia, non esistono 2 ricette uguali, non foss'altro che nelle proporzioni.
Ogni famiglia indiana ha il "proprio" curry che come ingredienti e dosi sarà diverso dagli altri 8)

da miciagilda il 05 apr 2012 12:55


Già.
Tra l'altro ne ho mangiato di buonissimo da loro (con carni, verdure...), mentre in Italia ci ho sempre trovato dentro una spezia (una delle tante del mix) che non sono mai riuscita ad identificare e che mi nausea :?

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da Zolletta il 05 apr 2012 12:58


Boicottiamo l'india!!! Ridateci i nostri marò



Volevo sequestre un paio dei miei operai indiani ma poi ci sarebbe stato il problema di mungere le vacche! :lol: :lol: :lol:

da copperhead69 il 05 apr 2012 12:58


stefanbo ha scrittoProvo a buttarla lì Copperhead69: miscela 5 spezie (pepe, anice stellato, cannella, chiodi di garofano, finocchio tutte in polvere?)
Solo anice stellato, intero o in polvere?

A Roma siamo fortunati come reperibilità: tra Castroni, con varie filiali, e il quartiere etnico della stazione. oltre al mercato Esquilino, trovi tutto, fresco o secco. :wink:


La 5 spezie direi che ci siamo... quello che non riesco ad identificare è qualcosa di dolciastro e profumato, che talvolta trovi anche ad aromatizzare (ma non sempre) le cotture "laccate" (anatra, maiale).

Poi c'è tutto il mondo dei dim sum (Gao, Bau e altro) dove qui da noi potresti al limite includere qualche versione dei ravioli a vapore, ma anche anche...

Rimane il fatto che per il cinese il pasto come lo intendiamo noi avviene solo nelle grandi occasioni, per il resto trovi la genuinità e originalità (se ti fidi) principalmente nello street food.
Spiedini, fritture varie...

A Roma sicuramente trovi qualcosa come ingredienti. Io ricordo che a Chinatown a Londra (Soho) arrivano quotidianamente i 747 cargo con i vari ingredienti...

da ciliegina il 05 apr 2012 13:01


Vado ot: ieri sera ho passato una buona mezz'ora a scriver un bell'intervento circa la moda del mangiar straniero e non mi sono accorta che è caduta la connessione...uffa!

In sostanza: per me la moda c'è, specie in città dove l'apparenza conta anche troppo, come a Milano. Perchè si mangia sushi? Perchè stelline e veline dicono di mantenersi in forma con quel tipo di alimentazione. E scatta così l'imitazione.
Moda solo per gastroignoranti? No, non credo. Non tutti sono grastroignoranti. Credo che pur di partecipare a un certo gruppo ti adegui, più o meno volentieri.
Mangiar straniero (o anche solo strano, vedi la cucina molecolare) fa cool, trendy, è sinonimo di apertura mentale...questo è quello che si vuol far passare. Peccato che l'apertura mentale non la ottieni mangiando "strano".

da Paulyste il 05 apr 2012 13:17


Odio tutti i nazionalismi e tutti gli etnicismi e simili. Perciò guai a me precludermi qualche tipo di cucina non italiana (che già non vuol dire un beato cazzo, perché tra la cucina siciliana e quella alto-atesina non vedo proprio nessun nesso) e non "svizzera". Non tutto ovviamente mi piace.
Diffido di gran parte dei cinesi semplicemente per i prezzi troppo bassi, ma per nessun altro motivo. Sono ghiotto di cucina indiana, vietnamita e thailandese; non male anche quella di Zanzibar, che fonde l'Africa orientale e l'India.
E spesso devo dire... per fortuna che qui da noi gli stranieri addomesticano i loro piatti, perché posso garantire che le versioni originali sono spesso immangiabili!
Quanto a ciò che scrive Luc sul fatto di mangiare solo cucina "tipica" quando si va all'estero mi domando: vuoi forse dirmi che a Londra non è tipico mangiare indiano-pakistano e turco a Berlino? Non è meno "tipico" mangiare la paella a Madrid e la caponata a Milano?

Secondo me questi sono discorsi completamente privi di senso. Se nei secoli scorsi si fosse ragionato in questi termini ottusi, non avremmo buona parte della cucina "italiana": non avremmo il pomodoro, tanto per cominciare :roll:

da miciagilda il 05 apr 2012 13:25


ciliegina ha scrittoMangiar straniero (o anche solo strano, vedi la cucina molecolare) fa cool, trendy, è sinonimo di apertura mentale...questo è quello che si vuol far passare.

Peccato che l'apertura mentale non la ottieni mangiando "strano".


Personalmente sono d'accordo con la prima parte ma non con la seconda. :)

Mangiare straniero (o, in generale, "dislocato") è imparare qualcosa, è un aspetto di un'altra cultura/etnia così come molti altri: il cibo fa parte di un territorio e della gente che lo abita, così come la musica, l'arte, gli usi, le tradizioni ecc. :)

Partire con delle preclusioni, in qualsiasi campo, credo non sia giusto. Così, appunto, come è sciocco andare in fissa per il Jap per seguire le mode o gli usi delle top modelsss pre-anoressiche. :?

Come giustamente ha scritto PaulySte, 50 anni fa per un milanese era difficile persino accettare di mangiare le orecchiette con le cime di rapa... :roll:

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da copperhead69 il 05 apr 2012 13:33


ciliegina ha scrittoVado ot: ieri sera ho passato una buona mezz'ora a scriver un bell'intervento circa la moda del mangiar straniero e non mi sono accorta che è caduta la connessione...uffa!

In sostanza: per me la moda c'è, specie in città dove l'apparenza conta anche troppo, come a Milano. Perchè si mangia sushi? Perchè stelline e veline dicono di mantenersi in forma con quel tipo di alimentazione. E scatta così l'imitazione.
Moda solo per gastroignoranti? No, non credo. Non tutti sono grastroignoranti. Credo che pur di partecipare a un certo gruppo ti adegui, più o meno volentieri.
Mangiar straniero (o anche solo strano, vedi la cucina molecolare) fa cool, trendy, è sinonimo di apertura mentale...questo è quello che si vuol far passare. Peccato che l'apertura mentale non la ottieni mangiando "strano".

Ciliegina, premesso che Milano apre la strada, poi a stretto giro seguono anche in periferia e altrove...
Per il resto farei qualche distinzione doverosa.
Prima di tutto non andrei a confondere o ricomprendere fra le "cucine strane":
1) cucina molecolare (che vuol dir tutto e niente, vecchie storie, diciamo per non confondere le acque "cucina innovativa, sperimentale"
2) mangiar straniero (che è più figo definire "cucina etnica" :) )
3) sushi che poi è anche qui una sorta di moda che con il giap ha poco a che vedere, tanto che è cavalcata dai cino-giap, prima ancora erano i sushi bar...
Non dimenticare poi - fra trend - la cucina "fusion", che comunque, quando non è svaccata, dà dei risultati interessanti quando ci sono delle buone mani e degli chef che le varie cucine le hanno sperimentate e conosciute direttamente e non dai libri o dagli stage.
Sull'apertura mentale che ho sentito recentemente in un cino-giap di Milano da parte del classico tavolo di fighetti, avrei qualcosa da dire... si riempivano la bocca di maki, nigiri, sashimi, umeboshi, Tenzaru e tempura udon, poi non si rendevano conto che lo pseudo-pesce servito era completamente incartapecorito e mummificato da chissà quali trattamenti...

da stefanbo il 05 apr 2012 13:39


Penso che Ciliegina (ma dovrà dirlo lei... :wink: ) intendesse che non è SOLO mangiando etnico che cambi la tua mentalità.
Vedo schiere di giovani che vanno al cinese solo perchè si spende poco ma che continua magari orgogliosamente a professarsi razzista :twisted:
Penso anche che non sia solo (ma anche) cool e trendy mangiare etnico o molecolare, ma che implichi valenze dietetiche (giapponese) ed economiche (il cinese di cui sopra nonché i vari "kebabbari").
Dubito che molti giovani siano "attratti" grazie alla gastronomia anche dalla cultura degli altri popoli.
Mi spiace ma sono molto pessimista in materia... :cry:

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