E comunque, si può "non badare all'eleganza ( o alla forma, o alle convenzioni)". Il che significa che, se fai come ti pare, non stupirti se poi qualcuno ti considera un barbone (o un cafone o un incivile)....

Non capisco.

Qualcuno me lo spiega?

Perchè dovrei cambiare il mio abbigliamento per andare al ristorante e non ad esempio in banca, in posta, al cinema?

Francamente detesto chi va in giro in tuta da ginnastica e canottiera ma lo trovo ancora di più idiota se poi si cambia per andare a mangiare....

Bob ha scrittoE comunque, si può "non badare all'eleganza ( o alla forma, o alle convenzioni)". Il che significa che, se fai come ti pare, non stupirti se poi qualcuno ti considera un barbone (o un cafone o un incivile)....

certo, ogni azione ha conseguenze di cui essere responsabili

Fante ha scrittoPerchè dovrei cambiare il mio abbigliamento per andare al ristorante e non ad esempio in banca, in posta, al cinema?....

Intanto non è che "devi sempre" cambiare il tuo abbigliamento per andare al ristorante.
Ma alcune volte può essere indicato per l'ambiente in cui ti trovi.
Io, sinceramente, mi vesto in base a quello che devo fare, quindi anche sì se andiamo a vedere, mi vesto in un modo per la posta, uno per la banca, etc...
Se vado a pagare le bollette e commissioni simili sarò casual, idem in banca normalmente, certo però se vado a discutere di affari più seri con la mia banca, sinceramente, mi vesto "da ufficio", cioè un po' più professionale...se chiedo un prestito per affari, devo pur ispirargli un po' di fiducia, no? E non so se vedersi davanti uno che ti chiede totmilaeuro con una tshirt con un pupazzetto giapponese su sia il massimo...
In ufficio ho la fortuna di poter essere abbastanza "casual" ma nel senso che non porto il tailleur: per il resto, mi adeguo al fatto di essere comunque in un momento formale della mia vita (=gestione di una segreteria scolastica, a contatto col pubblico etc). Questo implica una certa cura con cui mi pettino, trucco, vesto, etc. Francamente, mi rompe un sacco dovermi truccare tutte le mattine, ma stare in ufficio senza un briciolo di trucco mi parrebbe una trasandatezza irrispettosa dello stesso cliente. Idem per il parrucchiere.

In questa selva di convenzioni sociali entra anche il fatto che un ristorante sia particolarmente elegante e, così come LUI cura la sua apparenza predisponendo porcellane, cristalli, tovaglie, abbigliamento dei camerieri etc, così anche io, per rispetto reciproco verso quest'attenzione, non mi presenterò col mollettone fra i capelli e l'anfibio "da camminata"...

quoto in toto Caneciccio...

Per capirci meglio....

A voi non sembra solo normale ma giusto che un ristoratore rimbalzi una persona che si presenta al ristorante in abbigliamento "informale"?

Fante ha scrittoPer capirci meglio....

A voi non sembra solo normale ma giusto che un ristoratore rimbalzi una persona che si presenta al ristorante in abbigliamento "informale"?

assolutamente NO

Fante ha scrittoPer capirci meglio....

A voi non sembra solo normale ma giusto che un ristoratore rimbalzi una persona che si presenta al ristorante in abbigliamento "informale"?

Uff ... est modus in cruciverbus .... certo che se vado in un locale elegante vestito con dei jeans belli, vale a dire non strappati, sguerciati, lisi, bisunti; un paio di scarpe anche da tennis ma pulite e sobrie, una maglietta o maglione a seconda dell'occasione, io credo che non facciano storie.
Per lo meno a me nei pochi/pochissimi stellati o quasi ma comunque eleganti dove sono stato, vestito sempre più o meno come ho appena detto, non mi hanno mai fatto storie.
Sono cmq informale ma mi sento vestito <i>a modo</i>.

Se poi un ristorante decide che i suoi clienti debbano avere la cravatta, beh, il locale è suo, regole sue.
Poi starà a me decidere se voglio andare ed adeguarmi oppure no.

Sarebbe come venire in questo forum e comportarsi come sul GR, ogni casa ha le sue regole, se le rispetti puoi restare, altrimenti fuori dai cojones!

G.

Fante ha scrittoPer capirci meglio....

A voi non sembra solo normale ma giusto che un ristoratore rimbalzi una persona che si presenta al ristorante in abbigliamento "informale"?

SE l'informale di cui parli è molto al disotto dello standard desiderato dal ristoratore, forse non è proprio "giusto", ma...dicamo che il cliente se l'è andata a cercare. Tra i due, ha più torto il cliente.

caneciccio ha scrittoE non so se vedersi davanti uno che ti chiede totmilaeuro con una tshirt con un pupazzetto giapponese su sia il massimo...

è così, ma purtroppo, non lo condivido

caneciccio ha scrittocosì anche io, per rispetto reciproco verso quest'attenzione, non mi presenterò col mollettone fra i capelli e l'anfibio "da camminata"...

questo lo capisco e condivido, ma, giustamente, è una tua scelta e non un imposizione

Bob ha scritto

Fante ha scrittoPer capirci meglio....

A voi non sembra solo normale ma giusto che un ristoratore rimbalzi una persona che si presenta al ristorante in abbigliamento "informale"?

SE l'informale di cui parli è molto al disotto dello standard desiderato dal ristoratore, forse non è proprio "giusto", ma...dicamo che il cliente se l'è andata a cercare. Tra i due, ha più torto il cliente.

vero, ma la linea è molto sottile e personale.....

tello-77 ha scritto

vero, ma la linea è molto sottile e personale.....

Poi la smetto, perchè sta diventando una discussione a due, ma lasciami dire una sola cosa. Se uno si veste in modo tale da portare un ristoratore a dire "No, a TE non ti voglio!" la linea non è molto sottile. Il cliente è un buzzurro ( a meno che non sia una mancanza di abbigliamento per ignoranza: sono senza giacca, non sapevo che la richiedeste.....)

Bob ha scritto Il cliente è un buzzurro ( a meno che non sia una mancanza di abbigliamento per ignoranza: sono senza giacca, non sapevo che la richiedeste.....)

Eh no

Il ristoratore è un cafone. Ma stai scherzando? Giudichi uno da una gicca e una cravatta?

Fante ha scritto

Bob ha scritto Il cliente è un buzzurro ( a meno che non sia una mancanza di abbigliamento per ignoranza: sono senza giacca, non sapevo che la richiedeste.....)

Eh no

Il ristoratore è un cafone. Ma stai scherzando? Giudichi uno da una gicca e una cravatta?

E dalli....
Ma allora provochi! Io ti invito a casa mia, e tu vieni vestito in modo tale da farmi desiderare di non averti mai visto nè conosciuto....CHI è il cafone?
E, se io ho altri invitati dai quali dipende il mio successo professionale, (e di te, oltretutto, non mi frega più di tanto) perchè non dovrei buttarti fuori a pedate? Sarò scortese, intollerante, poco permissivo, ma il CAFONE saresti solo tu. IMHO.

....comunista!

....insomma, vuoi giacca e cravatta? Bon, cavoli tuoi. Io le vedo come minchiate anacronistiche, non ci vado e la cosa finisce lì...

MA

Fare selezione all'ingresso basandosi sull'abbigliamento ripeto insisto informale è di un classismo e di una superficialità disarmante.

Se mai dovessimo fare un evento in un posto simile, ditemelo che eviterò di partecipare

Fante ha scritto
Eh no

Il ristoratore è un cafone. Ma stai scherzando? Giudichi uno da una giacca e una cravatta?

non credo sia questione di "giudicare" un cliente, quanto di ritenerlo, semplicemente, abbigliato in modo non consono. se un locale si dà delle regole, chi non le accetta è bene che vada altrove. nulla toglie che quelle regole possano esser considerate ridicole da qualcuno e nulla toglie che sotto quei quattro stracci possa nascondersi persino il nobel per la pace (ciao, Al )
ripeto, "pretendere" un certo tipo d'abbigliamento può essere anacronistico o snob, ma vestirsi in modo inadeguato alla situazione in cui ci si trova può essere altrettanto fuori luogo.
a casa della mia vicina per esempio si entra solo in completo leopardato, altrimenti... fuori! cosa volete, son le regole della casa

Bob ha scrittoMa allora provochi! Io ti invito a casa mia, e tu vieni vestito in modo tale da farmi desiderare di non averti mai visto nè conosciuto....CHI è il cafone?

No Bob, qui si parla di jeans e camicia, non di punkabbestia