Ladybird ha scrittowineless ha scrittoMa secondo te se un genitore non si preoccupa dell'educazione della propria prole, dovrebbe farlo per la quiete degli altri sconosciuti commensali?
Assolutamente, vanno educati e basta, al di là che si vada al ristorante o si stia a casa.
Il discorso sarebbe molto lungo ma in sintesi: oggi non è più così semplice come una volta:
-tu gli insegni che non si urla e all'asilo lo consentono perchè si devono sfogare, fargli fare una partita di pallone, no eh?????
-tu gli insegni a dire grazie e prego e quando si dimentica e lo fai notare davanti ad altri la risposta di routine è SEMPRE "ma non importa, va bene così lo dirà la prossima volta"
-lo sgridi perchè ha fatto una marachella e i nonni ti ridono in faccia, lo abbracciano e gli dicono "caro il mio tesoro"
Va là che fare il genitore al giorno d'oggi non è così semplice, ci sono troppi fattori scatenanti esterni.
Ho solo la speranza che in futuro mio figlio capirà chi aveva ragione e che in ogni caso sappia che ho fatto tutto il possibile!!!
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innanzitutto ti quoto in pieno, perche' e' verissimo!
ora andiamo a noi.
Non intendo rimanere reclusa in casa per il quieto vivere dei ristoratori.
Cio' premesso, e' chiaro che, se esco, e' responsabilita' mia evitare che accadano episodi come quelli da voi sopra citati.
Preferisco lasciare profumo di lilla' e non olezzo di merda in qualsiasi posto si vada e mi adopero affinche' Ruggero stia il piu' tranquillo possibile, ma e' chiaro che lui e' eccitato dalla novita' e ha voglia di vedere, osservare, ridere.
A questo punto, pero' vorrei raccontarvi un episodio sul quale vi invito a riflettere.
Un paio di settimane fa, la piccola ha avuto la febbre altissima per parecchi giorni. Appena ha iniziato a stare sempre piu' male e a lagnarsi, siamo andati in ospedale.
Al pronto soccorso ci hanno fatto perdere un casino di tempo e si sono fatte le 13.30.
I bambini stavano morendo di fame.
Secondo te aspettavo le 15 per rientrare a casa per farli mangiare?
Appurato che la bambina non era infettiva, ci siamo diretti in via Tunisia, dove ricordavamo una trattoria egiziana che faceva anche cucina italiana, oltre alla pizza (soluzione ottimale per tenere impegnato a mangiare i miei figli per quasi un'ora).
Arrivati li', ci siamo resi conto che il personale non era piu' egiziano, ma si era spostato decisamente piu' ad est... verso la Cina direi.
Ma era tardi, i bambini iniziavano a lagnarsi.
Ci decidiamo a provare l'esperienza e amen: l'importante era farli mangiare.
Ci siamo accomodati dentro la trattoria, visto che gli altri commensali erano all'aperto, per non disturbare troppo e rendere piu' agevole anche il servizio dei camerieri.
Lasciamo stare che mi hanno servito una taglioni con gamberoni e zucchine decisamente sopra la media come bonta' e qualita' (e chi se l'aspettava?), ma la proprietaria e la cameriera, senza che nessuno chiedesse loro niente, hanno fatto giocare i bambini TUTTO IL TEMPO.
Ora ragionate su questo punto: ho mangiato bene, ho speso una cifra equa e in piu' mi hanno intrattenuto LORO i bambini, permettendomi di gustare il mio piatto mentre era caldo.
Secondo voi dove andro' la prossima volta che mi trovo in giro per Milano?
Quindi, ristoratori, e' vero che ci sono bambini maleducati o anche "esuberanti", ma se almeno qualche ristorante, si attrezzasse per poter creare uno spazio bambini, forse anche gli altri commensali (e i genitori stessi) vivrebbero meglio.
So che in alcuni paesi sul lago d'iseo esistono gia' (perche' sono stata in un paio)