stefanbo ha scrittoDubito che molti giovani siano "attratti" grazie alla gastronomia anche dalla cultura degli altri popoli.
Mi spiace ma sono molto pessimista in materia...
manufood ha scrittoio credo che la cucina faccia parte delle tradizioni di un popolo, quindi è cultura. chiaro che mangiare cinese a milano e come leggere la storia della cina su un sussidiario italiano, vuoi mettere studiare la cina su un libro di storia cinese?però è sempre un primo approccio. poi se l'approccio ti piace magari ti incuriosisci e comincia a spingerti oltre.
stefanbo ha scrittoPenso che Ciliegina (ma dovrà dirlo lei...) intendesse che non è SOLO mangiando etnico che cambi la tua mentalità.
Vedo schiere di giovani che vanno al cinese solo perchè si spende poco ma che continua magari orgogliosamente a professarsi razzista![]()
Penso anche che non sia solo (ma anche) cool e trendy mangiare etnico o molecolare, ma che implichi valenze dietetiche (giapponese) ed economiche (il cinese di cui sopra nonché i vari "kebabbari").
Dubito che molti giovani siano "attratti" grazie alla gastronomia anche dalla cultura degli altri popoli.
Mi spiace ma sono molto pessimista in materia...
santippe28 ha scrittovero manufood e anche serpentello imbollato de mi corazon, pensate che fino agli anni 50 ( non traete conclusioni sbagliate , non ero ancora nata , però sto leggendo un libro , che parla di tutt altro e tocca anche questi argomenti ) , la pizza a Milano era vista con grande diffidenza , così come il risotto a roma o a Napoli ( ancora adesso a dire il vero ), quindi , l'apertura duodenale intesa come apertura culturale è più positiva , però il topic chiede più che altro se non ci sia anche un pò di fenomeno modaiolo sotto il fiorir di tante etnie culinarie , e , secondo me , una certa qual seduzione da parte del fascino esotico , la subiamo , a prescindere dalla curiosità
Stefanbo, non è che stiamo diventando come Volpi e Calindri nel Carosello della Chinamartini? Dura minga, dura no?
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santippe28 ha scrittovero manufood e anche serpentello imbollato de mi corazon, pensate che fino agli anni 50 ( non traete conclusioni sbagliate , non ero ancora nata , però sto leggendo un libro , che parla di tutt altro e tocca anche questi argomenti ) , la pizza a Milano era vista con grande diffidenza , così come il risotto a roma o a Napoli ( ancora adesso a dire il vero ), quindi , l'apertura duodenale intesa come apertura culturale è più positiva , però il topic chiede più che altro se non ci sia anche un pò di fenomeno modaiolo sotto il fiorir di tante etnie culinarie , e , secondo me , una certa qual seduzione da parte del fascino esotico , la subiamo , a prescindere dalla curiosità
PaulySte ha scrittohttp://www.youtube.com/watch?v=4d6ivhl6voU
santippe28 ha scrittoeh manu , nin zo , certo che c'è differenza tra moda e fascino , però se parliamo di fascino , beh allora io quello dei piatti esotici , quando sono in Italia , non riesco proprio a subirlo , che ti devo dire , lo trovo affascinante se sono là nell'esotico , ma se sono qua , ne subisco magari la moda , o la curiosità , ma non il fascino, perchè non mi sembra nel posto giusto , come un drappello di cadetti in uniforme a un concerto rock !
PaulySte ha scrittoQuanto a ciò che scrive Luc sul fatto di mangiare solo cucina "tipica" quando si va all'estero mi domando: vuoi forse dirmi che a Londra non è tipico mangiare indiano-pakistano e turco a Berlino? Non è meno "tipico" mangiare la paella a Madrid e la caponata a Milano?
Zolletta ha scrittoLuca75 ha scrittoDai Marco smettila di rintuzzare la bella pulzella o qui finisce nel sangue.
Qui est Marc???![]()
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Comunque niente litigi furibondi!:wink: (Stephen, merci pour la correction)